Racconti Erotici > bdsm > Al Servizio di Ornella -Le ferie 1
bdsm

Al Servizio di Ornella -Le ferie 1


di freddy15
05.01.2025    |    545    |    0 9.4
"Stavo per salire in auto quando il Padrone mi ha detto di avvicinarmi e da un borsone ha estratto una gabbia per il mio cazzo..."
Dopo l’incontro a casa di Ornella con il mio storico Padrone Mario, durante il quale mi avevano proposto di fare una settimana di ferie come loro servo e schiavo, ho continuato a servire Ornella con regolarità per due giorni alla settimana e il tempo è passato e siamo arrivati a metà giugno e perciò alla partenza per la settimana di ferie nel casale nelle Marche.
Il giorno della partenza sono passato a prendere prima Ornella a casa Sua e dopo aver caricato i Suoi bagagli ci siamo diretti a casa di Mario. Arrivati sono sceso dall’auto e ho suonato il campanello, il Padrone è uscito e mi ha detto: “ciao, i bagagli sono nell’entrata sbrigati a caricarli”. Ubbidientemente ho preso i bagagli e li ho caricati in auto mentre loro due mi guardavano soddisfatti e direi eccitati per la partenza verso questa nuova esperienza.

Dopo un’oretta di strada ci siamo fermati a fare colazione in un autogrill, erano le 8 di mattina. Fatta colazione Ornella è andata in bagno e al Suo ritorno ci siamo diretti verso l’auto. Stavo per salire in auto quando il Padrone mi ha detto di avvicinarmi e da un borsone ha estratto una gabbia per il mio cazzo. Mi ha ordinato di abbassare pantaloni e mutande ed eccomi con i genitali scoperti davanti a loro. Ad Ornella brillavano gli occhi ed io come al solito mi sentivo umiliato ed eccitato.
Il Padrone ha iniziato ad armeggiare con l’anello da mettere attorno alle palle e alla radice del cazzo per fissare la gabbia. Senza tanta delicatezza ha stretto per bene l’anello e poi ha iniziato a infilare la gabbietta nel cazzo. Purtroppo la mia eccitazione mi aveva fatto ingrossare il cazzo e perciò l’inserimento diventava difficoltoso e mentre Mario armeggiava per infilarla io mi lamentavo per il dolore. Allora il Padrone imprecando per la mia eccitazione ha preso del lubrificante dal borsone e dopo avermelo spalmato sul glande ha premuto con forza fino a far scivolare la gabbietta fino in fondo non senza farmi quasi gridare dal dolore. Ornella se la rideva dicendo che ero proprio una cagna sempre in calore. Comunque il più era fatto e il Padrone ha potuto mettermi il lucchetto per fermare la gabbia. Allora si è scostato avvicinandosi ad Ornella ed insieme si sono goduti lo spettacolo del mio cazzo costretto dentro a quella armatura di acciaio e solo allora mi sono accorto che un paio di persone si stavano gustando lo spettacolo commentando.

Siamo saliti in auto, loro dietro ed io alla guida. Io avevo i pantaloni abbassati in modo che la gabbia fosse ben in vista come mi era stato ordinato e prima di partire Ornella da dietro mi ha allacciato al collo il collare dicendomi: “Questo ti sta proprio bene cagna in calore, tutti devono sapere che sei il mio schiavo”. E così siamo partiti.
Io guidavo e Loro dietro chiacchieravano tranquillamente, ogni tanto parlavano di me come non fossi né lì ad ascoltare ne fossi una persona ma un oggetto. Questa situazione mi eccitava e sentivo il cazzo che veniva stretto dalla gabbietta con un misto di dolore e piacere. Ad un certo punto Mario rivolgendosi ad Ornella ha detto: “ho preso un paio di giochetti per te e la cagna” mentre da una borsa ha tirato fuori due scatole. Ha aperto la prima e: “questo è per te mi sa che ti divertirai”, Ornella a quel punto ha detto: “ma cos’è?”. Mario gli ha spiegato che si trattava di un ovetto vibratore che Lui poteva azionare con una App dal suo smartphone e poi: “te lo farei provare subito se vuoi”, Ornella con il Suo solito entusiasmo quando si parlava di sesso ha risposto subito di sì.

Dallo specchietto ho visto che Ornella si sfilava e mutandine e aperte le gambe lasciava che Mario le infilasse in fica l’ovetto emettendo un gridolino di piacere, poi improvvisamente ha iniziato a mugolare dicendo: “ma è favoloso” e allora ho capito che Mario aveva azionato il giocattolo. Non è passato molto che Ornella con la voce rotta ha quasi urlato un siii e si è avventata con la testa sul cazzo del Padrone che nel frattempo aveva liberato dai pantaloni, iniziando a succhiarglielo con passione. Io da davanti eccitatissimo un po’ spiavo dello specchietto e un po’ immaginavo con il cazzo sempre più duro che iniziava a farmi male a causa della gabbia. Poco dopo ho sentito il Padrone che godeva in bocca di Ornella. A quel punto si è alzata e subito dopo mi ha presentato la Sua mano piena di sborra davanti alla bocca ordinandomi: “pulisci per bene”. Sempre guidando ho iniziato a leccare la sborra del Padrone che evidentemente Ornella aveva sputato sulla mano fino a ripulirLa per bene. Allora Ornella ha detto a Mario: “mi sa che ci divertiremo molto in questa settimana con la nostra cagna” e si sono messi a ridere.

