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Al servizio di Ornella - Le Ferie 5


di freddy15
30.01.2025    |    2.049    |    6 7.9
"Ornella per prima dopo aver steso il Suo asciugamano si è spogliata nuda e si è distesa seguita da Mario..."
La mattina successiva a colazione Mario ha detto che navigando sui siti di incontri ha scoperto che a mezzora di auto c’era una spiaggetta nel fiume che era un ritrovo di naturalisti e un sito di incontri, e ci ha proposto di andare a prendere il sole nudi lì e vedere come girava la situazione.
Ornella ha subito detto che le sembrava una bella idea e senza chiedere niente a me hanno deciso di andarci. Mario allora mi ha ordinato di preparare dei panini e il frigo portatile con qualcosa da bere. Così ci siamo accordati di partire verso le 10,00, il tempo di lavarsi e preparare le borse.

Alle 10,00 in punto eravamo pronti per partire e saliti in auto ci siamo diretti al fiume. Arrivati sul posto con qualche difficoltà per via delle poche indicazioni abbiamo parcheggiato l’auto. Mi sono caricato in spalla il frigo e ho seguito Ornella e Mario lungo un sentiero che sembrava portasse al fiume. Infatti dopo pochi minuti siamo usciti dalla vegetazione e davanti a noi si è aperto uno spiazzo con una spiaggetta di sabbia in un’ansa del fiume. Sul posto c’erano due coppie che prendevano il sole nudi e 4 uomini, anch’essi nudi. Ci siamo sistemati tra le coppie ed i singoli ad una distanza di qualche metro da entrambi.

Ornella per prima dopo aver steso il Suo asciugamano si è spogliata nuda e si è distesa seguita da Mario. Io osservavo e ho notato che gli altri naturisti ci guardavano con discrezione. Ornella a quel punto mi ha detto: “che fai? Dai, spogliati anche tu.”. Ho disteso il mio asciugamano e mi sono spogliato chiedendomi che effetto avrei fatto una volta nudo, completamente depilato e con la gabbia indossata ed il collare al collo. Infatti non mi sbagliavo e appena nudo ho notato tutti che mi guardavano, una donna di una coppia ha richiamato il suo accompagnatore per indicarmi. Mi sono subito disteso, quasi per togliermi quegli occhi da addosso ma Mario, che aveva notato l’effetto che avevo fattoi ha detto: “Verme, vai fino all’acqua a sentire se è fredda” dando uno sguardo complice ad Ornella. Mi sono alzato, avendo capito che volevano che mi mostrassi agli altri, e lentamente mi sono diretto verso l’acqua passando vicino alla coppia che mi stava osservando. Al mio passaggio ho sentito la donna dire: “hai visto? Ha la gabbia al cazzo e il collare, dev’essere lo schiavo di quei due.”. A quelle parole mi sono un po’ vergognato ma anche eccitato come al solito e ho proseguito fino all’acqua. Ho messo i piedi dentro e notando che uno dei singoli si era seduto per osservarmi meglio senza nascondersi mi sono piegato a sentire l’acqua con le mani mostrandogli il culo.
Quando mi sono alzato e girato per tornare al mio posto ormai tutti mi guardavano sorridendo e uno si è preso il cazzo in mano segandolo davanti a me.

Per un po’ abbiamo preso il sole tranquilli poi Ornella mi ha chiesto dell’acqua mi sono alzato e dal frigo ho preso un bicchiere e l’acqua e mi sono avvicinato a Lei per servirLa. Lei ha preso il bicchiere e ha bevuto e poi nel momento in cui stavo per tornare al mio posto mi ha detto a voce alta: “cagna, resta qui, leccami un po’ i piedi”. Mi sono accomodato sulla sabbia e ho iniziato a leccare i piedi della Padrona. Mentre continuavo a leccare Ornella mi ha detto che stavo per dare spettacolo e che tutti mi stavano guardando, ho girato un po’ la testa e ho visto che in effetti tutti mi guardavano e qualcuno commentava. Dopo qualche minuto Ornella mi ha ordinato di smettere. A quel punto è stato Mario a chiamarmi presso di Lui e sempre a voce alta: “verme, leccami il cazzo”. Ubbidientemente ho iniziato a spompinarlo davanti a tutti.

