tradimenti
Lavorare in banca ( cap 15)
di chiara94
28.10.2024 |
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"Vedo i miei due colleghi, che sono stati malmenati..."
Lei mi dice:" Scusa, ma di che festa parli?"Io le rispondo:" Faccio un piccolo video, e te lo mando su whatsapp!"
Faccio il video e glielo mando su whatsapp.
Elisa lo visualizza , ma non mi risponde.
Dieci minuti dopo, Elisa viene a suonarmi al citofono.
Io mi affaccio alla finestra e la vedo.
Vicino a lei, c'e' il suv di Carmelo, e un'altra macchina.
Io, dalla finestra, le dico:" Dimmi, Elisa!"
Lei mi risponde:" Paolo, fammi subito salire!"
Io le rispondo:" No!"
All' improvviso, due miei colleghi della banca, si affacciano con me e dicono, ridendo:" Ciao, Elisa!"
Elisa li guarda male e mi dice:" Paolo, perché' non mi fai salire ? Chi c' è', a quella festa ? Le troiette delle chat di incontri ?"
Io le rispondo:" Elisa, chi c'è' invece, su quelle due macchine?"
I miei due colleghi mi applaudono e chiudo la finestra.
Vado a staccare il cavo del citofono e spengo il telefono.
E torno a ridere e parlare, con le persone della festa.
Un'ora dopo pero', arriva un' amara sorpresa .
Viene a suonare la polizia.
I poliziotti mi dicono, che i vicini li hanno chiamati, per la musica alta.
Ma è' un'ora, che la musica è' spenta.
Chiarito l'equivoco, se ne vanno.
Sara' stato un dispetto di Elisa e dei suoi amici ?
Vado a vedere alla finestra.
Non ci sono più'.
Probabilmente Elisa e Carmelo sono andati a scopare.
Elisa è' venuta a fare la sceneggiata , per poi andare a scopare con Carmelo?
Ma soprattutto , la cosa che mi infastidisce di più, non è' che Elisa scopa con Carmelo. Ma il fatto che, nonostante la litigata, ci sia uscita ugualmente , facendomelo sapere.
Avrebbe potuto uscire con lui , scoparci e, domani, in banca, dirmi una bugia. Dirmi che non è' uscita. Invece ha proprio voluto farmi sapere, che è' uscita con Carmelo. E si aspettava anche, che la facessi salire ? Magari anche coi suoi amici ? Magari per farmi tirare un altro schiaffo?
Riattacco il citofono , saluto le persone . Riaccendo il telefono e vado a dormire.
Un' ora dopo, ricevo una telefonata, da un numero anonimo.
Una voce camuffata mi dice :" vieni al parcheggio del supermercato, vicino casa tua. C'è una macchina, che conosci bene , con dentro due persone. Due persone, che conosci altrettanto bene.Stanno slinguando, da circa dieci minuti. Una mano del ragazzo, e' sotto il maglioncino della ragazza;probabilmente ha superato anche la canotta e il reggiseno, e le sta palpando le tette nude. Invece la ragazza ha una mano dentro i jeans del ragazzo;secondo me la ragazza sta segando il cazzo al ragazzo, senza tirarglielo fuori dai jeans . Ma, secondo me, andranno oltre. Se ti sbrighi, e mi raggiungi, e ti nascondi dietro i carrelli, puoi goderti lo spettacolo. Io mi sto segando. Spero che lui la spogli completamente;vorrei vedere la ragazza nuda. E sono convinto, che la ragazza fara' sborrare, con la bocca, il cazzo di quel tipo. A breve la ragazza gli tirera' fuori il cazzo dai jeans, e il ragazzo le spingera' la testa verso il cazzo, e la ragazza aprira' la bocca. Muoviti a venire!"e mette giù il telefono.
Sono le due di notte.
Guardo fuori dalla finestra.
Se vado , finalmente non ci saranno più' dubbi.
Se non vado , magari otterrò' ancora qualche bacio e poco più'.
Se vado , Elisa non mi parlerà' più'.
Se non vado , perdo ogni briciolo di dignità' rimasta.
Se vado, magari vengo nuovamente picchiato.
