bdsm
Al servizio di Ornella - Le Ferie 2
di freddy15
14.01.2025 |
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"Dopo due colpi molto forti Ornella si è fermata e Mario mi ha slegato lasciandomi in ginocchio a riprendere fiato mentre iniziava a scopare Ornella..."
Quel primo giorno di ferie iniziava con bagni in piscina e risate. Dopo il primo bagno insieme Ornella e Mario si sono messi sui lettini nudi a prendere il sole mentre gli servivo un bicchiere di prosecco ghiacciato e delle patatine. Per iniziare abbiamo fatto un brindisi alle ferie e dopo aver bevuto con loro il mio bicchiere di vino Ornella, sdraiata sul Suo lettino mi ha ordinato di leccargli i piedi. Mi sono inginocchiato e mentre Lei continuava a sorseggiare il Suo vino chiacchierando e civettando con Mario ho iniziato a leccare i Suoi splendidi piedini. Leccavo con passione la pianta del piede per poi risalire a succhiare una ad una le dita. Come ormai sapevo di dover fare passavo la lingua tra le dita e le succhiavo lentamente ma profondamente. Mario era entusiasta a vedermi così devoto alla mia Padrona e commentava con Lei la mia passione nel leccare. Mentre continuavo nel mio compito di leccapiedi Mario si è avvicinato ad Ornella e hanno iniziato a pomiciare, Lui la baciava appassionatamente in bocca per poi dedicarsi a succhiare i Suoi capezzoli ornati dal piercing di due anellini d’oro. Ornella, come sempre, ha iniziato subito a scaldarsi e allungando una mano ha cominciato a segare il cazzo del Padrone che in pochi minuti è diventato durissimo. A quel punto Ornella mi ha ordinato: “dai cagna leccami la figa”, ed io immediatamente mi sono fiondato a leccarla, era già molto bagnata e il sapore del Suo sesso eccitato mi ha provocato una erezione che subito mi ha provocato un leggero dolore al glande per via della gabbia.
Dopo pochi minuti Ornella è arrivata al Suo primo orgasmo scaricando i Suoi umori nella mia bocca. Mario a quel punto ha preso Ornella e la ha fata sdraiare sul materassino che era sul bordo della piscina, gli ha preso le gambe e le ha alzate e la ha penetrata ordinandomi nel frattempo di leccargli il culo. Lui la scopava lentamente ma profondamente mentre io da dietro gli leccavo il buco del culo. Mentre la penetrava io ogni tanto lasciavo il culo per scendere a leccare le palle di Mario e più giù fino ad assaporare gli umori che scendevano dalla fica di Ornella. Mario ha iniziato ad accelerare i colpi fino a far raggiungere ad Ornella l’ennesimo orgasmo accompagnato da urla di piacere ma prima di venire ha estratto il cazzo dalla fica di Ornella e si è alzato e girato verso di me prendendomi tra le mani la testa mi ha piantato il cazzo in bocca e ha iniziato a scoparmela spingendomi il cazzo in gola. Senza farsi problemi mi scopava la gola facendomi quasi vomitare, sbavavo moltissimo ma Lui non si è fermato fino ad esplodere in una copiosa sborrata che mi ha fatto ingoiare. Poi si è staccato e Ornella mi ha guardato e si è messa a ridere dicendo: “guardala ha la faccia stravolta la cagna!!”.
Si sono risistemati sui lettini soddisfatti e appagati ed io mi sono disteso a terra su di un asciugamano ai loro piedi. Dopo una decina di minuti Ornella ha detto con fare sornione: “mi scappa, peccato che bisogna rientrare in casa per andare in bagno”. Mario ha subito raccolto la provocazione dicendo: “perché dentro? Abbiamo qui a disposizione il nostro bagno personale” guardandomi. Allora Ornella si è alzata dal lettino e si è messa sopra di me e piegando un po’ le ginocchia ha avvicinato la Sua fica alla mia bocca dicendo: “hai ragione! Dai cagna apri la bocca” e ha iniziato a pisciarmi in faccia ed in bocca. Ha fatto una lunga pisciata e io sono riuscito a berne solo una parte, ma soddisfatta mi ha detto: “brava sei fantastica” facendomi sentire molto appagato.
