tradimenti
Tradita dal mio uomo:vendetta immediata!cap1

12.03.2025 |
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"Patrizia non apre bocca e, per non dare vantaggi a nessuno dei due, riprendo ad inveire nei loro confronti..."
Patrizia é la mia migliore amica, ci conosciamo da anni e sappiamo tutto l'una dell'altra; anche le cose più intime e, quindi, comprese quelle inerenti il sesso. Approfittando che anche i nostri uomini hanno un buon rapporto tra loro, da diverso tempo ci frequentiamo con reciproca soddisfazione. Ma tutto questo fino a qualche giorno fa, perché da quel momento qualcosa tra noi quattro è cambiato. Patrizia é una gran figa ed é anche una gran porca. Suo marito non è da meno, anche lui da ultra cinquantenne si fa ancora apprezzare. Entrambe non abbiamo mai negato una certa attrazione nei confronti dei rispettivi mariti e anche se ci abbiamo sempre scherzato su, sia io che lei non abbiamo mai negato che ci saremmo fatte sbattere volentieri io dal suo uomo e lei dal mio. Devo ammettere, però, che da parte sua questa voglia è sempre stata più accentuata se non sfrontata. Spesso, al mare, osservando il mio uomo, non ha mai evitato di dirmi "cazzo se mi farei fottere dal tuo uomo e anche in modo sfrenato". Poi presa da una smisurata fregola erotica ha aggiunto: "promettimi che stasera ti farai sbattere da lui e che domani mi racconterai tutto. Io stasera mi rifaró con quel porco e cornuto di mio marito!"Oltre a una sonora risata ho sempre accompagnato queste sue uscite con un immancabile:
-"Cazzo sei proprio una zoccola ninfomane".
Naturalmente avevo sempre immaginato che l'appellativo di cornuto non fosse riferito a una sua scappatella extraconiugale perché non me ne aveva mai parlato.
Tutto, peró, accade una domenica, in un rinomato ristorante della nostra cittá, tutti e quattro seduti al tavolo, ognuno di fronte al marito dell'altra. Si dai primi minuti ho notato degli strani movimenti sotto il tavolo; Patrizia che si allungava un po' sulla sedia e il mio maschio che inizialmente sembrava tirarsi indietro, ma poi, anche lui si é sistemato comodamente, scivolando anche lui col bacino sotto il tavolo.
Non ho dato molta importanza alla cosa e mentre degustiamo un calice di vino bianco, i movimenti "tellurici" sotto il tavolo sembrano continuare.
Sono infastidita e con l'intenzione di far cessare la cosa mi alzo, dicendo di voler andare in macchina per prendere delle salviette imbevute. In realtà mi dirigo alla toilette solo per calmare il mio nervosismo rimproverando a me stessa quanto sia, in fondo, ingiustificato.
Ne approfitto per liberare la mia vescica e mi chiudo nel box.
Non passa neanche un minuto e, mentre sto per alzarmi per uscire, sento delle risate e la porta del bagno che viene chiusa a chiave.
-"Cazzo Patrizia devi essere proprio folle per farmi fare questa porcata mentre loro sono lì fuori che ci aspettano."
La voce è quella di Piero il mio uomo. Resto impietrita, ma non ho il coraggio di venir fuori e poi, sono morbosamente curiosa di capire fin dove si spingeranno. Dischiudo, pertanto, la porta del box proprio mentre Patrizia risponde a tono:
-"In realtà sono proprio infoiata ed é da ieri sera dopo che Lena mi ha detto che non vedeva l'ora di rientrare per poter cavalcare la tua bella minchia che ho voglia di infilarmi il tuo cazzo in fica e farmi sbattere da te".
-"Ma che gran troie siete? Vi fate queste anche questo tipo di confidenze"?
La incalza Piero. E lei, mentre libera il cazzo del mio maschio, inginocchiandosi, inizia a spompinarlo con grande foga, gemendo come una cagna. La mia vena di perfetta zoccola esibizionista e voyeur quale sono, prevale sulla rabbia per il tradimento che stanno per consumare e attivo la videocamera del telefono per riprendere ogni loro performance.
La mia migliore amica ora impugna il cazzo di Piero, lo guarda provocatoria e lo informa del fatto che io non sono meno troia di lei perché é da un po' che le ho confidato che mi sarei fatta trapanare la fica da suo marito Angelo. Anzi aggiunge:
-"In verità quella gran puttana della tua donna, la nerchia del mio uomo la vorrebbe proprio nel culo…e tu dovresti saperlo quanto la tua femmina lo adora prenderlo tra le antiche."