Mentre assaporavo il Suo cazzo Mario ha salutato il tipo che era più vicino e che si stava gustando lo spettacolo e hanno iniziato a scambiarsi qualche parola. Mario dopo poco gli ha chiesto se voleva incularmi, a quelle parole mi sono sentito una vera troia che veniva offerta al primo che passava. L’altro ha risposto subito che sarebbe stato un piacere e allora Mario gli ha detto. “dai vieni”. Il tipo, sulla cinquantina si è avvicinato un po’ imbarazzato, forse gli era mai capitato che un culo gli venisse offerto così, e si è sistemato dietro di me. Ha iniziato ad accarezzarmi il culo e a bagnarlo con le dita insalivate poi, con un po’ di indecisione ha chiesto se ero d’accordo, Mario allora gli ha detto: “è una cagna e fa quello che decidiamo noi” indicando con la testa Ornella che ci guardava tra il divertito e l’eccitato. Allora senza più pensarci il tipo mi ha puntato la cappella sullo sfintere e ha iniziato a spingere piano come se avesse paura di farmi male, ma il cazzo è entrato dentro facilmente e ha esclamato: “ma è sfondato!” cominciando a pomparmi il culo mentre Ornella gli ha detto: “sì lo ho sfondato ieri io”. A queste parole lui ha aumentato i colpi penetrandomi con forza e più in fondo poteva dicendomi che ero una troia mentre Mario mi spingeva il cazzo in gola scopandomi la bocca. Ho iniziato quasi subito a godere, sentivo la cappella che mi strofinava la prostata e accompagnavo i colpi andando incontro a quel cazzo che mi stava sfondando. Forse per l’eccitazione il tipo dopo poco ha iniziato a godere e ha detto: “cazzo, vengo” e allora Mario gli ha detto di sborrarmi pure in culo e allora con gli ultimi colpi si è svuotato dentro il mio culo riempiendomi di sborra. Poi ha tirato fuori il cazzo lasciandomi il culo con un vuoto e ancora pulsante dalla voglia. Mario allora mi ha tolto il cazzo dalla bocca e mi ha ordinato “dai verme, facci vedere come lo ripulisci il cazzo del nostro amico. Mi sono girato e con stupore del tipo gli ho preso il cazzo in bocca leccandolo e succhiandolo per pulirlo dalla sborra e dagli umori del mio culo mentre diceva: “si troia”.

Finito il mio compito Mario si è messo a chiacchierare con lui spiegandogli che ero lo schiavo di Ornella e anche Suo. Che eravamo in ferie per qualche giorno. Sergio, così si chiamava, ha detto che non aveva mai visto un vero schiavo e che non pensava che un uomo si facesse usare così senza limiti e ha aggiunto che era una figata. Nel frattempo Ornella stava parlando con la signora di fianco, naturalmente parlavano di me e mi sembrava di capire che avevo fatto eccitare tutta la spiaggia. La signora, Francesca, era molto attratta dalla mia condizione e si era avvicinata ad Ornella che allora mi ha chiamato e mi ha presentato: “ecco lui è il mio schiavo personale, fa tutto quello che io dico ed è molto ubbidiente”. Francesca le chiedeva da quanto lo fossi e come avesse fatto a farmi accettare quella posizione e Ornella le spiegava che per me era naturale comportarmi così ed ubbidire a tutto. Poi, forse per dimostrare il Suo potere su di me ha tirato fuori dalla borsa il guinzaglio e me lo ha fissato al collare e mi ha portato a quattro zampe, accompagnata da Francesca, fino all’acqua dove mi ha ordinato di lavarmi il culo e la faccia. Come un bravo cagnolino mi sono fatto portare e mi sono lavato davanti ai loro occhi. Francesca era affascinata dalla gabbia e ha notato la mia pelle liscia in ogni posto e Ornella gli ha spiegato che mi aveva depilato completamente appena arrivati in ferie.

