SENZA RITEGNO

Non ho più tenuto il conto di chi e quanti cazzi mi hanno infilato in fica e nel culo durante tutta la serata; prima o poi dovrò fare un resoconto di cosa é accaduto, ma questa è un'altra storia che racconteró più avanti. So solo che adesso non posso verificarlo, ma percepisco fica e culo slabbrati, come spanati vere e proprie piccole caverne. Per non parlare della mia bocca; ho le mandibole indolenzite per i cazzi che ho dovuto leccare e succhiare. Sento addosso il mio e il sudore altrui; ho ancora l'odore e il sapore dei litri di sborra che mi hanno riversato addosso e anche della pioggia dorata che due o tre cagne mi hanno schizzato in faccia, sui seni e sulle spalle. Sono letteralmente uno sorta di "sborratoio" vivente. Ma non posso, non voglio lamentarmi; quando ho provocato i miei maschi dovevo essere consapevole di quale e quanta perversione sarebbero stati capaci. E adesso so che non è ancora finita.
Aspetto Piero e l'innominabile; loro non hanno ancora abusato di me e li conosco; hanno atteso che mi riducessi in queste condizioni prima di fare le loro mosse e di infliggermi la loro umiliazione e mortificazione fisica e morale. La loro mente è troppo oscena, perversa e lussuriosa per essere qualcosa di ordinario. Ho ancora la benda e un cazzo mi sfiora la guancia e le labbra; sento l'odore selvatico di Minchia, lo riconosco, è il cazzo dell'innominato! sorrido e apro la bocca. Mi sbatte piu volte la cappella sulla lingua poi mi infila il suo pitone duro tutto dentro e mi preparo a ingoiarla. So quanto ama questo tipo di pompino con la mia lingua che gli sfiora e gli lecca le palle.
Inizia una scopata, tenendomi la testa da dietro, Piero col suo cazzo cerca e trova il mio culo, entrando e scivolando fino alle palle. sottolineando la cosa con queste parole:
- .
Quelle parole mi provocano l'ennesima fitta alla fica. Umiliarmi, mortificarmi e sottomettermi mi eccita sempre di più. L'innominato non può perdersi questa occasione e propone a Piero di slegarmi, togliermi la benda e di scoparmi in una maniera diversa.
Siamo rimasti solo noi in quel locale e mi rendo conto che sono al centro di un palco illuminato da faretti; sono stata l'attrazione di tutti! Smetto di pensare e mi ritrovo a cavalcare il cazzone di questo straorcitraordinario stallone, mentre il mio uomo si è sistemato dietro di me; mi solleva per le natiche e immagino che stia per incularmi, ma quando anche il suo cazzo si infila nella mia fica; urlo ed é solo per il piacere che si può provare, avendo due cazzi in fica.
Tre o quattro minuti e piscio sborra per il sopraggiunto orgasmo. I bastardi non mi danno tregua e, sempre sollevandomi per le natiche, mi impalano sui loro cazzi contemporaneamente, ma questa volta dentro il buco del mio culo. Da dietro Piero mi tortura il clitoride e l'altro bastardo maiale mi lecca tutta, labbra, viso, collo, seni, succhiando e mordendo forte i miei capezzoli. Non passa molto tempo che un altro intensissimo orgasmo mi fa esplodere e questa volta si, sborro e piscio, svuotando la vescica sul cazzo e sul ventre del mandingo. Sono esausta e non so se è finita, ma me la sono meravigliosamente voluta!