Verso le 18 Mario mi ha ordinato di andare a fare le spese dicendomi: “stasera usciamo a cena ma domani viso che c’è un bel barbecue ci prepari una bella grigliata e mangiamo qui in piscina”, Ornella ha concordato che sarebbe stato fantastico ed io mi sono alzato e sono andato a farmi una doccia veloce per togliermi di dosso l’odore del piscio della Padrona e sono uscito a fare le spese.
Al mi ritorno dopo un’oretta e mezza, il casolare era molto isolato e solo per arrivare nel paese più grosso delle vicinanze c’erano 20 minuti di strada, ho scaricato l’auto dalla spesa. Due belle borse di cibo e bevande per un paio di giorni, e sono entrato in casa. Appena arrivato nel salone ho trovato i Padroni seduti sul divano che chiacchieravano sorseggiando delle bollicine e ho notato che da una trave del soffitto scendevano due corde alle quali era appesa una barra in acciaio con collegate delle catene con delle polsiere. Allora ho capito che in mia assenza Mario aveva preparato il “dungeon” per sottomettermi e che presto sarei stato appeso a quella barra. Sul tavolo inoltre erano sistemati in bell’ordine vari attrezzi, corde, fruste, palette, mollette, pesi, un attrezzo che dava le scosse e altro.
A quella vista non ho potuto trattenere l’eccitazione e ho sentito la gabbia stringermi il cazzo. Quasi mi avesse letto nel pensiero Ornella mi ha ordinato di calarmi i pantaloni della tuta, li ho abbassati e subito è scoppiata nella Sua caratteristica risata di scherno esclamando: “guardala ce l’ha già duro la cagna” che ha fatto ridere anche Mario. Ho sistemato la spesa e visto che loro erano già pronti sono salito a cambiarmi per uscire per la cena.
La cena è stata piacevole, abbiamo chiacchierato e fatto parecchie risate specie quando Mario, sempre quando la cameriera era al nostro tavolo, attivava il toys che Ornella aveva dentro la fica. In quei momenti si contorceva e a stento tratteneva sospiri e versetti. Non ho capito se la cameriera avesse capito, ma la guardava in modo strano. Tra l’altro anche a me non risparmiava qualche sguardo indagatore, al momento non capivo perché fino a quando mi sono ricordato che indossavo il collare da cane al collo!
Al rientro a casa, soddisfatti dalla cena e un po’ allegri per il vino bevuto, appena entrati mi hanno ordinato di denudarmi e Mario mi ha appeso alla sbarra con le polsiere e mi ha bloccato le gambe allargate con un’altra sbarra che collegata ad una corda ha fissato al muro in modo di tenermi le gambe più indietro rispetto alle braccia quel tanto che bastava per essere inclinato. Ornella ha preso dalla tavola delle mollette per capezzoli moto forti e con dei dentini e me le ha messe sui capezzoli. Ho sentito subito i dentini mordermi i capezzoli e ho emesso un mezzo gridolino, ma anche, visto quanto mi piacevano le torture in quel posto ho avuto subito una bella erezione anche se costretta dalla gabbia. Ornella godeva nel vedermi soffrire e si è anche Lei subito eccitata e ha iniziato a titillare le mollette per vedermi soffrire ancora di più. Allora Mario gli ha passato dei pesi da agganciare alle mollette, prima ne ha applicati uno per capezzolo e visto la posizione inclinata i pesi cadevano liberi di tirarmi le carni aumentando il dolore in maniera esponenziale. Ornella si divertiva a dargli dei colpetti per farli dondolare, poi ne ha applicati altri due per poi lasciarli cadere di colpo facendomi gridare dal dolore.
Ora l’eccitazione era totale, mentre io soffrivo loro si divertivano a dare degli schiaffetti ai pesi mentre si baciavano e si toccavano l’uno con l’altra. Io immobilizzato com’ero potevo solo subire e sapevo che quello era solo l’inizio. Infatti si sono armati Mario di una frusta a nove code e Ornella di una bacchetta di bambù e hanno iniziato a frustarmi. Mario con la frusta si occupava della schiena e delle natiche colpendomi con forza, sentivo la pelle bruciare ad ogni colpo ma sapevo che non avrebbe lasciato troppi segni, mentre Ornella con il bambù ha iniziato a colpirmi le palle non forte ma con insistenza e anche l’interno cosce. Ogni colpo mi faceva sussultare ma non sapevo da che parte tentare di spostarmi poiché i colpi arrivavano sia davanti che dietro e soprattutto gridavo quando Ornella si accaniva sull’interno cosce.