Appena calmati il Padrone ha aperto la seconda scatola dicendo: “questo invece è per te schiavo, rivolgendosi a me. Ha preso in meno un altro giocattolo mostrandolo ad Ornella e poi a me. Si trattava di uno di quei stimolatori per la prostata composto da un anello da inserire attorno al cazzo collegato ad un piccolo vibratore curvo. Mario ha spiegato che anche questo lo avrebbe controllato dall’App e che una volta messo dovevo portarlo anche in giro come Ornella il Suo e Lui si sarebbe divertito a farci impazzire in mezzo alla gente. Poi ha detto che voleva provarlo subito e di fermarmi alla prima area di sosta.

Poco più avanti mi sono fermato alla prima area di sosta e Mario mi ha ordinato di scendere dalla macchina e sono scesi anche loro. Mi ha inserito l’anello alla radice del cazzo con un po’ di fatica per via della gabbia e poi, dopo aver lubrificato il vibratore e avermi fatto piegare in avanti me lo ha inserito nel culo. Solo così inserito lo sentivo che stimolava la prostata e naturalmente il cazzo mi si è indurito. Ornella ridendo ha preso in mano la gabbia e dicendo: “guarda come gi strizza il cazzo!” ha iniziato a spingere con le unghie sulla carne già viola che fuoriusciva dal reticolo della gabbia divertendosi a farmi soffrire e ad eccitarmi ancor di più.

Siamo risaliti in auto e ripartiti dopo qualche kilometro ho emesso un gridolino. Mario aveva attivato il vibratore che ora mi stimolava la prostata con delle vibrazioni di diverse intensità. Io non riuscivo a stare in silenzio, la stimolazione stava diventando sempre più profonda e sentivo che stavo per raggiungere l’orgasmo quando improvvisamente Mario ha spento il vibratore. Io sospiravo e respiravo affannosamente tentando di controllare l’orgasmo per non venire e allora Ornella mi ha detto: “non provare a venire cagna in calore” e poi con Mario sono scoppiati in una risata. Per fortuna lentamente mi sono calmato anche se qualche goccia di presperma mi aveva già inzozzato il cazzo. Ho chiesto se potevo pulirmi e Mario mi ha detto di sì allora ho fatto per prendere un fazzoletto ma Lui mi ha detto con un tono autoritario: “con le mani e lecca”. Ho eseguito.

Il viaggio è proseguito tranquillo, anche se la sensazione dello stimolatore piantato dentro al culo abbinata a quella della gabbia non posso dire fosse inesistente, anzi!

Comunque dopo un’altra ora siamo arrivati al casale dove ci aspettava la proprietaria per le registrazioni.
Siamo scesi e la signora ci ha accolti dandoci la mano, quando è sato il mio turno ho notato che si è soffermata con lo sguardo sul mio collo e solo allora mi sono ricordato che avevo il collare, credo di essere arrossito un po’ ma ho tentato di fare il naturale. Mario, dopo le presentazioni mi ha detto: “porta dentro i bagagli” e con la signora che mi ha guardato ancora con un po’ di stupore è entrato nel casale con Ornella per le registrazioni con i documenti, anche i miei in mano.

Mentre loro seduti al tavolo procedevano con la burocrazia io ho iniziato a portare dentro i bagagli. A secondo giro mentre entravo dalla porta Mario ha azionato il vibratore che mi ha preso di sorpresa, la signora era li perciò dovevo tentare di non dare nell’occhio e con difficoltà e con qualche movimento che credo non fosse del tutto normale ho scaricato le valige e velocemente mi sono diretto fuori verso l’auto per le ultime borse. Mentre avevo le borse in mano sono usciti e Mario ha spento il vibratore appena prima lei mi raggiungesse dicendomi di fare una buona vacanza e salutandomi.

Quando è salita in auto ed è partita Mario ed Ornella si sono messi a ridere e mi ha detto di guardarmi i pantaloni. Indossavo una tuta leggera in cotone e appena ho abbassato lo sguardo mi sono reso conto che avevo una bella macchia bagnata proprio davanti! Mi sono sentito umiliato e ho pensato a cosa avesse potuto pensare la signora di me. Allora Mario ha proposto di cambiarci per provare subito la piscina e ci siamo diretti dentro casa e appena entrati mi ha detto: “datti anche una lavata che te la sei fatta addosso” scatenando una risata ad Ornella.

Dopo un po’ ci siamo trovati in soggiorno in costume con gli asciugamani in mano, Ornella mi ha subito detto: “tu devi essere sempre nudo, via quel ridicolo costume”, ho risposto con un “si Signora” e mi sono tolto il costume, mi hanno detto di prendere del vino e dei bicchieri e delle patatine e di raggiungerLi in piscina. E così ho iniziato la mia settimana al servizio dei miei Padroni.
continua
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Al Servizio di Ornella -Le ferie 1:

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni