Lui & Lei
conoscenze a scuola 10 ( versione integrale )
di chiara94
05.04.2016 |
5.263 |
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"Neanche con Andrea faccio questi giochini "
Fu molto gentile a portare anche la mia cartella e la busta della spesa, o era un modo per farsi perdonare?..."
La mattina dopo avrei dovuto affrontare Diego. Di essere usata per il suo piacere e divertimento non mi andava piu'. Ormai si stava prendendo tutte le liberta' che voleva. E fra una settimana e un mese cosa avrebbe preteso? Non gli era chiaro che fossi felicemente fidanzata con Andrea da piu' di due anni? Andrea, quel ragazzo con cui era diventato amico, con cui condivideva la passione del calcio.
Lo incontrai nel corridoio che portava all' aula, dove ci sarebbe stata la prima lezione. Cercai di avvicinarmi, ma anticipo' le mie mosse , dicendomi:" Ora non posso, mi aspetta un professore per un colloquio". Gli chiesi se mi avrebbe accompagnata a fare la spesa dopo, non avrebbe avuto scuse di professori o di lezioni in procinto di iniziare.
Andammo al supermercato a trecento metri vicino l'universita', visto che eravamo a piedi. Li' vicino c'era comunque la fermata del mio autobus. Avevo solamente bisogno di due scatole di barrette, qualche yogurt poco calorico, e un po di frutta per delle insalate.
Stavo rimandando troppo l'inizio del discorso, dovevo iniziare a tessere le fila del discorso, altrimenti avrebbe frainteso.
Provai a dire le prime parole " In merito a ieri....", ma fui subito bloccata. "Vieni, in questo reparto non c'e' nulla.Andiamo nel reparto della frutta prima "
Lo guardai, chiedendomi se lo stesse facendo apposta. Riprovai, ma il risultato fu lo stesso. " Convengono piu' queste arance , rispetto a quelle. Quei pomodorini sono troppo maturi, anche se il prezzo e' ottimo"
Voleva apparire un esperto di cucina, o semplicemente fuggire dal discorso.
Mi avvicinai a un pacco di carote e le presi. Diego mi raggiunse, e si appoggio' al mio corpo.Inizio' a strusciarsi sul mio fondoschiena. Aveva una potente erezione. Mi sussurro' all'orecchio " una carota dovresti metterla nella figa, farla andare avanti e indietro , e mandarmi il video "
Guardai il contenuto del pacco, e immaginai la scena. Io seduta sul mio letto, appoggiata alla parete, con la parte inferiore del corpo nuda, intenta a eseguire i suoi ordini. La carota che scompariva all'interno della mia fessura per un attimo, per poi ritornare ben visibile, per poi riscomparire. Una telecamera puntata su di me, per cogliere le mie emozioni, e ogni secondo dei movimenti della carota.
Mi girai di scatto , lo guardai e con voce flebile gli dissi " Ti prego, ho il ragazzo "
Mi prese per mano, e mi porto' davanti a un grosso cesto con delle banane. Si riposiziono' dietro di me, e oscenamente si rimise a sfregare il suo pene sul mio povero lato b. Io mi guardavo attorno, con la paura di essere al centro degli sguardi. Mi disse " Potresti sbucciarne una e farla andare su e giu' nella tua bocca "
Mi allontanai, mi sentivo strana, quel ragazzo mi sconvolgeva. Era un maiale, un tipo rozzo, un porco, di lui si potevano dire le cose peggiori.
Con il mio ragazzo facevo l'amore, il mio ragazzo era dolce e rispettoso, non mi vedeva come un oggetto.
Diego mi considerava una bambola da usare a suo piacimento, per mettere in pratica le sue idee piu' perverse.
Arrivata al reparto dei latticini, nuovamente si avvicino' , come un rapace da dietro , che coglie la sua preda di sorpresa.
" Prendi due confezioni di burro , ci potrebbero servire "
Io, come la piu' stupida del reame, gli chiesi il motivo, con un'aria ingenua.
" Le prime volte se il cazzo fa fatica a entrarti nel culo, bisogno usare degli accorgimenti " e intanto continuava a strusciarsi, mimando i suoi propositi. In due giorni si era sfregato contro il mio fondoschiena piu' lui che il mio ragazzo in due anni.
Il mio ragazzo sa come la penso sul sesso anale. Mai, mai , mai. Non tanto perche' e' una cosa contro natura, piu' per la paura che una delle mie parti piu' belle possa rovinarsi. E per che cosa? Per dare piacere a un porco e soffrire dal dolore?
In due anni non gli avevo neanche permesso di mettere un dito . Accarezzarmi le natiche si, altro assolutamente no. Una volta provo' ad affrontare il discorso, e non lo lasciai finire. Presi i miei vestiti, mi rivesti' e tornai a casa furente. Le cose credo si debbano dire una volta, odio quelli che fanno i finti tonti. Da quel giorno imparo' la lezione, a parte una sera in macchina che fece una battuta " come regalo di nozze sai cosa voglio " alludendo' con lo sguardo al mio lato b. La mia risposta fu decisa e al tempo stesso fredda " sposa una troia allora "Ci rimase molto male, accusandomi di non sapere stare allo scherzo.
Gli risposi " tu sei completamente pazzo, devi smetterla ", dirigendomi verso la cassa.