Se non vado, magari Elisa rimane la mia ragazza, per finta.
La cosa migliore ? Sdraiarmi nuovamente .
Ma non ho più' sonno.
E cosa posso fare ? La sveglia suonera' fra quattro ore.
Decido di abbassare i miei boxer e iniziare a segarmi.
Il giorno dopo , scendo per andare alla macchina.
Trovo le quattro gomme bucate .
Saranno stati gli amici di Elisa, sicuramente .
Ma non ho le prove.
Non posso accusarli.
Arrivo in filiale.
Vedo i miei due colleghi, che sono stati malmenati.
Mi avvicino e chiedo loro:" ma cosa è successo?"
Uno di loro mi risponde:"sotto casa tua, c'erano dei vandali, che stavano bucando le gomme delle macchine. Abbiamo urlato che, se non fossero andati via, avremmo chiamato la polizia; e vedi ora come siamo conciati!"
Saranno stati Carmelo e i suoi amici? I miei colleghi sanno solamente, chi e' Carmelo. Ma dubito si sia esposto in prima persona. I miei colleghi l'avrebbero riconosciuto e l'avrebbero denunciato.
Pero', e' una stranissima coincidenza. E se fossero stati loro, e li avessero minacciati che, se avessero parlato, avrebbero peggiorato la loro situazione?
Del resto, hanno preso in giro Elisa e, come successo a me, hanno preso botte.Tante botte.
Elisa è' la ragazza del boss e, chi la insulta, finisce così'.
Elisa arriva in filiale e mi dice:" Paolo, puoi venire a prendere un caffe'?"
Io faccio per mettermi il giubbotto, ma lei mi dice:" No, non vengo con te, al bar. Andiamo alla macchinetta del caffe'!"
Lei mi dice:" Paolo, ti credi intelligente, per quello che hai fatto? Hai fatto una festa, hai invitato ragazzi e ragazze, e avete fatto baldoria. Pero' ho una domanda: come hai fatto a divertirti, sapendo che io ero con Carmelo? A te , di quelle quattro sciacquette, non frega nulla. Tu sei innamorato di me. E mi sfidi, facendomi uno stupido dispetto. "
Io le rispondo:" Non ti ho fatto nessun dispetto,Elisa.Tu volevi uscire con quelli, e io ho voluto svagarmi un po'!"
Lei mi risponde:" Paolo, se ti ricordi, io ho chiesto a te, due volte, di uscire. Tu non sei uscito, e io sono uscita con loro. E sai perche'? Solamente per farti un dispetto. Io non avevo in programma di uscire, ma quando mi hai detto della festicciola, mi sono fatta venire a prendere. Ero arrabbiata? Si. Ma pensavo che tu mi avresti fatta salire, e la cosa sarebbe finita li'. Nel senso, che gli altri ragazzi e le altre ragazze sarebbero andati via, e io sarei rimasta con te, alla festa. Invece tu, da saccente, da persona che si crede superiore , non mi hai fatta salire. Hai addirittura chiuso la finestra. Hai permesso ai tuoi amici, di prendermi in giro! E cosa hai ottenuto? Che io sono uscita con quei ragazzi e quelle ragazze e, soprattutto, con Carmelo!"
Io le dico:" E? continua!"
Lei mi dice:" Paolo, cosa altro , devo dirti? Vuoi sapere chi mi ha accompagnata a casa? Vuoi sapere cosa e' successo, a fine serata? Tu muori dalla voglia di chiedermelo, si vede che sei geloso. Ma hai paura , di sentire le mie risposte. Perche' sai, che la colpa e' solamente tua. Se tu mi avessi lasciata salire in casa, non ti faresti ora queste domande! Immagino la vostra super festa: nessuno dei ragazzi si e' portato una ragazza in camera , vero? Le ragazze, in piedi, a bere qualcosa, e non vedevano l'ora di andare a casa? Perche' non c'era nessuno di interessante? Loro si aspettavano qualche ragazzo come Carmelo, invece si sono trovate un esercito di ragazzi come te, vero Paolo?"
Io le dico:" Scusa, Elisa, cosa intendi con ragazzi come me? Se sono fatto male, perche'" e mi blocco.
Lei mi dice: Perche' ho deciso di frequentarti? Paolo, io sono una ragazza diversa dalle altre. Voglio un ragazzo serio, tranquillo, educato, che non sia un pervertito. Tutte qualita', che tu hai!"
Io le dico:" Elisa, in poche parole, cerchi uno stupido?"
Elisa mi risponde:" Per la grande maggioranza delle ragazze, uno cosi' viene considerato uno stupido. Ma a me non interessa, cosa pensano Benedetta e Giuseppina , ad esempio. E tu dovresti apprezzare, Paolo. Con tutti i ragazzi che ci sono in giro, io ho scelto proprio te. E non Carmelo, per esempio!"
Io le dico:" Pero' rimango uno stupido!"
Lei mi risponde:" Per le troiette,puoi essere uno stupido;per le brave ragazze, sei un ottimo partito!"
Io le dico:" Dunque alla festa, le troiette si sono trovate dei bravi ragazzi, e per loro e' stata una delusione. Ho capito bene, giusto?"
Lei mi risponde :" Si, Paolo. Perche' nessuno di voi ha la grana. Con la grana, potete ovviare allo status di stupidi. Ma senza quella, quelle troiette non verranno piu' ad una tua festa. Paolo, a me dispiace dirti queste cose, ma io te le dico, per il tuo bene. Perche' in giro e' pieno di donnacce.!"
Io le dico:" Seguiro' il tuo consiglio, Elisa!"
Lei mi dice:" Bravo, Paolo. Perche' vedi, l'altra sera ti sei arrabbiato, perche' sono andata in una stradina con Carmelo!"
Io la blocco:" Invece, questa volta, sei andata al parcheggio del supermercato!"
Elisa mi guarda, imbarazzata:" cosa,Paolo?"
Io le dico:" Lascia perdere, torno al mio lavoro!"
Elisa e' rimasta spiazzata dalla mia domanda.
Allora chi mi ha telefonato, mi ha detto la verita'. Ma tanto, di cosa mi stupisco.
Ha ragione, Elisa: Sono uno stupido. Solamente uno stupido ha potuto credere all'abbraccio di due minuti, nella stradina.
Mi viene da piangere. Il mondo mi sta crollando addosso. Ma devo resistere. Io sono uno del mestiere, e uno del mestiere non puo' piangere. Dopo una caduta, deve rialzarsi. Non sono il primo e non saro' l'ultimo ragazzo, ad essere cornuto.
Ma cosa altro posso fare? Andarla a prendere la mattina? Portarla a casa alle sei ? E poi lei, dopo cena, va a scopare con Carmelo; e io il mattino la rivado a prendere, come se nulla fosse?
Non ce la faccio. E' piu' forte di me. Tanti lo accettano, ma io proprio non posso. Io non voglio una fidanzata di facciata, voglio una fidanzata vera.
Vado alla mia postazione ma, dopo il secondo cliente, ho un crollo nervoso. Chiudo la cassa. E mi allontano verso il bagno.
Elisa mi guarda, per poi abbassare gli occhi .
Elisa ha capito, che io so. E ovviamente, si vergogna. Sa che l'ha fatta sporca. Sa che il suo castello di menzogne e' crollato. Sa che non potra' piu' raccontarmi storielle o favolette. Sa, che lo stupido, ora sa.
Ma sara' abbattuta per come si e' comportata, o per il discorso mutuo? Conoscendo Elisa, non mi stupirebbe, che il mutuo sia la sua unica preoccupazione.
Ma tanto e' cosi' bella, che ne trovera' subito un altro. Vincenzo la aspetta a braccia aperte. Vincenzo e' piu' stupido di me. E' il perfetto candidato. Ha anche uno stipendio piu' alto del mio. Lo potrebbe fregare come vuole.
Arrivo in bagno, mi chiudo in un gabinetto, mi siedo per terra, e mi metto a piangere.
E poi, ripensandoci bene, mi ha detto un'altra bugia colossale. Elisa pensa che io sono tonto. Molto tonto. Ma io sono uno del mestiere.
All'improvviso, la porta del bagno si apre.
Entrano Benedetta e Giuseppina.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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