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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( cap 1 il messaggio )


di chiara94
12.04.2023    |    11.319    |    14 9.2
"In sottofondo, senti' una leggera risata..."

La mattina dopo, mi alzai presto , per andare a studiare la zona,dove Francesca lavorava.
Francesca sarebbe arrivata a piedi, dal lato sinistro dell'entrata. Sarei dovuto posizionarmi dietro un albero, nel lato opposto della strada. Dopo quasi un'ora di attesa, finalmente arrivo'. Segnai su un taccuino l'orario preciso, per potermi organizzare , nei giorni seguenti.
Pero' invece che dirigersi verso l'entrata del palazzo, nuovamente si diresse verso il bar. Dalla vetrata vidi che si tolse il piumino bianco, e si sedette a un tavolino. Arrivo' il cameriere, dai gesti intui' che stava aspettando qualcuno.
La sera prima le avevo proposto di fare colazione assieme, quando le avevo mandato la buonanotte. Lei mi aveva ringraziato , declinando l'invito, perche' preferiva far colazione a casa , con la propria famiglia.
Mi aveva mentito un'altra volta. Il mondo mi stava crollando addosso! Chi stava aspettando? Prese il cellulare e inizio' a messaggiare con qualcuno. Non ero io, avevo guardato , inutilmente, il display del mio cellulare.La vidi sorridere e mandare un vocale a qualcuno.
Non avevo pensato che, chi stava aspettando, potesse arrivare da dietro di me, e fu un grandissimo errore . Infatti pur cercando di far finta di nulla, mi accorsi tardi che una collega di Francesca m passo' a fianco. Entro' nel bar e ando' verso Francesca. Le disse qualcosa, guardando verso di me. Io mi allontai subito, pero' ero sicuramente stato scoperto.
Infatti mi arrivo' un messaggio da Francesca, due minuti dopo. Mi aspettava , davanti al bar. Tornai subito al bar, anche se temevo le conseguenze del mio gesto.
Aspettai davanti la porta, pero' la prima persona che vidi uscire, fu il collega, che si era seduto vicino a lei ,il giorno prima. Mi passo' vicino, e con un sorriso di scherno, mi disse " sfigato"
Arrivo' poi Francesca, che mi disse " Giulio, ti piace spiarmi? pensavo che ieri fossi ironico "
Risposi " Meglio che me ne vada" e feci per incamminarmi.
Francesca si mise davanti a me e mi disse " Giulio, non puoi comportarti cosi'. Ho fatto una pessima figura con i miei colleghi. In pausa pranzo vieni a mangiare con noi e chiederai scusa a tutti loro "
"No Francesca, mi sono preso dello sfigato da uno dei tuoi colleghi. Perche' vuoi umiliarmi ulteriormente? Esco pure dal gruppo dell'universita', cosi' non sapro' piu' nulla di te"Risposi.
"Giulio, se non vieni in pausa pranzo a scusarti, ti dimostrerai il classico ragazzo , interessato solamente a portarmi a letto "
Risposi :" Francesca, ti ho invitata a fare colazione, mi hai detto di no e sei qui con i tuoi colleghi, a fare colazione . Come ieri per l'aperitivo. Io per te non esisto. Questa e' la verita'. Vuoi che venga a chiedere loro scusa?va bene, pero' poi spariro'. Mi sono gia' pentito di averti chiesto di uscire "
Cinicamente , rispose" Sei libero di scegliere, ma se chiudi, poi non avrai altre chance con me, e farai veramente lo spettatore. Come hai detto, sono la preferita dei miei colleghi"
" Adesso non sono semplicemente uno spettatore? Cosa cambia?" Risposi, con il morale a terra.
" Ci vediamo all'una " Francesca non mi lasciava scelta, o accettavo o spianavo la strada, a uno dei suoi colleghi.
Forse , era colpa mia. Non avendo esperienza in relazioni amorose, provavo un sentimento di gelosia fortissimo. Anche perche' Francesca mi aveva mentito due volte, in due giorni. Chissa' cos' altro mi stava tenendo nascosto. Forse, in fin dei conti , non era colpa mia.
Francesca era veramente la ragazza conosciuta all'universita'? non la riconoscevo piu. oppure ero io paranoico? A pranzo avrei sicuramente capito di piu'
All' una arrivai al bar. Guardai dentro e mi accorsi che i colleghi di Francesca erano gia' schierati ad un tavolo. Lei non c'era. Dove era? Le mandai un messaggio, ma non ricevetti risposta. Decisi di avvicinarmi al tavolo.
Chiesi " scusate, Ho un appuntamento con Francesca, ma non risponde al cellulare. E' ancora in ufficio?"
Si guardarono tutti , e prese la parola una ragazza." Giulio, giusto?" Io annui'. Mi chiese di seguirla al bancone. Inizio' a parlare " Francesca e' ancora in ufficio, e' alle prese con una call, con dei colleghi di un'altra sede. Non credo che verra' al bar, credo che le portero' il pranzo "
Rassegnato, risposi" Va bene, dille che sono passato. Oppure se vuoi , il pranzo glielo posso portare io, se non disturbo "
La ragazza mi guardo' e mi disse " Aspetta " e torno' al tavolo. Prese il cellulare e fece una chiamata. Poi torno' da me e mi disse " prendi il pranzo per Francesca e poi sali pure "
