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Lavorare in banca ( cap 5 )


di chiara94
24.09.2024    |    2.080    |    132 6.8
"Peccato, sei un giovane molto promettente!" Io gli rispondo:" Dottore, la direzione sa, che lei vuole uscire con la mia ragazza?" Elisa, ..."
Vedo un posto libero, dalla parte opposta del tavolo, e vado a sedermi li'.
Vedo che Elisa mi guarda.
Subito Vincenzo le dice qualcosa, per farle distogliere l'attenzione da me.
Io sono seduto accanto a due miei colleghi e inizio a conversare, piacevolmente, con loro.
Iniziamo a parlare prima di calcio, poi iniziamo a raccontarci vicendevolmente delle nostre uscite, ed iniziamo a ridere.
Non penso ad Elisa e Vincenzo; mi trovo bene con questi due ragazzi e passo una piacevole ora.
Pero', al momento del caffe', da meta' tavolo, interviene Giuseppina:" Voi tre, e' come se foste stati ad un tavolo separato. Vi siete fatti gli affari vostri!"
I miei due colleghi mi guardano e decido di rispondere io:" Avresti potuto coinvolgerci, anche tu, nei vostri discorsi!"
Giuseppina mi dice:" Paolino, dove e' Elisa?"
Imbarazzo totale al tavolo.
Io le rispondo :" E' al nostro tavolo, e sta parlando con dei colleghi!"
Giuseppina mi dice:" No, lei sta parlando solamente con Vincenzo!"
Elisa mi guarda, senza dire nulla.
Io dico a Giuseppina:" De gustibus!"
Giuseppina mi dice:" Paolino, sono una bella coppia, non credi?"
Io le rispondo:" Concordo!"
Oltre ad Elisa, anche Vincenzo si mette a guardarmi!
Giuseppina mi dice:" Paolo, stai facendo la figura dello sfigato, lo sai?"
Io le rispondo:" Lo so!"
Questa volta, Elisa interviene:" Giuseppina, basta! "
Giuseppina mi dice:" Paolo, perche' Elisa non ti ha tenuto il posto , accanto a lei?"
Elisa ripete:" Giuseppina, ora stai esagerando!"
Io mi alzo e, prima di andarmene, le dico:" scelte di vita!" e saluto tutti.
Elisa si alza e mi dice:" Paolo, aspetta", ma Vincenzo la prende per un braccio, le dice qualcosa, e lei si risiede.
Io torno alla mia postazione lavorativa.
Dopo dieci minuti, arriva Elisa, che mi dice:" Paolo, a fine turno, ti spiego!"
Intanto si avvicina ancora Vincenzo, che ci chiama nuovamente nel suo ufficio.
Ci sediamo sia io ed Elisa, e Vincenzo mi dice:" Paolo, ho saputo dalla direzione, che il tuo avvocato non ha ritirato il ricorso!"
Io gli rispondo:" Dottore, certamente! Ci sono le spese legali, in ballo! Se ritiro il ricorso, le pago io! Se non lo ritiro, le paga la banca!"
Vincenzo mi dice:" Paolo, tu hai intenzione di far pagare alla banca, le spese del tuo avvocato?"
Elisa mi guarda.
Io rispondo a Vincenzo:" Certamente!"
Vincenzo mi dice:" La direzione non prendera' bene la cosa. Credo che rimarrai un cassiere a vita. Peccato, sei un giovane molto promettente!"
Io gli rispondo:" Dottore, la direzione sa, che lei vuole uscire con la mia ragazza?"
Elisa, sentendo quelle parole, diventa pallida.
Vincenzo rimane spiazzato, dalle mie parole.
Riflette un attimo e poi dice:" Elisa, cosa ne pensi, di quest' ultima affermazione di Paolo?"
Elisa mi dice:" Paolo, pero' non puoi ricattare Vincenzo. Io sono la tua ragazza, e sono amica di Vincenzo. Sono due cose completamente diverse. "
Vincenzo interviene:" Elisa, pero' non usare il termine " ragazza" . Digli semplicemente che lo stai conoscendo meglio, per valutare se ci possano essere delle affinita'!"
Elisa lo guarda e gli risponde:" Vincenzo, ho proprio accettato di diventare la ragazza di Paolo, per evitare continue tensioni. Senza forti garanzie, Paolo non mi lascerebbe venire a fare colazione o a mangiare con te."