Francesca allora ha detto che dev’essere bello avere un cagnolino così ubbidiente e che aveva apprezzato molto come le avevo leccato i piedi dicendo che lei impazziva a farseli leccare ma che non molti uomini sono disposti a farlo. Ornella le ha detto: “se è per questo lui lo fa volentieri è un leccapiedi nato e puoi anche pisciargli in bocca se vuoi” e gli ha dato il guinzaglio in mano continuando: “tieni te lo presto per mezzora puoi fare quello che vuoi”. Io sono rimasto sorpreso e umiliato da queste parole, mi stava prestando ad una sconosciuta come sei fossi un oggetto qualsiasi. Ma anche francesca è rimasta basita e per un attimo indecisa su cosa fare con il guinzaglio in mano, ma poi ha detto: “grazie, ne approfitto” e mi ha trascinato verso il suo asciugamano e a suo marito che ci stava guardando sorpreso anche lui.

Arrivati lei si è distesa e mi ha dato i piedi da leccare, ho iniziato a leccare per bene succhiando anche le dita una per volta mentre lei apprezzava con gusto il mio servizio e quando ho iniziato a passare la lingua tra le dita non ha trattenuto il piacere dicendomi di non fermarmi. Per quasi una decina di minuti ho continuato a leccare mentre lei ha iniziato a toccarsi. Il marito a quel punto eccitato anche lui si è spostato e ha messo il cazzo in bocca a Francesca che ha iniziato a spompinarlo. Francesca dopo poco ha raggiunto l’orgasmo e quasi contemporaneamente anche il marito le ha sborrato in bocca. Allora mi ha tirato per il guinzaglio e una vota che mi sono avvicinato mi ha preso la faccia con una mano e avendo capito cosa voleva ho aperto la bocca, e lei mi ha sputato tutta la sborra del marito in bocca dicendomi di ingoiarla. Ho eseguito ubbidientemente l’ordine mentre tra loro commentavano che ero una vera cagna.

In quel momento mi sono accorto che Mario assieme a Sergio si stavano divertendo con Ornella. Mario la stava inculando mentre Ornella succhiava il cazzo a Sergio, sentivo chiaramente le urla di godimento di Ornella che come al solito aveva orgasmi continui. A quel punto Francesca, il marito ed io ci stavamo gustando lo spettacolo. Mario ad un certo punto si è girato su sé stesso e ora inculava Ornella da dietro tendone le gambe allargate mentre Sergio la prendeva in fica da davanti in una doppia da film! Ornella continua va a godere sempre di più mentre i due cazzi la riempivano fino a che tutti e tre hanno raggiunto l’orgasmo finale.

Dopo quella visione evidentemente Francesca eccitata ha voluto provare qualcos’altro che forse non aveva mai fatto e allora mi ha detto di distendermi sulla sabbia mi è venuta sopra e dicendomi di aprire la bocca ha iniziato a pisciarmi in faccia e bocca. D’istinto io ho iniziato a bere è nel vedermi Francesca è impazzita dalla gioia per dire poi al marito: “a te non scappa?”. Lui si è alzato e dopo poco mi stava pisciando in bocca mentre tutti ci guardavano e commentavano ad alta voce. Quando si sono svuotati, soddisfatti di questa esperienza Francesca con il guinzaglio mi ha portato verso l’acqua e mi ha fatto lavare dicendomi che ero un vero cesso, anzi un bravo cesso di uomo. Poi mi ha riportato verso Ornala e mi ha restituito ringraziandola e complimentandosi per quanto ero bravo.

Dopo tutti ci siamo distesi a riposare e a prendere il sole fino a quando abbiamo deciso di tornare a casa. Mario e Ornella hanno salutato i vicini mentre io riempivo le borse e poi ci siamo vestiti e siamo andati verso l’auto per tornare al casolare.

Quella sera siamo usciti a cena, come al solito una serata piacevole, a vederci sembravamo tre cari amici e per me era uno dei pochi momenti, nonostante sentissi la gabbia stringermi il cazzo, in cui mi sentivo “normale”. Ma poco dopo all’arrivo della cameriera che mi ha lanciato uno sguardo a dir poco incuriosito, mi sono ricordato che indossavo ancora il collare da cane vergognandomi un po’ di farmi vedere da tutti così messo.

Finita la cena siamo tornati al casolare i Padroni si sono seduti sul divano e mi ha detto di spogliarmi e inginocchiarmi sul tappeto ai loro piedi. La sensazione di “normalità” perciò era durata poco e mi ritrovavo ad essere uno schiavo per i loro desideri e piaceri.

