Racconti Erotici > tradimenti > IL MONTATO (PROLOGO)
tradimenti

IL MONTATO (PROLOGO)


di chiara94
01.12.2024    |    1.095    |    61 5.1
"Devo indagare e scoprire tutto di lei..."
Questa mattina mi sono svegliato tardi. Sono gia' in ritardo. Non riesco a trovare parcheggio.
No aspetta, ne ho trovato uno. Ma e' arrivato prima uno, con un'utilitaria e; con una manovra veloce, riesce ad inserirsi prima di me.
Una cosa inaccettabile. Io ho un suv tedesco. E un'utilitaria osa prendermi il posto? Anche se e' arrivata prima, il suv tedesco ha la precedenza.
Mi metto a clacsonarle, per farle capire la mancanza di educazione e rispetto , di fronte ad una signora macchina.
E' tardi. Devo fare in fretta.
Per fortuna, girando cinque minuti, trovo un posto.
E questa volta, nessuna macchina osa affrontare il mio suv tedesco.
Vado di corsa al bar.
C'e' coda.
In cassa c'e' una ragazza bassa e pure cicciona.
Io ho fretta, e i dipendenti non sono abbastanza veloci, a servire.
Anzi, due di loro, addirittura parlano, rubando i soldi al loro titolare. Invece di lavorare, parlano.
Urlo:" Aprite un'altra cassa, siamo tutti di fretta!"
Le persone, nel locale, si girano a guardarmi. Ma senza tenermi la parte. Guardandomi come un marziano.
Solamente per avere esercitato un mio diritto. Il diritto di essere servito in fretta.
Ma sono tutti vecchi, e i vecchi non hanno nulla da fare. Hanno una vita inutile. E, fare la coda, aspettare , e' il loro unico hobby.
Fanno finta di essere impegnati, quando la loro vita e' gia' finita, e non lo sanno.
Si alzano alle sei, per andare a prendere il pane. Hanno paura che glielo rubino? Di non trovarlo piu'?
E poi li senti dire:" Sono di corsa, ho una giornata piena!"
Ma giornata piena di che? Devono tornare a casa, spolverare i loro quattro mobili , che sono pulitissimi. Questi sono i loro impegni. Oltre che preparare il pranzo ore prima, per poi non rischiare, che manchi un ingrediente, al loro brodino. Altrimenti tardano, e poi si accavallano con gli altri impegni.
Ad esempio, quello di fare il riposino, fino le quattro di pomeriggio.
Per poi svegliarsi, fare finta di fare qualcosa, girando per la casa a vuoto, e poi preparare per mangiare alle sei.
Per poi guardare l'ora, e dire:" e' tardissimo" e andare a dormire alle otto.
La mia citta', e' ormai piena di vecchi; ma ho il mio lavoro qui, e dunque ho questa catena al piede.
Anche se, sto pensando ad espandermi; a sviluppare la mia attivita' su altri mercati, in citta' piu' grandi.
Pero', una voce femminile, da dietro di me, mi dice:" Hai perfettamente ragione. Non ci rispettano, non capiscono che dobbiamo andare a lavorare!"
Io mi giro, e mi trovo davanti, una ragazza bellissima. Alta circa un metro e 70, capelli biondi lunghissimi e lisci, occhi azzurri. Ha un cappotto lungo beige; dunque non riesco a capire, come sia messa, in fatto di tette e culo.
Pero' mi sembra di capire, che abbia delle gambe perfette, vedendo i suoi pantaloni neri e i suoi anfibi neri.
Sara' una taglia quarantadue.
Le rispondo:" Ma cosa ti puoi aspettare , dalla grassona , in cassa? E da quei due sfigati, che invece di servire, parlano! Cesso lui, cessa lui. Si sono proprio trovati, per accoppiarsi!"
La ragazza mi sorride, dicendomi:" Vedo che stamattina ti sei alzato, combattivo!"