A queste parole Piero, forse innervosito da quegli insulti gratuiti rivolti a me, la tira su per i capelli la riversa sul lavabo a "90", alzandole il vestito sopra i fianchi, le sposta il filo del perizoma e la impala di brutto sul suo cazzo duro.
-"Ahahahah…porco bastardo, fottimi, aprimi in due, spacca la fica A questa puttana da strada."
Urla e geme forte quella lurida maiala. Dovrei essere furibonda e in parte lo sono perchè mi sento tradita, ma quella scena io e quella troia l'abbiamo sempre immaginata, sognata, desiderata.
Quella scopata é eccitante e mio malgrado mi ritrovo con la fica bagnata. La voce di Piero che la insulta richiama la mia attenzione e quella di Patrizia, mentre gode e rantola come una vacca da monta, mi infligge una fitta in fica perché la vedo godere, osservando i suoi occhi che ruotano nelle orbite mentre è in preda all'orgasmo. Qualche secondo ancora e dopo gli ultimi affondi, Piero la prende ancora per i capelli, la costringe in ginocchio e le sborra in bocca una quantità esagerata di sperma. La mia amica lo trattiene come può e lo ingoia tutto, pulendosi la bocca con una salvietta. Bacia Piero in bocca con la lingua e gli dice prima di uscire:
-"In tuo onore, bacerò Angelo e gli infilerò la lingua in bocca davanti a tua moglie così potrà sentire il sapore della tua sborra, porco!”
Il tutto è durato solo un due o tre minuti. Appena lasciano il bagno esco anch’io e, senza farmi notare, ritorno al tavolo come se nulla fosse.
Patrizia, come promesso, alla domanda del marito su dove fossimo spariti tutti, risponde, prendendolo per la nuca e, baciandolo in bocca, gli infila la lingua, mentre fissa provocante il mio maschio e, tuttavia risponde, che le scappava di andare in bagno urgentemente.
La sua sfrontatezza mi irrita al punto che vorrei sputtanarla davanti al marito senza esitare, ma il mio desiderio di vendetta è troppo grande per abbandonarsi all'ira cosí banalmente.
Patrizia mi lancia un’occhiata di sfuggita, sorridendo complice, poi il cameriere distoglie la nostra attenzione e tutti ci dedichiamo ai piatti da scegliere.
Tra il chiacchiericcio inutile di Angelo e i mugugni di approvazione di Piero sulle cazzate che dice, all’improvviso ho una sorta di illuminazione e so già come punirò quei due maiali traditori. Naturalmente Angelo sarà il complice che mi aiuterà a realizzare la mia vendetta e credo che se lo sapesse anche lui non vedrebbe l’ora di metterla in atto.
Giunti al caffè, comunico a tutti che andremo con la nostra macchina sulla scogliera vicina a guardare il mare e per gustarsi la sorpresa che ho in serbo per loro.
Tutti mi guardano stupiti ma, avendoli abituati spesso alle mie strane sortite, abbozzano un sorriso incerto.
Ci dirigiamo verso la nostra Land Rover da 7 posti che Piero dietro ha trasformato in una sorta di salotto e, prima che Patrizia possa prendere posto dietro, le intimo di sedersi davanti, accanto a Piero mentre io starò dietro insieme a suo marito. Il tono con cui lo dico è deciso e non ammette repliche, a quel punto ogni traccia di sorriso è svanita dalla mia faccia. Il tentativo della mia amica di rispondere le muore in gola, ma, soprattutto, deve aver avuto un brutto presagio per ciò che potrà accadere. La sua abituale spavalderia al limite della tracotanza è del tutto svanita. Piero ha seguito la scena mentre girava attorno al Suv per prendere posto alla guida. Anche lui, conoscendomi bene, ha intuito che qualcosa di eclatante sta per accadere. Saliamo tutti in macchina e dico al mio uomo di recarsi a Punta precipizio, un costone roccioso a strapiombo sul mare da cui si gode una vista sensazionale, soprattutto quando il mare è particolarmente mosso, come oggi.
Non appena parcheggia e si gira verso me ed Angelo quasi in contemporanea con Patrizia, entrambi si mettono in posizione d’attesa, quasi trepidante, viste le loro espressioni.
Guardo Angelo e gli dico che da questo momento dovrà assecondarmi in ogni mia iniziativa, senza opporsi e senza chiedere spiegazioni. Lo rassicuro, dicendogli che in compenso otterrà da me qualcosa che ha sempre desiderato e mai ottenuto. Oggi potrà festeggiare questa sua conquista. Poi mi rivolgo a Piero e alla mia amica puttana.
-“Non userò giri di parole, pertanto andrò subito al punto. Intanto, vi invito entrambi a guardare questo video e vi suggerisco di tenere ben attaccati gli auricolari. Visionatelo attentamente, è venuto niente male, degno di essere postato su PHub”.
