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chiara e silvano ( cap 24 )


di chiara94
18.07.2018    |    4.928    |    6 9.7
"E qui mi accorsi che ce l’aveva duro, e nonostante questo, inizio’ a strusciarsi volgarmente..."


Era mezzanotte , ero alla messa di Natale. I banchi erano completamente pieni, un leggero mormorio strideva con il silenzio della Chiesa. Ero alla destra di mia mamma, in attesa che il pretese entrasse a leggere l’omelia. Speravo finisse presto la cerimonia, ero curiosa di aprire i regali.

Sentiì’ una mano appoggiarsi alla mia spalla, mi girai subito per vedere chi era lo sconosciuto. Inizialmente non lo riconobbi, era un individuo abbastanza basso, che era appena arrivato. Non potevo capirne la corporatura, aveva uno di quei piumini super firmati color militare. Al polso un orologio di quelli quadrati con un cinturino di coccodrillo giallo. Aveva un berretto rigorosamente firmato, di quelli che si allungano sopra la testa, come quelli dei puffi. Si tolse il cappello, e mi apparve un cespuglio di capelli molto folti, che sembravano scolpiti e rigidi . Lo riconobbi a quel punto : era Silvano, il terzo moschettiere. L’essere viscido che una sera in discoteca aveva provato ad accarezzarmi una gamba. Un degno compare di Diego.
A bassa voce disse “ Scusami , non ti volevo disturbare, vorrei solamente scusarmi per quella sera in discoteca . Ho fatto la figura dell’idiota. Volevo venire a parlarti gia’ negli scorsi giorni, ma non ne ho mai avuto il coraggio . Finalmente pero’ stasera ti ho incontrata per caso. “
Dall’espressione mi sembrava sincero, i suoi occhi sembravano gli occhi tristi e paurosi di un cerbiatto, che era stato abbandonato dalla mamma. Era la sera di Natale, non me la sentivo di essere cattiva. Inoltre era stata una toccata neanche molto invadente , non era andato sotto la gonna.Comunque era stato sicuramente maleducato.
Gli risposi “ Sei perdonato “, ammiccando un leggero sorriso.
Mi rigirai, perche’ il prete era nel frattempo entrato. La predica inizio’ , alternata da canti di bambini e dalle note di un vecchio organo. A un certo punto, ci disse di scambiarci un segno di pace, e quasi istintivamente, mi girai per dare la mano al moschettiere. La tesi verso di lui, e lui me la prese con entrambe le mani .Il suo pollice percorse leggermente il dorso della mia mano. Me la stava accarezzando . Un po’ imbarazzata, anche per la presenza di mia mamma, ritrassi la mano. Non era stato un gesto volgare o antipatico, sicuramente era un segno di pentimento di di galanteria.La messa volse al termine, e accompagnata da mia mamma, mi allontanai dal banco. Mi ero dimenticata di voltarmi per salutare il moschettiere. Ero stata forse un po maleducata, ma non era una priorita’ tra i miei pensieri. Non mi ricordai neppure subito di questa dimenticanza, se non per il sentirmi chiamare, fuori dall’ edificio.
Il terzo moschettiere mi stava chiamando. Io e mia mamma ci fermammo. Entrambe ci girammo verso di lui.
Silvano disse “ Buonasera signora, sono un amico di Chiara. Innanzitutto volevo farle gli auguri di Natale, e poi salutare Chiara, perche’ nella confusione dell’uscita, non l’ho piu vista. “
Mia mamma, di fronte tanta gentilezza, disse :” Grazie degli auguri, ricambio. Chiara, vuoi farti accompagnare a casa da lui a piedi? Tanto sono 5 minuti, io vado a salutare un’amica che ho visto uscire adesso “
Mia mamma aveva fatto una gaffe incredibile, probabilmente l’aveva scambiato per uno dei miei migliori amici, non sapendo invece che si era rivelato maiale come tutti gli altri ragazzi. E ora cosa potevo dire? Cosa potevo fare? Come barcamenarmi in una simile situazione? E se avessi detto di no, Diego mi avrebbe rimproverata o peggio insultata? Un attimo ,ma perche’ stavo ancora pensando a Diego? Ero libera di decidere da sola, senza pensare alle conseguenze, e Diego non era neppure il mio ragazzo.
Lo guardai un attimo e poi guardando mia mamma , le dissi “ Ma no mamma , non ti faccio tornare a casa da sola, cosa direbbe poi papa? Ha una brutta influenza e si arrabbiera’ se viene a sapere che me ne sono dimenticata “
Lei mi rispose :” Non ti preoccupare, lei abita abbastanza distante, dunque avra’ la macchina. Mi accompagnera’ lei. Tesoro, sei giovane, e’ giusto che passi del tempo con i tuoi amici e le tue amiche. Sei stata una figlia veramente premurosa ad accompagnarmi. “
Mi diede un bacio sulla guancia, saluto’ nuovamente il moschettiere e si allontano’.
Ero rimasta da sola con Silvano, imbarazzata sul da farsi. Farmi accompagnare a casa da uno sconosciuto? Per fortuna erano solamente cinque minuti di strada.
Silvano torno’ ad indossare il suo berretto, e mi disse :” Camminiamo se no si gela “ Lo guardai e affrettai il passo, per seguirlo. Gli dissi in che via abitavo, e inizio’ a ragionare sul percorso piu’ veloce. Non sapevo di cosa parlare , quale argomento trattare, e preferi’ stare zitta. Per circa un minuto neanche lui parlo’, poi all’improvviso disse:” Come fai a sopportare Diego ?”