Io le dico:" No, io sono sempre cosi'. Il tempo e' denaro. Per me, conta una parola sola. BUSINESS! E questi mi stanno facendo perdere soldi. E poi si lamentano, se prendono stipendi da fame. Hanno ragione, le aziende, a pagarli poco. Questi inutili lavoratori, hanno troppi diritti. Quando, se vivono, e' solamente merito nostro, di noi datori di lavoro!"
Lei mi risponde:" Comunque, piacere. Mi chiamo Camilla!"
Io le rispondo:" Piacere. Io mi chiamo Carletto!"
Lei mi risponde:" Che nome buffo!"
Io le rispondo:" E' un nome nobile, molto particolare. Come il tuo, Camilla. Noi ci differenziamo, anche per il nome , dagli altri. Io ho gia' capito, che tu sei una ragazza, che ha capito tutto dalla vita. Non come questa massa, di dinosauri preistorici!"
Camilla si mette a ridere.
Io le dico:" Posso offrirti la colazione?"
Lei mi risponde:" Va bene, Carletto!"
Io dico alla cassiera:" Prendiamo due cappuccini, due brioches, e due succhi!"
La cassiera mi dice:" Contanti o carta?"
Io le dico, scocciato:" Ovviamente carta.Io sono uno digitale. I contanti, non so cosa siano. Striscia la mia carta oro, sul tuo terminale, modello eta' della pietra!"
La cassiera mi guarda in modo strano, evitando di replicare.
Invece Camilla mi sorride. E' sicuramente rimasta affascinata, dalla mia carta di colore oro. Nessuna ragazza riesce a resistere ad una carta oro. Carta oro vuol dire solamente una cosa: persona ricca. E , alle ragazze, piacciono le persone ricche. Le ragazze la danno, ai ragazzi ricchi. Mica a quattro morti di fame , che non arrivano a fine mese.
Io e Camilla andiamo a sederci ad un tavolo, aspettando che ci portino l'ordinazione.
Io urlo:" In fretta, che non si raffreddino le cose. E poi abbiamo fretta, non siamo dei perditempo, come voi. Noi abbiamo un lavoro, come si deve!"
Camilla mi dice:" Carletto , non ti preoccupare. A proposito, che lavoro fai?"
Io le rispondo:" Io ho cinque negozi, in questa citta'. Vendo abbigliamento , borse e scarpe. Sono il numero uno, nel mio settore, in citta'. Vendo cose firmate, di lusso. Non me ne frega niente, di stare antipatico, a quei tre invertebrati e alla massa di vecchi , qua dentro: tanto non hanno il denaro, per venire nei miei negozi. Possono solamente appiccicare il naso alle mie vetrine!"
Lei mi risponde:" Io, invece, sono di fuori. Oggi e' il mio primo giorno di lavoro, presso uno studio di commercialisti. E non conosco la citta'!"
Io le dico:" Non c'e' problema. Dammi whatsapp. Cosi' ci organizziamo, e ti faccio fare un tour , nei miei negozi. Mi avrai come guida personale!"
Lei mi risponde:" Carletto, non ti offendere. Ma non ti conosco, non mi sembra il caso di darti il telefono. E poi comunque, io non sono ricca; non posso permettermi, neanche io, di comperare nei tuoi negozi!"
Io le dico:" Non ti preoccupare; per te, ci saranno sempre dei prezzi speciali. Basta che mi dirai, cosa ti piace!"
Lei mi dice:" Mi togli una curiosita', Carletto? Tu vendi cose costose, eppure non mi sembri vestito firmato!"
Io le dico:" Ottima osservatrice. Oggi pero' devo fare le vetrine di un negozio, e non posso rischiare di sporcare i miei capi da mille euro. Dunque mi sono messo cose da battaglia!"
Lei mi dice:" E come mai, non fanno le vetrine, le tue commesse?"
