tradimenti
La mia fidanzata nel mondo del lavoro (167)
di chiara94
21.08.2024 |
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"Ero molto preoccupato, per la situazione!"
Francesca gli rispose:" Giancarlo, a me sei subito piaciuto, dalla prima volta che ti ho visto..."
Giulio arrivò' alle otto , entrando nel garage sotterraneo. C'era Alvaro, che lo aspettava :" Giulio, muoviti , ci sono un sacco di cose, da fare. Pulisci tutto il pavimento , con la scopa e, se ci sono macchie sul pavimento , con lo strofinaccio , sfrega e falle andare via. Se vedi, che il portone del garage si apre, vai subito dietro qualche colonna , e nasconditi. I clienti e i dipendenti non ti devono vedere !"
Giulio gli rispose:" ho capito !"
Alvaro gli disse:" Giulio, Francesca e' stata tassativa. Tu devi rimanere invisibile!"
Giulio gli rispose:" Ho capito!"
Alvaro gli urlo':" GIULIO, RISPONDI BENE! O AVVISO SUBITO FRANCESCA!"
Giulio gli rispose:" Ti ho detto che ho capito!"
Alvaro gli disse:" Sara' meglio, o torni subito in carcere!"
Giulio, con aria abbattuta , iniziò' a fare, cosa gli era stato detto, nascondendosi sempre , all'arrivo di dipendenti e clienti.
Alle nove arrivò' una macchina di lusso.
Dal lato guida , scese Giancarlo, che apri' la portiera del passeggero. Scese Francesca , che gli porse la mano e , mano nella mano , si incamminarono verso l ' ascensore .
Giulio, nascosto dietro una colonna , li vide continuare a guardarsi e sorridersi reciprocamente.
Francesca aveva un vestitino molto corto, con gonna corta e svolazzante, colore beige chiaro. Una profonda scollatura, che metteva ben in risalto i suoi seni. Ai piedi, espadrillas beige, su zeppa alta. Capelli lisci stirati.
Giulio non l'aveva mai vista, in ufficio, vestita cosi' sexy. E ripenso' alle parole di Francesca:" Se una ragazza mette una gonnellina corta e svolazzante, deve dare la figa al ragazzo!"
Giulio si mise le mani in faccia , nascondendo le lacrime , che bagnavano le sue bende.
Giulio era distrutto dentro , ma cercava di lavorare , senza pensarci .
All' ora di pranzo , era dietro una colonna , a consumare il suo pranzo.
Giulio senti' due ragazze parlare :" In ufficio , è' tutta la mattina , che dicono che c' è' un mostro, che lavora nel parcheggio ! Uno , senza faccia ! Dicono che l'amministratrice delegata l' abbia assunto , perché il tribunale l’ha obbligata. Si dice che sia un ex dipendente. E ho sentito anche che l’amministratrice e’ nera, perche’ odia tutti i poveri e gli straccioni!"
L' altra rispose:" speriamo di non incontrarlo mai. Io, comunque, ho già' lo spray al peperoncino , in mano !"
Francesca aveva detto tutto ai suoi colleghi , umiliando, come sempre , Giulio.
E chissa' le risate che si erano fatti.
Giulio, cercando di non farsi vedere, dalle scale secondarie, sali' negli uffici, praticamente deserti, per la pausa pranzo.
Sembrava che, solamente nel ufficio di Francesca, ci fosse ancora qualcuno!
Giulio, togliendosi le scarpe, per non fare rumore, si avvicino' alla porta, per ascoltare. Dentro c'erano Francesca e Giancarlo.
Francesca disse :" Che carino, che sei stato, Giancarlo, ad andare a prendere il pranzo, al giapponese!"
Giancarlo le rispose:" Francesca, ora che hai scelto me, e che Salvo e' fuori gioco, ti daro' mille attenzioni. Io non sono come Salvo, che sa solamente picchiare le donne!"
Francesca gli disse, ridendo:" E Giulio, non lo consideri?"
Giancarlo le rispose:" Giulio, basta che starnutisca davanti a me, e torna subito in carcere!"
Francesca si mise a ridere, come una matta!
Giancarlo le chiese:" Ma come l'ha presa, Giulio?"
Francesca gli rispose:" Giulio e' di una pesantezza allucinante. Davanti al dottore, ha fatto mille storie. Lui voleva venire a lavorare negli uffici, voleva essere un colletto bianco. Senza soldi, per comperarsi un vestito decente; senza faccia. Tu ,Giancarlo, hai delle scarpe inglesi, che costano mille euro! Giulio, con cosa sarebbe venuto? Con le scarpe, fornite in dotazione dal carcere?" e si mise a ridere.
Giulio inizio' a versare le lacrime, sentendo cosi' tanta cattiveria!
Francesca continuo':" E poi, Giulio mi ha detto, che non voleva prendere ordini da te. Voleva che ti licenziassi, voleva il tuo ruolo. O forse addirittura vorrebbe prendere il mio posto!"