Con aria interrogativa, gli risposi:” Scusa ?”
Mi disse :” Si comporta in modo da despota, e certe volte non lo sopporto neanche io. I tre moschettieri, cosi’ uniti, sono solamente una facciata. Diego e’ fatto per rimanere da solo o con la sorella “
Lo guardai e , mentre stavo per rispondere, disse :” Anche io con te non mi sono comportato bene, e sono l’ultimo che puo’ parlare, pero’, quando ci racconta, veramente provo un forte senso di repulsione verso di lui”
Gli chiesi cosa avesse raccontato a loro e rimasi meravigliata. Aveva raccontato ogni situazione accadutami, nei minimi particolari. Quante persone sapevano le mie disavventure? Anche ad Andrea era arrivata quella voce?
Silvano, dopo avermi raccontato ogni cosa, mi disse “ Adesso sai tutto, cosi puoi stare in guardia. Ora siamo arrivati sotto casa tua, meglio che vada, non mi piace parlare di Diego”
Gli dissi :” Sei tu che hai iniziato il discorso “
Mi rispose :” Si , ma la cosa mi infastidisce troppo. Una bella ragazza come te che viene importunata da quel mezzo sbandato, e’ una cosa indecente. “
Risposi :” Silvano, non siete voi i tre moschettieri, che vi dividete le ragazze?”
Disse :” Chiara, non abbiamo piu’ l’eta’ per quelle cose , siamo all’universita’. Io voglio laurearmi, cercarmi un lavoro fuori da questa citta’. Lontano dalla mia famiglia, voglio farmi le ossa da solo “
Dissi “ Quindi tu saresti il loro complice, ma alla fine avresti un animo gentile e nobile? A chi la vuoi dare a bere Silvano, dopo che in discoteca ti sei messo al loro livello, facendo il porco con me?”
Disse “ Chiara, io non sono qui a corteggiarti o a provarci, io sono solamente qui per fare due chiacchiere. Capisco che tu sia prevenuta dopo il mio comportamento, ho sbagliato tutto con te, ne sono consapevole “
Risposi :” Silvano, forse non lo sai o se lo sai te lo voglio ricordare, ho il ragazzo da tempo. Questa tua apparizione mi sembra sospetta, e io non voglio avere niente da spartire con te “
Disse :” Me ne vado Chiara, nella vita puo’ succedere di tutto, ma la ruota e’ girata per Gaetano, non per me”.
Chiesi cosa volesse dire, e mi rispose :” Gaetano oggi e’ stato a casa della tua amica Beatrice e se l’e fatta, l’avresti mai detto?”
Allibita , gli chiesi :” Il ciccione con la mia amica? Impossibile “
Disse :” Perche’ dovrei mentirti , chiedi direttamente a lei. Non so bene come sia andata, Gaetano non ha raccontato nei particolari come fa sempre Diego”
Dissi “ E anche se fosse vero, sei venuto da me, sperando che facessi anche io la zoccola ? Sei il peggiore di tutti “
Rispose :” Chiara, io con te ,non ci ho provato ,ne ti ho corteggiata. Te lo ripeto. Adesso me ne vado via, ogni cosa che dico ,viene interpretata male. Evidente ,non hai capito che le mie scuse erano sincere. Comunque ancora auguri “
Gli dissi :” Scappi ,dopo che hai capito, che non c’e’ trippa per i gatti? Che coincidenza, dici che il ciccione si fa la mia amica, e compari anche tu , per caso. Ti ha mandato Diego? Ammettilo , faresti piu’ bella figura “
Rispose :” Chiara, tu mi sei sempre piaciuta, non ho bisogno di Diego ,che mi mandi, se una ragazza mi piace. Mi avesse mandato Diego, sarei dovuto arrivare con le referenze? Ma sei impazzita? E cosa sarebbe cambiato? Tu sei una ragazza seria”
Lo guardai per qualche secondo,con aria sospetta ,e gli chiesi :” Quindi mi vuoi dire che e’ stato un incontro casuale? “
Rispose :” Chiara , io ho fatto la comunione e la cresima in quella parrocchia, vado tutte le domeniche a messa, a te non ho mai vista. quella fuori luogo stasera, se proprio vogliamo ben vedere sei te. Ma so che non eri li per cercare me”
Aspettai un secondo, prima di parlare ,e gli dissi “ E’ vera la cosa che mi hai detto di Bea?”
Disse :” Chiara , io non cero in casa di Beatrice, pero’ qualcosa deve centrare Diego” e mi racconto’ del passaggio in macchina, del bidone di Diego.Tra di me pensai : Beatrice si era lasciata convincere dal diavolo ad andare con un suo amico? E adesso toccava a me andare con Silvano?Ero incredula, erano solamente supposizioni fino qualche giorno fa, ora si stavano tramutando in certezze. Io a letto con quel ragazzo basso e magro? Non ci volevo credere ,a quali avvenimenti sconvolgenti aveva portato l ‘arrivo di Diego
Gli chiesi :” Diego ti ha detto di provarci in qualche modo con me?”
Rispose :” No, Chiara. Diego dice di provarci con questa e quella, pero’ alla fine e’ lui quello che piace alle ragazze, non noi. Sono leggende metropolitane quelle che lui ordina alle ragazze di venire con noi e loro ci stanno”
Gli dissi :” Pero’ ho visto dei video della mia amica Giada e adesso Bea “
Rispose :” Giada e’ l’unica , le altre sono solamente voci per aumentare la fama dei tre moschettieri . Dell’altra tua amica non so bene i dettagli”
Provai a osare :” Perche’ non scrivi al tuo amico e ti fai raccontare?”
Mi disse :” Chiara, tradirei un amico .E poi qui fuori fra un po ci congeliamo “
Gli risposi :” Non tradiresti un amico, ma il porco con me l hai fatto, senza conoscermi “
Aspetto’ un attimo a rispondere, poi disse :” E va bene, ma andiamo in quel bar, cosi’ prendiamo una cioccolata almeno “
Feci un segno affermativo con il capo, e ci dirigemmo al bar. Fu molto gentile, sposto’ la sedia per farmi accomodare, il proprietario del bar ci avviso’ che a breve avrebbe chiuso. Ordinammo una cioccolata calda. Nel locale eravamo solamente io e lui, il padrone girava le sedie sopra i tavolini, per le pulizie del giorno dopo.
Silvano si tolse le muffole, prese il cellulare e inizio’ ad armeggiare. Anche io mi tolsi il giubbotto e la sciarpa, rimasi con un maglione verde abbastanza attillato. La mia terza abbondante era in risalto. Completavano il mio abbigliamento un paio di jeans scuri e un paio di pompierini neri.
Appena mi tolsi il giubbotto, lo sguardo di Silvano si focalizzo’ sui miei seni. Sembrava quasi imbambolato. Al che lo richiamai a quello che stava facendo, dicendo :” Guarda lo schermo del cellulare, che e’ meglio”
Si rimise subito ad armeggiare ed inizio’ a conversare con il suo amico. Io mi avvicinai a lui e iniziai a leggere i messaggi. Il proprietario ci porto’ due fumanti cioccolate , ricoperte con un alto strato di panna. Povera la mia linea, e il giorno dopo ci sarebbe stato il pranzo di Natale.
Lessi dei brevi passaggi :” L’ HO SPOGLIATA….ERA NUDA…..SI E’ SPALMATA LA MIA SBORRA SULLE TETTE E L’HA MESSA DENTRO LA FIGA ….”
Dopo queste poche frasi lette, gli dissi :” Ti ringrazio , puo’ bastare”
Mi rispose :” Come vuoi “, tornando a fissare il mio petto.
Imbarazzata , gli dissi :” Per favore, guardami negli occhi. Non farmi pentire di essere venuta al bar con te “
Rispose :” Scusami, ma sei troppo bella”
Gli dissi , ridendo :” No, e’ che hai letto quelle cose del tuo amico, e volevi essere al suo posto con Bea “
Mi disse :” Veramente quelle cose le vorrei fare con te, non con la regina “
Stavo bevendo la cioccolata che, al sentire quelle parole, mi ando’ di traverso.
Dissi in fretta “ Devo andare, e’ tardi “
Silvano si affretto’ a pagare per entrambi , rifiutando che contribuissi. Ci incamminammo nel freddo della notte, senza dire una parola. Era l’una e mezza di notte ed ero sola in giro con uno sconosciuto. Con uno dei tre moschettieri. Che in discoteca ci aveva provato.Eppure ero li con lui. Arrivata sotto casa , gli tesi la mano per salutarlo, e lui ricambio’ , sparendo nella notte. Arrivata in camera mia, mi spogliai e misi sotto le coperte. Spensi la luce, ma non riusci’ ad addormentarmi subito. Che piani aveva Diego? Era stato veramente fortuito l’incontro con Silvano ? e Bea che aveva fatto la troia con Gaetano? Sarebbe stato il mio destino con Silvano? Ma no assurdo, non ero obbligata a fare qualcosa che non volevo. Diego non poteva obbligarmi .Questi e altri mille pensieri stavano tormentando la mia quiete, ma per la troppa stanchezza , mi addormentai “