Mario ha collegato il Suo smartphone al televisore e ha fatto partire un film porno e abbiamo iniziato a seguirlo. Dopo poco Ornella si è tolta i sandali e mi ha messo davanti alla bocca un piede che ho iniziato a leccare come al solito. Nel frattempo Mario ha iniziato a carezzare i seni di Ornella e a tirarle ogni tanto i piercing che aveva ai capezzoli facendola eccitare. Ornella ha allungato la mano e aiutata da Mario ha preso il Suo cazzo in mano segandolo lentamente e quando è diventato duro si è sistemata meglio per prenderlo in bocca togliendomi da davanti i piedi.
Ornella continuava il Suo lento ed eccitante pompino tentando di ingoiare il cazzo di Mario ma non riuscendoci visto i suoi 20 centimetri anche se aiutata da Mario che le spingeva la testa. A quel punto Mario ha detto: “Tutto lo prende solo la cagna” e Ornella ha riso. Mario allora mi ha detto: “leccami i piedi cagna” ed io ho eseguito. Dopo una decina di minuti di limonamenti Ornella ha detto a Mario: “ho voglia di giocare con la cagna, lo appendiamo?”. Mario non se lo è fatto ripetere due volte, si è alzato e mi ha preso per il collare e trascinato fin sotto la sbarra. Mi ha fatto alzare e mi ha legato i polsi in alto e poi le caviglie alla sbarra a terra emi ha lasciato lì appeso per andare a prendere il borsone dei “giocattoli.
Ornella si è avvicinata e ha iniziato a carezzarmi i capezzoli e appena si sono inturgiditi ha iniziato a strizzarmeli sempre più forte facendomi contorcere, poi ha guardato il mio cazzo ingabbiato e ha detto: “guardati hai già il cazzo durissimo, sei proprio una troia assatanata”.

Mario è arrivato e ha messo sul tavolo un po’ di attrezzi quando Ornella gli ha detto di togliermi la gabbia perché voleva giocare anche con i miei gioielli, e allora Mario ha preso la chiave e mi ha liberato il cazzo che era già arrossato e con stampati i segni della gabbia. Appena liberato Ornella ha iniziato ad accarezzarmi il cazzo e a darmi i primi schiaffi sulla cappella per poi prendere i testicoli in mano e tirarli verso il basso per poi contorcerli facendomi contorce dal dolore. Mario intanto si è avvicinato con in mano lo Zapper, una specie di lungo accendino per dare le scosse, e ha iniziato a molestarmi dandomi le scosse ai capezzoli, all’interno braccia e cosce cercando i punti più sensibili per farmi più male e godendosi del mio gemere e contorcermi.

Ornella intanto con la frusta ha iniziato a colpirmi la schiena e le natiche, ero preso tra due fuochi quando non mi lamentavo per una scossa lo facevo per le frustate. Ornella poi si è spostata davanti a me e ha iniziato a colpirmi il cazzo e le palle con frustate sempre più forti, ma almeno quando mi colpiva il dolore era molto attenuato dall’eccitazione ed il piacere che sempre ho provato quando venivo colpito ai genitali, soprattutto ai testicoli. Mario passato dietro continuava a darmi le scosse anche attorno all’orifizio anale facendomi saltare ad ogni improvvisa scossa. Ornella a quel punto ha detto: “guarda come gli tira il cazzo alla troia” e si sono fatti una risata commentando il mio stato. Poi Mario improvvisamente mi ha infilato la punta del Trapper nel culo e mi ha dato una scossa all’interno dell’ano che mi ha fatto gridare dal dolore e strattonare violentemente le sbarre, e senza volerlo ho iniziato a piangere.

Allora Mario si è fermato e ha detto: “per oggi basta scosse, dai lo sleghiamo che ho un’altra sorpresa”. Mi stava per slegare ma Ornella lo ha fermato dicendo: “hai una benda?”, Mario è andato al borsone e la ha portata e Ornella mi ha bendato gli occhi. Ha iniziato ad accarezzarmi il corpo soprattutto dove persistevano i segni lasciati dalla frusta dandomi non poco sollievo, ma dentro di me non sapevo cosa aspettarmi ed essere bendato aumentava l’adrenalina in attesa di qualcosa.