Giancarlo le rispose:" Francesca, ma Giulio non sarebbe in grado!"
Francesca gli disse , ridendo:" A Giulio non darei una responsabilita' maggiore, di fare una fotocopia! E comunque chiederei, ad un suo collega, di controllare!"
Giancarlo le disse:” Addirittura? A me, per quel poco che ha lavorato qua, sembrava comunque un ragazzo sveglio, lavorativamente parlando. Certo ,non da ruoli manageriali!”
Francesca gli disse, ridendo:” Ecco perche’, Giancarlo, io sono la numero uno, e tu sei il numero due. Perche’ tu non riesci a distinguere, ancora, gli incapaci !”
Giancarlo le disse:" Francesca, ma stamattina, era nel garage sotterraneo?"
Francesca gli rispose, ridendo:" Guarda, non lo so. Probabilmente si', dietro qualche colonna, a spiarci!"
Giancarlo le rispose:" Ma dopo, vai a trovarlo, nel parcheggio?"
Francesca gli rispose:" Ma assolutamente no! Sei pazzo? Se mi vedesse qualche cliente, o qualche persona importante, a parlare con un povero , senza faccia; verrebbe fuori uno scandalo!"
Giancarlo le disse:" Ma e' tuo marito!"
Francesca gli rispose:" sulla carta, ma in pratica, no! Capisci che, ad un rifiuto simile, non posso neanche dire buongiorno. Lanciargli qualche monetina, come mancia, si'. Mi limitero' a quello! Ma non per bonta', solamente per una questione di immagine. Ci sono cosi' tanti buonisti. Come la beneficenza: mica la facciamo, perche' vogliamo farla; la facciamo solamente perche', se no, avremmo un ritorno negativo di immagine!"
Giancarlo le disse:" Ma allora, Francesca, perche' non l' hai lasciato in carcere e non hai buttato la chiave?"
Francesca, ridendo, gli disse:" Presto lo scoprirai!"
Giancarlo le disse:" Ma poi divorzierai, da lui?"
Francesca, ridendo, gli disse:" Il sindaco fara' sparire tutti i documenti. Solamente per Giulio, ci saremo sposati. Lo prenderanno tutti, per pazzo!"
Giancarlo le disse:" E la polizia?"
Francesca gli disse:" Ci pensera' LUI!"
Giancarlo le disse:" e con LORO, come la metti?"
Francesca gli disse:" Anche con LORO, non sara' un problema!"
Giancarlo le disse:" Francesca, sono proprio contento, di sentirti parlare cosi'. Ero molto preoccupato, per la situazione!"
Francesca gli rispose:" Giancarlo, a me sei subito piaciuto, dalla prima volta che ti ho visto. Purtroppo ero impegnata. Ma quello sfigato di prima categoria, e' un segaiolo guardone, e questo mi ha aiutata, ad approfondire la nostra conoscenza. Solamente che tu poi mi hai ceduta a Salvo!"
Giancarlo le rispose:" Francesca, ma tu hai capito il motivo, vero?"
Francesca gli rispose:" Giancarlo, io non lo voglio sapere. E' una decisione di voi uomini, noi donne non possiamo mettere becco, e ci dobbiamo adeguare. Se tu domani mi cedessi ad un terzo, io accetterei la tua decisione, e non ti smentirei. E' l'uomo che comanda!"
Giancarlo le sorrise.
Francesca continuo', ridendo:" Solamente Giulio non comanda, Giulio e' il piu' credulone della galassia. Anche ultimamente, insiste per scopare, mi chiede i pompini, vuole addirittura il culo, ma gli ho sempre detto no, a tutto!"
Giancarlo rispose:" Pero', Francesca, a quella cena, sembravi sincera, quando dicevi a Giulio, certe cose!"
Francesca, ridendo, gli disse:" No, volevo solamente illuderlo. Appena avesse detto si, o appena mi avesse toccata, l'avrei umiliato definitivamente! Io non posso lasciarmi toccare, da uno come Giulio! "
Giancarlo le disse:” Eppure sembravi gelosa, se una ragazza, solamente guardava Giulio!”
Francesca, ridendo, gli disse:” No, Giancarlo. Hai capito male. Alla base delle discussioni, c’era sempre altro, non sicuramente Giulio! Veramente credi che delle ragazze, possano litigare per Giulio?”
Giancarlo le disse:” Francesca, vinceresti l’oscar, come miglior attrice. Alcune volte, avrei detto, che tu fossi innamorata persa di Giulio!”
Francesca gli disse, ridendo:” Pensa che in carcere mi chiede sempre di fargli una sega, e io mi arrabbio, e gli dico sempre no! E lui insiste, piange, si dispera! Mi dice che sono sua moglie, e che ha dei diritti, e che io ho dei doveri! Ma non ha un minimo di dignita’? Viene rifiutato, umiliato, e ancora mi viene a cercare!”
