bdsm
Verso la perdizione.
di freddy15
22.08.2024 |
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"Il Padrone è andato in doccia a lavarsi mentre io asciugavo il pavimento ripensando a quello che avevo appena fatto e come ogni volta tentavo di capire perché..."
Un altro passo verso la totale sottomissione al Padrone. Si, in pochi anni il mio Padrone mi ha portato ad essere una vera cagna (così mi chiama ormai) che non dice mai di no.Pensare che quando ci siamo conosciuti le prime volte io lo spompinavo solamente, quello era quel che cercavo in quei tempi. Poi un po' alla volta Lui mi ha chiesto qualcosa di più, al colmo dell'eccitazione di entrambi ha iniziato a chiedermi di leccargli anche il culo, ed io ho iniziato a farlo, poi i piedi, ed io lo ho fatto, più avanti mi ha chiesto di potermi inculare e mi ha sverginato e così via dopo un anno mi sono trovato ad essere il Suo schiavo e miha fatto scoprire il mondo del BSDM e la mia porpensione ad essere sottomesso.
La scorsa settimana è venuto a trovarmi a casa, come da ordini lo ho aspettato nudo con già indossata la gabbia sul cazzo dal mattino. Che dire, mai avrei pensato che potesse essere così eccitante indossarla, infatti appena il Padrone è entrato mi ha guardato e mi ha preso i capezzoli tra le dita salutandomi con una forte tirata e torsione, immediatamente ho avuto una forte erezione e la gabbia si è fatta sentire, avevo la carne della cappella che usciva dai buchi della gabbia ed i Padrone è stato molto felice di vedermi in quella situazione.
Mi ha fatto inginocchiare e ha iniziato a spogliarsi, poi si è seduto sulla sedia e mentre chiamava una sua amica al telefono mi ha messo un piede davanti alla faccia ed io ho iniziato a leccarlo, passando dalla pianta per poi infilare la lingua tra le dita dove il sapore è più forte e poi succhiando dito per dito.
Sentivo che parlava al telefono con "A", che tempo prima avevo incontrato a casa del Padrone perché era interessata a vedere uno schiavo in azione, ed era rimasta molto soddisfatta dalla serata tanto che aveva chiesto di rivederci per imparare a fare la Padrona. Lui ha messo il cell in viva voce e le diceva che era a casa mia e che gli stavo leccando i piedi. "A" rispondeva che eravamo due porci e che non vedeva l’ora di un altro incontro. A quel punto il Padrone mi ha chiesto se accettavo una videochiamata, ho detto di si, e Lui lo ha proposto a "A", che ha detto di si, ma che non era sola, con Lei c’era una sua amica e perciò avrebbe visto tutto anche lei, e poi ha aggiunto che le aveva raccontato del precedente incontro. Il Padrone mi ha fatto un cenno, ed io ho annuito e poi gli ha detto che metteva giù e la richiamava con wa in videochiamata. Mentre il Padrone faceva la chiamata io continuavo a leccare i piedi e mi rendevo conto che tra qualche attimo sarei stato in video con le due ragazze e mi eccitava da morire solo pensare di umiliarmi non solo per il Padrone ma anche di fronte a loro.
La videochiamata è partita e ora il Padrone mi inquadrava mentre leccavo avidamente i piedi, "A!" e la sua amica subito hanno fatto dei gridolini e hanno cominciato a dire che ero veramente un ubbidiente schiavetto e che leccavo i piedi con passione, il Padrone ha subito sottolineato che mi aveva ridotto Lui ad essere una cagna senza limiti ed io ho confermato con un “vero Signore”.
A quel punto "A" gli ha detto: “dai facci vedere come spompina e come glielo infili fino in gola, probabilmente memore delle scopate in gola che avevo ricevuto in quel famoso incontro. Il Padrone non si è fatto pregare e mi ha ordinato di succhiargli il cazzo. Mi sono subito avvicinato e ho iniziato il pompino succhiandogli avidamente il cazzo già bello duro, le ragazze commentavano che ero una vera troia e quando il Padrone mi ha preso la testa e mi ha spinto il cazzo a fondo fino a quasi soffocarmi le risatine ed i commenti che arrivavano dal cellulare si sono fatte più spinte. Lui mi costringeva a prendere il cazzo fino in gola, io sbavavo e quasi arrivavo al vomito prima che mi lasciasse il tempo per respirare. Quando mi staccavo per respirare mi inquadrava il viso stravolto dal trattamento e pieno di bava e prima di rimettermi il cazzo in bocca mi dava due schiaffi dicendomi che dovevo resistere di più. I commenti dall’altra parte erano ora sempre più offensivi, le ragazze si stavano divertendo e ho sentito l’amica di "A" dire: “non credevo ci fossero sul serio cagne del genere”.
