bdsm
IO IL PADRONE E LA CURIOSA
di freddy15
15.04.2024 |
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"Io ero abituato a questo finale e ho iniziato a segarmi, ma facevo fatica a venire, forse per il bruciore al culo, non so, e allora il Padrone ha ordinato..."
Qualche giorno fa il mio Padrone, Mario, mi chiama e mi chiede se sono disponibile per incontrare una sua amica che è interessata a vedere Lui con il suo schiavo e a fare la Mistress. Naturalmente non potevo dire di no al desiderio del Padrone, e in realtà mi piaceva molto l’idea di essere lo schiavo anche di una donna e allora ho accettato la proposta.
Il giorno stabilito per l’incontro era il giovedì successivo alle 18.00 a casa del Padrone. Ho passato i quattro giorni successivi a pensare all’incontro con grande eccitazione, immaginando a cosa sarebbe successo ed il giorno dell’incontro nel pomeriggio mi sono preparato. Doccia e lavaggio interno nel caso volessero usare anche il mio culo, nonostante da tempo soffrissi di ragade speravo andasse tutto bene perché la voglia di farmi inculare è sempre tanta.
Comunque alle 18 in punto arrivo al parcheggio vicino a casa del Padrone e una volta lasciata l’auto mi avvio per la stradina verso casa sua. Appena fatta la svolta della strada vedo in lontananza il Padrone con la sua amica che mi aspettano. Mi avvicino e una volta lì ci salutiamo ed il Padrone mi presenta. Lei, Ornella, è una donna piccolina, vestita normalmente con una borsa tipo palestra in mano e mi sembra da subito simpatica.
Entriamo in casa e ci sediamo in cucina e iniziamo a parlare, anzi il Padrone parla di me con lei spiegandogli che sono il Suo schiavo, chiedendomi di confermare ogni Sua affermazione. Le racconta che mi ha conosciuto anni prima come un bsx passivo, che lo succhiavo e mi inculava e che poi un po’ alla volta mi ha insegnato a fare lo schiavo. Lei era molto interessata e ad ogni affermazione del Padrone mi guardava e mi diceva: “che bello!” e cose del genere. Il Padrone le ha raccontato come, dopo vari incontri “normali, un giorno mi ha chiesto di leccargli il culo e lo ho fatto, poi un altro giorno mi ha fatto leccare i piedi e che poi senza che io me ne rendessi nemmeno conto ha iniziato a frustarmi, legarmi e a sottomettermi. Ornella mi guardava tra lo stupito e l’eccitato e mi ha detto che era molto bello quello che era successo e che l’importante era divertirsi, nei suoi occhi vedevo molta eccitazione ma nessun segno di riprovazione, si capiva che per lei il sesso in qualsiasi forma era una cosa naturale.
Dopo un po’ di chiacchere il Padrone le ha detto di andare a prepararsi e le ha mostrato dov’era il bagno e che noi andavamo giù in taverna ad aspettarla. Lei è andata al bagno con la borsa e noi siamo scesi giù in taverna dove ci siamo preparati. Ci siamo spogliati e il Padrone mi ha messo le polsiere e mi ha legato alla sbarra appesa al soffitto. Poi mi ha messo i costrittori alle caviglie legandole ad una sbarra che mi costringeva a restare con le gambe spalancate. Poi in attesa che Ornella arrivasse ha iniziato a frustarmi un po’ per scaldarmi.
Dopo un po’ Ornella è arrivata, indossava un vestitino molto succinto, sandali con tacchi molto alti e appena mi ha visto ha detto: “mmm che bello!”. Allora il Padrone le ha dato delle mollette metalliche molto potenti con dei pesi attaccati da mettermi ai capezzoli e lei tutta eccitata si è avvicinata, e ha iniziato ad accarezzarmi e a pizzicarmi i capezzoli guardandomi dritta negli occhi per poi applicarmi le mollette. Appena le ha messe mi sono un po’ agitato per il dolore, sentivo le mollette mordermi i capezzoli e quando le ha lasciate andare di colpo il dolore è aumentato per via dei pesi che tiravano verso il basso. Inevitabilmente, come mi succede sempre, il dolore ai capezzoli mi ha provocato una forte erezione e Lei ha iniziato, accarezzandomi il cazzo, a dire che avevo proprio un bel cazzo con una cappella fantastica e si è abbassata a darmi un paio di succhiate.
Poi Il Padrone è intervenuto e mi ha legato le palle con un cordino. Ornella osservava interessata, si capiva che non aveva alcuna esperienza del genere ma anche che la cosa la eccitava molto. Allora il Padrone le ha messo la frusta in mano e le ha detto di frustarmi le palle. Visto la sua nulla esperienza immaginavo che sarebbe stata delicata ed invece ha iniziato immediatamente a colpirmi con forza facendomi contorcere, visto che legato com’ero non potevo fare altro, allora ha chiesto al Padrone se stava esagerando, ma Lui le ha risposto che andava tutto bene e che io godevo ad essere trattato così, Lei mi ha guardato e mi ha detto: “dimmi se è troppo, ma a me piace essere esagerata”, io le ho risposto con un cenno che andava tutto bene e Lei ha continuato aumentando la forza dei colpi soprattutto sulla cappella e le palle. Già dopo 5 minuti avevo la cappella in fiamme e le palle doloranti ed iniziavo ad adorarla!
