La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( 206)

DIECI MINUTI DOPO

Francesca torno' da Giulio:" Giulio, devi andare via. Matteo non ti vuole qui. Hai fatto una figura pessima. L'hai guardato male, e lui se l'e' presa. "
Giulio le rispose:" Ma io non l'ho guardato male!"
Francesca gli rispose:" Si, Giulio; l'hai guardato male. Tu fai sempre cosi', con tutti quelli, che interagiscono con me!"
Giulio le rispose:" Francesca, eri dietro di me; non puoi aver visto, come l' ho guardato!"
Francesca gli rispose:" Non importa, basta la parola di Matteo!"
Giulio le disse:" Quindi Francesca, ti fidi piu' di lui, che di me?"
Francesca gli rispose:" Certo, Giulio.Non sono venuta qui, a prenderti in giro; ma a dirti le cose, come stanno!"
Giulio le rispose:" Quindi, il mio lavoro qui, finisce oggi!"
Francesca gli rispose:" Proprio cosi', Giulio!"
Giulio le disse:" Francesca, ma non comandi tu?"
Francesca gli rispose:" Giulio, non posso andare contro il mio vice. Soprattutto, se ha ragione. Giancarlo accettava i tuoi modi, lui non li accetta!La colpa e' tua. Io ti avevo gia' detto, quando c'era Giancarlo, che i tuoi modi erano sbagliati. Ma tu non hai voluto ascoltarmi. E questa e' la logica conseguenza!"
Giulio le disse:" Francesca, una cosa. Ma l'hai scelto per la bravura, o perche' e' bello?"
Francesca gli rispose :" Soprattutto perche' e' bello; comunque e' anche molto valido professionalmente!"
Giulio le disse:" Dunque, i tuoi ti amo, e tutti i tuoi discorsi, su noi due; erano solamente bugie?"
Francesca gli rispose:" Giulio, certe volte, avvengono degli eventi imprevedibili. E conoscere Matteo, e' stato un evento imprevedibile. E il suo entrare nella mia vita, e' stato come una meteora, che ha distrutto tutto quanto, c'era nel mio mondo!"
Giulio le rispose, guardandola con odio:" Raccolgo le mie cose, e me ne vado!"

INTANTO

Matteo aveva convocato Ginevra, nel suo ufficio:" tu sei la succhiacazzi di un certo Salvo, che lavorava qui, giusto?"
Ginevra, imbarazzata, gli rispose:" Non vedo cosa c'entri , con il mio lavoro!"
Matteo le disse:" Sei licenziata!"
Ginevra gli chiese:" E perche'?"
Matteo:" Perche' mi hai risposto, come una puttana. E qui tu non sei una puttana, ma una che deve portare rispetto al padrone!"
Ginevra gli disse:" Voglio parlare con Francesca!"
Matteo le disse:" Vai pure, ti dira' che il padrone sono io."
A Ginevra iniziarono a scendere le lacrime.
Matteo le disse:" Che sbadato, mi stavo dimenticando. Tu sei andata spesso in clinica, a trovare quel Salvo, rivelando segreti aziendali!"
Ginevra gli disse:" Ma non e' vero!"
Matteo le disse:" Vedremo, se riuscirai a dimostrare il contrario! Altrimenti, ti porteremo via tutto. Finirai sulla strada. Ho un amico, che fa il pappone. Se vuoi, ti do il suo numero; cosi' gli chiedi se, per cortesia, ti fa entrare nella cerchia delle sue puttane!"
Ginevra corse via, piangendo.
Matteo fece una fragorosa risata.