Si sono sfogati per un po’ fino a che Mario ha detto: “ha il culo che sta diventando viola” e Ornella ha risposto che anche le cosce avevano delle belle righe. In effetti ora sentivo tutta la pelle bruciare e quando hanno smesso ho tirato un po’il fiato. Ornella allora ha chiesto a Mario di liberarmi dalla gabbia cosa che ha fatto con un po’ di difficoltà visto che ero in erezione. Appena liberato Ornella si è avvicinata e si è inginocchiata davanti a me, ha preso a leccarmi il cazzo e a succhiarlo lentamente mentre con le mani mi tirava i pesi ai capezzoli. Mi ha detto di non venire ma per me è stato difficile resistere a quel trattamento ma per fortuna Mario si è avvicinato e gli ha messo il cazzo in bocca per farsi spompinare mentre con il telefono ha attivato il vibratore. Ornella ha iniziato subito a sospirare e mentre gli succhiava avidamente il cazzo ha raggiunto il primo orgasmo.
Dopo un po’ Ornella si è alzata e si è messa davanti a me dicendomi: “So cosa ti piace cagna” e improvvisamente mi ha dato un primo calcetto alle palle facendomi sobbalzare per quel che potevo, per poi proseguire a colpirmi sempre un po’ più forte. I colpi mi facevano male, ma aveva detto mi piaceva e mi eccitava da morire quel dolore infatti dopo quattro o cinque colpi ho iniziato a colare presperma e loro si sono divertiti a canzonarmi per questo. Dopo due colpi molto forti Ornella si è fermata e Mario mi ha slegato lasciandomi in ginocchio a riprendere fiato mentre iniziava a scopare Ornella. Mario la sbatteva forte tenendole le gambe sollevate e mi ha ordinato di leccargli il culo. Mi sono avvicinato e ho iniziato a leccare e ad assaporare il sapore del culo del Padrone mentre scopava,
Ornella sotto quei colpi è venuta un paio di volte in pochi minuti, oramai era partita e sapevo che avrebbe continuato a godere a ripetizione come spesso succedeva. Quando veniva mi intrufolavo con la lingua a succhiare i suoi umori che nonostante il cazzo in fica scivolavano fuori abbondanti. Improvvisamente Mario ha tolto il cazzo dalla fica di Ornella e glie lo ha infilato in bocca dando gli ultimi colpi prima di venire e alla fine sborrando in bocca ad Ornella che ha trattenuto in bocca la sborra per farmi segno di avvicinarmi. Ho aperto la bocca e mi ha fatto colare la sborra del Padrone dicendomi di ingoiarla. Ho ingoiato tutto, poi Ornella mi ha sputato in bocca per due volte per passarmi gli ultimi rimasugli di sborra che ho ingoiato con piacere.
Si sono seduti sul divano ed io sono rimasto in ginocchio davanti a loro pronto a segarmi come di solito mi facevano fare anche perché avevo una gran voglia di sborrare e Ornella mi ha chiesto: “Vuoi sborrare cagna?”. Ho risposto di si e stavo per mettere la mano sul cazzo per segarmi quando: “ti ho dato il permesso?”, ho risposto abbassando gli occhi: “no Signora” e mi sono fermato, allora Lei rivolta a Mario: “visto che pensava di fare di testa sua mettigli la gabbia che non deve godere”. Mario la ha guardata con un po’ di sorpresa, di solito Lei non era così cattiva con me, ma si è alzato ha preso la gabbia e mi ha rinchiuso il cazzo che sbrodolava dicendo: “si hai ragione, bisogna educarla a cagna” e ha chiuso il lucchetto.
Non poter venire era una tortura peggio dei calci alle palle ma non potevo fare altro che subire e dopo poco Mario mi ha detto di preparare la colazione per le nove la mattina successiva e siamo andati a letto.
Continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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