A quel punto si sono messi a baciarsi e a toccarsi davanti a me che li guardavo, il Padrone la ha spogliata mettendo a nudo prime i seni, piccoli e con il piercing sui capezzoli per poi denudarla completamente. Da dietro ha iniziato a accarezzargli la fica e a masturbarla e lei ha iniziato immediatamente a godere, era eccitatissima e ho immaginato fosse anche per la vista dello schiavo, io, appeso e a loro completa disposizione. Dopo un po’ il Padrone mi ha applicato al cazzo due anelli elastici collegati con un dispositivo che mi trasmetteva delle scosse continue, ogni scossa oltre a provocare un lievissimo dolore mi provocava anche godimento, Lei mi guardava e si godeva la mia sottomissione.
Il padrone a quel punto la ha fatta sedere sul divano e ha iniziato a leccarle la fica, e ha detto che era bagnatissima prima di penetrarla per la prima scopata. Io sempre appeso continuavo a soffrire per il dolore ai capezzoli sempre più forte e ad ogni scossa al cazzo mi dimenavo contribuendo ad aumentarlo visto che i pesi si muovevano. Ero in loro completa balia mentre si divertivano ma sapevo bene che presto si sarebbero dedicati a me. Infatti dopo qualche minuto Lei è venuta e il Padrone si è avvicinato a me, mi ha chiesto se volevo essere liberato e se volevo che mi togliesse le mollette, io ho risposto subito di si anche perché il dolore ai capezzoli era davvero notevole anche se eccitante. Il Padrone alla mia risposta ha dato uno schiaffo ai pesi provocandomi un ulteriore aumento del dolore e poi mi ha tolto le mollette. In questi casi il momento più doloroso in assoluto è sempre quello in cui le mollette vengono tolte e ho emesso un grido strozzato al quale il Padrone ha risposto con uno schiaffo in faccia.
Poi mentre il Padrone mi liberava le caviglie Lei si è fiondata sui miei capezzoli ipersensibili e doloranti e ha iniziato a strizzarmeli con molta forza, non sarà stata esperta ma sapeva bene come infliggere dolore! Una volta liberato del tutto il Padrone mi ha fatto inginocchiare e mi ha ordinato di succhiargli il cazzo, ho iniziato con piacere, adoravo il suo cazzo, e mentre succhiavo ha detto a lei che ero un bravissimo succhiacazzi, e lei ha risposto che vedeva come lo succhiavo bene sembravo una vera troia, e allora il Padrone le ha detto: “vedrai ora” e ha iniziato a piantarmi il cazzo in gola tenendomi per la nuca. Come il solito godeva a farmi quasi soffocare con il cazzo piantato in gola portandomi quasi al vomito, quando ero al limite mi liberavo per respirare e per espellere la bava densa che emettevo, il Padrone allora mi colpiva con uno schiaffo in faccia e ricominciava. Lei era affascinata da come prendevo il cazzo tutto in gola e diceva che ero bravissimo a prenderlo così in profondità. Per non so quanto il Padrone si è approffitato della mia bocca e della mia gola, ero quasi sfinito quando si è staccato e ha detto a lei di frustarmi il culo. I colpi arrivavano forti e decisi e io godevo a quel trattamento. Il Padrone poi ha fatto distendere lei e si è messo in posizione per un sessantanove dicendole di gustarsi da sotto la vista del suo schiavo mentre gli leccava il culo. Mi sono subito messo a leccare il buco del culo del Padrone e lei da sotto osservava mentre il Padrone le leccava la fica. Ad un certo punto ha esclamato: “come lo lecca volentieri, ti infila la lingua in culo e succhia tutto, è eccezionale”. Io ero felice e mi davo da fare a leccare e succhiare il buco del Padrone gustandomi il sapore del culo.
Poi il Padrone si è disteso di schiena e mentre si faceva cavalcare il cazzo da Ornella mi ha ordinato di leccargli i piedi. Ho iniziato a leccare ubbidientemente i piedi del Padrone succhiandogli dito per dito ed infilando la lingua tra le dita per poi passare a leccare la pianta del piede riempiendomi la bocca del sapore di piedi, Lei era affascinata a guardarmi come leccavo ubbidiente i piedi e la cosa la eccitava moltissimo e alla fine ha raggiunto un altro orgasmo scopando il mio Padrone.
A quel punto il Padrone le ha chiesto se voleva incularmi e Lei ha risposto di si. Allora ha preso due corde e mi ha fatto mettere alla pecorina e mi ha legato le braccia in modo che i gomiti quasi si toccassero in modo da impedrimi qualsiasi movimento. Potevo solo stare con le braccia piegate appoggiate al materassino a testa in giù e con il culo vergognosamente in alto esposto al piacere di Ornella. In questa posizione ho assistito al Padrone che la aiutava ad indossare uno strapon con un dildo di media misura. Lei mi guardava e diceva che le piaceva avere anche lei il cazzo e che mi avrebbe inculato per bene. Io temevo un po’ per via che soffro di ragadi ma non vedevo l’ora di farmi inculare dalla Padrona.
Lei ha lubrificato per bene il suo cazzo e poi il mio culo, sia all’esterno che infilandomi un paio di dita in culo fino a quando si è sistemata dietro di me e ha appoggiato la cappella al mi buco. Lentamente ha iniziato a strusciarlo sul buco e spingendo piano a penetrarmi. Sentivo il buco che lentamente cedeva fino a quando di colpo il cazzo si è fatto strada e ha superato lo sfintere infilandosi dentro di me procurandomi un po’ di dolore misto a piacere. Poi ha iniziato ad incularmi sempre più in profondità finchè mi ha sussurato: “te lo ho messo tutto dentro” tutta felice ed eccitata. Più si sentiva sicura e più aumentava la velocità della scopata e dopo un po’ mi sbatteva con forza tenendomi per i fianchi e alternando schiaffi alle chiappe. Dopo un po’ ho cominciato a godere anch’io, sentivo il cazzo che mi stimolava la prostata ma anche che i stava massacrando il buco del culo che iniziava sempre più a bruciare, ma vista laposizione e la legatura non potevo far altro che subire come se mi stesse violentando.
La scopata è durata un tempo molto lungo, ognitanto tirava quasi fuori tutto il cazzo per poi ribbuttarmelo dentro con forza. Ero stremato ma nonostante il dolore che ora si faceva più intenso, sebben sempre accompagnato anche da piacere, resistevo per non deludere il Mio Padrone che nel fratempo aveva legato due cordini ai piercing dei capezzoli di Ornella e li tirava accompagnado i suoi movimenti. Poi Ornella si è fermata soddisfatta ed ha estratto il cazzo osservando il mio buco dilatato, il Padrone mi ha liberato della legatura e mi ha dato il permesso di pulirmi il culo. Pulendolo ho visto che avevo un po’ di sangue, la ragade si era aperta purtroppo.
A quel punto il Padrone ha chiesto ad Ornella se potevano farmi venire e Lei ha acconsentito, allora si è messo a pecorina e mi ha ordinato di segarmi e sborrare sul suo buco del culo e poi pulire. Ornella era estasiata e ha detto: “gli fai leccare la sborra dal tuo culo? Che porco!”. Io ero abituato a questo finale e ho iniziato a segarmi, ma facevo fatica a venire, forse per il bruciore al culo, non so, e allora il Padrone ha ordinato ad Ornella di strizzarmi i capezzoli così venivo prima. Leisi è messa dietro di me e mentre mi segavo ha iniziato a strizzarmi i cappezzoli sempre più forte procurandomi un forte dolore, visto anche il trattamento di prima finno a che sono esploso in un orgasmo potente, sborrando copiosamente sul buco del culo del Padrone. Appena sono venuto il padrone mi ha detto: “e adesso lecca troia”, mi sono inginocchiato dietro di Lui e ho iniziato a leccargli il buco pulendolo dalla mia sborra che ho dovuto ingoiare tutta mista al sapore dle culo del padrone. Ho leccato tutto fino a che non è rimasta nemmeno una goccia di sborra mentre Ornella si complimentava per come mi sottomettevo.
A quel punto la seduta era finita, il Padrone ha detto ad Ornella che poteva andare sopra in bagno a lavarsi e a vestirsi ed a me che usassi il bagno della taverna. Lei è salita a ricomporsi ed io sono andato in bagno a lavarmi il culo e la faccia, ma mentre mi stavo per lavare la faccia il Padrone è entrato in bagno e mi ha detto che doveva pisciare, mi ha fatto inginocchiare di fianco alla tazza e mettere la testa sopra al buco e di aprire la bocca e si è fatto una bella pisciata direttamente nella mia bocca e sul viso.
Finito, tutto soddisfatto di avermi usato anche come pisciatoio mi ha lasciato li a lavarmi e poi sono salito anch’io in cucina dove Ornella era già seduta con il Padrone.
Appena arrivato mi ha detto: “raccontagli cosa è successo in bagno”, godeva ad umiliarmi, e allora ho spiegato ad Ornella che in bagno mi aveva pisciato in bocca ed in faccia e Lei: “bellissimo! La prossima volta voglio vedere!”. Il Padrone allora le ha detto che la avrebbe accontentata e che magari mi poteva piscare in bocca anche Lei e rivolgendosi a me “vero che la accontentiamo troia?”, ed io ho risposto che ero a disposizione.
Abbiamo bevuto qualcosa e chiaccherato un po’ di come era andata e poi ho saputato e sono tornato a casa.
Per più di una settimana ho avuto il culo in fiamme, mi aveva letteralmente distrutto il buco tanto che ho dovuto usare la ciambella per stare seduto per alcuni giorni.
Comunque aspetto la prossima volta per venire sottomesso ancora, magari niente culo però!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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