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Sesso sfrenato e troia con una TRANS parte 2


di Clelia_Rocco_coppia
15.09.2024    |    3.997    |    11 9.6
"Come immaginavo, oltre che sperarlo, mi dimostra ancora una volta che gran maiale sa essere e che più sono troia più è possibile coinvolgerlo..."
Il giorno dopo a metà mattinata decido di fare una videochiamata a Piero.
-“Buongiorno amore mio, ti ho inviato un file con un video veramente intrigante, ti suggerisco di dare un occhiata appena sarai da solo. “
-“Ora mi hai incuriosito, quindi, il tempo di accendere il mio laptop e mi godo cosa hai combinato, sapendo che ogni tua mancato rispetto alle mie consegne sarà punito!”
Per captare la sua benevolenza lo coccolo amorevolmente e lui risponde alla grande, mi blandisce con parole dolci, tenere e questo suo atteggiamento smielato contrasta fortemente col suo essere nello stesso istante un porco spietato, animato dalla sua sottile e sfrenata perversione. Ricordarlo in quel momento mi eccita e mi fa bagnare incredibilmente.
-“Visto che non mi hai detto dove sei stata ieri sera, cosa dovrei pensare?”
-“Avrai la tua risposta nel video che stai per guardare.“
Il tono delle mie parole è provocante, quasi spavaldo o, come direbbe lui, da puttana navigata. Quindi, clic su play e subito mi chiede retoricamente:
-“Vedo chiaramente che una delle troie sei tu; ma l’altra chi è? Non ricordo che tu mi abbia mai parlato di lei!”
Lo percepisco teso, il suo volto imperturbabile mi crea ansia e penso che potrei averla fatta grossa. Ma quando le sue labbra si piegano appena in una smorfia che sembra di compiacimento, la mia tensione si allenta fino a sparire del tutto quando orienta il cellulare sul suo pacco, mostrando la sua mano che lo accarezza, facendo intuire il cazzo già duro. Come immaginavo, oltre che sperarlo, mi dimostra ancora una volta che gran maiale sa essere e che più sono troia più è possibile coinvolgerlo. Sfrutto l’abbrivio di questa sua reazione e dico:
-“Ora segati per me, porco bastardo!”
-“Anche volendo non potrei c’è la mia stagista nell’altra stanza.”
-“Allora chiamala! Tanto le hai già aperto la fica e spaccato il culo a quella troietta. Pensa me lo ha confermato lei stessa la prima volta che l’ho incrociata nel tuo ufficio, quando, a un mio sguardo è diventata rossa per la vergogna, magari pensando, probabilmente, di essersi fatta fottere e inculare dal mio uomo.”
In quella occasione ho anche intuito, osservandola, quanto quella puttanella ami il cazzo del mio uomo per come lo guardava adorante e, invece che ingelosirmi, la cosa mi ha eccitata, sapendo che il mio maschio, appositamente, lascia sempre tracce delle sue chiavate perché io le scopra. Dopo quel campanello d'allarme, sono, quindi, andata a sbirciare nella galleria del suo cellulare dove ho potuto apprezzare la giovane troia mentre lo spompinava, ingoiando la minchia del mio porco bastardo. Come lui l’abbia circuita consensualmente lo scriverà lui stesso se riterrà eccitante farlo.
Per quanto mi riguarda, devo ammettere che alla vista di quelle immagini, non ho resistito e, masturbandomi come una quindicenne vogliosa di cazzo, ho goduto come una puttana. Il rumore della zip dei suoi pantaloni, mi riporta al presente e vedo che si è tirato fuori il cazzo già duro e fissa con attenzione ciò che accade nel video.
-“Cazzo, amore Ma è una….”
-“Trans? Sì! lo è ed è anche una meravigliosa troia; pensa che mi ha scopata per bene in ogni buco…ed
è brava quasi quanto te, porco bastardo!
Lo interrompo, anticipando la sua affermazione e, mentre lo dico, tiro i seni fuori dal top e inizio a giocare con i miei capezzoli, strizzandoli forte fino a provocarmi dolore perché mi eccita proprio sentirlo così intensamente. Lo guardo segarsi, facendo scivolare tanta saliva sulla cappella e mi fa letteralmente arrapare; è concentrato a godersi la mia performance e non riesce a stabilire cosa e chi guardare.
