Racconti Erotici > tradimenti > La mia fidanzata nel mondo del lavoro (171)
tradimenti

La mia fidanzata nel mondo del lavoro (171)


di chiara94
01.09.2024    |    1.827    |    118 7.7
"Giulio gli urlo':" PICCOLO ESSERE SPREGEVOLE, SI! TI HO DATO DEL COGLIONE! C’E’ QUALCHE PROBLEMA? VUOI PICCHIARMI?" Francesca disse a Giulio:"..."
Francesca rimase spiazzata, da questa frase di Giulio:" Cosa vuoi dire, Giulio?"
Giulio le rispose:" Niente, Francesca!"
Francesca divenne rossa, per la rabbia. Stava per esplodere:" Giulio, tu continui a ricattarmi!"
Giulio le rispose:"NO, FRANCESCA! TU PUOI USCIRE CON QUESTO COGLIONE QUI, BASTA CHE MI DAI IL DIVORZIO!"
Giancarlo guardo' Giulio, senza dire nulla.
Giulio gli urlo':" PICCOLO ESSERE SPREGEVOLE, SI! TI HO DATO DEL COGLIONE! C’E’ QUALCHE PROBLEMA? VUOI PICCHIARMI?"
Francesca disse a Giulio:" Giulio, ma non puoi comportarti, come un mafioso. Solamente perche' esco con Giancarlo, lo vuoi picchiare?"
Giulio le rispose:" Francesca, sono tuo marito, non dimenticartelo mai!"
Francesca gli disse:" Giulio , non dimenticarti mai , che sei in carcere!"
Giulio urlo':" FRANCESCAAAAAAA, SOLAMENTEEEEEE PER COLPAAAAA TUAAAAAAA!"
Francesca gli disse:" Ora, basta , Giulio! Cerca di cambiare modo di porti, oppure!"
Giulio la interruppe:" OPPURE COSA? CHIEDI IL DIVORZIO? NON VEDO L'ORA!"
Francesca tiro' un forte schiaffo a Giulio:"Giulio, perche' non diciamo a Giancarlo, come stanno le cose? La tua e' solamente possessivita' e voglia di farmi un dispetto!"
Francesca si giro' e disse a Giancarlo:" Giancarlo, tu non lo sai, ma Giulio , in carcere, e' diventato famoso. Lo chiamano Giulietta!"
Giancarlo la guardo' imbarazzato, senza dire nulla.
Giulio disse a Francesca:" Francesca, cosa c'entra questo?"
Francesca gli rispose, ridendo:" Giulio, se ti piace il cazzo, come puoi essere geloso di me, che esco con Giancarlo? Oppure sei geloso di Giancarlo, che esce con me?"
Giancarlo, nuovamente, non disse nulla.
Francesca continuo':" Giancarlo, fai vedere il cazzo, a Giulio!"
Giancarlo la guardo', rimanendo senza parole.
Giulio le disse:" Discorso finito, Francesca!"
Francesca urlo':" NOOOOOOO, GIULIOOOOOOOO! IL DISCORSOOOOOOOOOOO NON E' FINITOOOOOOOOO! TU SUCCHIIIIIIII CAZZIIIIIIII E PRENDIIIIIIIII CAZZIIIIIIII NEL CULOOOOOOOOOO, E POI VIENI A DIRE A ME, CHE NON POSSOOOOOO USCIREEEEEE CON GIANCARLOOOOOO. SPIEGAMIIIIII QUESTAAAAAAA COSAAAAAAAAAAAA!"
Giulio le disse:" Ora basta, Francesca!"
Francesca disse a Giancarlo:" Giancarlo, fagli vedere il cazzo. Se a Giulio, il tuo cazzo non piace, non sara' piu' geloso di te, e non fara' piu' tutte queste sceneggiate!"
Giancarlo era sconvolto, dalla piega che stava prendendo il discorso.
Giulio , guardando, inferocito, Giancarlo, gli disse :" Giancarlo, ora ti parlo, molto chiaramente. O tu porti via Francesca, e ve ne andate; o ti metto la testa, in tutti e sei i water di questi bagni, e tiro, in ognuno, l'acqua. Conto fino a cinque, poi lo faccio. Non me ne frega nulla delle prescrizioni. E se urli, ti faro' ancora piu' male!"
Francesca urlo':" GIULIO, NON MINACCIAREEEEEEE GIANCARLOOOOOOOO, PARLAAAAAAA CON MEEEEEEEE! CHE PROBLEMA C'E', SE GIANCARLO TI FA VEDERE IL CAZZO? HAI PAURA CHE MI ACCORGA, CHE DESIDERI IL SUO CAZZOOOOOO?"
Giulio disse a Giancarlo:" Uno, due!"
Francesca urlo' nuovamente:" GIULIOOOOOOOOOOOOOO, SMETTILAAAAAAA!", mettendogli una mano, davanti la bocca.
Ma Giulio , farfugliando, non smise di contare.