Poi ho ricevuto il primo calcio alle palle, non forte ma non vedendolo partire mi ha sorpreso e ho gridato, Ornella mi ha detto: “dai non fare scena tanto lo so che ti piace” e i calci sono arrivati in successione sempre un po’ più forte. Il dolore ai testicoli e al basso ventre aumentava ma sentivo anche che stavo per produrre presperma che mi bagnava la cappella, e sapevo che questo eccitava Ornella facendola diventare sempre più violenta. Infatti in un attimo di pausa Ornella mi ha toccato il cazzo e poi mi ha messo in bocca un dito bagnato dai miei umori dicendomi che ero una cagna sempre in calore, per poi darmi in sequenza tre calci forti. Ero molto provato ora ma all’improvviso ho sentito un calcio arrivarmi da dietro e colpirmi le palle in maniera violentissima e sono rimasto senza fiato abbandonato senza forze. Mario mi aveva colpito molto forte e non riuscivo a riprendere il fiato dal dolore e solo allora mi hanno liberato dalle corde e mi sono accasciato a terra.

Non so come sia possibile ma nonostante il dolore fortissimo quell’ultimo colpo mi ha fatto venire, non con gli schizzi di una normale sborrata ma come un rubinetto aperto. Naturalmente se ne erano accorti e ridendo di me hanno iniziato a dire che ero proprio un vero masochista, he ro una cagna schifosa e cose del genere. Mi hanno lasciato riprendere il fiato e poi Mario mi ha fatto distendere a terra a pancia in giù e con delle corde mi ha legato con una tecnica giapponese che prevedeva vari passaggi di corda e vari nodi. Ornella era affascinata dalla maestria di Mario e si godeva lo spettacolo. Ora ero immobilizzato con le ginocchia piegate le braccia dietro al collo e anche un passaggio nella bocca. Mario è andato a prendere qualcosa.

Ero in attesa di capire cosa stessero per preparare, sentivo che ora si aggiravano attorno a me in silenzio e poi all’improvviso ho sentito il calore ed il bruciore della cera che colava sulla schiena. Hanno iniziato a farmi colare la cera alternandosi dalla schiena superiore scendendo verso giù fino a che qualcuno mi ha fatto colare la cera bollente proprio sull’orifizio anale. Ho lanciato un grido soffocato e mi sono contorto ma Mario mi ha messo un piede sulla schiena per bloccarmi mentre diceva ad Ornella di aprirmi per bene le chiappe. Ero terrorizzato, sentivo Ornella aprirmi e sicuramente, dopo gli ultimi sfondamenti dovevo avere il buco aperto quando Mario senza pietà mi ha fatto colare la cera all’interno del buco. Il dolore è stato lancinante tentavo di muovermi ma ero bloccato tentavo di urlare ma la corda in bocca mi strozzava le grida e piangevo.
A quel punto Ornella ha detto: “basta così, ormai è tappato, sembra una di quelle bottiglie con il tappo con la ceralacca” riedendo di gusto di me e della visione con Mario.

Allora Mario mi ha liberato le gambe e mi ha girato sottosopra, per poi con la corda bloccarmi le gambe spalancate. Appena terminato di legarmi Ornella ha detto: “ora tocca davanti, è da quando lo ho visto tutto depilato e liscio che non vedevo l’ora di farlo”. La tortura è ricominciata, ora li potevo vedere e ho visto che avevano in mano due grosse candele tipo un cero, una nera ed una gialla. Hanno iniziato a coprirmi di cera contemporaneamente i capezzoli, la cera scendeva abbondante ma quando si fermava ho scoperto che sul tavolo c’erano altre due candele accese che alternavano per non dover aspettare che si formasse la cera liquida. Si sono divertiti ad incerarmi tutto compresi i fianchi dove la carne è più delicata. Ormai sopportavo senza quasi più tentare di salvarmi aspettando il peggio.