DIECI MINUTI DOPO

Questa volta, davanti a Matteo, comparve Noemi.
Matteo le disse:" Anche tu, fai parte, dei collaboratori piu' stretti di Francesca, qui dentro!"
Noemi gli rispose:" Si'! Sono licenziata, vero?"
Matteo le disse:" Ovvio. Voglio tagliare tutti i rami della gestione passata."
Noemi gli rispose:" Ma non lo puoi fare!"
Matteo le disse:" Fai ricorso in tribunale, non troverai lavoro piu' da nessuna parte. "
Noemi non gli disse nulla.
Matteo le disse:" Avevo anche pensato di tenerti , come succhiacazzi dei clienti; mentre attendono il loro turno, se c'e' un ritardo. Ma, ho sentito voci, che fai schifo a fare i pompini!"
Noemi lo guardo', senza dirgli nulla.
Matteo disse:" Ora fate ancora i vostri incontri a quattro, come se foste degli agenti segreti. Pero' fateli in fretta. Sai, io avvisero' subito le banche, che siete stati licenziati; e le banche revocheranno il mutuo. Le vostre case finiranno all'asta. Fossi in te, inizierei ad andare in qualche agenzia immobiliare; per valutare se possono affittarti qualche scatolone, per dormire vicino al fiume", scoppiando a ridere.
Noemi gli disse:" Appena Francesca si stufera', sarai finito!"
Matteo si alzo' in piedi, si tiro' giu' la zip dei pantaloni, e tiro' fuori il suo grosso uccello:" Secondo te, una ragazza si puo' stufare, di un palo del genere?"
Noemi guardo' il cazzo di Matteo, rimanendo rapita da quel palo di carne.
Matteo le disse:" Piace anche a te, vero? Ti ho licenziata e vorresti succhiarmi il cazzo? Sei proprio una depravata!"
Noemi non gli rispose, continuando a guardargli il cazzo.
Matteo lo ritiro' nei pantaloni, dicendole:" Spettacolo finito. Se vuoi vederlo piu' a lungo, devi pagare!"
Noemi non gli rispose.
Matteo le disse:" Quanti contanti hai? Vuoi farmi un bonifico istantaneo?", continuando a ridere.

UN' ORA DOPO

Matteo era in clinica. Davanti a lui, c'era Salvo.
Salvo gli chiese:" Chi sei?"
Matteo gli disse:" Il capo della societa', dove lavoravi!"
Salvo gli rispose:" Il capo e' Francesca!"
Matteo gli rispose:" Come no, ho appena licenziato due puttanelle. Non mi ricordo i loro nomi. Forse Ginevra e Noemi. Le conosci?"
Salvo provo' a colpirlo con un pugno ma, a causa delle medicine, i suoi movimenti erano lenti e prevedibili."
Matteo schivo' facilmente il colpo e, gli disse, ridendo:" E tu saresti il famoso Salvo, l' ex amante di Francesca? Ho sentito voci, che non ti tira piu' il pistolino!"
Salvo gli rispose:" Si puo' sapere, cosa vuoi da me?"
Matteo gli disse:" So che alcuni dipendenti sono venuti, piu' volte; a raccontarti, di quanto successo in ufficio. Questa volta, sono venuto direttamente io. Ho licenziato tutti i tuoi amici e le tue amiche, la tua ragazza;e usero' tutto il mio potere, per farli finire in mezzo alla strada."
Salvo gli disse:" Li hai licenziati; perche' infierire?"
Matteo gli rispose:" Ma e' molto semplice. I loro colleghi devono essere terrorizzati; devono capire cosa succede, a chi non ubbidisce."
Salvo gli disse:" Non credo che ti abbiano disobbedito!"
Matteo gli rispose:" No, ma voglio allontanare Francesca, da tutte le sue conoscenze attuali! Voglio lobotomizzarla. Per lei, dovro' esistere solamente io!"
Salvo gli disse:" Francesca non si fara' mai mettere i piedi in testa da te!"
Matteo gli rispose:" Francesca e' innamorata persa di me;e ti daro', a breve, la dimostrazione della mia superiorita'. Francesca verra' presto a raccontarti una cosa!", scoppiando in una fragorosa risata, e andandosene.

IL POMERIGGIO

Matteo apri' la porta' del ufficio di Francesca, senza bussare:" Quel rifiuto umano, e' tornato qui!"
Francesca gli disse:" Cosa?"
Matteo, infuriato, le disse:" Ora ci penso io, e tu non ti metti di mezzo!"