E Giancarlo, improvvisamente, prese per una mano, Francesca, e la tiro' fuori dai bagni.
Francesca urlo':" LASCIAMIIIIIIIII!LASCIAMIIIIIIII!"
Giancarlo le disse:" Francesca, smettila di urlare, si sono girati tutti! La sicurezza sta venendo, verso di noi!"
Francesca gli disse:" Giancarlo, torniamo dentro!"
Giancarlo le disse:" Francesca, ora abbiamo un altro problema! Dare le spiegazioni, a quelli del centro commerciale!"
Francesca gli disse:" Giancarlo, io non devo dare spiegazioni, a nessuno! Se mi fanno innervosire, faccio venire le gru e lo faccio abbattere, questo centro commerciale!"
Tre della sicurezza si avvicinarono a Francesca e Giancarlo.
Uno di loro disse a Francesca:" Signorina, cosa succede? Questo ragazzo la sta importunando?"
Francesca rispose:" No, non e' colpa sua. Lui e' il mio ragazzo. Ho sbagliato ad entrare nei bagni maschili e, li' dentro, c'e' un barbone senza faccia, che mi ha chiesto dei soldi, minacciandomi. Io gli ho detto che l'avrei aiutato, senza bisogno che mi minacciasse, e lui ha messo le mani nella mia borsetta,e ha preso delle banconote. Io volevi riprenderle, ma il mio ragazzo e' intervenuto, portandomi fuori. Io gli ho detto di lasciarmi, perche' io volevo far ragionare quel barbone, facendogli capire che, sarebbe bastato chiedere un aiuto con gentilezza, invece che rubare !"
L'uomo della sicurezza le disse:" Aspettate qui!"
E tutti e tre gli uomini della sicurezza entrarono nei bagni e, dopo un minuto, portarono fuori Giulio.
Giulio capi' che, era stata nuovamente Francesca, a tradirlo!
Il capo della sicurezza disse a Francesca:" Adesso chiamiamo la polizia!"
Francesca gli rispose:" No, non chiamate nessuno! L' importante e' che questo barbone mi ridia i soldi, perche' rubare e' sbagliato, come principio!"
Il capo della sicurezza le rispose:" No, signorina! In questi casi, ho degli ordini, e io devo seguire la procedura!"
Francesca prese il telefono, schiaccio' qualche pulsante, e fece una chiamata:" Ciao, ti disturbo? Senti, c'e' qui, uno dei tuoi uomini, molto arrogante e maleducato, che ha osato contraddirmi. Puoi parlarci tu?" e passo' il telefono, al capo della sicurezza.
Il capo della sicurezza , al telefono , disse:" ma signore! capisco! non si preoccupi! certo! la prego, il lavoro mi serve! ho una famiglia da mantenere!", e ripasso' il telefono a Francesca.
Francesca disse al telefono, ridendo:" Hai vinto un'altra cena, con me!" e mise giu'.
Giulio la guardo', e poi guardo' Giancarlo, che era ancora piu' in imbarazzo di Giulio.
Il capo della sicurezza chiese a Francesca:" Cosa ne dobbiamo fare di lui, signorina?"
Francesca gli disse:" Lasciatelo andare, e' una persona povera. Non e' colpa sua , se e' povero. I poveri bisogna aiutarli. Dobbiamo essere altruisti, nella vita!"
Sentendo queste parole, la folla , che si era radunata ad assistere, inizio' ad applaudire Francesca, e a dire :" Brava, cosi' si parla!"
Francesca, per ringraziare le persone, inizio' a stringere le mani, a destra e sinistra.
Francesca disse:" Aspettate, datemi cinque minuti e torno!"
Francesca entro' nell'area vendita e, dopo cinque minuti, torno' con un carrello, pieno di genere alimentari, dicendo a Giulio:" Tenga , buon uomo. Non e' necessario rubare. Noi, persone buone, siamo altruiste!"
Gli applausi tornarono a far sorridere Francesca, che torno' a stringere le mani, e ad ascoltare i complimenti di tutti.
Giulio se ne ando', con il carrello, senza dire nulla.
Giancarlo era visibilmente perplesso.

