trio
Cosa sono? Una grandissima troia!
di Clelia_Rocco_coppia
05.11.2024 |
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"-“Siamo orgogliosi di ciò che sei diventata e di ciò che ancora potrai diventare!”
Aggiunge il mio uomo..."
Riproponiamo un altro dei nostri racconti rivisitati.____________________
Ripensare a Max che si sborra in bocca e che prosegue dopo un po', urinando e facendo zampillare la sua pioggia dorata fino alla sua bocca, mi provoca una fitta violentissima di eccitazione alla fica per la perversione che accompagna quella sua performance. Adesso sono al suo cospetto e la consapevolezza che emerge in quel momento é che la sua mente, diabolicamente perversa, mi prende al punto che identifico sempre più spesso la sua persona con la rappresentazione più sfrenata che ho del sesso; del piacere fisico ottenuto senza alcun controllo, della sua sottile vena sadica che si integra totalmente con il mio desiderio smodato di voler provare dolore, godendo e godere, provando dolore.
Sono in piedi, nuda con gli occhi chiusi e continuo a godermi quei pensieri su di lui che generano immagini lussuriose frutto della mia fantasia perversa. Senza cambiare prospettiva, la mia mente e quella puttana della mia fica si concentrano su questi scenari… su di lui, su quest'uomo dalla libidine sconfinata che io definisco un bastardo, porco, il sadico lussurioso e perverso. Ancora immersa tra fantasia e sogno, allo schiocco della frusta apro gli occhi e vedo il mio uomo seduto in fondo alla stanza e al centro di essa si staglia la figura di Max. Tutto intorno è pieno di specchi e non posso non notare che il suo cazzo duro svettante fuoriesce dalla zip abbassata dei suoi pantaloni. La cappella lucida, grossa, arrogante, sollevo lo sguardo e i suoi occhi freddi incutono una certa soggezione mi fissano; mi penetrano, come fossero il suo cazzo che vorrei sentire dentro ogni buco, in bocca, in fica, nel culo, nell'anima; insomma, lo bramo dappertutto! Dopo avermi "vestita" solo di un collare, le pinze ai capezzoli, e alle grandi labbra della fica e dotata di un immancabile dilatatore infilato nel culo con una bella coda fluente, completa il tutto, facendomi indossare una sottile mascherina al volto per dare un tocco di mistero. Mi sento pronta per qualunque perversa esperienza a cui mi voglia sottoporre. Una mano sul capo è un invito non tacito a inginocchiarmi davanti a lui; lo vedo piegarsi appena sulle gambe, mi accarezza i capelli con una mano facendo scivolare il frustino sui seni, sulle spalle, sulla schiena, tra le natiche e infine sulla fica, picchiettando all'altezza del mio clitoride.
-“Sbaglio se penso che ciò che tu desideri adesso è proprio quello che io ti farò tra poco”?
Mi chiede in tono retorico.
-“Si mio signore, lo spero con tutto il cuore”.
Rispondo con un filo di voce, constatando che questo nostro nuovo rapporto mi sorprende, ma mi appaga nello stesso tempo. Un altro padrone: un nuovo dolore, nuovo piacere, nuovo godimento. Non posso desiderare di più!
Mi prende per i capelli, mi solleva il capo e so già cosa sta per fare. Apro la bocca e tiro fuori la lingua.
Lascia cadere una scia di abbondante saliva e poi mi sputa con violenza ancora due volte in bocca.
Un’altra fitta alla fica mi induce a sentire in bocca il suo gradevole sapore di menta. Poi, sempre tenendomi per i capelli, mi ordina di non ingoiare e di far scivolare tutto sulla sua cappella. Lo faccio e per non perderne neanche una stilla, gli prendo in bocca solo la punta, leccandola tutto intorno. Vorrei ingoiarlo, ma sono consapevole che potró farlo solo su suo ordine. Libera il suo cazzo dalla mia bocca e mi colpisce due volte con il frustino tra le gambe per farle allargare.
-“Mani sopra la testa cagna”!
Ordina ancora. Poi il manico del frustino tra le cosce si fa strada e il mio piacere per quella violazione irrispettosa che víola la mia intimità cresce in modo osceno. Lo infila dentro e inizia a scoparmi così, lentamente, facendomelo desiderare sempre più in fondo. Si piega leggermente in avanti continuare a fottermi con questo surrogato di cazzo, ma ho lo stesso la sua bella minchia dura che mi sbatte sul viso, ne sento l’odore e il desiderio di spompinarlo diventa irrefrenabile. Lo sfioro prima con le guance poi con le labbra e il primo colpo di frusta mi raggiunge, violento sulla schiena.
-“Cagna non ti ho detto di toccarmi il cazzo in alcun modo; devi desiderarlo”!
-“Ti chiedo perdono, padrone”.
Rispondo convinta, chinando il capo in segno di sottomissione. Tira via il frustino dalla mia vagina e afferra la catenella fissata alle pinze sui capezzoli e la strattona fino a farmi piegare con la testa al pavimento. Le sue scarpe sono a pochi centimetri dal mio viso, istintivamente, tiro fuori la lingua e le lecco e per circa un minuto mi ci dedico come una vera cagna sottomessa e questo gesto osceno si trasforma in altre fitte zlla fica. Mi solleva il capo, con una mano sotto il mento e io, immediatamente inizio a leccare anche quella. Lui, compiaciuto, mi porge il dorso proprio come si fa con le cagne e io non smetto di omaggiarlo, lappando la sua mano proprio con istinto animalesco. Collega un guinzaglio al collare e mi fa "zampettare" un po’ per la stanza. Il mio uomo anche in questo frangente, rimane seduto comodamente e si gode lo spettacolo. Vedermi offerta a Max in maniera totale e completa, sa che mi umilia e mi mortifica ma è altrettanto consapevole che è proprio l'essere trattata così che mi eccita profondamente. Ciò mi fa anche capire quanto sia cresciuto il nostro rapporto; adesso mi godo appieno la libertà che la nostra unione "mi" e "ci" ha regalato e rifletto che è proprio farlo davanti a lui che mi arrapa da morire. Ora non sono più solo la sua cagna e la sua sottomessa ma sono diventata anche la schiava di Max. Tira il guinzaglio per obbligarmi a sostare di fianco a uno specchio in modo da poter ammirare la mia posa da cagna in tutta la sua elegante sensualità. Ammetto che quello che vedo mi piace e mi eccita molto. Mi accarezza la schiena, le natiche, modellando le mie rotondità. La carezza è lasciva, insinuante e si spinge fino alla fessura fradicia di umori. Tre dita dentro, li muove rapidamente e mi porta vicino all’orgasmo. Poi mi libera della coda e col cellulare riprende il mio buco del culo aperto. Ci sputa dentro, poi impugna il suo cazzo e lo infila tutto fino ai coglioni. Gemo forte, ma non per il dolore che è minimo perché il plug ha fatto egregiamente il suo lavoro. Lui intuisce che quella penetrazione mi fa letteralmente impazzire perché mi rende schiava, sottomessa, soggiogata e abusata in un rapporto contro natura, animalesco. Inizia a fottermi il culo con metodo, affondando fino alle palle; una sua mano passa sulla fica, mi tortura il clitoride e con l’latra, mi prende per i capelli, inducendomi girare la testa e mi infila la lingua in bocca, succhiando la mia. Poi mi sputa ancora in bocca e tra un affondo e l’altro nel mio culo, lecca ciò che ha depositato nella mia bocca, spalmandolo con la sua lingua sul mio viso, proprio come farebbe un mastino con la sua cagna in calore. Dallo specchio incrocio lo sguardo del mio uomo che riprende tutto col suo cellulare; ha il cazzo fuori e in tiro, si sega lascivamente. Si alza, si avvicina, mi accarezza i capelli, e mi offre la sua minchia da leccare, succhiare e spompinare. Questa è la scena che adoro di più e che avrei sempre voluto vivere con tutta me stessa e che adesso è reale; è stata una fantasia che spesso ho usato per masturbarmi e che mi ha provocato orgasmi intensissimi. In questo