-“Cazzo, amore devo riconoscere che ormai sei diventata proprio una grandissima troia, mi hai superato in perversione, ma non puoi vantartene perché questa tua spavalderia la pagherai non avendola, IO, autorizzata.”
Lo dice con estrema convinzione e già pensare a quello che mi aspetta, mi eccita ancora di più. Lo vedo armeggiare con l’interfono e con fare autoritario dice alla sua stagista di raggiungerlo.
Nel giro di pochissimi secondi, la giovane entra nel suo ufficio. Dalla posizione del cellulare posso godermi ogni sua reazione. Infatti, vederlo col cazzo in mano mentre si sega e guarda un porno, le illumina il viso. Ma non appena si rende conto della mia presenza in video collegamento, cambia espressione, cerca di darsi un contegno, girando il viso per non guardare e manifestando un profondo imbarazzo.
Il bastardo la tranquillizza subito, dicendole che sono al corrente di tutto e che anzi, approvo che lei contribuisca quando lui lo desidero ad allentare il suo stress in ufficio.
-“Ora vieni qui e gustati con me lo spettacolo che questa vacca della mia femmina ha dato insieme a un’altra cagna mentre si fottono tra loro e a mia insaputa. E siccome è proprio lei che mi ha suggerito di coinvolgerti. Ora avrai modo di scoprire quanto può essere troia la mia donna.”
Le mette una mano tra le cosce, senza neanche guardarla in viso perché concentrato sul mio video mentre spompino Isabella. Quella troia della stagista deve essere già fradicia non solo per quelle dita che la devastano la fica di piacere ma perché anche lei si gode la minchia della mia bellissima trans che si infila nella mia bocca fino a farmela ingoiare. Piero tira fuori le dita da quella nicchia allagata e, ordinandole di inginocchiarsi tra le sue cosce, le infila le dita in bocca dicendole:
-“So quanto ti eccita leccare la tua stessa sborra, quindi fallo, cagna”.
Quell’ordine la fa fremere fin nel midollo; infatti, vedo che socchiude gli occhi ed emette un lungo gemito mentre inizia a leccare e succhiare le dita del mio maschio. Dopo qualche secondo, lui la prende per la lunga coda con cui ha legato i capelli prima di inginocchiarsi e la obbliga a leccargli le palle, a succhiarle mentre lui si gode il cazzo di Isabella che si trova già nel mio culo, facendomi urlare.
-“Sei una lurida puttana, rotta in culo, amore; non perdi mai l’occasione di mostrare quanto sei cagna pur di farti sfondare il culo, lo adori troppo farti inculare perché svela la tua vera natura di vacca da montare e fottere senza ritegno.”
Non riesco a restare impassibile; ogni parola è una fitta di piacere alla fica. Ma non posso negare che ha centrato in pieno ciò che sono e come voglio sentirmi in questi momenti. Le mie dita scorrono veloci dentro la mia fica e non so più quanti ne ho infilati. Inoltre, quella schiava della sua stagista lo sbocchina, ingoiando il suo cazzo fino alle palle, infilandogli un dito nel culo mentre con l’altra mano si sditalina la fica, gemendo e rantolando per l’arrapamento che le provoca. Chiunque rivedrà le scene registrate dalle telecamere sistemate in quella stanza con tutto quel sesso sfrenato espresso dai corpi, dai gesti e dai gemiti dei protagonisti, percepirà a pelle quanta oscena lussuria si respirava in quei momenti.
Ciò che provo in questi istanti è qualcosa che non riesco a descrivere: il mio uomo che soffoca quella troietta vogliosa, facendole ingoiare la sua minchia; io che mi sfondo la fica con tutta la mano, perché le dita non mi bastavano più; Infine, sullo sfondo di questo scenario, le mie urla e gli insulti provenienti dal video che ripropone il mio lussurioso amplesso con Isabella, la mia amica trans meravigliosa e grande baldracca.
Presa da un desiderio sfrenato di un ulteriore livello di lussuria, quasi ordino al mio uomo:
-“Sfonda quella cagna, amore; spacca il culo a quella puttana; frustala e fai urlare quella lurida succhiacazzi!”