Ormail’anno stava per finire. Tre giorni e ci sarebbe stata la festa piu’ attesa dell’anno. Ero molto euforica all’idea, anche perche’ speravo che mi avrebbe pemesso di dimenticare tutte le situazioni che mi angustavano. Anno nuovo, vita nuova si dice cosi? Basta Diego, basta amiche false e traditrici, basta tutto e tutti ! E con Andrea, cosa mi avrebbe riservato il nuovo anno ? Felicita’ o delusione? Amore o indifferenza?
Due sere dopo ero a ballare latino, con una mia amica. Erano rare queste serate, i miei genitori non vedevano di buon occhio che uscissi in settimana , tralasciando gli studi. Ma erano le vacanze natalizie, i corsi erano temporaneamente sospesi. Era un pub, dove una sera a settimana , mettevano la musica latina: i ragazzi e le ragazze , amanti del latino, erano attirate come mosche , da questi eventi. Coda per la consumazione, coda per entrare, coda al guardaroba : insomma un casino. Ero una che ballava con tutti, non avevo la puzza sotto il naso. Rifiutavo solamente quei cavalieri , con la fama di essere dei provoloni incalliti o con i tentacoli al posto delle braccia. Eh si, perche’ in mezzo agli amanti del ballo, si nascondevano persone, interessate solo a strusciarsi e provarci. Quante volte ero stata invitata a prendere un caffe? O a scambiare il numero? O a sentire ragazzi che facevano gli interessati alla mia storia di ballerina? Mi ricordo ancora quella volta che un ragazzo, senza che neanche la musica fosse partita, mi chiede di diventare la sua partner al corso di ballo avanzato.
Eravamo arrivate leggermente prima dell’inizio della serata, all’interno c’erano ancora i tavoli , in pista, dove la gente consumava pizze e panini.Io e la mia amica eravamo intente a dialogare degli ultimi pettegolezzi. Scusate , mi sono dimenticata di presentarvela. Lei si chiama Carlotta, alta un metro e 73 , una tg 42. All’incirca pesava 61 chili, aveva i capelli di media lunghezza, ricci . la sua peculiarita’?La sua capigliatura era molto voluminosa. Due bellissimi occhi verdi. Anche lei una terza di seno come me.
Quella sera io ero vestita con una maglietta bianca, dei leggins, e i miei inseparabili pompierini neri.
Lei invece aveva un maglioncino con dei bottoncini che lo chiudevano, una scollatura molto in risalto. Dei jeans che la fasciavano in vita e nelle cosce, rigorosamente un tacco otto centimentri , essendo gia’ alta.
I nostri occhi erano puntati all’ingresso del locale, per capire chi arrivava. Diciamo la verita’. A Carlotta piaceva un ragazzo, e sperava che lui arrivasse.Carlotta era abbastanza timida, pero’ si era invaghita di un ragazzo di 10 anni piu’ grande di lei, che pero’ non aveva preso alcuna iniziativa. Veramente un bel ragazzo, alto circa un metro e novanta, palestrato, con degli occhi scuri come la pece, molto profondi. Si era messa scollata, nella speranza che lui finalmente provasse un approccio.
Le porte si aprivano e si chiudevano, il locale iniziava a riempirsi. Da un momento all’altro speravamo che arrivasse, o almeno lo sperava la mia amica. Ma sorpresa non fu mai piu’ grande: ricomparve il piccolo essere che avevo visto in chiesa due giorni prima:Silvano. Questa volta non poteva assolutamente essere una coincidenza , questa volta non avrei accettato strane scuse . Come aveva fatto a sapere dove sarei andata? Chi era che gli passava queste informazioni? Dissi alla mia amica che dovevo risolvere una cosa , e mi subito mi avvicinai all’entrata.
Appena lo raggiunsi, gli dissi :” Cosa ci fai qui?”
Mi guardo’:” Ciao Chiara, non si usa piu’ salutare? Comunque, per te saro’ sempre stato un essere invisibile, ma sappi che io sono sempre venuto a queste serata. Puoi verificare dalle foto delle serate. Ora scusami , ma torno nella mia invisibilita’ “ e se ne ando’.
Andai subito sulla pagina facebook del locale , e verificai se avesse detto la verita’. Tornai indietro di quattro serate ed effettivamente in tutte le serate lui compariva nelle foto. Che figura aveva fatto !! L’avevo accusato di nulla.
Mi guardai intorno, prima il mio sguardo cadde sulla fila del guardaroba. Non mi sembrava di scorgerlo. Passai poi ai due banconi del bar, al bordopista, ai tavoli e finalmente lo scorsi , vicino ad una parete, che stava messaggiando. Decisi di andare verso di lui( mio comportamento inspiegabile, lo so ) e , dopo averlo raggiunto , gli dissi : “ Ho sbagliato, ti chiedo scusa. Ho controllato ora “
Mi rispose :” Lascia perdere, non devi scusarti. Con te non ne faccio una giusta “
Gli dissi :” Questa volta e’ colpa mia “
Cambiando discorso, disse :” Chiara, hanno messo la musica, balliamo una bachata?”
Gli dissi :” Dai, va bene “
Mi prese per mano, una pratica usuale nelle sale di latino,e mi porto’ a centro pista.
Qui la sua mano sinistra teneva la mia mano destra, mentre l’altra sua mano era appoggiata alla mia schiena.
Fin da subito si appiccico’ , la sua guancia era attaccata alla mia. Subito mi penti’ di aver accettato l’invito, ma del resto cosa avrei potuto fare?Colpa mia che ero stata antipatica. Avrei potuto dirgli di no sul ballo? Con la mano libera cercai di spostarlo leggermente, facendo pressione sulla sua spalla, ma il mio tentativo falli’. Mi lancio’ il braccio in aria, e dopo che il braccio si sistemo’ sulla sua spalla, la sua mano pattino’ sulla mia spalla, e qui, all’altezza del mio seno destro, mi accorsi di uno sfioramento. Casualita’ o l ‘aveva fatto apposta? Per come ballava attaccato, propendevo per la seconda ipotesi. Non contento , mi disse:” Guardami negli occhi, non guardare in giro “. Decisi di ascoltare il consiglio e mi misi a guardarlo, i suoi occhi erano fissi sui miei. Mi sentivo un po imbarazzata, ma teoricamente dama e cavaliere dovrebbero sempre guardarsi negli occhi.
La canzone rallento’, mi fece fare un giro su me stessa, e mi riprese, facendomi appoggiare al suo petto, con la schiena contro di lui. La sua mano destra era all’altezza del mio ombelico e con quella mano mi bloccava. Continuai comunque a seguire il ritmo, e facendomi pressione con la mano, mi fece appoggiare il fondoschiena al suo pacco. E qui mi accorsi che ce l’aveva duro, e nonostante questo, inizio’ a strusciarsi volgarmente. Cercai di allontanarmi con il bacino. Ma non servi’ a niente, la sua forza era superiore alla mia , e continuo’ per una decina di secondi a sfregarsi, soprattutto in mezzo al mio fondoschiena, separato da un leggins e da una brasiliana. Per non dare nell’occhio, mi libero’ dopo una decina di secondi, e riprendendomi dopo il giro, la sua bocca si avvicino’ pericolosamente alla mia, anche se c’era ancora una certa distanza. Inizio’ a ballare sul posto , e mise la sua gamba in mezzo alle mie, e inizio’ a spostarmi a destra e sinistra. Sapeva ballare bene, non c’era dubbio, ma condivideva il ballo con troppa malizia. Mi ritrovai a sentire ancora una volta il suo pacco durissimo, questa volta contro il mio ventre.
Ancora qualche figura tranquilla, forse per mascherare il tutto, e poi la canzone fini’. Si avvicino’, mi diede un bacio sulla guancia e mi disse grazie del ballo. Lo guardai estereffata , senza dire nulla.
Tornai dalla mia amica, che mi sorrise e mi fece mille domande su Silvano. Diventai rossa, e gli spiegai il tutto. Mi disse :” Non e’ il primo e non sara’ l’ultimo che si struscia “ e rise
Intanto stava entrando quel ragazzo che le piaceva. Finalmente , era veramente bello. Facevo il tifo per la mia amica. Intanto Silvano si riavvicino’, per invitarmi nuovamente a ballare. Lo vidi arrivare, tese la mano verso di me, e in quel momento mi girai per vedere se quel tipo si stesse avvicinando alla mia amica. Niente, era andato in tutta altra zona del locale. Mi rigirai verso Silvano, era sparito. Non so se avrei accettato un secondo ballo, dopo che era stato abbastanza cafone a stringermi troppo, ma il suo comportamento mi meraviglio’. Tornai a guardare la pista, e vidi Silvano che stava ballando con una ragazza, molto piu’ giovane di me.
La mia amica mi chiese se potevamo spostarci vicino a quel ragazzo, e sebbene mi sembrasse una cosa da quindicenni, la accontentai. Percorremmo il bordo della pista, raggiungendo il punto opposto. Quel ragazzo era con un amico e stavano parlando. Finita la canzone, il suo amico si avvicino’ a me e mi invito’ a ballare.
La mia amica mi sorrise, accettai l’invito. Devo dire che il suo amico ballo’, rimanendo abbastanza distante rispetto a me, preferendo presentarsi e fare un po di domande di routine ( come mi chiamavo, cosa facevo, eta’). Finita la canzone, mi chiese se potevamo continuare a ballare, annui’ e continuammo a chiacchierare. Non era un brutto ragazzo, ma non mi trasmetteva nulla.
Finita anche la seconda canzone, gli diedi tre baci sulla guancia e lo ringrazai per i balli. A neanche un metro, mi accorsi che Silvano ci stava fissando, con uno sguardo molto arrabbiato. Lo fissai per un secondo, e lui si allontano’, in mezzo alle persone.
Ero stupita. Perche’ se l’era presa? Cosa avevo fatto di male? Avevo ballato con un ragazzo, come facevo sempre durante le serate. Anche con lui avevo ballato poi. Si era offeso perche’ avevo girato lo sguardo mentre mi invitava a ballare? Ma la vera domanda era:” Perche’ mi facevo mille problemi? Perche’ mi preoccupavo di quel ragazzo, con cui non avevo nulla con cui spartire?
Mi ero perfino dimenticata della mia amica. A bordo pista non c’era piu’. Iniziai a girare tutto il locale, finche’ non la vidi : era al bar, con il ragazzo che le piaceva. Almeno lei era stata fortunata.La vedevo sorridente e raggiante, e anche il ragazzo sorrideva e faceva i classici gesti del tipo ,che vuole catturare l’attenzione.
Non potevo rimanere li a fissarla, che figura avrei fatto? Mi diressi nuovamente verso il bordo pista, incontrando nuovamente Silvano. Questa volta, senza nessuna logica , gli chiesi:” Cosa c’e’, prima mi hai guardata male”

Lui mi disse :” Ho visto i vostri nuovi amici, quei due vi inviteranno a mangiare a casa loro e ci finirete a letto “
Acciecata dalla rabbia , gli diedi uno schiaffo e gli dissi :” Ma come ti permetti?” e me ne andai.
Tornai in pista a ballare , con un ragazzo che conoscevo da qualche mese, felicemente fidanzato. Cercai di non pensare piu’ a quanto mi era stato detto. Del resto, erano solamente frasi dette per gelosia. Mi aveva vista ballare con un altro e faceva il geloso. Finiti i balli, mi accorsi che la mia amica era tornata a bordo pista, e mi fece segno di raggiungerla.
Appena fui vicina a lei , mi disse :” E’veramente simpatico, oltre che molto carino. Lui e il suo amico ci hanno invitate a mangiare a casa loro, vivono assieme. Chiara, non puoi tradirmi. Dico che andiamo, vero?”

Rimasi allibita a quelle parole, ripensando alla frase di Silvano. L’ aveva detta per gelosia , o perche’ aveva sentito delle voci? Potevo dire di no alla mia amica? Potevo deluderla, dopo la gioia che leggevo nei suoi occhi?
Prima di poter rispondere, mi disse :” Dai , ci facciamo belle per loro due. Anche il suo amico non e’ brutto. Andrea non sapra’ nulla, e visto come poi si sta comportando”
Gli dissi solamente :” Ma Carlotta”

E lei :” Dai Chiara, dimmi di si, dimostrami la tua amicizia “
Prima la burattina in mano a Diego, ora sembrava che Carlotta tirasse i miei fili. Senza molta convinzione, feci di si con la testa.
Mi abbraccio’ e mi diede un bacio sulla guancia, ridiregendosi verso il bar.
Io,, gia’ pentitami di averle detto di si’, andai a sedermi in una zona del locale, poco affollata. Dovevo sbollire la rabbia. Coinvolta in uno strano gioco dalla mia amica Carlotta. Iniziai a mettere e togliere la cover al mio smartphone, come gesto antistress. Da dietro, senti’ una voce:” Avevo ragione?”
Mi girai, era Silvano. Prima che potessi parlare, mi disse :” avevo ragione? “ Non gli risposi , e mi alzai andando a prendere il giubbotto al guardaroba, per andare a fare due passi fuori.
Silvano mi segui’ fino fuori, e nonostante avessi accellerato il passo, mi raggiunse. Mi disse :” Chiara, perche’ fai cosi? E’ la tecnica che usano con tutte ! Sono conosciuti in questo locale “
Lo guardai e gli dissi :” Ah , sono colleghi dei moschettieri “
Mi rispose :” Chiara, io cerco solamente di metterti in guardia “
Risposi :” Mi sono accorta prima di come cercavi di ballare con me”
Mi disse :” Chiara, la bachata e’ un ballo sensuale, non puoi sgridarmi. Altrimenti e’ un ballo come il liscio “
Gli dissi:” Perche’ ti sei arrabbiato prima?”
Mi disse, come immaginavo :” Perche’ volevo invitarti di nuovo a ballare, e hai girato lo sguardo, ho pensato lo facessi per non ballare con me “
Risposi:” Sei permaloso “
Aggiunse :” E poi mi da fastidio l’idea che quei due ci stanno provando con voi. Anzi della tua amica non me ne frega niente, pero’ non voglio che tu cada nella loro trappola “
Dissi :” Io ballo ancora con te, ma mi prometti di ballare in modo piu’ sobrio?”
Mi rispose :” Mi hanno insegnato a ballare cosi’. Dai andiamo a ballare “ e mi prese per una mano.
Mi feci trascinare, guardandolo negli occhi.
Gli dissi :” Se esageri, non ballero’ piu’ con te “
Mi rispose :” Invece di protestare, ricordati i suggerimenti che ti ho dato prima sul ballo “
Appena la canzone inizio’, nuovamente mi strinse forte a lui, fissandomi negli occhi. Inizio’ a farmi muovere, facendomi fare perno sulla sua gamba. Era il cosidetto ballo sul posto, dove il cavaliere piu’ sfacciato sfregava oscenamente il bacino contro quello della dama. Dopo qualche figura standard,e in un momento in cui’ la canzone rallento’ , mi disse
“ Ora, ti appoggio nuovamente di schiena a me, mentre ci muoviamo, accarezzami i capelli “ Lo guardai con aria dubbiosa, ma ormai la canzone batteva il tempo del quattro, cosicche’ mi fece fare una giravolta e appoggiare di schiena al suo petto. Sul subito non esegui’ quanto mi aveva detto precedentemente, ma mi incito’ ad accarezzargli i capelli con una mano e lo feci. Lui, invece, sempre sfregando oscenamente il suo bacino sul mio fondoschiena, appoggio’ la mano sinistra sulla parte esterna superiore della mia coscia, e lentamente ,la fece scivolare verso il basso, per poi risalire, passando ,questa volta verso il mio fondoschiena. Appoggio’ completamente la mano sulla mia natica sinistra, mentre l’altro mano da altezza ombelico , dove era posizionata, si sposto’ velocemente verso la parte superiore del mio petto, andando prima a coprire integralmente il mio seno sinistro, per poi passare a quello destro. Neanche il tempo di rendermene conto e di reagire, che mi fece rigirare , riportandomi alla posizione originale. La canzone continuo’, e Silvano evito’ nuovamente di esagerare, anche se il suo destino era ormai segnato.
Finita la canzone, mi sorrise, dandomi un bacio sulla guancia. Lo guardai, e rimproverandolo, gli dissi :
“ Porco, non ballero’ mai piu’ con te “ e me ne andai.
La serata stava ormai per volgere al termine .I ragazzi stavano velocemente raggiungendo l’uscita, non prima di aver fatto le ultime battute alle loro prede di turno. I cameriei stavano sistemando i tavoli e le sedie. Un interminabile fila era al guardaroba , rallentata da un uomo buffo, che si lamentava, che lo zaino riconsegnato, non era il suo. Il dee jay stava ritirando i propri cd.
Vidi Carlotta dirigersi verso di me velocemente, e appena mi fu vicina, mi bisbiglio’ qualcosa nell’ orecchio. Io rimasi interdetta e glielo dissi :
“ Carlotta, non lo conosci neanche e vuoi accompagnarlo a casa ? Sei pazza? E io come torno a casa?“
Carlotta non sembrava voler sentire ragioni, stava saltando dall’emozione e mi disse:” Ti porta a casa il suo amico, non puo tradirmi”
Ma una voce interruppe i nostri discorsi :” Se vuoi ti accompagno io, Chiara “ Era Silvano
La mia amica mi fulmino’ con uno sguardo, che non ammetteva repliche.
Risposi a Silvano “ No grazie, sei gentile, ma ci arrangiamo in qualche modo “
Deluso dalla mia risposta , si allontano’.
Carlotta mi disse :” Sei un ‘amica. E poi tra i due, meglio Vittorio no?”
Feci segno di si con la testa, anche se non ne ero convinta. Uno ci avrebbe provato, l’altro idem probabilmente. Era un cadere dalla padella alla brace. In che situazione mi ero cacciata? Stavano succedendo tutte a me ? Babbo natale mi avrebbe portato quiete e tranuillita’, o la mia vita era destinata a rimanere movimentata?
Salii’ in macchina di Vittorio, il quale inizio’ a conversare del piu’ e del meno . L’argomento della conversazione era anche interessante, mi stava spiegando le novita’ del piano regolatore di una zona della mia citta’, dove i miei erano interessati a comprare casa. Oltre ad essere un bel ragazzo, era sicuramente molto intelligente, vedendo il livello di conversazione.
Sotto casa mia, stavo per avvicinarmi per dargli i tre bacini ,per salutarlo, quando sentimmo un rumore sul vetro. Silvano stava battendo sulla portiera. Vittorio abbasso’ il finestrino e Silvano disse :” Chiara hai dimenticato la cuffia “
Stava mentendo spudoratamente , non ero uscita con la cuffia, ma per evitare discussioni, gli tenni il gioco. Salutai Vittorio, scesi dalla macchina e presi la cuffia . Vittorio guardo’ malissimo Silvano, accese il motore e riparti’.
Guardai Silvano e gli dissi :” Sei un po stalker o sbaglio?”
Con un modo di fare arrabbiato, mi rispose :” Ti ho salvata da una situazione imbarazzante, e sai dirmi solamente quello? Ci avrebbe provato sicuramente “

Gli risposi :” Silvano, non fare il santo adesso, quando un’ora fa le tue mani si sono appoggiate sui miei seni e sul mio fondoschiena , a tradimento. Forse non avevi capito il discorso fatto in discoteca “

Lui disse:” Stavamo ballando, e sono due situazione diverse. In discoteca non ci conoscevamo, ora ci conosciamo”
Risposi :” E questo ti autorizza a palparmi?”
Disse :” No, pero’ mi piaci cosi’ tanto che non sono riuscito a trattenermi.
Risposi :” Quindi non posso fidarmi di te?”
Disse :” Certo che puoi fidarti di me , posso accompagnarti su fino casa?”
Risposi : No, non mi sembra il caso “
Silvano mi disse :” Neanche un premio per averti tolta dai guai?”
L’avrei strozzato, vista l’insistenza , ma preferi’ dirgli solamente :” Buonanotte “ e mi allontanai verso casa
Serata veramente movimentata, oltre ad Andrea e Diego, erano entrati in partita Vittorio e Silvano. Fino pochi mesi non avrei mai detto che mi sarebbe potuta capitare una cosa simile.Invece ora mi trovavo corteggiata da piu’ ragazzi, nonostante fossi fidanzata. Come sarebbe finita? Come avrei voluto avere la palla di cristallo e vedere il futuro per soddisfare la mia curiosita’. A proposito, Carlotta? Era arrivata a casa sana e salva? Provai a chiamarla sul cellulare, ma era staccato.





Non successe piu’ nulla, fino il pomeriggio dopo.Un bip mi riporto’ alla realta’. Era una notifica di facebook. Sicuramente la solita’ pubblicita di qualche locale . No, era una richiesta di amicizia, il simbolo dell’ omino era rosso. Cliccai sul icona , incuriosita e mi apparve il nome di Silvano. Probabilmente me lo sarei dovuta aspettare. Anzi , mi sarei aspettata che in qualche modo fosse riuscito ad ottenere il mio numero. Invece per qualche giorno silenzio assoluto, tanto che mi ero quasi convinta della casualita’ dell’incontro.
Accettai la richiesta e mi comparve un suo messaggio su messanger :” Ciao, grazie dell’amicizia”
Risposi freddamente con un pollice verso l’alto
Silvano continuo’ :” Dopodomani ci sei anche tu alla festa ? ci saranno un centinaio di persone”
Gli risposi :” Si, vengo con il mio ragazzo “
Lesse il messaggio e non rispose subito. Passarono dieci minuti e mi arrivo’ la risposta
“ Piu di cento persone non possono starci a casa mia , non abito in una reggia “
Stupita , chiesi :” Ah quella casa e’ di tua proprieta’?”
Rispose :”No, dei miei genitori, magari fosse mie, se no farei feste piu spesso. “
Gli risposi :” Allora ci vediamo domani “