Io le dico:" Perche' quelle non hanno gusto, non sanno neanche vendere. Le utilizzo solamente per ritirare, per pulire, e per aprire gli scatoloni. Per fare i lavori stupidi, in poche parole. Quelle non potrebbero neanche vestire degli spaventapasseri!"
Camilla si mette a ridere.
Io continuo:" Camilla, ma tu che posti frequenti, la sera?"
Lei mi risponde:" Io esco poco e, quando esco, esco con i miei amici e le mie amiche. Ma non spesso, perche' loro vanno in posti, che non mi piacciono molto!"
Io le rispondo:" Ho capito; vanno in quei locali , dove si paga cinque/ dieci euro , per entrare; e non prendono neanche il tavolo. Ma come si fa, a portare le ragazze, in quei posti? Sono piu' pericolosi, che un porto di notte!"
Lei mi dice:" Carletto, non essendo ricchi, non possiamo andare in certi locali!"
Io le rispondo:" Io invece , nel week end, prendo la macchina e vado nei locali, fuori citta', piu' alla moda. Non mi metto limiti di spesa. E i buttafuori mi tengono il posto macchina, davanti l'entrata. Sai, per i locali, io sono un cliente importante!"
Camilla mi sorride e mi dice:" Sei simpatico, Carletto. Ora pero' devo andare al lavoro !"
Io le dico:" Camilla, pero', la prossima volta che ci incontriamo;organizziamo il tour , per mostrarti i miei negozi!"
Lei, sorridendomi, mi dice:" Va bene!"
La saluto, e prendiamo due strade opposte.
Ma io, dopo qualche secondo, mi giro e inizio a seguirla, fino lo studio, dove lavora.
Appena entra, faccio la foto ai campanelli. Devo indagare e scoprire tutto di lei.
Il giorno dopo, in macchina, arrivo un'ora prima, davanti il bar.
Devo assolutamente incontrarla di nuovo.
Sono fortunato.
Camilla viene a fare nuovamente colazione al bar.
Aspetto che entri e, dopo due minuti, entro anche io al bar.
Non la vedo in cassa. Vado a cercarla ai tavoli e, improvvisamente, sento una voce femminile, che mi dice:" Ciao Carletto!"
Mi giro e vedo Camilla, seduta ad un tavolo, a fare colazione con un ragazzo.
Resto spiazzato e , dopo qualche secondo, mi riprendo e le dico:" Ciao, Camilla", rimanendo comunque fermo, ad aspettare, che Camilla mi parli.
Dopo qualche secondo, Camilla mi dice:" Carletto, hai bisogno?"
Io le dico:" No, scusami. Mi sono bloccato, perche' mi sono dimenticato, che ho un appuntamento in banca. E sto cercando di ricordarmi l'ora. Sai, non mi vanno piu' bene le condizioni di conto, e ho detto loro che, o mi accontentano, o cambio banca. E, a causa della mia minaccia, viene subito un dirigente. Ma se crede di trattare con me, si sbaglia. Io non mi faccio sodomizzare, da qualche deficiente, che vuole intortarmi con la parlantina. Io faccio business, non beneficienza!"
Camilla mi dice:" Beh, se fanno scappare un cliente con la carta oro, sono matti!"
Io le dico:" Infatti, io non sto neanche ad ascoltarlo. Gli dico subito: " voglio questo, quello, e quel altro. Si o no?"e se non mi risponde si, ma cerca di iniziare un discorso, prendo e me ne vado. Non e' la mia ragazza, che puo' pensare di fare dialogo con me!"
Camilla mi dice:"Allora, buona fortuna!"
La saluto e me ne vado.
Camilla mi ha praticamente mandato al diavolo. Ha preferito fare colazione con uno stagista, di serie b. Tra l'altro vestito, come un colletto bianco dei poveri. Chissa', se a lui, ha fatto delle osservazioni, sul suo abbigliamento.
Mi allontano dal bar, e vado a nascondermi , duecento metri, dietro una colonna.
Dopo dieci minuti, vedo Camilla, uscire dal bar.
