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Lavorare in banca ( cap 3 )


di chiara94
10.09.2024    |    2.187    |    48 7.8
"Finito l'aperitivo, l'accompagno a casa..."
Ma giustamente. Ho mollato Elisa e quello schifoso l'avra portata da un'altra parte, per provarci.
Pero', che schifo. Elisa che esce, da sola, con uno schifoso ciccione. Ma non si vergogna? Sembra cosi' vecchio, che potrebbe essere scambiato per suo padre. E poi, solitamente, questi schifosi ciccioni, hanno dei cazzi piccoli.
Ma chi se ne frega, peggio per lei. Si pentira' un giorno, di avermi perso, quando ci ripensera'. Ognuna raccoglie, cosa semina.
Una bella ragazza, come Elisa, che si riduce a diventare la ragazza del ciccione di turno!
Probabilmente Elisa pensa di fare carriera, grazie a Vincenzo. Sicuramente e' cosi.
Ma non si rende conto, che Vincenzo e' un semplice responsabile di salone? E' al piano terra. Non conta niente, in banca.
Elisa, invece, scopa con lui, per cosa? Per fare la consulenza titoli? Quale carriera, le si prospetta?
Era, e', e rimarra' una nullita', come ragazza. Avra' come marito uno schifoso ciccione, che non sapra' scoparla, non sapra' farla godere. Si vergognera', dopo un po', a farsi vedere in giro con lui,perche' inizieranno a ridere di loro. E lei iniziera' a entrare in depressione, si lascera' andare, e diventera' una grassona anche lei. Si, e' questo il suo destino. Peggio per lei.
Mi siedo al tavolo, il posto e' vicino a Giuseppina, e ad una ragazza giovane, di nome Benedetta.
Mia coetanea anche lei, alta qualche centimetro piu' di Elisa, magra. Capelli ricci neri, occhi neri, occhiali, un seno piccolo.
Una bella ragazza sicuramente, pero' io preferisco le ragazze mediterranee, dove c'e' tanto, da toccare!
Rimango perplesso di questo invito, senza la presenza di Elisa.
Non ne capisco il senso.
Anzi, il senso lo capisco: Giuseppina ha voluto farmi sapere, che Elisa e Vincenzo sono una coppia, che va a mangiare, per i fatti propri.
Gia', perche' poi devono andare a scopare.
Altro che andare a cambiare il biglietto del parcheggio. Ieri, Elisa e Vincenzo, sono andati alla macchina, per un limone o per un veloce pompino.
Io cerco di fare l'indifferente, e ascolto i discorsi dei miei colleghi, intervenendo ogni tanto.
Ad un certo punto, Giuseppina mi dice:" Paolo, non mi hai chiesto, come mai non c'e' Elisa!"
Io le rispondo:" Perche' so gia' la risposta! E' con Vincenzo!"
Giuseppina mi risponde:" Gia'!"
Io distolgo lo guardo e mi giro verso Benedetta:" Ciao, piacere Paolo!Tu lavori da tanto, in questa filiale?"
Giuseppina interviene:" Benedetta, scusa, ma non rispondergli. Questo ragazzo crede di poter passare da una ragazza all'altra, come fanno le api sui fiori. Si crede cosi' bello e simpatico, da poterci provare prima, con Elisa, prendendosi un due di picche. Dieci minuti dopo , vuole provarci con te. La prossima chi sara' ,Paolo?"
Tutti smettono di parlare, al tavolo.
Io la guardo e le dico:" Giuseppina, mi hai invitato a mangiare qui, nonostante io preferissi rimanere al bar, da solo. Ho parlato con diversi colleghi e colleghe; adesso vorrei scambiare due chiacchiere, con Benedetta. Quello che faccio io, non ti deve interessare!E' due giorni, che fai la ficcanaso, sulla mia vita, e questa cosa non mi piace assolutamente!"
Giuseppina mi risponde:" Eh no, Paolo. E' qui , che ti sbagli di grosso! Tu puoi fare tutto quello che vuoi, ma io sono la vecchietta del gruppo, e difendo le ragazze piu' giovani, che vedo come mie figlie. Se tu sei un predatore sessuale, io le metto in guardia!"
Io mi alzo e dico:" Scusate, ma preferisco andare. Non voglio rovinarvi il pranzo e la pausa, e' gia' stancante la giornata di lavoro! Buona continuazione!"
Una mia collega ,Priscilla, mi dice:" Paolo, lascia perdere. Mangia con noi!"
Un altro mio collega, Andrea, mi dice:" Paolo, ma non ascoltarla! Non dargliela vinta!"
Io rispondo loro:" Non e' un problema di vincere o perdere, io ho il massimo rispetto per tutti voi, e preferisco che sorridiate, non che si mangi con il broncio. Vi prometto che, dopo la pausa, mi rivredete sorridente!"
Giuseppina mi dice:" Paolo, comunque, io e te, dobbiamo parlare!"
Io le rispondo:” Se di lavoro, certamente! Se ti riferisci ad altro, ti dico gia’ di no!”
Priscilla mi dice:” Ottima risposta, Paolo!”
Io saluto tutti e preferisco fare due passi fuori, anche se fa freddo.
Mentre cammino, entro sulla mia app di incontri, e inizio a guardare i profili delle ragazze. Ci sono veramente tante ragazze carine.
Studio un messaggio e poi lo mando a tutte. Spero che, nel mucchio, prima o poi, una mi risponda.
Vedo che e’ l’ora di tornare in ufficio e affretto il passo, per tornare.
Sento una voce, che mi chiama. Mi giro. E’ Elisa, assieme a Vincenzo!
Si avvicinano a me ed Elisa mi dice:” Paolo, sono andata a mangiare al cinese , con Vincenzo. Una volta, mi devi portare!”
Io la guardo e mi metto a ridere.
Elisa mi guarda, sorridendomi, e mi dice:” Come mai, Paolo ridi?”
Io le rispondo:” Niente, Elisa. Scusami. Ero sovra pensiero. Ora ho una telefonata da fare . A dopo!”
Elisa mi dice:” Paolo, se vuoi, ti aspettiamo!”
Io le rispondo:” E’ una telefonata privata, preferisco di no. Grazie!”
Elisa mi dice:” Paolo, basta di fare il bambino. Sei veramente geloso di Vincenzo?Pensavo che tu scherzassi!”
Io la guardo e le dico:” Elisa, quello che ti dovevo dire, te l’ho detto prima!”
Elisa dice a Vincenzo:” Paolo mi ha detto che sono una puttana!”
Vincenzo mi guarda e mi dice:” Paolo, in questo momento, Elisa e’ single. E giustamente, esce con chi vuole. Ovviamente, anche con te, visto che Elisa ti ha detto, che ha piacere di conoscerti meglio. Se sei un ragazzo sicuro, non devi temere la concorrenza degli altri. Devi solamente pensare, a mettere in mostra le tue qualita’. I tuoi difetti vengono a galla, spontaneamente. Ma mettersi in mostra, qualitativamente parlando, e’ piu’ difficile!”
Io gli rispondo:” Dottore, ho gia’ avuto diverse ragazze, so come muovermi. Sono del mestiere!”
Vincenzo mi risponde:” Non mi sembra , Paolo. In questi due giorni, hai fatto la figura dell’idiota, piu’ volte. Come quando, hai sbagliato apposta sul terminale, per scoprire se Elisa fosse nel mio ufficio!”
Io gli rispondo:” Dottore, non ho detto di essere il numero uno. Ho detto solamente, che sono del mestiere! “
Elisa mi dice:” Paolo, cosa significa, che sei del mestiere?”
Io le rispondo:” Significa che so leggere le situazioni”
Elisa mi risponde:” Non mi sembra proprio!”
Io dico a Vincenzo:” Dottore, ha un rivale in meno. Come si dice? Meno uno!”
Elisa mi dice:” Paolo, non e’ una gara questa! Le persone non devono correre, non devono avere fretta, non devono pensare di superare l’avversario, sul rettilineo!”
Io le rispondo:” Elisa, io comunque non partecipo alla gara! E se gara non e’,e’ comunque una situazione, che non mi interessa!”
Elisa mi dice:” Fammi capire, Paolo! Se io mi mettessi con te, io non potrei piu’ uscire con altre persone?”
Vincenzo mi dice:” Paolo, se tu od Elisa veniste trasferiti, in un’altra filiale, come faresti? Prima o poi succedera’, e tu lo sai questo!”
Io gli rispondo:” Magari punto sulla fortuna di rimanere in questa filiale, tutta la vita!”
Vincenzo mi dice:” A fare il cassiere?”
Io gli rispondo:” Mi accontento dello stipendio da cassiere!”
Elisa mi dice:” Allora vedi, Paolo, che ho ragione io? Tu cerchi solamente una scopata; non una relazione, finalizzata a costruire una famiglia! Altrimenti non parleresti cosi’! Coi tassi di interesse attuali, con due stipendi da cassiere, non compereremmo casa!”
Io le rispondo:” Scusami Elisa, ma non mi sembra di averti chiesto di diventare mia moglie. E non ci ho neanche mai pensato. Ora, se volete scusarmi!"
Vincenzo mi dice:" Paolo, perche' non possiamo camminare, tutti e tre assieme, per tornare in filiale?"
Io gli dico :" Va bene, non c'e' problema", e mi posizione accanto a Vincenzo, che e' accanto ad Elisa.
Elisa dice a Vincenzo:" Comunque Vince, domani possiamo andare a mangiare in quel nuovo ristorante in centro, cosa ne dici?"
Vincenzo dice a Elisa:" Va bene, Elisa. Magari prendiamo un'ora di permesso, cosi' facciamo tutto con piu' calma!"
Elisa gli dice:" Vince, puoi compilarmi tu il permesso?Io non sono capace!"
Vincenzo le dice:" Certo,Elisa. Vieni pure nel mio ufficio!"
Io non capisco: mi hanno chiesto di camminare con loro, per considerarmi alla stregua di un fantasma.