Le loro espressioni mentre scorrono le loro immagini e ascoltano l’audio è di terrore, pallidi in viso e con la bocca aperta non riescono ad emettere un suono.
Nel frattempo, ho slacciato la cintura dei jeans di Angelo e per non spaventarlo e fargli superare l’imbarazzo iniziale lo rassicuro dicendogli:
-“Tua moglie e il mio uomo sono consenzienti, quindi rilassati e goditi tutto quello che ti farò, ma soprattutto dai sfogo alle tue perversioni che a detta di tua moglie sono veramente estreme. Inoltre, so che da sempre avresti voluto sbattermi come una troia, quindi godiamoci entrambi la prossima ora”.
Angelo dalla sorpresa passa immediatamente a una forma di straordinaria aspettativa, mettendosi comodo posizione, scivolando sul sedile e rilassandosi in modo molto sbracato.
Piero dopo lo sbandamento iniziale quasi urla:
-“Lena che cazzo stai facendo?”
-“Proprio quello! Sto per farmi un gran cazzo anche in base alle misure che intravedo dal box del tuo amico, qui, giá lancia in resta e devo ammettere che é notevole.”
Rispondo piccata e a tono. Patrizia non apre bocca e, per non dare vantaggi a nessuno dei due, riprendo ad inveire nei loro confronti.
-“Oggi vi ho sorpresi in bagno mentre lei ti spompinava e subito dopo te la sei impalata sul cazzo piegandola sul lavabo e fottendotela come una vacca da monta. E, purtroppo per voi, non potete negarlo perché il mio video vi inchioda.”
Prima che Angelo possa riaversi dalla sorpresa, ho già tirato fuori la sua mazza, della cui magnificenza non riesco ancora a capacitarmi. É veramente notevole; soprattutto dura. Inizio a segare e a leccarla tutta, facendolo impazzire di piacere.
Poi mi rivolgo ancora a loro e per la legge "dell'occhio per occhio, dente per dente”, li apostrofo:
-“Adesso tocca a voi decidere se stare a guardare senza fiatare e senza toccarvi ne reciprocamente ne masturbandovi singolarmente oppure scendere dal Suv e aspettare che io e questo meraviglioso porco abbiamo finito di trastullarci cazzo, palle, fica e culo”.
Entrambi rimangono senza parole e siccome il mio ragionamento risulta difficilmente attaccabile, restano come in attesa di qualche mio suggerimento. Pertanto, approfitto di questa loro profonda incertezza e questa volta con modi quasi accattivanti, li blandisco:
-“In fondo siete due porci e io e Angelo non siamo da meno; quindi il mio invito è di rimanere a osservarci mentre siamo noi questa volta a divertirci in vostra presenza.”
In tutti questi frangenti Angelo anche se ha ascoltato tutto, non ha smesso di gemere e sbuffare ad ogni movimento della mia mano sul suo cazzone e della mia lingua sulla capella. Che sua moglie fosse una gran troia ne era al corrente e credo anche che da diverso tempo la reputi capace di farsi fottere da un altro uomo perché non lo vedo per nulla sorpreso e ancora meno contrariato.
Recupero il mio cellulare dalle mani di Patrizia e faccio ripartire il video questa volta, disattivando gli auricolari e rimandandolo sul display del SUV da 12 “ e con il volume al massimo.
Patrizia è spettacolare e Piero non è da meno. Solo ora comincio a godermi quelle immagini e mi scopro enormemente eccitata. Poi mi concentro sulla bellissima minchia del mio temporaneo amante e devo constatare che è un esemplare di cazzo fuori dal comune. Lungo, grosso, pieno di vene, dritto e lucido con una cappella proporzionata a quella magnifica asta. Quella vista e ciò che mi provoca mi fa proprio sballare di eccitazione e il fatto di sapere che adesso farò quello che mi riesce meglio in questi frangenti, la Troia, mi procura una serie di fitte alla fica che mi fanno gemere ad alta voce. Farlo davanti a loro e soprattutto davanti al mio maschio, aumenta la mia perversione e libera i miei istinti. Adesso so che voglio godermi questo stallone e che voglio farmi possedere in tutti i modi e così sfrenatamente da perdere ogni ritegno. E voglio farlo sotto j suoi occhi, voglio che osservi attentamente come il suo amico si sbatterà la sua donna; come la possiederà in tutti i buchi e soprattutto come le romperà il culo, facendola godere come, forse, lei non ha mai fatto.
Di Patrizia non mi frega un cazzo. Le voglio bene, ma so anche che per un bel cazzo non si fa scrupoli e non la giudico neanche perché vuol dire che se lo ha fatto e lo fa è anche responsabilità del suo uomo.
continua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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