Dopo non so quanti minuti il Padrone mi ha staccato dal cazzo e mi ha dato una spinta con un piede facendomi cadere all’indietro e ha detto al telefono: “ora vi mostro un’altra cosa”, mi ha ordinato di alzarmi e ha inquadrato il mio cazzo ingabbiato con la cappella stretta dalla gabbia e ormai anche rossastra dalla pressione e ha detto: “vedete come è eccitata la cagna?”, "A" ha subito risposto: “anche in gabbia!! Ma che porco che sei, guarda come ha la cappella rossa chissà che dolore poverino”, il Padrone le ha risposto: “è per quello che è eccitata la cagna, le piace il dolore sui cappezzoli, cazzo e anche le palle, non credevo nemmeno io diventasse così” e si sono fatti una risata tutti insieme.
A quel punto il Padrone mi ha ordinato di inginocchiarmi e ha esclamato: “ora vi facciamo un bel regalo” e ha iniziato a pisciarmi addosso, sul petto per salire verso in viso, sentivo "A" dire all’amica: “ma guarda!” e si capiva che erano molto eccitate anche loro ormai, e poi dire al Padrone: “pisciagli in bocca a quella cagna”, istintivamente ho aperto la bocca e il Padrone ha diretto il getto in bocca, me la riempiva di piscio che io sputavo fino a quando "A", sempre più eccitata e scatenata, gli ha detto: “dai fargliela bere come se fosse un cesso”, il Padrone con un sorriso sornione mi ha detto: “la vuoi?” e mi ha riempito nuovamente la bocca, questa volta invece di sputarla fuori una volta piena la bocca la ho chiusa ed ho ingoiato la piscia e così per ben tre volte mentre sentivo "A" entusiasta dire: “la prossima volta gli faccio bere la mia”.
A quel punto il Padrone ha detto che ora chiudeva la chiamata perché dovevo pulire tutto e mi ha inquadrato la faccia dicendomi di salutare, ho salutato e loro mi hanno fatto i complimenti, forse con un po’ di ironia, e mi hanno salutato dicendomi insieme: “ciao cagna ci vediamo presto”.
Chiusa la chiamata il Padrone mi ha chiesto: “ti sei divertito, pensa ad "A" come sarà eccitata ora! Sei stata brava ora puoi togliere la gabbia e segarti e sborrarmi sui piedi”. Mi sono messo a trafficare per togliere la gabbia, ma le cose andavano per le lunghe perché il cazzo eccitato mi impediva di toglierla tnato era stretta, allora il Padrone è intervenuto, ha preso la gabbia in mano e ha dato una tirata molto forte togliendomela in maniera violenta, ho gridato dal dolore mentre il Padrone se la rideva di gusto con la gabbia in mano, allora mi sono subito messo a segarmi sapendo già cosa mi aspettava e nonostante la cappella dolorante dopo quanche minuto sono arrivato all’orgasmo, liberatorio, e ho schizzato tanta sborra sul piede del Padrone e senza aspettare che mi dicesse qualcosa ho iniziato a leccarla per ripulirlo. “Brava sai cosa devi fare cagna”, ho leccato per bene tutta la sborra ingoiandola e poi stremato mi sono fermato, il Padrone mi ha guardato e mi ha detto: “ci sono delle gocce sul pavimento”, ho abbassato lo sguardo e le ho viste nella pozza di piscio, ho esitato un attimo fino a che mi è arrivato uno schiaffo in pieno viso e allora ubbidientemente mi sono abbassato a succhiare le gocce di sperma in mezzo al piscio del Padrone che mi ha detto ridendo: “sei stata bravissima, perciò non ti faccio leccare il piscio dal pavimento per questa volta, tanto ne hai già bevuto abbastanza per oggi”. Ho risposto con un grazie Padrone e mi sono alzato. Il Padrone è andato in doccia a lavarsi mentre io asciugavo il pavimento ripensando a quello che avevo appena fatto e come ogni volta tentavo di capire perché lo facessi, ma la risposta era sempre la stessa, mi eccitava da morire essere umiliato e sottomesso e tutto per merito del Padrone.
Nel frattempo che io finivo di pulire il Padrone si era rivestito, mi ha salutato e mi ha detto: “datti una lavata che puzzi come un orinatorio” e se ne è andato, mentre usciva si è fermato un attimo e ha detto: “mi sa che la prossima volta ne avrai due di Padrone da servire, ciao.”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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