Mi disse :” Non lo so, con tutta quella gente, credo che preferiro’ guardarmi un film e bermi una birra in camera mia , al piano superiore.Voi divertititevi”
Gli dissi :” Sara’ pieno di ragazze, non puoi rimanere in camera a guardare un film. “
Mi rispose :” Come ti vesti domani ?”
Gli risposi :” Non posso dirtelo, altrimenti brucerei l’effetto sorpresa sulle altre ragazze “
Mi disse :” Al limite vieni a salutarmi in camera mia, se ti va “
Gli dissi :” Tanto sarai alla festa, non ci credo che rimarrai solo tutta la sera “
Disse :” Tutta la sera non saro’ da solo se mi vieni a trovare, cosi’ almeno vedo anche io come sei vestita ( faccine )”
“ Per vedermi , dovrai venire alla festa “ Gli risposi, anche perche’ che figura avrei fatto a raggiungerlo in camera sua? Se qualcuno avesse visto, avrebbe detto che sarei stata una zoccola, e non avrebbe avuto tutti i torti. E poi con il mio ragazzo alla festa. Ma come si possono fare richieste simili?
“Ribatte’ :” Al limite vedro’ le foto su facebook i giorni seguenti “
Lo trovavo strano a comportarsi cosi’, non sapevo cosa potesse aspettarsi da me. E la situazione mi stava comunque spiazzando, solitamente i ragazzi ci provavano subito. Per farlo uscire allo scoperto, gli dissi :” Sono sicura che le mie foto le avrai gia’ guardate una decina di volte “ e misi la faccina.
Lesse il messaggio e non rispose. Dopo due ore, mi venne il dubbio. Ero stata maleducata? Si era offeso? Presi il cellulare gli scrissi :” Stavo scherzando “
Perche’ gli avevo scritto di nuovo io ? Ero impazzita?
Lesse e questa volta rispose subito :” Certo che le ho viste, quelle al mare in costume le ho proprio scaricate “ e mise le faccine
Con tante faccine, risposi : “Porco “
Mi disse :”Chiara, porca e’ la tua amica dopo le cose che ha fatto con Gaetano “
In fondo aveva ragione. Ma come aveva potuto fare Bea quelle cose con un ragazzo cosi’ orrendo? Prima che potessi rispondere, aggiunse:” Chiara, perche’ non andiamo a fare un giro in centro prima di cena? E non iniziare a rispondermi sottolineando che hai il ragazzo , che non puoi. Io non ti ho chiesto di mettere gonna , autoreggenti,o di venire con la camicetta sbottonata . Io ti ho invitata ad uscire . Se poi mi comportassi male, non mi verresti a trovare alla festa ”
Pensai un attimo prima di rispondere e poi dissi :” Grazie dell’invito, ma non mi sembra il caso “
Rispose solamente ok senza aggiungere nulla.
Senza neanche una motivazione logica, scrissi :” Questo non vuol dire che non possiamo parlare se ci vediamo in giro , alla festa, se ci incontriamo nei locali “
Mi rispose :” Certamente alla festa non ti posso invitare a ballare davanti il tuo ragazzo ( faccine )”
Scrissi :” Stupido, dopo ieri sera con te non ballo piu’ “
Mi chiese :” Solamente perche’ ti ho accarezzata un po in zona tette e culo ?” e mise le faccine
Risposi :” Si si ridi, che con te non ballo piu’. Hai tradito la mia fiducia “
Mi disse :” Dai Chiara , non farla tragica .”
Risposi:” Non farla tragica?Ho il ragazzo e davanti a tutti ti prendi certe liberta’”
Disse :” Adesso ho capito perche’ non vieni a fare un giro “
Gli risposi:” Non e’ per quello, uscirei solamente per prenderti a calci per ieri “
Ribatte’ :” Dai Chiara, andiamo a fare un giro. Ti prepari in dieci minuti e passo a prenderti sotto casa tua “
Risposi :” E dove vorresti andare?”
Scrisse :” Andiamo a prendere un aperitivo alle porte della citta’ e poi magari andiamo al cinema , lascio scegliere a te il film“
Allibita da questa insistenza, risposi :” Silvano , ancora ancora l’aperitivo, ma il cinema no. Ho il ragazzo. “
“ Non sei mai andata al cinema con un amico?” Scrisse
Risposi :” Silvano, vengo a prendere l’aperitivo in tuta e spettinata, cosi’ poi ti passa la voglia di invitarmi a uscire “
Disse :” Sei bellissima lo stesso “
Risposi :” Che bugiardo, tanto anche se mi aduli ,niente gonna “ Ma come stavo rispondendo? Lo stavo provocando?
Disse :” Tanto ti vedro’ tutta tirata a Capodanno gia’. Gaetano ha detto che Beatrice mettera’ un vestito con il culo mezzo fuori e senza mutandine “ e mise le faccine
Obiettivamente riusciva a essere simpatico, senza essere scortese o invadente. Forse per questo avevo accettato l’idea di uscirci
Risposi :” Non ci credo, neanche se la vedro’ “
Disse :” Ti lascio preparare, se no poi mi fai aspettare sotto casa e il film inizia “
Risposi decisa:” Non vengo al cinema, e vengo vestita come sono, in tuta e spettinata “
Fine serata
Era l’una , Silvano stava parcheggiando sotto casa mia. Era stata una bella serata. Prima un aperitivo in uno dei locali piu’ esclusivi della citta’. Un tavolino in un angolo appartato, con un divanetto e due lampade soffuse. Un vassoio con tanti stuzzichini , dei bitter e una bottiglia di spumante. Silvano , a differenza della prima volta, inizio’ a sciogliersi un po’ e mi racconto’ della sua ex ragazza, della sua famiglia, dei suoi hobby, delle sue vacanze. Era veramente un ragazzo simpatico. Buffo con i suoi modi e nel suo vestire: quella sera aveva una giacca a quadri rossi e neri, abbinata ad un pantalone color giallo, con delle scarpe stampate. Sembrava fosse il joker di una carta da gioco. Ma sicuramente erano capi molto costosi e firmati. Io mi ero limitata a un maglioncino , un paio di jeans e un paio di scarpe sportive. Un leggerissimo trucco, la classica ragazza acqua e sapone.
Dopo l’aperitivo, gli dissi che ero stanca, se mi poteva riaccompagnare a casa. Cambio’ strada rispetto il percorso dell’andata, la cosa mi insospetti’,ma pensai che conoscesse qualche scorciatoia. Passammo davanti un multisala, e qui rallento’, chiedendomi se poteva solamente guardare che film erano in programmazione. Ecco, in quel momento avevo capito la sua tattica e la simpatica trappola in cui mi ero cacciata.Ma fondamentalmente si era comportato bene durante la serata ,e quindi risposi con un sorriso. Due film romantici, uno d’ azione e un giallo . Lascio’ scegliere a me e optai per un film romantico. Solamente dopo mi resi conto della gaffe che avevo fatto, ma si puo’ andare con un amico o un quasi sconosciuto a vedere un film romantico? Non ero con Andrea, il mio fidanzato. Anche se ultimamente mi ero allontanata parecchio da lui, dopo aver scoperto che faceva il cascamorto, con la mia amica Bea. Rimasi sollevata per il fatto che Silvano tenne le mani a posto al cinema, non provo’ neanche ad abbracciarmi. Si prodigo’ per non farmi mai mancare patatine, noccioline e la bibita. L’unico momento di forte imbarazzo fu durante una scena, in cui la protegonista era nel letto con il suo amato, e si faceva baciare i seni. Silvano si avvicino’ , dicendomi nell’orecchio “ Per me , le tue tette sono piu’ belle “ Io presi una manciata di poc corn e glieli misi in bocca, per farlo stare zitto. Dopo il film, mi riaccompagno’ a casa. Ed eccomi qui, sotto casa a ripensare alla serata. Silvano venne ad aprirmi la portiera, ma mi disse di non scendere. Si abbasso’ e con fare lesto, mi prese per le gambe. Subito non capi’, poi mi disse:” Ti prendo come una principessa “
Mi attaccai al suo collo con le due braccia e mi sollevo’ dal sedile, te nendomi per la schiena da un lato, e dall’ altra da sotto le gambe, poco sopra le ginocchia. Ero impazzita? Se mi avessero vista i vicini all’una di notte a farmi portare in braccio da un ragazzo, che non era il mio fidanzato? Silvano mi disse di cercare le chiavi. Trafficai nella borsetta, le trovai e aprii’ il portone di casa. Sempre in braccio, fui portata su fino il secondo piano dove abitavo.
Gli dissi, guardandolo negli occhi :” Grazie per la bella serata, ora devo proprio andare. Mi aspetta una doccia e poi subito a letto “
Rispose sfacciatamente :” Perche’ non mi fai entrare? Mentre fai la doccia, guardo un po di Tv “
Meravigliata dalla sua mossa, risposi :” Scordatelo”
Lui non provo’ neppure a insistere , disse solamente:” Ci vediamo alla festa allora “
Rimasi un po stupita da questa sua arrendevolezza, mentre mi fece rimettere in piedi. Gli chiesi:” Ma come puoi pensare che ti faccia entrare a quest’ora? Ti sei fatto degli strani film in testa. Credi che io mi faccia spogliare come Beatrice?”
Disse :” Beatrice non e’ stata costretta, ne circuita da Diego, come tu penserai. Beatrice si e’ trovata in una situazione particolare e si e’ lasciata andare. Bravo Gaetano per come l’ha conquistata. “
Risposi :” Silvano, Beatrice e’ single, questa e’ la differenza che tu non riesci a cogliere “
Disse :” Non sarebbe cambiato nulla, comunque non me la sono presa “
Risposi :” Mi credi una facile?”
Disse :” Dico solamente che sarebbe stato bello ,chiudere una serata bellissima con un tocco intrigante “
Risposi :” Vado a dormire. Buonanotte, ci vediamo alla festa “
Disse:” Se vuoi, domattina ti porto la colazione. Le brioches le prendo in pasticceria, cosi’ quando ti alzi hai una leccornia da gustarti “
Sempre incerta sul da farsi, risposi :”Ogni scusa e’ buona per poter entrare in camera mia?”
Disse :” Certo, e non mi arrendero’ facilmente “
Risposi :” Per poi vantarti con gli amici?”
Disse :” Non e’ assolutamente vero, e mi dispiace che pensi questo.”
Risposi :” Ah si, non e’ vero? Eppure Gaetano te le ha raccontate le cose e ha fatto fare la figura della troia a Bea. Vuoi che anche io faccia la figura della troia?“
“ Disse :” Rimarrebbe tra di noi”
Risposi :” E io dovrei credere a un moschettiere?”
Disse :” Chiara, vedi quale e’ il problema ? Che tu mi consideri dispregiativamente un moschettiere e di questo me ne dispiace molto . Finche’ mi vedrai un moschettiere , sarai sempre in guardia da me. Anche io sono un maiale, forse piu’ di Gaetano, pero’ il problema che ormai mi identifichi con un moschettiere.”
Non ebbi tempo di rispondere, che continuo’ dicendo :” Ti sei fidata la prima sera a farti accompagnare a casa? Ti sei fidata a uscire con me ? Perche’ dovrei deluderti ora?”
Provai a dire:” Hai detto ai tuoi amici che sono uscita con te?”
Mi disse :” Nooooo!!! Guarda il mio cellulare, scorri i messaggi” e mi passo’ il cellulare, che guardai attentamente.
Dopo averlo controllato, glielo restitui’. Aspettai che parlasse lui, che disse :” Beatrice ha fatto la troia per far godere Gaetano, dove e’ la cosa strana? Ha sbagliato poi Gaetano a raccontarmi le cose, ma la tua amica ha fatto quello che fa una qualunque ragazza “
Lo attaccai :” Silvano, se la mia amica fa la troia, io non devo per forza farla. Abbiamo caratteri diversi e siamo in situazioni sentimentali diverse “
Rispose :” Chiara, ti ho promesso che rimarrebbe tra di noi. Altro non ti dico perche’ non voglio confonderti e rischiare di allontanarti “
Dissi , per cercare di stemperare :” Avresti dovuto provarci con Beatrice “ e risi
Rispose :” Non ha due tette e un culo bello come il tuo , non l ‘ho mai guardata Beatrice, e’ solamente una che se la tira e basta”
Dissi :” Sei sincero o lo dici solamente per convincermi a fare la troia?”
Rispose :” Al cinema mentre vedevamo l’attrice che si faceva succhiare le tette, io pensavo alle tue”
Risposi :” Beatrice non se l’e’ fatte succhiare le tette “
Mi disse :” Non devo seguire un copione, a me non interessa cosa piace fare a Gaetano o cosa non gli piace fare. A me cosa fanno loro non interessa, io sono istintivo, maiale ma istintivo. Non c’e’ un manuale con delle regole da seguire”
Lo guardai allibita, ma che discorsi stavamo facendo? Non mi riconoscevo piu’. Da quel semestre all’universita’ stava succedendo di tutto. Colpa mia o del mio ragazzo , delle mie amiche o di Diego? No, perche’ dare la colpa ad altre persone e non prendermi la responsabilita’ in prima persona? Certo i fattori esterni avevano agevolato la mia trasformazione, ma non ero’ piu la ragazza di qualche mese prima. Mi piaceva forse quel tipo di vita?Mi piaceva essere desiderata?
Aggiunse :” Certamente dopo la doccia, con solamente l’asciugamano, per me sarebbe facile togliertelo e attaccarmi con la bocca alle tue splendide bocce e leccartele e succhiartele.Dopo che te le ho accarazzate durante il ballo, non penso ad altro “
Risposi :” Porco “
Mi disse :” Eh gia’ ,perche’ tu pensi che poi io lo andrei a dire a tutti. Per vantarmi di te come di un trofeo. Io non sono cosi’. Forse ti lascerei il segno dei denti, per dimostrare a me stesso che la cosa l ho fatta realmente e farti ricordare quanto successo “
Risposi :” E’ meglio che vada, si fa tardi. Ci vediamo presto “
Deluso, mi rispose :” Come vuoi Chiara. Ti posso portare la colazione domani? “
Presa in contropiede per il rinnovo di questa richiesta , gli chiesi:” Veramente vuoi portarmela?”
Disse :” Certo, mica cambio idea se mi dici di no sul tornare in camera tua con solamente asciugamano davanti a me “
Risposi :” Vada per la colazione domattina, ti faccio entrare”
Disse ;” Adesso o domattina?”
Gli risposi” Domattina, non fare il furbo “
Mi disse :” E’ gia domani “ e rise
Prima di rispondere, ci pensai un attimo , e dissi :” Ti faccio entrare, ma mi prometti di non dirlo ai tuoi amici e che non mi chiedi spogliarelli o cose simili?”
Mi rispose :” Ti prometto di non dirlo ai miei amici, ma non posso prometterti l’altra cosa “ e mi prese per la mano e mi tiro’ verso la porta.
Non replicai, e aprii la porta, chiedendogli di camminare pianissimo.
Lo accompagnai fino la mia camera, e appena fummo dentro, chiusi la porta a chiave, non per secondi fini, quanto perche’ I miei genitori sarebbero potuti entrare, e come mi sarei giustificata a quell’ora? Cosa avrebbero pensato? Come mi avrebbero trovata? Nuda con un altro ragazzo? Ma cosa andavo a pensare, dieci minuti e l’avrei riaccompagnato alla porta. Mi aveva convinta , con quel suo modo di fare semplice, e non aggressivo.
Appena fui entrata, mi tolse la borsa e l’appoggio’ su una sedia. Venne dietro di me e lentamente apri’ il mio giubbotto e me lo tolse. Io ero rimasta abbbastanza impassibile, anche se non gli avrei permesso altro. Mi girai subito e lo guardai con faccia un po imbronciata un po scherzosa, dicendogli:” Fai il bravo, il giubbotto me lo sarei potuta togliere da sola”
Gli chiesi se voleva da bere mentre avremmo visto un po di televisione, ma mi rispose :” No, se teniamo la televisione accesa, i tuoi sospetteranno che’ c’e qualcuno mentre fai la doccia “
Lo guardai e gli dissi :” Non faccio la doccia, te l’ ho detto prima , fai il bravo “
Mi rispose :” Rimane tra di noi, non lo diro’ a nessuno” e da sotto il giubbotto , tiro’ fuori una rosa per me.
Da quanto tempo il mio ragazzo non mi regalava una rosa? Un fiore e’ sempre un gesto carino e importante che sa sciogliere qualsiasi ragazza. Ma io ero fidanzata, non potevo farlo contento. Forse anche se fossi stata single gli avrei detto di no, fisicamente non e’ proprio il mio tipo, anche se alla fine ho sempre considerato anche il lato caratteriale.
Risposi :” Perche’ dovrei farti contento?”
Mi disse :” Perche’ mi manderesti a casa deluso, dopo una bella serata”
Lo guardai e gli dissi :” Mi dispiace Silvano, ma io non tradisco il mio ragazzo. Puoi obiettarmi che lui fa lo scemo con Bea, puoi obiettarmi che sei un bravo ragazzo, ma io sono fatta cosi’”
Disse :” Farti vedere in asciugamano non e’ tradire “
Risposi :” Ti accompagno alla porta, e’ meglio e prometto di dimenticarmi dell’accaduto “
Mi attacco’:” Prima pero’ devi dirmi una cosa. Quei due con te e la tua amica si sono fatti ancora sentire?”
Risposi ridendo :” Sei geloso, sei geloso “
Mi disse, con faccia seria :” Dimmi la verita’ “
Gli chiesi :” Vuoi che esca solamente con te?”
Mi disse :” Non cambiare discorso “
Gli risposi :” Ti rispondo, ma poi anche tu mi rispondi?” Fece segno di si con la testa
Gli dissi :” La mia amica mi ha detto che vorrebbero organizzare la cena subito dopo il primo dell’ anno,sono stata molto evasiva sulla risposta. Ho fatto finta che fosse arrivato Andrea “
Mi rispose :” Non puoi andarci, ci proverebbero con te. Sfonderei la porta di quella casa. Si, rispondo alla tua domanda, voglio che esci solamente con me. Non ce la farei a pensare che tu sia a casa di quelli e che ti spoglino “
Gli dissi :” Mi so difendere bene. E poi, tu non ti comporti come loro? La prima sera mano sulla coscia, durante il ballo sui seni e sul fondoschiena. Critichi loro , ma sei come loro “
Mi disse :” Chiara, e’ normale, tu mi piaci . Non mi mettere al loro livello, quei due cercano solo un’ avventura. “
Lo guardai e gli dissi :” Forse ora e’ meglio che tu vada, e’ molto tardi “