momento la vivo come una sorta di danza tra questi due meravigliosi porci che stanno per condividermi come loro schiava e che io ritengo, ormai, come i miei due soli padroni. Mentre uno mi scopa la bocca fino in gola, l’altro è tutto nel mio culo e dopo solo qualche minuto penso di essere già prossima a un orgasmo da urlo, percependo queste sensazioni intensissime che mi devastano di piacere il corpo e la mente. Oggi sembrano apparentemente indulgenti nei miei confronti, di solito nella mia fantasia ho sempre immaginato di doverli desiderare all’infinito gli orgasmi; ma, fortunatamente per me, adesso godrò come una cagna e spero di ripagarli, dando il meglio di me stessa. Il mio orgasmo monta e arriva come uno tsunami, un urlo soffocato perché ho il cazzo del mio uomo che adesso è scivolato tutto giù per la gola. Vedo Max che aumenta il ritmo dei suoi affondi, avvertendo il suo ventre che sbatte sulle mie natiche ed io mi sento quasi svenire per il piacere. All'improvviso, come in un flash, si bloccano entrambi e si scambiano di posto, maledetti porci bastardi, penso. Ora sento il bel cazzone di Max è tutto nella mia bocca e lo tiro fuori tutto per leccare l’asta, fino alle palle; me le gusto in bocca, dure, piene; le succhio una per volta e poi insieme. La sua minchia grossa e dura che riempie la bocca, assaporo l'odore del suo cazzo; mi piace e mi arriva al cervello insieme al suo sapore, aspro ma non sgradevole; sa di minchia buona! Succhio come una forsennata, mentre Piero mi infila un grosso vibratore in fica e il suo paletto duro nel culo. Ogni mio buco, ora, è pieno ed io mi sento veramente la loro cagna e in totale calore. I loro insulti mi umiliano, ma mi danno anche una enorme carica erotica. Sembra mi trovi ancora in una delle nostre fantasia o in un sogno, ma questa circostanza è del tutto concreta e quello che provo è estremamente reale!
Max mi prende per i capelli con moderata violenza, portandomi la testa indietro.
-“Sai cosa devi fare, lurida cagna”?
Mi insulta quasi con durezza. Alzo gli occhi e capisco che vuole di nuovo mortificarmi, tiro fuori la lingua, accogliendo la saliva del mio mastino in gola. -“Ora puoi continuare quello che stavi facendo troia…!”
Ordina, colpendomi violentemente con il frustino sulla schiena. So che é difficile crederlo, ma quei colpi per me sono pura eccitazione. Il suo modo di dominarmi, di umiliarmi, di sottomettermi, prima a parole, da sempre mi ha provocato una enorme eccitazione e adesso credo di non poterne più fare a meno neanche nella realtà. Quindi, riprendo a spompinare ancora il suo magnifico cazzo, ingoiandolo tutto intero, mentre accompagno con i fianchi i movimenti del mio maschio che non smette di trapanarmi il culo. È tutto così tangibile che un altro orgasmo, devastante, mi travolge, più intenso di prima, godo con culo e fica contemporaneamente, sento i miei occhi roteare nelle orbite, come in trance, mentre il bastardo di Max mi blocca la testa con entrambe le mani, infilandomi il suo cazzo in gola fino alle palle e, impedendomi, quasi di respirare. Un primo schizzo violento mi arriva in gola e lo mando giù per paura di soffocare, ma lui intuisce, allenta la presa, lo estrae ancora duro dalla mia bocca e mi sborra in viso, sul collo, sui seni; sembra non finisca mai. Istintivamente me lo spalmo addosso e poi lecco e succhio ogni stilla. Riprendo in bocca la sua minchia e la lecco raccogliendone ogni singola piccolissima goccia in ogni anfratto della sua meravigliosa cappella. Neanche il mio uomo resiste e, abbandonando il mio culo, invade la mia bocca col suo cazzo. Riprendo a leccare e spompinare, godendomi il sapore del mio orgasmo e il fatto che è appena uscito dal mio culo mi manda in totale trance erotica. Mi arriva tutto al cervello sotto forma di eccitazione parossistica. Lecco e succhio come un’invasata e finalmente anche questo porco bastardo, mi tratta come uno sborratoio umano, svuotandosi le palle in gola e poi ancora sul volto, tra i capelli, sul collo e sui seni. Anche in questo caso il mio istinto da cagna prevale e inizio a raccogliere con le dita la sborra del mio uomo per leccarla e succhiarla. Sento la differenza di sapore ed è meraviglioso constatare quanto entrambe mi piacciano. Ora ho i due cazzi proprio davanti al mio viso. Li guardo negli occhi, il loro sorriso è quasi un ghigno e so cosa desiderano. Quindi, impugno la loro carne dura e inizio a leccarla, lascivamente, succhio e spompino come una troia, ripulendoli dei residui di sborra che ancora fuoriescono dal loro meato sulle cappelle. Li prendo in bocca insieme, leccando e succhiando le loro cappelle, cospargendo il viso e il collo dei loro umori post-coitali e mi sento veramente una grandissima troia, sottomessa, pronta e disponibile a concedere tutto ai suoi padroni. Soddisfatta, appagata e oserei dire dissetata, mi distendo sul pavimento quasi senza forze, alzo lo sguardo verso i miei stupendi padroni, sorridono beffardi e impugnando i loro manganelli ancora semirigidi, fanno partire nella mia direzione la loro pioggia dorata irrorandomi sul viso, sui seni e su tutto il corpo. Tento di raccoglierne un po’ con le mani e con la bocca aperta e la lingua pronta a riceverla, mentre la spalmo sul corpo, leccando, alla fine, le mie mani impregnate di liquido ambrato. Si siedono a fianco a me e con le loro voci mi sussurrano:
-“ Sei una vera cagna in calore”! Mi insulta Max, affabile.
-“Siamo orgogliosi di ciò che sei diventata e di ciò che ancora potrai diventare!”
Aggiunge il mio uomo. Lo dicono con convinzione, segno che sono soddisfatti e appagati dalla loro schiava.
Chiudo gli occhi e mi godo le loro mani che, liberandomi delle pinze ancora attaccate ai capezzoli e alle grandi labbra, mi accarezzano su tutto il corpo. Le loro bocche baciano e leccano i miei boccioli, succhiandoli avidamente. Una nuova eccitazione si impadronisce del mio corpo e intensi brividi lo percorrono. Le loro dita adesso sono sulla mia fica, la penetrano insieme, mi masturbano in coppia, poi il mio uomo esclama:
-“Hai la facoltà di esprimere un desiderio e puoi farlo solo adesso!”
-“Vi voglio entrambi, dentro di me. Adesso!”
Rispondo pronta.
-“Ok e noi siamo qui per te. Ora.”
-“Te, ti voglio in fica. Lui, questo gran porco perverso da sempre sogno il suo cazzo tutto nel mio culo”.
Ha solo il tempo di insultarmi, dandomi della grandissima troia, che già si distende e si lascia cavalcare, facendo scivolare dentro la mia nicchia fradicia il suo cazzo. Max è già dietro di me, mi piego appena per favorire il suo ingresso tra le mie natiche e sento la cappella premere e farsi strada. in pochissimi secondi la sua straordinaria mazza sparisce nel mio retto fino a percepire le sue palle sui miei glutei.
-”Ahahahahahah. Bastardo, mi spacchi, ma lo desideravo da troppo tempo. Ora fottetemi, maiali, perversi!”
Nel breve volgere di qualche minuto, tutte le mie terminazioni nervose anali sono in subbuglio e l’eccitazione e il piacere che sento crescere, accompagnato dal godimento che mi procura il cazzo del mio maschio in fica, mi portano in paradiso. L’orgasmo giunge devastante, intenso, come una tempesta. Urlo tutto il mio piacere e la mia fica schizza umori dappertutto. Anche i miei maschi sono al limite e, mentre la fica e culo mi inducono gli ultimi spasmi di piacere, mi sento invadere davanti e dietro dalla loro sborra calda. Li sento scivolare dentro ancora per qualche secondo e, per evitare che possano uscire dalle mie nicchie calde, chiedo loro di rimanere così, riempiendomi ancora con la loro carne calda e pulsante.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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