DIECI MINUTI DOPO

Matteo sali' al piano superiore, arrivo' davanti a Giulio, e gli tiro' un pugno, buttandolo a terra:" Forse non hai capito, cosa ho detto. Tu, qui, non puoi piu' entrare. Rovini l'immagine dell'azienda."
Giulio provo' a tirarsi su ma, un calcio in faccia, lo fece ricadere a terra:" E non ti voglio neanche piu' qui, per un altro motivo. Non so, se Francesca te l'ha detto; ma io mi scopo Francesca. Francesca mi ha raccontato delle tue perversioni; ma io voglio chiavarmela, non accettando che tu assista. Perche', i cornuti segaioli come te, mi fanno schifo. Ho anche saputo del book di platino. A breve, ci saranno tanti video e foto di Francesca!"
Giulio lo guardo' , senza dire nulla.
Matteo gli disse:" Cornutone, tutti vedranno tua moglie, fare la puttana con me. E tutti rideranno di te. Faro' in modo che lo vengano a sapere anche in carcere; e faro' girare , anche li', le foto e i video; cosi' tutti ti rideranno dietro. Tutti ti prenderanno in giro, ventiquattro ore al giorno, e tu non reggerai a lungo. Ti faro' comunque anche recapitare i video, ma non per farti godere; ma per demolirti ancora di piu' psicologicamente. Voglio annullarti totalmente! Devi diventare un vegetale"
Giulio inizio' a piangere.
Matteo gli disse:" Piangi, cornutone. Dimenticavo: ho saputo che hai la nomea di superman, perche' hai spaventato gli amici cacasotto di Francesca. Prova a spaventare me, cornutone!" e gli tiro' un altro calcio in faccia.
Giulio piangeva e si lamentava per il dolore.
Matteo gli disse:" E dicono che hai sfasciato una porta, con un pugno! Ma chi sei? L'incredibile Hulk? Con me, questi trucchi da illusionista da quattro soldi , non funzionano!"
Matteo prese il telefono e chiamo' Francesca, la quale arrivo' subito.
Appena Francesca arrivo', vide Giulio e non disse nulla.
Matteo le disse:" Hai fatto, cosa ti ho detto di fare?"
Francesca, sorridendogli, gli rispose:" Si, amore!"
Matteo disse a Giulio:" Hai sentito, come mi ha chiamato tua moglie, cornutone?"
Giulio, singhiozzando, fece segno di si', con la testa.
Matteo disse a Francesca:" Amore, tiragli anche tu, un calcio in faccia. E' divertente!"
Francesca gli sorrise, si avvicino' a Giulio, e gli tiro' un calcio in faccia.
Matteo le disse:" Amore, sei stata bravissima! "
Francesca gli rispose, sorridendogli:" Ho fatto punto, amore?"
Matteo le disse:" Certo, amore!"
Francesca gli sorrise.
Giulio piangeva, incredulo.
Matteo disse:" adesso tocca a me!", e tiro' un altro calcio in faccia, a Giulio.
Francesca inizio' a saltare, ridendo e applaudendo Matteo:" Bravo, amore. Adesso siamo uno a uno!"
Matteo le disse:" Amore, ora ti insegno un nuovo giochino. Diamogli un calcio in faccia, assieme!"
Francesca e Matteo si avvicinarono a Giulio e Francesca disse:" Tre, due, uno"
ed entrambi colpirono, con un calcio in faccia, Giulio!
Francesca, ridendo ed urlando dalla felicita', urlo':" STRIKE!"
Matteo si mise a ridere e le disse:" Amore, pero' adesso basta. Perche' ora, c'e' una festicciola, per il cornutone!"
Francesca si mise a ridere, dicendo a Giulio:" Giulio, vedi come sono brava, ad organizzarti una festa a sorpresa?"
Matteo si mise a ridere e disse a Giulio:" Cornutone, la tua bella mogliettina ti ha denunciato, perche' hai tentato di rubare in ufficio. Stanno venendo a prenderti. E non uscirai piu'. Rimarrai in gabbia, come un animale!" e gli sputo' addosso.
Matteo disse a Francesca:" amore , saluta il cornutone e andiamo!"
Francesca disse:" Ciao,Giulio!"
Matteo urlo':" FRANCESCA, NON CONTRADDIRMI O PICCHIO' ANCHE TE! NON MI FACCIO PROBLEMI!"
Francesca gli disse:" Scusami, amore!" e rivolgendosi a Giulio, ridendo, gli disse:" Ciao, cornutone!"
Matteo aggiunse:" Ah, dimenticavo. Ho detto a Francesca, di chiamare i tuoi genitori. Voglio che assistano, nel momento in cui i poliziotti ti metteranno le manette!"
Giulio si mise le mani in faccia, per la disperazione.
Matteo gli rispose:" Eh si , io e Francesca faremo di tutto, per farli stare, il piu' male possibile!"
Francesca , ridendo, gli disse:" Dici che riusciremo, a farne schiattare almeno uno dei due?"
Matteo, ridendo le disse:" Uno sicuramente. Ma, se ci impegnamo, li facciamo schiattare entrambi. Sara' una bella sfida!"
Francesca , ridendo, disse a Giulio:" Giulio, guardala dal lato positivo. Risparmieresti; un doppio funerale costa meno di due singoli funerali!"
Matteo gli disse:" Cornutone, poi, se prendi coraggio, e fai l'uomo; tu e i tuoi genitori vi potreste unire nel ultimo viaggio!"
Francesca disse:" Giulio, saresti un figlio eccezionale, a fare un gesto del genere e io, come moglie, sarei orgogliosa di te!", mettendosi a ridere.
Matteo gli disse:" Cornutone, per una volta, potresti piacere a Francesca!"
Francesca, sempre ridendo, disse:" Forse! Diciamo forse! Non esageriamo!"
I due lasciarono, da solo, Giulio, a piangere e a lamentarsi per il dolore.