Preso il pranzo, mi diressi verso il suo ufficio. Sali' le scale, e trovai l'enorme porta di legno, che annunciava l'ingresso alla societa' di revisione. La trovai gia' aperta. C'era un box , dove i clienti venivano instradati nei vari uffici. Iniziai a percorrere un lungo corridoio. Vidi uno dei colleghi di Francesca, nel proprio ufficio, senza scarpe e stravaccato su una sedia, con i piedi sul tavolo. Passai oltre e finalmente arrivai al suo ufficio. Francesca si stava togliendo cuffie e microfono. Mi guardo' e mi disse " Grazie "
Le dissi " Ti lascio il pranzo e vado subito via, non voglio assolutamente disturbarti"
Prima che potesse rispondere, il collega che avevo notato prima, arrivo' sulla porta, e le disse " Francesca, ormai al bar i tavoli saranno tutti pieni, andiamo a mangiare da un'altra parte? Vado in garage a prendere la macchina. Ti dai una sistemata e mi raggiungi giu'"
Francesca mi guardo', si alzo' e si avvicino' a lui, facendogli cenno di allontanarsi un po da me, affinche' io non potessi sentire. Lei gli disse qualcosa nell'orecchio, lui la guardo' un po' seccato, lei gli disse qualcosa ancora, e lui rispose. Stavano conversando sicuramente non di lavoro. Dopo una breve conversazione di un minuto, lui le disse ok e se ne ando' , senza salutarmi. Francesca mi disse pure di sedermi, e di farle compagnia , mentre mangiava.
Inaspettatamente , mi chiese " Giulio, sei sicuro di voler uscire con me? Sei un ragazzo molto geloso, me ne accorgo"
Risposi " Francesca, credo che tutte le coppie all'inizio possano avere dei problemi di adattamento. Non siamo piu' all'universita' e comunque ti conosco da qualche anno, mi fido di te "
Lei replico' " Giulio, ieri non sembrava che ti fidassi molto di me .Per otto ore al giorno sono con un team di lavoro, devo andare d'accordo con tutti. Non posso litigare , per la tua gelosia. "
Continuo' " questa volta ho declinato il suo invito, ma la prossima volta dovro' accettare, per non risultare antipatica e scortese. Riesci ad accettare la cosa?"
Dissi " Certamente Francesca, anche perche' la motivazione del tuo collega, era valida. I tavoli erano abbastanza occupati . Pero', perche' ti ha chiesto di darti una sistemata?"
" Aveva piacere che mi facessi bella, per fare una bella figura al ristorante." Disse
" E questo farti bella, in cosa consisterebbe?"Chiesi
Replico' " Darmi una sistemata al trucco e ai capelli, mettermi un po di profumo. Non penso accompagnarmi a casa per cambiare abbigliamento "
Aggiunse " Mi sono dimenticata di andare a programmare la stampante, torno subito "E usci' dalla stanza.
Dopo un minuto circa, sentii' un bip. Era un messaggio per Francesca. Mi avvicinai al suo cellulare e vidi la notifica . Dalla foto riconobbi il collega di prima. C'era scritto " Ricordati la promessa " con una serie di faccine all'incontrario. Tornai a sedermi.
Intanto passavano i minuti e Francesca non stava tornando.In sottofondo, senti' una leggera risata. Mi avvicinai alla porta e cercai di sbirciare con la coda dell' occhio. Vidi Francesca che stava uscendo da un ufficio , sorridente. All' improvviso un braccio la riporto' dentro. Non senti piu' rumori.
Di chi era quel braccio? del ragazzo di prima? o di un altro ragazzo? cosa mi stava nascondendo Francesca? e soprattutto, nonostante lavorasse in quello studio da appena due giorni, chi si prendeva tali liberta'? e cosa stavano facendo? non si sentiva alcun rumore. Senza dimenticare l'atteggiamento di prima: come mai aveva allontanato il suo collega da me, e come mai avevano bisbigliato, affinche' io non sentissi? Cosa avevano di cosi' segreto, da dirsi?
Dopo qualche minuto , Francesca ritorno'. E nuovamente mi disse una bugia " Scusami, ho avuto delle difficolta' a impostare la stampante "
Decisi di fare finta di nulla, tanto Francesca avrebbe risposto " se non ti va bene, puoi anche decidere di non uscire con me ".Mi piaceva troppo per rinunciare a lei.
Pero' volevo capire di piu' sulla situazione, usando le parole giuste, e non aggredendola , soprattutto.
Iniziai " Francesca, posso chiederti una cosa? Pero' non ti arrabbiare "
Lei mi guardo' con aria interrogativa e , guardando il cellulare, vide la notifica. Capi' subito. " Hai guardato il mio cellulare?"
Ammisi:" ho sentito un bip, ho visto cosa era apparso, ma non ho guardato i tuoi messaggi "
Francesca mi rispose :" mi ha chiesto di mandargli una foto , fatta in camera mia "
Sobbalzai sulla sedia:" Come mai? Perche'?"
Francesca, con tutta calma , disse " Giulio, non ho mai mandato foto mie in giro. Sicuramente vuole una mia foto goliardica e simpatica, perche' e' un collega pazzerello. Non devi pensare male o preoccuparti. Me lo prometti?"
Guardandola negli occhi, le chiesi :" gliela manderai?"
" Giulio, parliamo di una foto normalissima, non pensare male . Se vuoi uscire con me, devi anche avere una mentalita' piu' aperta, altrimenti come faro' a parlarti e a raccontarti le cose, delle mie giornate lavorative? " mi disse
" Francesca , posso fartela io la foto? "
Francesca certamente non si aspettava la mia risposta, infatti mi guardo' in modo strano, pero' dalle sue labbra uscirono due parole:va bene.


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