Mezzora dopo uscivo dalla doccia, immersa nei miei penseri. Avevo fatto la scelta piu’ giusta? Ero stata coerente con me stessa? Analizziamo la situazione: Andrea era ormai totalmente assente; Diego mi trattava come una puttana e poi c’era questo ragazzo, uscito dal nulla, che era partito veramente male;.Una mano sulla coscia in discoteca, scambiandomi probabilmente per una facile. Eppure poi mi era sembrato pentito veramente, si era dimostrato premuroso, gentile e simpatico. E’ vero, durante il ballo, aveva fatto un po lo scemo, ma la bachata e’ un ballo sensuale. Lo stavo giustificando? Ero impazzita all’improvviso? Pero’ non leggevo nei suoi occhi l’arroganza di Diego, seppure ci avesse provato.In modo soft e cortese, ma ci aveva provato. Credevo forse che mi volesse come amica del cuore? Perche’ facevo la scandalizzata su situazioni ovvie? Nonostante fossi impegnata, ci ero uscita, cosa avrebbe potuto pensare lui? Che ero l’ingenua della citta’ o che in fondo non ero la brava ragazza che volevo apparire? Ma io sono una brava ragazza, stavo vivendo solamente dei mesi difficili.
La camera era in penombra , avevo spento la luce, le tapparelle erano leggermente alzate, all’altezza della ringhiera del balcone. Da fuori, anche i palazzi vicini, non avrebbero potuto vedere nulla. Mi alzai in piedi e fissai al centro del mio letto. Ecco, Silvano avrebbe voluto che io fossi entrata in camera ,con solamente l’asciugamano, alla sua merce’. Si sarebbe sicuramente avvicinato e avrebbe slacciato il nodo, che mi teneva su l’asciugamano. Con la mano imitai il suo gesto, e il mio accappatoio cadde. Rimasi nuda nell’oscurita’. A quel punto ,Silvano si sarebbe fiondato su di me con le mani e con la bocca, a cercare il mio corpo. Probabilmente avrebbe preteso molte piu’ porcate di quelle fatte da Bea con Gaetano.Probabilmente avrebbe anche filmato, mentre mi istruiva su come fare la troia.
Mi sedetti sul letto nuda, e presi il cellulare. Vidi che c’era un messaggio messanger di Silvano “ Buonanotte Chiara, a domani mattina. Anche se mi hai mandato via, mi piaci molto “ con tante faccine con i cuori
Gli risposi:” Scusami, spero non te la sia presa “
Aggiunse :” Non ti preoccupare , oggi ho scoperto qualcosa in piu di te : il colore delle pareti della tua cameretta “
Tra di me sorrisi, e gli risposi :” Buonanotte “ con uno smack
Ma la conversazione non fini’, Silvano mi scrisse :” Mi mandi una tua foto?”
Mi guardai da testa ai piedi, ero completamente nuda. I miei seni erano leggermente illuminati dalla luce che filtrava dalle tapparelle. Gli risposi :” Che foto vuoi?”
Mi scrisse :” Vorrei vederti un po meno vestita di oggi “
Piu’ svestita di cosi’, ero completamente nuda. Mi alzai, sistemai il cellulare appoggiato ad un libro sulla mia scrivania, assicurandomi che inquadrasse il letto. Misi l’autoscatto regolato dopo un minuto. Tornai a sedermi sul letto, con una mano coprivo la mia figa, con ll’altra cercavo di nascondere i miei seni, anche se un capezzolo spuntava. Avevo una terza piena, due mammelle che rimanevano su da sole, a forma di mela, con dei capezzoli di medie dimensioni. Andavo molto fiera delle mie tette, che facevano impazzire Andrea e i ragazzi in generale. Sicuramente battevano quelle di Bea, che risultavano piu’ piccole e svuotate. Sorrisi, e dopo qualche secondo, vidi il flash che illuminava la stanza. Mi sdraiai, e mi misi leggermente di traverso, per far inquadrare all’obiettivo il mio fondoschiena, leggermente piu’ grosso di quello di Bea, ma sempre ben fatto. Due natiche molto rotonde e sode , scolpite, inviolate . Nuovamente mi accorsi della luce , mi alzai per andare a vedere le foto.
Era la prima volta che mi ero fatta due foto sexy, e che foto. Ero completamente nuda. Le guardai, ero soddisfatta. Ma non era mia intenzione mandargliele, me le ero fatte solamente per una mia vanteria personale. Ma mi ero dimenticata di rispondergli. Tornai su messanger e gli scrissi :” Saro’ meno coperta a capodanno, mi vedrai quel giorno “
Rispose :” Wow, bikini e brasiliana ?”
Ridendo , gli risposi :” Non siamo in america ad una festa in spiaggia “
Scrisse :” Accendo a manetta i termosifoni cosi’ ti spoglierai “
Sarebbe stato sicuramente capace di farlo. Gli scrissi :” Meglio che vada a dormire, ti aspetto domani mattina “
Mi scrisse :” Peccato, avevo voglia di vedere una tua foto “
Gli dissi , ridendo :” Magari la mando a quei due ragazzi “, mettendo le faccine
Rispose,allarmato :” Vi scrivete su whatsapp?”
Gli dissi :” No, devi stare tranquillo. Se fai il bravo, una di queste sere ti mando una mia foto vestita bene “
Mi rispose :” Non vedo l’ora “
Appoggiai il cellulare al como, non senza prima di riguardare le due foto. Decisi di cancellarle, troppo pericoloso tenerle nel cellulare. Prima di addormentarmi, mi chiesi se Silvano se le sarebbe meritate quelle due foto. Meglio le foto o meglio farmi vedere nuda dal vivo? Ma cosa stavo andando a pensare. Eppure , se le meritava o no le foto?Non mi seppi dare risposta e mi addormentai.