Io le chiedo:" Elisa, scusa, ma non glielo avevi ancora detto?"
Elisa mi risponde:" Paolo, prima mi hai detto, di non dire ai quattro venti, le nostre cose!"
Vincenzo le dice:" Elisa, come tuo amico, preferirei che vi conosceste meglio, per qualche mese. Poi ne parleremmo assieme, e decideremmo assieme, la risposta da dare a Paolo!"
Elisa mi guarda.
Io le dico:" Elisa, rispondigli tu, o io esco subito di qui!"
Elisa mi dice :" Paolo, pero' non mi ricattare!"
E, girandosi verso Vincenzo, gli dice:" Vince, dopo il lavoro, io e Paolo ne riparleremo, e domani ti diremo!"
Non voglio mettermi a litigare davanti al ciccione schifoso. Non voglio dargli alcuna soddisfazione, e decido cosi'di rispondere:" Va bene, Elisa, ne riparliamo dopo!"
Vincenzo mi dice:" Paolo, ripensa anche al discorso del ricorso. Parlane con Elisa. Fatti consigliare da lei!"
Io gli rispondo:" Va bene, dottore. Seguo il suo consiglio!"
Io e la mia ragazza torniamo in sala.
Prima di andare a sedersi alla sua postazione, Elisa mi dice:" Paolo, ho apprezzato tantissimo, che non ti sei messo a contraddirmi, ma che hai accettato un sereno confronto, in seguito!"
Io le rispondo:" Elisa , sei la mia ragazza, e mi fido di te!"
Finito il turno di lavoro, io ed Elisa ci alziamo, ci mettiamo i giubbotti e usciamo dalla filiale.
Ad attenderci, c'e' Vincenzo, che dice ad Elisa:" Elisa, vieni a fare un aperitivo?"
Elisa gli risponde:" No, mi dispiace. Devo parlare con Paolo!"
Vincenzo le dice:" Non potete parlare dopo, per telefono?"
Elisa gli risponde:" No, sono cose, di cui preferisco parlare, di persona!"
Vincenzo le dice:" Va bene, ti scrivo dopo!"
Io le dico, mentre andiamo alla macchina:" Un po’ invadente, non trovi?"
Elisa mi dice:" Paolo, Vincenzo e' geloso. Vorrebbe essere al tuo posto. "
Io le sorrido.
Saliamo in macchina e andiamo in un locale in centro.
Sono in una caffetteria del centro, con Elisa.
Ufficialmente è la nostra prima uscita.
Anche se l' argomento sarà lo schifoso ciccione .
Elisa mi dice:" Paolo , io ti avevo tenuto il posto. Te lo giuro. Ma, all'improvviso, è arrivato Vincenzo ! Non sapevo , che sarebbe venuto. Aveva detto che preferiva andare a mangiare in centro , da solo , perché non gli piace la confusione. Ma, all'improvviso, è arrivato e ha voluto sedersi nel posto, che ti avevo tenuto. Gli ho detto che era già occupato, ma lui ha insistito, dicendo che non gli andava di andare a sedersi vicino i due ragazzi, che erano seduti vicino a te. Non potevo mettermi a discutere, davanti ad una quindicina di colleghi!"
Io le dico:" Elisa, hai fatto bene. Ma io non reggo più la situazione. Devi fare una scelta!"
Elisa mi dice:" Paolo, veramente mi chiedi di fare una scelta , in merito a quel povero tapino ? Capirei se parlassimo di uno brillante , bello, affascinante. Ma hai gli occhi, per vedere. Hai veramente timore di quello li' ?"
Io le rispondo:" assolutamente no!"
Elisa mi dice:" Allora non c'è alcuna scelta da fare. La prossima volta, entriamo assieme al ristorante e ti imponi; come ti imponi, davanti a lui, nel suo ufficio. E, dopo la prima volta , in cui gli farai fare la figura del perdente , non ci riprovera'"
Io le dico :" e sul discorso della conoscenza e di non essere la mia ragazza?"
Elisa mi sorride e mi dice:" Paolo, decidi tu. Parliamo di Vincenzo. Mi fa pena , è un povero tapino. La vita è stata già crudele con lui. Decidi tu. Io non sono per infierire su certi soggetti, ma lascio decidere a te. Ho fatto un patto con te, e non mi rimangio la parola!"