Su una cosa, pero', Elisa e' coerente: Elisa non guarda l'aspetto fisico, altrimenti non potrebbe uscire con uno schifoso ciccione, come Vincenzo.
Elisa, con me, e' stata corretta? Assolutamente no! Perche' lei non mi ha dato alcuna possibilita' di farmi conoscere. Elisa ha sbarrato tutte le porte. Solamente che sono porte trasparenti, cosicche' mi ha lasciato credere, di poterle interessare! Ma, tra me e lei, ci sono porte di vetro, spesse una decina di centimetri.
Intanto Vincenzo le dice:" Elisa, dopo il lavoro, andiamo a fare l'aperitivo?"
Elisa gli risponde:" Certo, Vince! Ma, questa volta, il locale lo scelgo io!"
Questa volta? Probabilmente erano gia' andati ieri a fare l'aperitivo , ed Elisa si era guardata bene, dal dirmelo!
Entriamo in filiale e io mi dirigo subito alla mia postazione.
Elisa si ferma a parlare ancora, per qualche minuto, con Vincenzo, e poi gli da tre bacini sulla guancia.
Elisa va verso la sua postazione, fissandomi.
Io tolgo subito lo sguardo.
Elisa pero' si avvicina e mi dice:" Paolo, inutile che fai finta. Continui a fissarmi! Guarda che me ne accorgo!"
Io le rispondo:" Certo, mi piacciono le tue grosse tette!"
All'improvviso, Elisa mi da uno schiaffo, davanti a tutti.
Per fortuna i clienti non sono ancora entrati.
Ma molti miei colleghi se ne sono accorti.
Elisa va a sedersi alla sua postazione.
Vincenzo esce dal suo ufficio, e chiede lumi, ad un collega.
Lui gli racconta, quanto successo, e Vincenzo va da Elisa.
I due parlano, per un minuto, e poi Vincenzo viene da me:" Paolo, per favore, vieni un attimo nel mio ufficio!"
Io lo seguo.
Vincenzo mi dice di sedermi e mi dice:" Paolo, ti devo fare una contestazione disciplinare, per la frase detta ad Elisa."
Io gli rispondo:" Non c'e' problema! Dottore, arrivero' in fretta a tre! Se vuole fare ancora piu' velocemente, firmo le dimissioni!"
Vincenzo mi risponde:" Paolo, puoi andare!"
Quello schifoso ciccione vuole giocare sporco con me. Lui ed Elisa, si sono messi d'accordo, per togliermi di mezzo. Per farmi licenziare.
Pero' non capisco una cosa. Perche' hanno bisogno di fare cio'? Io ho chiuso con Elisa, sono fuori dai giochi. Parlano davanti a me, escono senza nascondersi, perche' accanirsi contro di me? Forse Elisa me la vuol far pagare per qualcosa? In fondo anche lei sa, di non essersi comportata bene con me!
Torno al mio posto, senza degnare di uno sguardo, Elisa.
Finita la giornata lavorativa, mi metto il cappotto e me ne vado . Davanti a me, vedo Elisa e Vincenzo, che stanno parlando, e andando probabilmente verso la macchina di Vincenzo.
Non sono sorpreso. Me l'avevano gia' detto. Anzi diciamo, meglio. Mi avevano permesso di ascoltare.
Apro la mia app incontri e vedo che, tutte le ragazze a cui avevo scritto, mi hanno risposto.
Messaggio velocemente con quella che mi piace di piu', e la invito a prendere un aperitivo.
Lei accetta.
Io vado di corsa a casa, mi cambio, prendo la macchina e passo a prenderla.
La ragazza si chiama Miriana, e' dell'est. Ha vent'anni. Alta, magra, bionda, occhi azzurri, belle forme. Le foto sul suo profilo non lasciavano dubbi.
La porto in un locale carino, in centro.
Parliamo un po', davanti un'aperitivo.
Le chiedo di fare un selfie assieme. Lei si avvicina a me, io inquadro i nostri visi, sorridiamo e click. Scatto la foto.
Finito l'aperitivo, l'accompagno a casa.
Lei mi lascia il numero di telefono e decidiamo di rivederci nei prossimi giorni.
Sono euforico. Una persa, cento trovate. Elisa ha preferito lo schifoso ciccione a me. E forse sono stato fortunato. Miriana e' sicuramente una ragazza molto bella. Forse Elisa rimane piu' bella, ma chi se ne frega. Io non rientro nella categoria dei fighi.
Arrivo a casa, e decido di mettere la foto, con Miriana, nello stato.
Dopo mangiato, mi accorgo che Elisa, ha visto lo stato.
Il giorno dopo, ho di nuovo il dubbio, se passarla a prendere o meno.
Lei non mi scrive. Io neppure.
Io decido di andare sotto casa sua, dieci minuti prima, e poi, all'ora dei giorni precedenti, mandarle un messaggio.
Trovo parcheggio sotto casa sua.
All'ora X le mando un messaggio :" Scendi !"
Qualche minuto dopo, effettivamente arriva ma, intanto e' arrivato anche Vincenzo, con la sua macchina.
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