In coda lo guardai con occhi furenti, la sua risposta mi prese in contropiede " Non avrai preso il burro, ma la frutta che ti ho consigliata si " e abbozzo' un sorriso.
Risposi con un sorriso , chiarendo comunque " Solamente per mangiarla, non illuderti. Neanche con Andrea faccio questi giochini "
Fu molto gentile a portare anche la mia cartella e la busta della spesa, o era un modo per farsi perdonare? La fermata del autobus era comunque vicina. Trovammo da sedere in fondo, i posti occupati erano per lo piu' quelli davanti.
Le sue prime parole furono " Ti faccio vedere " e si mise a cercare qualcosa nello zaino. Tiro' fuori un ipad,
mi sembrava diverso da quello che usava a lezione. Apri' una cartella e inizio a sfogliare dei file. Abbasso' completamente il volume. Il video parti'.
Si vedeva Giada, completamente nuda, inginocchiata per terra, che si appoggiava sui gomiti e sulle ginocchia. Ai piedi e alle mani c'erano delle manette, per impedirle anche i piu' elementari movimenti. Un tessuto nero le copriva completamente gli occhi. Sembrava un agnello pronto a essere infilzato sullo spiedo, per sfamare la tribu.
Intorno a lei, i tre moschettieri. Diego si sistemo' davanti a lei, e le mise il pene davanti alla bocca, forzandogliela. La mia amica inizio' nell'arte della fellatio, arte per la quale era diventata cosi ' famosa a scuola. Diego la tirava per i capelli, cercando di farglielo entrare in bocca il piu' possibile. Molta saliva le cadeva dai lati della bocca, si vedeva che aveva difficolta' a respirare con quel grosso pene in bocca. Intanto Gaetano si stava sistemando dietro di lei , e come se fosse la cosa piu' naturale, inizio' a cercare di aprire il piu' possibile con le dita il suo buchino posteriore. Ci appoggio' la cappella, insistendo nel forzare le pareti anali . All'improvviso le diede una violenta sculacciata, quasi a riportarla all'ordine.
Ero in un pulman a guardare un video porno, in compagnia di un ragazzo. Mi stavo rendendo conto della situazione? Sentivo le mie mutandine sempre piu' umide. Non era possibile, mi stavo eccitando guardando delle immagini oscene, godendo sulle disavventure della mia amica.
All'improvviso sulla scena apparve una quarta persona: era un vecchio, completamente nudo. Subito mi girai verso Diego e mi usci' un suono strozzato " Spegni "
Mi ero dimenticata che non eravamo soli, e le persone davanti si girarono a guardarci.Non mi ero preoccupata di parlare sottovoce.
Giada , probabilmente all'oscuro di tutto, era stata con un vecchio. Ecco il motivo della benda. Che bastardi.Il regista di tutto doveva essere stato Diego. E io ero in sua compagnia, ad accettare i suoi discorsi da maniaco. Le carote, le banane , il burro.
Nonostante fosse passato qualche secondo, ero sempre al centro delle attenzioni dei passeggeri. Come mai ?
Avevo solamente detto spegni.
Sentivo un certo calore provenire dal basso ventre. Le immagini si erano interrotte. Eppure sentivo una strana sensazione. Abbassai gli occhi, e vidi la mano di Diego, intenta a massaggiarmi in mezzo le gambe. Ero stravaccata sul sedile, con le gambe aperte, per facilitare il suo massaggio. Ero cosi' presa dal video, che non mi resi conto di nulla. Oppure inconsciamente lo sapevo, ma volli fare finta di nulla.
Ai passaggeri la scena apparve cosi' :una bella ragazza che si stava facendo massaggiare la patatina, seppure sui jeans, davanti a tutti.
Mi alzai come se mi avesse punta un' ape, schiacciai piu' volte il tasto della fermata, e corsi ' via, senza salutare Diego. L'unica preoccupazione era allontarmi da li' , senza girarmi, senza vedere i volti di quelle persone.
Erano persone che prendevano il mio stesso autobus, dunque probabilmente qualcuna poteva abitare vicino a casa mia. Qualcuna magari mi conosceva di vista, oppure conosceva il mio ragazzo. E io mi ero messa a guardare immagini forti di sesso, mentre venivo accarezzata in mezzo le gambe.
Doveva essere la sfida finale con Diego, la resa dei conti. Invece ancora una volta, fui umiliata e feci inconsciamente cosa voleva. Anche l'idea di farmi accompagnare al supermercato, era stata mia.
Avevo tentato piu' volte di alzare la testa, ma i suoi modi di fare autoritari spazzarono via ogni mia sicurezza. Verso le undici , decisi che era forse meglio di andare a dormire. Pero' prima dovevo fare una cosa. Andai in cucina e mi misi a guardare le carote e le banane. Pensai ancora una volta alle parole di Diego.
Mi voleva troia, molto troia. Non gli bastava Giada, voleva anche me. E probabilmente anche Beatrice e Angelica. E tutte e tre saremmo state divise con gli altri due moschiettieri . E non solo, probabilmente . Il video era stato molto chiaro. Diego voleva comandare, dominare, sottomettere. E noi tre saremmo state costrette ad accettare di tutto. Qualsiasi cosa.
Apri' il frigo, e vidi che la confezione di burro era appena iniziata.
Tornai a letto, e vidi sette chiamate perse. Era il mio ragazzo. Il giorno dopo, la scusa sarebbe stata il cellulare scarico.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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