Come se il mio maschio non aspettasse altro, fa scivolare la cintura dai passanti, ne avvolge un po’ nella mano e fa partire il primo violento colpo sulla schiena. La giovane urla, e freme tutta, ma non smette di spompinare quel cazzo che adesso le sembra una specie di ancora a cui aggrapparsi. Il secondo colpo le stria di rosso le natiche ed è altrettanto violento. Anche stavolta la puttanella urla, ma è un “Sìììììììììì” prolungato che attesta quanto gradisca quel trattamento: è decisamente una schiava, sottomessa, desiderosa di essere abusat4. Piero la prende ancora per la coda, la fa mettere a 90 sulla scrivania, poi impugna il cazzo e, con mio grande stupore e piacere, la troia dopo aver allargato le natiche urla: “SFONDAMI TUTTA mio signore!”
Il mio maschio sembra anche lui colpito da questa sua reazione e, puntandole la cappella nel buco, con un solo affondo, la incula, facendole urlare un altro “Sì” lunghissimo.
-“Amore questa puttana è più cagna e schiava di te”! ma anche più viziosa perché quando ti racconterò con quanta morbosità si è lasciata inculare la prima volta mentre suo padre ci osservava, mi darai ragione.”
Questa affermazione condita da questo nuovo particolare finale, mi colpisce e sono presa da un desiderio violento di voler essere lì con loro per scaricarle addosso un po’ della mia brutalità.
Le infilerei in fica la mia intera mano chiusa a pugno, come sto facendo adesso con la mia fica, e le riempirei il culo con una bottiglia, facendola urlare, mentre mi farei inculare dal mio porco bastardo perverso. Ma il mio uomo sembra avermi letto nel pensiero perché dal sua cassetto della sua scrivania recupera un vecchio gadget fallico di circa 25 centimetri di colore nero e del diametro di circa 5 cm scarsi. Quindi, le ordina:
-“Infilalo in fica cagna tutto, senza lasciarne fuori neanche un cm.”
La giovane inizia a leccarlo e ad insalivarlo mentre non si perde l’inculata che il mio uomo le sta praticando; continua a gemere e finalmente inizia a penetrarsi con quella mazza, iniziando a urlare:
-“Ahaaaaaaaaaaaa! Sììììììììììììì!”
A quel punto le tante videocamere sistemate (a cui ho accesso) riprendono la scena da ogni angolazione e vedere quel manganello sparire tra le sue cosce mi procura il primo devastante orgasmo di quella mattinata.
-“Godo, godo, godooooooo!”
Grido senza ritegno, mentre un fiume di sborra scende tra le mie cosce, facendomi tremare e fremere in tutto il corpo. Ma sono ancora troppo eccitata per sentirmi appagata e dal cassetto del mio comodino tiro fuori un vibratore e lo infilo direttamente nel culo senza lubrificarlo tanto sono fradicia di umori, posizionandolo al massimo della sua vibrazione. Il mio uomo riesce a concentrarsi su tutto; e dando un occhio al video con Isabella che mi riempie la bocca di sborra e a me che in quel momento mi trapano il culo con un cazzo finto; non smette di inculare la sua cagna che, proprio in quegli istanti gode con la fica e col culo, urlando insulti a sé stessa, dopo averli subiti dal mio uomo.
-“Ahaaaaa, sììììììì, sfondami mio signore; spacca il culo a questa troia; aprile la fica in due, fai di me ciò che vuoi. Voglio essere la vostra cagna, la vostra puttana, la vostra schiava, ma ti prego, adesso fammi godere ancora. Con un’ultima serie di affondi, non solo riporta la sua schiava ad avere un altro devastante orgasmo, facendola urlare, tremare in ogni fibra senza ritegno, ma lui stesso non riesce più a resistere e, facendola inginocchiare, le versa addosso un fiume di sborra in bocca, sul viso, sugli occhi, tra i capelli e sui seni. Come un’invasata la cagna raccoglie quello che può, aiutandosi con le mani, leccando e portando in bocca quello che recupera; infine, come, farebbe una cagna, lecca il mio uomo sul ventre, le cosce, il cazzo, ripulendolo delle ultime stille di sborra; poi si dedica alle sue palle, ancora piene della sua saliva, fino ad arrivare al buco del culo che poco prima gli aveva scopato con le dita. Piero le accarezza i capelli e poi il viso e lei in segno di adorazione, bacia quella mano, leccando e lappando delicatamente, proprio con un atteggiamento animalesco. Quella scena mi provoca un brivido sottile di gelosia, ma riesco a controllarla, ripromettendomi, comunque, che quella schiava puttana, pagherà per questa sua sfrontata devozione.
Continua...
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