La mattina dopo suono’ verso le nove e mezza. Ero in casa da sola, i miei genitori erano al lavoro. Mi diede un pacco , da cui proveniva un ottimo odorino. Ero con un maglioncino a bottoni, jeans , scarpe sportive. Una tenuta molto casual. Misi a bollire il latte, e dopo un po ci sedemmo a tavola. Iniziai io a parlare.
“In merito a ieri sera, volevo scusarmi. Sono stata troppo glaciale , senza darti troppe spiegazioni”
La mise sul ridere, dicendo :” Tanto sono di nuovo qui, le tue tette sono ancora in pericolo “
Gli chiesi :” Veramente ti piacciono cosi’ tanto ?”
Mi rispose :” Certo, tutte le tue foto in bikini di facebook le ho salvate e di una ho fatto un poster e l ho appeso in camera mia. Quella con il bikini giallo, eri veramente bellissima “
Dissi :” Domani vengo a controllare in camera tua “
Rispose :” Non vedo l’ora che vieni . Ora devo andare, ho un impegno con mio padre. Mi ha avvisato all’ultimo stamattina.Pero’ ho una domanda: Sotto quel maglioncino , cosa hai?”
Senza farmi problemi , gli risposi :” Maglietta e reggiseno “
Mi rispose :” Quando vedi un ragazzo, la maglietta non dovresti metterla. Se ti apre i bottoni, trovarti con la maglietta sembreresti l’antisesso. Meglio solamente il reggiseno “
Gli dissi :” Meglio che vai, o fai tardi con tuo papa “
Rispose :” Quando parlo di questo, mi mandi sempre via. Hai fatto la stessa cosa anche ieri sera “
Dissi :” Ieri sera mi avresti voluta completamente nuda dopo la doccia “
Rispose :” Certo, mica vado a cercare le foto porno su internet. Io voglio vedere nuda la ragazza che mi piace. Le altre non mi interessano”
Dissi :” Giurami che sei sincero “
Rispose :” Te lo giuro e ti giuro che rimarrebbe’ tra di noi “
Lo guardai, ormai avevo perso la capacita’ di parlare e di rispondere. Ogni mia resistenza veniva forzata dalle sue parole.A differenza di Diego, non usava la forza e l’arroganza, ma solamente il dialogo. E questa cosa di lui mi piaceva, perche’ non mi forzava. Insisteva certo, ma e’ nella natura umana insistere se si vuole una cosa. In fondo siamo animali e gli istinti fisici sono primordiali.
Continuo’ a parlare lui :” Ti scrivo dopo, devo proprio andare “
Lo accompagnai alla porta, ringraziandolo della colazione. E appena chiusa la porta, mi appoggiai alla parete e respirai profondamente. Corsi subito dopo in bagno , e mi misi davanti lo specchio. Lentamente aprii’ i bottoncini del mio maglioncino fino in fondo, e al termine, iniziai a vedere la maglietta bianca. Mi tolsi il maglioncino e mi sfilai la maglietta. Mi rimisi il maglioncino e ripetei l’operazione. Al termine, si inizio’ a intravedere il mio reggiseno blu ametista. Aveva ragione lui, era tutta un’altra cosa.
Il pomeriggio mi aveva scritto , chiedendomi se la sera ero libera. Gli risposi di no, dovevo vedermi con un’amica, pero’ mi convinse ad accompagnarmi lui a casa. Si fece trovare verso le undici e mezza davanti la pizzeria dove ero andata. Alla mia amica disse che mi stava venendo a prendere il mio ragazzo. Non si insospetti’, e per mia fortuna non mi chiese di venirlo a salutare alla macchina. Se no come mi sarei giustificata? Che scusa avrei trovato? Non potevo sicuramente dirgli la verita’ . E poi quale era la verita’? Neanche io la conoscevo precisamente.
Dopo cinque minuti , arrivammo sotto casa mia . Lungo il tragitto, mi racconto ‘ la sua giornata, mi spiego’ dove aveva accompagnato suo papa’. Io lo ascoltavo attentamente, alternando risate a domande. Sotto casa, vedevo che lui non diceva nulla, probabilmente aspettava che io dicessi qualcosa. E infatti ando’ cosi:” Vuoi salire dieci minuti?”
E cosi’ nuovamente mi trovai nella mia camera assieme a lui, sempre in un orario notturno, e con i miei genitori che stavano dormendo, nella stanza vicina. Anche in quest occasione ci fu silenzio, finche’ non mi venne in mente di dire :” Se vuoi guardiamo un film “
E luiri spose :” Prima fatti una doccia, cosi’ poi vediamo un film, ma lo scelgo io “
Non risposi, continuando a fissarlo. Lui aggiunse :” Chiara, se continuamo ad uscire assieme, e’ normale che ti chieda queste cose.Quando un ragazzo va a casa di una ragazza a quest’ora, magari vede un film porno o foto della ragazza nuda, mentre lei lo sbocchina “
Aprii’ gli occhi in segno di forte stupore, anche se in fondo mi aspettavo richieste simili. Decisi di non dire nulla. Ripensai alle due foto cancellate. Se gliele avessi fatte vedere, mi avrebbe fatta inginocchiare per sbocchinarlo. Immaginai la scena nella mia mente
Continuo’ ancora lui :” Chiara faccio che andare. Questo tuo silenzio mi fa capire che ti senti a disagio. Comunque ho un regalo per te “ E mi passo’ un pacchettino, che tiro’ fuori da sotto il giubbotto.
Ero veramente confusa , non sapevo cosa dire, lo aprii’, continuando a fissarlo. Scartato il pacchetto, scopri’ il contenuto. Una brasiliana rossa e un reggiseno modello push up, sempre rosso. Il reggiseno era lavorato in pizzo, e trasparente in molte sue parti. Sicuramente l’aveva pagato molto questo completino, vista la griffe.
Lo tornai a guardare e gli dissi :” Grazie, non avresti dovuto. E’ per domani sera? Temevi non mettessi qualcosa di rosso?”
Mi disse:” Per quello e per stupirti sempre. Adesso vado, che domani sara’ una giornata molto lunga “