DIECI MINUTI DOPO

Francesca e Giancarlo erano in macchina, per andare a fare l'aperitivo.
Francesca era euforica:" Hai visto, come sono stata brava? Da una situazione di disagio, sono uscita vincitrice! Non sei orgoglioso di me?"
Giancarlo le disse:" Francesca, ti posso fare una domanda?"
Francesca gli rispose:" Ma certo. Tu esci con me, puoi farmi tutte le domande, che vuoi!"
Giancarlo le disse:" Francesca, perche' continui a torturare Giulio, senza alcun motivo?"
Francesca lo guardo' male e gli disse:" Portami subito a casa!"
Giancarlo le disse:" Francesca, ma ho fatto solamente una domanda. Se vuoi, puoi non rispondermi!"
Francesca gli rispose:" Giancarlo, ti sei innamorato di Giulio? Ti intriga, che gli piacciano i cazzi? Mi sembra che, tu sia piu' interessato ai suoi pompini, che ai miei!"
Giancarlo le disse:" Francesca, io ti ho solamente chiesto!"
Francesca lo blocco':" Giancarlo, portami subito a casa. Vedi la differenza , tra te e Salvo? Lui era per aperitivo e poi casa mia, tu sei per aperitivo e poi per accompagnarmi a casa ! Peggio per te!"
Giancarlo le disse:" Ma Francesca, non e' vero! E' che io, non capisco il motivo, di tanta cattiveria!"
Francesca gli rispose:" Giancarlo, tu non devi pensare, invece continui a farlo. A te deve solamente interessare, che io sia bellissima e molto porca. Te l'ho gia' detto, una volta!"
Giancarlo le disse:" Va bene, non ti chiedo piu' nulla, Francesca!"
Francesca gli disse:" Giancarlo, una ragazza non deve essere intelligente, non deve avere cervello. Deve solamente dare figa e culo, e sapere usare la bocca! Ti e' chiaro?"
Giancarlo le disse:" Francesca, ma tu sei anche intelligente, se no non avresti il ruolo, che hai!"
Francesca gli tiro' uno schiaffo:" Sai che, quando si dice a una ragazza, che e' intelligente, vuol dire che e' un cesso? Tu mi consideri un cesso? Portami a casa! Oggi ti punisco cosi'. Domani faro' finta, che non sia successo niente. Stasera mi resettero'. Perche' ti ripeto: noi ragazze non dobbiamo ragionare, pensare. Noi ragazze dobbiamo solamente dare la figa e il culo, ed usare la bocca!"

INTANTO

In un lussuoso albergo, era stata organizzata la sfilata di alcune novita', della collezione della firma, di cui Barbara era la direttrice commerciale.
Dopo la sfilata, gli ospiti si erano riuniti in una sala, per fare i complimenti agli stilisti e alla direttrice commerciale.
Barbara stava conversando con tre clienti esteri anziani, che si stavano complimentando con lei.
All' improvviso arrivo' Gianni, con un vassoio, con sopra i calici.
Gianni disse:" Se lor signori gradiscono!"
Barbara si giro', lo riconobbe, e disse solamente :" Grazie!"
Gianni la guardo' e se ne ando' via .
Dopo venti minuti , nuovamente Gianni torno' in sala, e un'ospite urlo':" Cameriere, porta altro da bere!"
Barbara vide la scena, ma non disse nulla.
Gianni, dopo qualche minuto, torno' con le bevande.
Mezz'ora dopo, un'ospite fece cadere del vino, e Gianni provvide subito a pulire.
Finito l'evento, gli ospiti salutarono la direttrice commerciale e gli altri dipendenti dell'azienda.
Barbara rimase coi suoi colleghi, a parlare, nel salone.
Gianni torno' nuovamente per chiedere , se avevano bisogno di qualcosa, e un collega di Barbara gli rispose:" Si, che ora voi ci lasciate soli, che dobbiamo festeggiare!"
Gianni gli disse:" Signore, noi siamo pagati per servirvi. E, per festeggiare, credo che vogliate anche cibo e bevande!"
Il collega di Barbara gli disse:" No , non ci servono assolutamente , ne cibo' ne bevande. Ed ora fuori!"
Gianni guardo' Barbara, visibilmente imbarazzata.
Gianni usci'.