Io le dico:" Elisa, quindi tu vorresti che, in banca, fossimo due persone, che si stanno conoscendo ?"
Elisa mi dice:" Paolo, decidi tu. La banca non è il nostro universo. Se vogliamo, possiamo licenziarci. Siamo giovani e possiamo trovare un altro lavoro.!"
Io le dico :" e sul ricorso ?"
Lei mi dice :" pago io , il tuo avvocato , se vuoi. Non voglio che ti precludi la carriera , a causa mia ! Dagli pure una piccola soddisfazione personale, a lui rimangono le briciole!"
Io le rispondo:" ok , Elisa , ti accontento in tutto!"
Elisa mi dice :" Paolo, io ho lasciato scegliere te, dimostrandoti che voglio essere la tua ragazza. Fai credere a Vincenzo , cosa vuole. A noi, di lui , non interessa nulla. "
Io le dico :" stasera usciamo, Elisa?"
Prima che Elisa potesse rispondermi , compare Vincenzo , dicendo ad Elisa :" Avete finito di parlare ?"
Io gli dico:" dottore , come sapeva , dove trovarci?
Vincenzo mi dice :" ho chiesto su whatsapp , ad Elisa, dove eravate, e lei mi ha risposto !"
Io guardo Elisa, stizzito.
Elisa mi dice:" Paolo, io non ho detto a Vincenzo, di venire !"
Io dico a Vincenzo :" Dottore , ha sentito ?"
Vincenzo risponde:" Si, ma ormai sono qui e resto. Siamo colleghi e possiamo fare l' aperitivo, assieme !"
Io gli dico:" il problema, dottore , è' che, io ed Elisa, vogliamo uscire da soli!"
Vincenzo mi dice :" Paolo, per ora siete amici , dunque posso aggiungermi. Fra qualche mese, ne riparleremo!"
Elisa mi guarda, senza dirmi nulla.
Io dico a Vincenzo:" Benissimo, io ed Elisa, ora ce ne andiamo. Buonaserata !"
Vincenzo dice ad Elisa:" Elisa, dove andate?"
Intervengo nuovamente io:" Dottore , questi sono fatti nostri! Buonaserata !"
Vincenzo mi dice :" No, sono fatti anche miei, Elisa è' mia amica !"
Io gli dico:" Dottore , non mi costringa, domani, a parlarne con il direttore !"
Elisa mi dice :" Paolo, sono cose che possiamo risolvere , senza l'intervento di altri!"
Vincenzo mi dice :" Paolo, ricordati che sono il tuo diretto superiore !"
Io gli dico:" Dottore, e lei si ricordi , che Elisa è' la mia ragazza !"
Vincenzo chiede ad Elisa:" Elisa, ma non ne avete parlato ?"
Elisa gli risponde:" si , ne abbiamo parlato. Ma Paolo vuole velocizzare la nostra conoscenza !"
Vincenzo le dice :" Anche a letto?"
Elisa gli risponde :" No, Paolo ha promesso di rispettare i miei tempi!"
Questa volta, reagisco male :" Elisa, tu devi smettere di rispondere al interrogatorio, di questa persona! Questi sono fatti nostri!"
Vincenzo mi dice:" No , sono fatti anche miei!"
Io, non vedendoci più, gli rispondo:" ok , allora le dico, dove porto Elisa. In qualche stradina , sulla provinciale !"
Prendo Elisa , per mano , provo a tirarla.
Lei fa resistenza.
Le dico:" Elisa, vieni o resti qui?"
Lei , senza smettere di guardare Vincenzo, si lascia tirare!
Saliamo in macchina , io parto e, durante i primi minuti, c'e' il silenzio assoluto.
Poi Elisa mi guarda e mi chiede:" Paolo, dove mi stai portando?"
Io le rispondo:" lo sai!"
Elisa mi guarda, ma decide di non dirmi nulla, e torna a guardare la strada.
Nel frattempo, VIncenzo ci segue con la macchina e inizia a clacsonare.
Elisa mi dice:" Guarda , Paolo!"
Elisa mi mostra un messaggio , dove Vincenzo l' ha avvisata, di aver chiamato la polizia.
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