Gli dissi :” Tu sei sempre molto carino con me, devi capire che ho il ragazzo pero’”
Rispose :” Chiara, capisco tutto, e la prima volta non e’ facile. Dopo che ti lascerai mettere nuda, sara’ quasi automatico farti toccare e sbocchinarmi”
Gli dissi :” Dal vedermi in asciugamo, sei passato a chiedermi i bocchini”
Mi rispose :” Certo , mi piace passare il tempo con te, mi piaci un sacco, ovviamente voglio anche i bocchini. Se no sarebbe un rapporto incompleto.Sai cosa ho sognato la scorsa notte? Che venivi a trovarmi in camera mia, che mi sbocchinavi, che ti facevi sborrare in bocca, e che tornando di la, baciavi con lingua il tuo compagno”
Continuo’:” Probabilmente mi odierai, ma prima o poi sarebbe venuto fuori questo discorso. Se non alla seconda uscita, o alla quinta, o alla decima o dopo sarebbe venuto fuori. Aspettare cosa sarebbe cambiato?”
Gli dissi :” Non so cosa risponderti”
“ Meglio che vada, scusami per questi discorsi “
Lo guardai allontarsi dalla mia camera e lo seguii fino la porta. Chiamo’ l ascensore, e nel mentre l’aspettava, pensavo al da farsi. Non potevo richiamarlo in casa, o sarei finita nuda a succhiarglielo. Lui era stato chiaro, non maleducato. Aveva detto cosa voleva dal nostro rapporto : non amicizia sicuramente.
Decisi di dirgli :” Ci vediamo domani alla festa”
Mi guardo’ e mi disse :” Sperando che vedendoti con il tuo ragazzo, non mi butto giu’ troppo di morale. Sicuramente ti vestirai da femmina per lui, sicuramente dopo ci scoperai, sicuramente ci slinguerai davanti a tutti “
Gli chiesi:” E cosa dovrei fare? E’ il mio ragazzo”
Mi rispose :” Stai anche uscendo con me, ho anche un cuore , un cervello e vivo delle emozioni. Oltre a parlare delle tue tette e di bocchini, so cosa potrei sentire a vederti con un altro”
Gli dissi:” Veramente ti darebbe fastidio?”
Rispose :” Certo, pero’ al massimo prendo a pugni il pungiball che ho in camera. “
Aggiunse :” Chiara, meglio che vada o svegliamo i vicini a parlare sul pianerottolo”
Risposi :” Cosa devo fare con te, testone?”
Aggiunse :” Preferiresti uno che se ne sbattesse se stai con un altro? Io non sono cosi’, ricordatelo”
Risposi :” Ti prego, nessuna scenata di gelosia domani”
Mi disse :” Tranquilla, sapro’ soffrire in silenzio io”
“ Allora buonanotte “ gli dissi
E lui ridendo” Niente bocchino?”
Io gli feci la lingua ed entrai in casa e chiusi la porta. Mi appoggiai alla porta. In due giorni era passato dalla timidezza al chiedermi di mettermi nuda ,ai bocchini. Un bravo e simpatico ragazzo, ma molto porco sotto sotto. Pero’ dovevo mettere nella bilancia pregi e difetti. Difetti :Basso, magro, porco, amico dei tre moschettieri. Pregi : simpatico, all’apparenza serio,coerente , rispettoso. Tutti punti a suo favore. La bilancia dove sarebbe scesa? E se fosse scesa dalla sua parte la bilancia, cosa sarebbe successo? La risposta la conoscevo gia’
Mi arrivo ‘un messaggio :” Fammi entrare, mi hai lasciato chiuso fuori “ con le faccine
Farlo rientrare sarebbe stato pericoloso, non per la mia incolumita’. Quanto per la complicita’ che si stava creando . Silvano non usava i modi spicci, ma la simpatia. Probabilmente a letto era autoritario anche lui, ma era un altro contesto.
Mi arrivo’ un altro messaggio :” Domani perche’ non partiamo alle sette per Venezia, facciamo un giro, per le sette ti riporto a casa e il tuo ragazzo non sapra’ mai nulla? “
Apri’ subito la porta e gli chiesi:” Venezia? Saranno tre ore di macchina solamente andata”
Mi rispose :” Si o no, il resto sono dettagli”
Risposi :” E dopo mi costruirai un castello , per convincermi a farmi vedere nuda e farti un bocchino ?”
In modo serio , disse :” Sono cose scollegate. Si va a Venezia per passare la giornata assieme.
Un'altra cosa vederti nuda, succhiarti le tette e farmi succhiare l’uccello. Non ti voglio mica comprare, il tempo delle schiave e’ finito “
Dissi :” Scusa , sono abituata ai discorsi di Diego “
Rispose :” Alla fine Diego domina sempre la scena con voi ragazze, parliamo di noi, io ti invito a Venezia e tu lo tiri fuori?”
Dissi :” Dai entra, che ne parliamo “
Nuovamente torno’ in camera mia, e appena chiusa la porta, mi chiese :” Si o no?”
Dissi :” mi spieghi” ma non mi lascio’ finire la frase, che ripete’:” Si o no?”
Mi arresi, e gli dissi :” Si “
Mi sorrise e disse :” Ti fai bella per me domani sera?”
Gli risposi :” All’ultimo dell’anno tutte si fanno belle “
Aggiunsi :” Mi prometti che non dirai nulla?”
Rispose :” Ovvio, comunque il si era riferito a Venezia solamente o anche ai bocchini e al vederti nuda?”
Ripensai alla bilancia, nella mia mente vidi l’immagine della bilancia che stava per essere lasciata libera,libera di scegliere la sua strada. Ma cercai di essere lucida e di tornare alla realta’. Risposi :” E’ tardi, andiamo a dormire, visto che domani passi a prendermi presto .Poi la sera devo avere un’ora per…” e mi interruppi
Mi disse :” Continua “
Lo guardai, ripensai alla bilancia, il braccio stava scendendo verso il suo nome. Aggiunsi :” mi serve un’ora per farmi bella per te “
Rispose :” Cosi’ mi piaci Chiara, basta trattarmi da terzo, dopo il tuo ragazzo e Diego “
Lo avvisai :” Se mi inizio ad aprire, alla prima delusione, scompariro’ subito “
Mi chiese :” In che senso se ti inizi ad aprire?”
Risposi:” Come in che senso? Sto uscendo sempre con te, domani vengo a Venezia con te,. Non mi sto aprendo secondo te?
Disse:” Per me ti aprirai quando ti vedro’ nuda mentre mi succhi l’uccello” e rise
Gli dissi :” Hai un concetto molto spinto di apertura “ e risi anche io
Mi disse :” Casanova , a Venezia, sai quanti culi vergini, di mogli e fidanzate , ha rotto?”
Gli risposi :” Tu non sei casanova “
Rispose :” Certo, ma non e’ quella persona in se. E’ se il mito si puo’ incarnare in me “
Gli chiesi :” E tu vorresti essere il mio casanova?”
Mi chiese:” Hai il culo vergine?”
Non avrei dovuto rispondergli, erano cose mie personali. L’avrei dovuto mandare via, cacciare a pedate, svegliare i miei genitori, invece , da stupida, gli risposi :” Si “
Mi disse
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