DUE ORE DOPO.

Barbara ando' nelle cucine, per cercare Gianni.
Barbara lo trovo' e gli disse:" Gianni, mi dispiace per come ti ha risposto, il mio collega. Ma, questi stilisti, sono uno piu' eccentrico dell'altro!"
Gianni le disse:" Non ti preoccupare. Sono solamente un cameriere!"
Barbara gli rispose:" Sai, che non e' cosi', non devi prendertela."
Gianni le disse:" Sinceramente, ti credevo diversa, ma oggi ho capito veramente, come sei fatta!"
Barbara gli disse:" Ma di cosa parli?"
Gianni le disse:" Io sono un povero, tu una persona ricca!"
Barbara gli disse:" Gianni, io non faccio queste distinzioni, altrimenti non sarei qui, a parlare con te!"
Gianni le disse:" Non mi hai neppure salutato, hai fatto finta di conoscermi. Ti vergognavi?"
Barbara gli disse:" Gianni, stavo lavorando. Come stavi lavorando tu. Io stavo intrattenendo dei clienti stranieri, e tu stavi facendo il cameriere. Entrambi avevamo un ruolo da svolgere. Ma finito di svolgere il nostro ruolo, sono venuta subito.!"
Gianni le disse:" Tu padrona, io schiavo!"
Barbara gli disse:" Gianni, ma cosa stai dicendo? Mi sembri diverso, da quando abbiamo parlato, l'ultima volta!"
Gianni le disse:" E come avete festeggiato, dopo che mi avete mandato via?"
Barbara gli disse:" Scusa, Gianni, ma queste cose riguardano me, i miei collaboratori, e la mia azienda. Noi volontarie non dobbiamo rispondere al vostro terzo grado!"
Gianni le disse:" Pero' io devo rispondere sempre alle tue domande!"
Barbara gli disse:" Gianni, tu eri in difficolta', e noi ti abbiamo aiutato. Altrimenti oggi, probabilmente, saresti in un sacco di plastica!"
Gianni le disse:" Va bene, mi scusi. Devo darle anche del lei?"
Barbara gli rispose:" No, puoi tranquillamente darmi del tu!"
Gianni le disse:" Ora devo finire di lavorare , poi devo tornare nel mio monolocale putrido, che divido con altri due, con i soldi contati, per arrivare a fine mese. E questa sarebbe vita?"
Barbara gli disse:" Gianni, sapevi che, all'inizio, sarebbe stata dura!"
Gianni fece per dire qualcosa, ma rimase in silenzio, e se ne ando'.
Barbara lo guardo', pensierosa.

DUE ORE DOPO

Francesca arrivo' in carcere, e disse a Giuseppe:" Voglio vedere Giulio!"
Giuseppe, imbarazzato, le disse:" Francesca, Giulio sta gia' facendo un colloquio!"
Francesca gli chiese:" Con chi?"
Giuseppe le disse:" Con una ragazza!"
Francesca gli disse:" E perche' non le hai impedito, di vederlo?"
Giuseppe le disse:" La ragazza e' stata accompagnata dall'avvocato di Giulio, non avevo scelta!"
Francesca gli disse:" Portami subito da Giulio!"
Giuseppe le disse:" Ma"
Francesca lo interruppe subito:" Ricordati! Dieci anni!"
Giuseppe, non potendo fare altro, la accompagno'.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La mia fidanzata nel mondo del lavoro (171):

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni