tradimenti
La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( cap 63 la quinta chiamata)
di chiara94
19.12.2023 |
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"E' una cara signora"
Francesca disse :" Purtroppo non vive piu' nella nostra citta', e' tornata a vivere al suo paesello; ma, tutti gli anni, ad..."
DUE ANNI PRIMA.Giulio rimase in ospedale per quattro mesi, a causa dei gravi traumi subiti, dai colpi violenti di Marcello.
Marcello fu arrestato e processato, per tentato omicidio. Marcello si difese, dicendo che, aveva picchiato Giulio, per proteggere Francesca, dai tentativi di stalkeraggio di Giulio.
Ma durante il processo, Francesca nego' di essere stata la ragazza di Marcello, e si limito' a dire, che Giulio era piu' che altro un guardone, un pervertito, comunque non pericoloso. E che non si era mai sentita in pericolo .
Marcello ,a quel punto , accuso' Francesca, di essere stata lei, a dirgli di picchiare Giulio, e disse che, Francesca l'aveva detto, davanti a Giulio.
Ma Giulio, sentito dai giudici , nego' il coinvolgimento di Francesca
Marcello, a causa delle testimonianze di Francesca e di Giulio, fu condannato a otto anni di carcere.
Francesca non ando' mai a trovare, in ospedale, Giulio, non gli scrisse un biglietto, non gli telefono' mai'. Nessuna ragazza ando' a trovare Giulio.
Solo i suoi fidati amici, tra cui il fedele Riccardo, il quale era dubbioso, sull' accaduto. Perche' credeva piu' alla versione di Marcello, che a quella di Francesca. E per questo, voleva parlarne con Giulio, per cercare di scoprire la verita'.
Riccardo, in piedi, accanto al letto di Giulio, gli chiese:" Giulio, ma sei sicuro , di aver detto la verita'?Perche' mi sembra strano che, Marcello , si sia scagliato cosi', contro di te"
Giulio, pur sapendo di mentire al suo amico, gli rispose:" Riccardo, ma che motivo avrei di mentire, tanto Francesca, non mi vorra' mai ugualmente. Non e' neanche venuta a trovarmi in ospedale, non mi ha fatto neanche pervenire, i suoi saluti"
Riccardo disse :" Giulio, se e' stato uno scatto d'impeto, e' giusto che Marcello, abbia preso solo 8 anni. Ma se era una cosa, architettata dai due, meritava una pena, almeno del doppio, e meritava il carcere anche Francesca, come mandante. Ti ha quasi ucciso, Marcello"
Giulio, sorridendo, gli disse :" In fondo , sono ancora qui. Vedila dal lato positivo"
Un mercoledi, durante un pigiama party, tra Melissa ,Giorgia e Francesca; le tre amiche festeggiavano la condanna di Marcello.
Melissa disse :" Se l'e' proprio cercata, sfidare la nostra regina"
Giorgia disse:" E ci siamo tolte di mezzo, anche quel Giulio"
Francesca disse :" No, Giorgia. Per Giulio, questa era solamente una prova. Un test. Per vedere se in futuro potrebbe servirmi. E direi che il test, l'ha superato."
Giorgia convenne, e le tre amiche, scoppiarono in una fragorosa risata.
Oggi.
La mattina dopo, mi svegliai, verso le sei del mattino.Avevo dormito malissimo. Andai dietro la porta della camera di Francesca, volevo vedere, se dormiva ancora.
Ma altro che dormire ,Francesca era sveglissima. Era al telefono con qualcuno. Senti' poche frasi, con lei, che rideva:" Dai, sai benissimo, che non e' vero.Questa mattina, non riesco ad allontanarmi dall'ufficio. Giulio mi controllera'. E poi, dove ci troveremmo, al limite, scusa? Ma ora sono un'amministratrice delegata, non posso venire, in quel posto li'. Finirei in bocca, ai paparazzi e alla stampa. Ma e' fidato? Ti fidi di lui? Ok, ti mando un messaggio dopo, vedo cosa riesco a fare."
Un'altra telefonata, era la quinta. Ad uno di quelli, di ieri sera, o ad un'altra persona, ancora? Ma perche' Francesca, mi stava facendo questo? E questo, mi sembrava proprio fosse l'amante, dal modo, in cui gli parlava.Era una telefonata diversa, rispetto a quelle di ieri sera. Un'altra complicita', un altro modo di parlare. Sarei voluto entrare e smascherarla, ma volevo scoprire tutta la verita', e lei non me l'avrebbe mai detta.
intanto la conversazione continuava:" Va bene , mettero' quella lupetto, che mi fa i seni grossi. Ah, scusa, le tette grosse, devo dire " e fece una forte risata. Adesso avevo la scusa di svegliarmi, per il rumore.Tornai indietro e mi feci sentire, mentre mi avvicinavo alla camera. Non potevo sentire altro, erano bastate quelle poche parole, e dentro stavo impazzendo. Uno le aveva detto, come doveva vestirsi? Era il suo amante! Allora cosa doveva spiegarmi? E poi quali posti , le aveva proposto? Un motel? E li un'amministratrice delegata, non poteva andare, perche' doveva dare i documenti, al portiere? E poi di chi parlavano, quando lei , gli chiedeva, se era una persona fidata?"
Bussai alla porta:" Francesca, sei sveglia?"
Francesca mi disse :" Si ,Giulio, un attimo, che mi rendo presentabile ". Dopo due minuti , venne ad aprirmi la porta, si era messa una vestaglia, e le pantofole pelose rosa. Gia', le tette grosse, dovevano rimanere, bene in risalto, solamente per il suo amante.
Mi disse:" Giulio, come hai dormito?"
Io le risposi:" Magnificamente bene, il tuo divano e' molto comodo" Francesca , ridendo , mi disse :" Allora , quando mi farai arrabbiare, dopo che ci saremo sposati, dormirai di notte sul divano , cosi' il giorno dopo , faremo subito pace"
Francesca sapeva essere anche tenera, dolce, sensibile , romantica. Ma, una parte di se', era orribile. Cosa mi aspettava, durante tutta la giornata?
Francesca ando' in cucina, a preparare la colazione, e la porto', in camera sua.
Mi disse:" Oggi, facciamo colazione, sul mio letto, come due sposini. Giulio, consideralo, come un anticipo, del nostro essere marito e moglie"
Io ero vestito, lei in vestaglia, sopra le coperte. Dove era l'intimita' del matrimonio? Ma non volevo fare polemiche , dovevo capire.
Le dissi:" Francesca, ieri mi hai detto, che oggi......"
Francesca mi fermo' subito :" Si, Giulio, che avremmo continuato il discorso e che ti avrei spiegato, ma ne parliamo stasera, adesso non roviniamoci questo momento. Non ti sembra di essere gia' un po', con la tua futura mogliettina?"
Decisi di mentire, non avevo altra scelta, se volevo giocare, ad armi pari.
Le dissi:" Certo, Francesca, vorrei che passassimo assieme , piu' momenti cosi', solamente noi due."
Francesca mi disse :" Giulio, non ti preoccupare, tu verrai sempre prima, del lavoro. Questa mattina, io resto nel mio ufficio, tu resti a lavorare nel tuo.Sai benissimo, che per uscire , dovrei passare davanti il tuo ufficio. Cosi' mi potrai controllare.Ma anche se, avessi appuntamenti fuori, li sposterei. Non voglio piu' ,che tu pensi, che io possa scomparire."
Le chiesi:" Come ti vesti stamattina, Francesca?"
Mi rispose:" Mettero' una lupetto molto aderente, che mettera', molto in risalto, i miei seni . Sei contento?"
Mi manco' il fiato, ma cercai di non farmene accorgere. Non la metteva per me, ma per il suo amante.
Stavo male , al solo pensiero. Sarei riuscito a starle dietro e a non perderla di vista?
Dopo colazione, a piedi, io e Francesca, ci incamminammo, per andare al lavoro. Quando arrivammo, a cento metri dall'ufficio, Francesca mi disse :" Giulio, e' meglio che io entri, da sola, perche' non vorrei, che pensassero che...."
Io le risposi:" Che io sono il tuo ragazzo, vero?"
Francesca , imbarazzata, disse :" Giulio, cerca di capire"
Le risposi:" Si, lo so, Francesca. Ci dovra' essere un fidanzato ufficiale, di un altro livello"
Lei, subito, mi rispose:" Con cui , non faro' pero' nulla"
Chissa' se, almeno questa volta, era sincera, ma avevo dei forti dubbi.
Comunque lasciai andare Francesca avanti, ed entro' nel palazzo. Cinque minuti dopo, entrai io.
Io andai a sedermi, alla mia scrivania. Chissa' se Francesca, era veramente nel suo ufficio. Con il suo giochetto iniziale, mi aveva fregato. Il suo amante, in quel momento, magari stava gia' ammirando, le sue grosse tette.
Un messaggio mi arrivo', e non era di Francesca.
Sempre del personaggio misterioso:" Ma la tua ragazza, oggi vuol far vedere, le tette, a qualcuno?"
Mi alzai dalla scrivania, e andai a bussare, all'ufficio di Francesca.Non mi interessava, se si sarebbe arrabbiata. Io stavo nuovamente impazzendo. Altro che controllarla. Mentre stavo per bussare, Noemi mi chiamo' e mi disse :" Giulio, l'amministratrice delegata e' in video conferenza, con alcuni membri del consiglio. Non puo' essere disturbata"
Le chiesi:" Per quanto tempo, ne avra'?"
Noemi mi rispose :" Credo tutta la mattinata"
UN ANNO PRIMA.
Giulio era uscito da pochi mesi dall'ospedale, ed aveva ripreso l'universita'. Ovviamente alcune cose non le poteva piu' fare, a causa delle menomazioni , causate dai colpi di Marcello. Ma i suoi amici gli stavano vicino, e non lo facevano sentire diverso.
Francesca era sempre la regina incontrastata della scuola, e dopo Marcello, non fu piu' vista in giro, con altri ragazzi. Cosi' almeno, mi raccontarono i miei fidati amici.
Il gruppo degli amici di Marcello si era sfaldato, perso il loro leader.
Giulio era sempre innamorato di Francesca, ma non aveva piu' il coraggio, di avvicinarsi a lei , avendo capito che, non solo non piaceva a Francesca, ma che lei provava un sentimento di odio, verso di lui. Altrimenti, se no, perche' farlo riempire di botte?
Una mattina, pero', avvenne un fatto strano. Giulio stava camminando, da solo, per il corridio dell'universita, quando senti' una voce, provenire da un'aula studio.
" Ciao Giulio"
Giulio rimase subito stupito, perche' la voce era femminile.Guardo' dentro l'aula studio, da cui proveniva la voce, e vide che era Francesca.
Si era ricordata il suo nome. L'aveva salutato. Stava sognando? E non sembrava un saluto obbligato, come quando ci si incontra per la strada, sembrava un saluto " diverso"
Giulio rispose :" Ciao , Francesca"
Francesca gli rispose:" Ho scoperto che abbiamo un'amica in comune. Non me l'avevi detto, che la conoscevi"
Giulio suppose, che si riferisse a quella persona anziana , con cui aveva parlato sul bus, e disse:" Noi non ci conosciamo Francesca, e io non mi potevo avvicinare a te, per dirti questa notizia. Non credo sarebbe cambiato qualcosa"
Francesca gli rispose:" E qui , sbagli, Giulio. Perche', per me, l'opinione delle mie amiche, e' molto importante. E se la mia amica dice, che sei un bravo ragazzo, simpatico , intelligente, sensibile, per forza lo devi essere"
Giulio non capi' il discorso di Francesca, ma riusci' comunque a dire:" E' da un po' che non la vedo, salutamela. E' una cara signora"
Francesca disse :" Purtroppo non vive piu' nella nostra citta', e' tornata a vivere al suo paesello; ma, tutti gli anni, ad un giorno stabilito, ci sentiamo per telefono, e ci raccontiamo, vicendevolmente, cosa ci e' successo, durante l'anno"
Giulio le chiese:" E durante l'ultima chiamata, ti ha detto, che mi ha conosciuto?"
Francesca gli rispose :" Si. E il consiglio e' , di rivalutarti "
Io non sapevo cosa rispondere, e come un codardo , le dissi:" Ora ho lezione . Devo andare"
Francesca gli rispose :" Sono contenta, della nostra chiacchierata. A presto, Giulio"
Francesca si alzo' e diede, a Giulio, i classici tre bacini sulla guancia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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