Giancarlo le disse:" Io sono sempre dubbioso sul matrimonio!"
Francesca gli rispose:" Tranquillo, Giancarlo ! Un pezzo di carta, si fa in mille pezzi!"
Giancarlo le disse:" Ma se con LORO , hai trovato un'altra soluzione, perche' metterti in questa situazione?"
Francesca gli rispose:" E' divertente , vederlo spegnersi, ogni giorno, sempre di piu', in carcere, ed illuderlo che uscira'!"
Giancarlo le rispose:" Sara' cosi’!"
Francesca gli rispose:" Giancarlo, a te deve solamente interessare, che io sia bellissima e molto porca!"
Giancarlo le disse:” Certo! Ti ho fatto queste domande , perche’ Salvo mi diceva, che tu,alla fine, vivi in un mondo tutto tuo con Giulio;e che per nessun altro, c’e' posto, in quel mondo!”
Francesca , ridendo come una matta, gli disse:” Salvo e’ al manicomio!”
Giancarlo gli disse:” E’ al manicomio, e’ vero, ma!”
Francesca lo fermo’:” Giancarlo, credi a me o ad un pazzo?"
Giancarlo non le rispose.
Francesca gli disse:" Cosa c'e' ,Giancarlo?"
Giancarlo le disse:" Pero', Francesca, scusami ,se mi permetto, ma LORO!"
Francesca lo fermo':" Giancarlo, LORO hanno perfettamente ragione! Si annoiano, vogliono giocare! E il tempo passa, e devo velocizzare!"
Giancarlo le disse:" Francesca, ma un attimo fa, hai detto che!"
Francesca lo fermo':" La colpa di tutta questa situazione, e’ di Marcello che, ai tempi dell’universita’, non l’ha finito!”
Giancarlo le disse:” Francesca, ha preso otto anni di carcere!”
Francesca gli disse:” Se l’avesse finito, ne avrebbe presi due o tre in piu’. Cosa sarebbe cambiato per lui? Nulla?”
Giancarlo le disse:" Scusa, Francesca, ma cosa intendi con “se l'avesse finito" ?"
Francesca gli rispose:" Marcello mi ha guardata, io avevo il pollice a meta', e ho messo il pollice in giu'! E lui non ha eseguito i miei ordini! Non gli ha dato il colpo di grazia!"
Sentendo queste parole, Giulio, ormai distrutto, si allontano'.
Giulio si asciugo' le lacrime ,ed era quasi sulla porta, quando un uomo della sicurezza lo vide:" ehi , tu cosa ci fai qui?"
Giulio si fermo' , senza dire nulla.
L'uomo della sicurezza schiaccio' un pulsante sulla cintura e arrivarono, in pochi secondi, altri uomini della sicurezza, che immobilizzarono Giulio.
Giulio fu portato in uno stanzino , e gli furono messe le manette .
Cinque minuti dopo, arrivo' Giancarlo :" Ciao, Giulio! Te le ricordi le regole , della messa in prova ?"
Giulio gli chiese :" Francesca, sa che sono qui?"
Giancarlo gli rispose:" Si, Giulio! Mi ha mandato lei, a gestire la cosa.”
Giulio gli disse:” E cosa vuoi fare? Picchiarmi? Facile , essendo io ammanettato!”
Giancarlo gli rispose:” Giulio, ma non pensarlo neanche. Devi capire pero’, che ci sono i piani bassi e i piani alti!”
Giulio lo fermo’:” Giancarlo, usa i giusti termini. Ci sono i ricchi e i poveri!”
Giancarlo gli disse:” Giulio, quelli ai piani bassi, non possono salire ai piani alti. Per una questione di immagine. “
Giulio gli rispose:” Noi poveri, non serviamo a niente, giusto?”
Giancarlo gli rispose:” Certo che servono, anche quelli ai piani bassi. Per le pulizie, per fare gli operai, e tantissimi altri lavori che, noi ai piani alti, non possiamo fare!”
Giulio gli disse:” E un povero che viene qui, che fine fa?”
Giancarlo gli rispose:” Solitamente chiamiamo la polizia o lo buttiamo in mezzo alla strada, ma questa volta preferisco gestire, in modo diverso, la cosa. Giulio, devi accettare, che tu sei ai piani bassi!”
Giulio le disse:” Io sono il marito di quella, che comanda ai piani alti!”
Giancarlo gli disse:” Giulio, Francesca, in carcere, e’ tua moglie; qui no!”
Giulio urlo’:” E chi lo ha deciso? TUUUUU?”
Giancarlo gli rispose:”Se non ci credi, la chiamo. Non c 'è problema. Io non ho niente, contro di te, Giulio!"
Giulio non gli rispose.
Giancarlo gli disse:" Aspetta!"
Giancarlo uscì' e, dopo qualche minuto, rientro' con Francesca
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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