Quando hanno finito con il petto e la pancia Mario ha detto: “lascio a te l’onore” e Ornella ha iniziato a far cadere la cera sul mio cazzo partendo dal basso per arrivare sulla cappella. Qui, essendo io circonciso perciò non protetto da pelle il bruciore era intenso, Ornella alternava le candele per coprirmi completamente di cera il cazzo ed i testicoli fino a che non è stata soddisfatta del lavoro fatto. Mario per non essere da meno ha voluto colarmi la cera anche fra le dita dei piedi da vero sadico.
Io ero distrutto, forse era stata la sessione più dura della mia vita in quanto al dolore provato, mi hanno liberato e fatto alzare. Sentivo la cera ormai seccata tirarmi la pelle da per tutto e stavo già pensando a quanto ci sarebbe voluto per toglierla quando Mario ha detto: “ora bisogna aiutarlo a toglierla sta cera e prese due fruste ne ha data una ad Ornella e ridendo dei miei tentativi di difendermi girandomi da una parte e l’altra hanno iniziato a frustarmi.

In effetti ad ogni frustata pezzi di cera si staccavano e cadevano a terra. Ornella ha iniziato a colpirmi il cazzo dicendomi di tenere le gambe aperte e non girarmi se non volevo essere appeso e stare lì tuta la notte. Ho tentato di resistere e dopo un tempo per me interminabile hanno smesso di frustarmi.

Avevo tutto il corpo dolorante e che mi bruciava e finalmente si sono seduti sul divano stanchi e soddisfatti e mi hanno dato il permesso di andarmi a lavare.
Sono salito in camera e mi ci è voluto una buona mezzora per togliere tutta la cera, in particolare è stata dura togliere quella entrata nel culo, per fortuna solo superficialmente. Dopo aver finito mi sono guardato allo specchio, avevo tutto il corpo segnato dalla frusta e chiazze rossastre penso a causa della cera. Il corpo continuava a bruciare anche se la doccia un po’ aveva alleviato il bruciore. Appena pronto sono sceso nudo in soggiorno pensando che ad Ornella avrebbe fatto piacere vedere il corpo così martoriato, (che strani meccanismi scattano nella mente dello schiavo!) appena uscito dalla porta della camera ho sentito che sotto stavano scopando, Ornella quasi urlava, come sempre quando godeva non riusciva a trattenersi. Arrivato giù Mario la stava sbattendo tenendole le gambe sollevate ed Ornella sembrava ormai in trance, godeva e gridava con gli occhi quasi rovesciati.

Mi sono inginocchiato sul tappeto a guardarli, quasi deluso di non essermi potuto mostrare alla Padrona, Mario in effetti era un gran scopatore e continuava a sbatterla senza pietà, poi ha tirato fuori il cazzo dalla fica e Ornella con mezza voce ha sussurrato un nooo, ma Mario di colpo le ha piantato senza tanti complimenti il cazzo in culo, Ornala ha inarcato la schiena ed emesso un quasi ruggito e ha avuto un orgasmo incredibile al quale Mario con gli ultimi colpi possenti si è svuotato dentro di lei.

E così era finita la nostra vacanza, infatti il giorno seguente, verso sera, saremmo partiti per il rientro a casa. Abbiamo passato la giornata in piscina a prendere il sole nudi, per la prima volta in questa settimana ero senza gabbia e la cosa mi sembrava quasi strana. Ornala mi ha anche tolto il collare così ho potuto constatare di avere un bel segno bianco attorno al collo, il resto del corpo era abbronzato ma il collare aveva lasciato un bel segno. Per la prima volta ho realizzato che dal lunedì dovevo tornare al lavoro e alla vita normale e mi sono preoccupato per quel segno. Ornella mi ha detto che l’indomani potevo andare in negozio da Lei a fare una lampada per attenuare il segno. Allora un po’ tranquillizzato ho pensato che mi sarei messo una camicia con il collo bello alto e cravatta per nasconderlo. Naturalmente per ritornare in piscina avrei dovuto aspettare che almeno i segni della frusta sul corpo sparissero, infatti avevo parecchie righe rossastre che mi segnavano la pelle soprattutto sulla schiena e le natiche. Certo la depilazione qualche sguardo e pensiero lo avrebbe fatto fare ai miei compagni di piscina ma per ora non mi importava.

Poco prima di mezzogiorno è arrivata Carla per salutarci visto che non poteva, per impegni, passare nel pomeriggio. Carla mi ha osservato bene e senza problemi mi ha detto che tutti quei segni della frusta mi donavano e che era dispiaciuta di non essere mai potuta passare per dare il Suo contributo.

Verso sera ci siamo messi in viaggio e con una sola tappa siamo arrivati a casa.
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