E, per caso , spunto e cerco di incrociarla.
Appena la incrocio, lei mi dice:" Allora, Carletto, come e' andata?"
Io le rispondo:" Benissimo. Ha subito alzato bandiera bianca e si e' messo a novanta gradi. Ho ottenuto di piu' , di quello che pensavo. In due minuti, ho fatto BUSINESS. Vedo che tu, invece, hai spedito, su Marte, il tipo che era con te!"
Lei mi dice:" Perche' avrei dovuto spedirlo su Marte? Si e' fermato al bar, a parlare con un collega!"
Nuovamente preso in contropiede, non so cosa rispondere.
Per fortuna, mi suona il telefono.
E' la banca.
Io le dico:"Scusami, ma ho dimenticato le chiavi della macchina, in banca!"
Camilla mi dice:" Non preoccuparti, ciao Carletto!"
Io vado in banca e salgo al primo piano. Un dipendente mi consegna una busta.
Dentro c'e' la carta platino.
Finalmente mi e' arrivata.
Ora sono praticamente invincibile. Sono un super eroe.
La prossima volta, la mostrero' a Camilla; e vedremo, se non mandera' su Marte, il colletto bianco dei poveri.
Devo subito utilizzarla.
Vado in panetteria.
Prendo qualche panino e una fetta di pizza.
L'addetta mi chiede:" Contanti o carta!"
Io , ad alta voce, dico:" Carta di platino!" e la sollevo in alto, per mostrarla a tutti.
Per mostrare la mia potenza, la mia ricchezza, il mio essere superiore agli altri.
L'addetta mi dice:" passamela, che la metto nel lettore!"
Io le dico:" No, e' contactless. E' una carta di nuova generazione. Nel tuo ferro da stiro, non la inserisci, per rovinarmela!"
Lei mi dice:" Ok, allora appoggiala!"
Io le dico:" la tengo ad una certa distanza, e' una carta di platino. Hai capito di cosa parliamo? Di una carta di platino!"
Come vorrei, che ci fosse Camilla, in panetteria, affinche' potesse vedere, che persona importante sono.
Lei e' di fuori, non conosce nessuno; e ha bisogno di uno come me, che la supporti, in una citta' di vecchi.
La prossima volta, le faro' vedere la carta di platino, e non potra' non darmi il numero di telefono.
Anzi, oltre a leccarmi il cazzo, dovra' pure leccare la mia carta di platino. Dovra' passarci sopra, la lingua, leccandola tutta. Avra' questo privilegio.
Camilla non avra' mai visto una carta di platino.
Ad uno, con la carta di platino, non si puo' dire di no.
Posso gia' considerarla la mia ragazza.
Spero di incontrarla nuovamente con il colletto bianco dei poveri; cosi', saro' proprio io, a mandarlo su marte.
Intanto faccio una foto alla mia carta di platino, e la pubblico negli stati di whatsapp.
Tutte le ragazze, che conosco, devono sapere che ho la carta di platino.
Domani Camilla si scusera', per non avermi dato il numero.
Domani mi chiedera' di sedermi, e mandera' via il povero.
Devo pensare: meglio portarla in un motel, o scoparla in una stradina?
Perche', dopo che vedra' la mia carta di platino, il suo atteggiamento cambiera'.
Anzi, mi invitera' ad uscire con lei e la sua compagnia; proprio per vantarsi di me, con i suoi amici e le sue amiche.
Eh si, sara' lei ad annunciare il nostro fidanzamento.
Anche se prima devo aprirle il cappotto. Perche', per ora, e' promossa con riserva, non so come sia messa a tette e culo.
Anzi, adesso faccio una cosa: torno in banca, vado dalla nuova cassiera, e le mostro la carta. Cosi' , in pausa pranzo, me la scopo.
Tanto, fino domani, sono single, e posso fare, cosa voglio.
Da domani, saro' il ragazzo di Camilla.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 5.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per IL MONTATO (PROLOGO):

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni