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Prime Esperienze

CONOSCENZE A SCUOLA ( BEATRICE E GAETANO PARTE 2)


di chiara94
05.08.2018    |    4.665    |    8 9.3
"Mi disse “ Ti ho rovinato il trucco , ho fatto un disastro “ Gli risposi , sorridendogli :” Sei perdonato , l’importante che non mi dici piu’ che non..."


TORNIAMO ALLA VIGILIA DI NATALE

Senti’ suonare il citofono . Mi legai un asciugamano attorno al corpo, coprendo alla meglio i seni e parti intime, e andai a rispondere. Chiesi chi era. Una voce disse :” Sono Gaetano, volevo ancora dirti una cosa “
Iniziai a ridere e gli dissi di salire . Lo senti’ correre per le scale. Gli aprii la porta, solamente coperta dall’asciugamano.
Ridendo come un’oca , gli dissi :” andiamo in camera mia, le porte dei miei vicini hanno occhi e orecchie “
Mi sedetti sul mio letto, tenendo le gambe chiuse, per evitare di dare spettacoli involontari.
Mi disse :” Mentre uscivo, guarda che cosa mi e’ successo. Hai un potere incredibile su di me “ e indico’ la patta della sua tuta.
Si vedeva chiaramente una bozza in risalto, segno che il cazzo gli era tornato duro. Mi misi a ridere e gli dissi :” I miei genitori uccidono prima me e poi te “
Rispose :” Era solamente per farti vedere cosa mi provochi “
Intanto si era avvicinato ad una decina di centimetri . lo guardai in silenzio, senza dire una parola. Lentamente, slaccio’ le bretelle della tuta, e la tuta cadde. Era in maglietta e boxer, con la tuta abbassata. Io lo guardavo in silenzio. Si tolse le scarpe e le calze, si sfilo’ la tuta.
Mi disse “ in maglietta e boxer mi sento piu’ a mio agio , cosi ‘ non vedi la pancia “
Non gli risposi neppure, mi alzai e gli sfilai la canottiera. Lo guardai negli occhi, e mentre facevo cio’, gli accarezzavo il cazzo sui boxer.
Mi disse, ansimando :” I tuoi genitori ti aspettano “
Gli risposi :” prima ci sei tu, poi posso andare alla cena “
Gaetano mi rispose :” Alla festa , ti chiedero’ di diventare la mia ragazza. So che molto probabilmente mi dirai di no , pero’ non voglio lasciare nulla di intentato . Una ragazza come te, non la trovero’ mai piu’ e non nascera’ mai piu’ “
Sapeva dire sempre le parole giuste al momento giusto. Non era arrogante, non era maleducato. Ogni tanto un po autoritario, ma quel minimo che serve comunque in un rapporto tra ragazzo e ragazza.
Senza riflettere , mi inginocchiai davanti a lui, appoggiando le ginocchia, sul freddo pavimento. Iniziai ,con due mani, a massaggiargli il cazzo sui boxer, dopo circa un minuto, in cui il silenzio della camera era rotto solamente dai suoi sospiri di godimento, gli tirai giu’ i boxer.
Il suo cazzo era gia’ svettante, forse ancora piu’ duro di prima. Glielo avvolsi con la mano destra, e iniziai a fare andare su e giu’, la pellicina dell’asta.
Gli dissi :” Sono qui inginocchiata mezza nuda davanti a te, intenta a farti una sega, e hai dei dubbi sulla mia risposta ?”
Mi ricordai degli insegnamenti di Diego, della notte prima. Forse avrei potuto solamente ringraziare Diego, per essermi fatta venire a prendere ,dal suo amico, quella mattina. Ma ormai sia lui che Andrea erano fuori dai miei pensieri, il rischio ,di finire preda di due psicopatici, era finito.
Portai anche l’altra mano sul suo cazzo, e iniziai a menargli il cazzo velocemente , con una mano, mentre con l ‘altra ,gli massaggiavo le palle. Erano molto pelose, come lo scroto , anche se in alcuni punti , era totale l’assenza di peli.
Avvicinai la mia bocca, e feci cadere molta saliva: volevo lubrificarglielo. Apprezzo’ molto , infatti mi disse :” Sii, fai la troia per me “
Ma si pentii subito della parola detta, e disse :” Scusa , non volevo “
Sorridendo, gli dissi :” Uno dei tre moschettieri che chiede scusa ?”
Mi rispose :” Non voglio esagerare, non so se ci sara’ un domani, ho paura di svegliarmi domani e scoprire che e’ stato solamente un sogno “
Intanto stavo continuando a segarlo, tutta la mia saliva aveva lubrificato la sua asta e ora la pelle saliva e scendeva senza fatica.
Mi disse “ Voglio conoscere anche il tuo culo, voglio sfregarmi un po’ li “
Gli dissi :” Che porco che sei “
Gaetano disse :” io spengo la luce, tu ti metti a quattro zampe sul letto e ti tolgo l’asciugamano. Poi ti vengo dietro e mi prendi il cazzo e te lo sfreghi da sola “
Gli risposi :” Non l’ ho mai fatta questa cosa, non so se ne sono capace “

Mi chiese :” Hai il culo vergine ?”
Feci segno di si’ con la testa.
Mi chiese :” Neanche le dita od oggetti nel culo ?”
Risposi :” No, mi sono sempre rifiutata , con tutti i ragazzi “
Disse :” Basta che me lo prendi in mano e te lo sfreghi un po’ sulle chiappe , in mezzo alle chiappe e nel buco del culo “
Non gli risposi, mi alzai e mi sistemai a pecora, come aveva detto. Lui spense la luce, e Sali’, con le ginocchia, sul letto. Sentimmo le molle del letto fare resistenza , di fronte al suo peso . Si posiziono ‘ dietro di me, mi tolse l’asciugamano , e disse :” Prendi il cazzo in mano e inizia “
Nel buio, a tastoni, cercai il suo cazzo lo trovai quasi subito. Lo smanettai due volte su e giu’ , poi lo avvicinai alla mia chiappa sinistra e sfregai bene la sua cappella contro la mia natica, spingendo abbastanza forte, per fargli sentire bene . Lo sentii ansimare, capii che gli stava piacendo. Allora passai a sfregare la sua cappella sulla chiappa destra. Cercavo di premere, per fargli sentire ,il piu’ possibile, il contatto. Passai dopo a far scorrere la sua cappella, in mezzo le mie natiche, premendo. La cappella e il cazzo andavano su e giu’ per il solco del mio fondoschiena, ininterrottamente.
Mi disse :” Adesso appoggia bene la guancia sul letto, tira su il culo e con le mani apriti le chiappe. Te lo sfrego un po io “

Un po spaventata, gli chiesi “ Cosa vuoi fare?” . Lui subito mi disse “Solamente sfregarlo un po,fidati”
Nuovamente feci cosa mi disse, appoggiai la guancia sinistra sul cuscino, appoggiai le ginocchia sul letto e spinsi il mio fondoschiena all’ indietro : il mio culo era rivolto verso l ‘alto. Con le mani presi i miei glutei e cercai di dilatarli il piu’ possibile, lo avvisai che ero pronta e lui inizio’ ad andare su e giu’ con la sua mazza, nel solco delle mie natiche. Aveva il cazzo durissimo, stava per scoppiargli. Premeva molto piu’ forte di me, quasi volesse bucarmi i tessuti della pelle. Quando raggiungeva il buchino, cercava di spostare in avanti il suo peso, per aumentare la pressione ,all’entrata del mio fondoschiena. Sentivo un po di dolore,anche se non stava forzando eccessivamente, i miei muscoli sentivano tutti i suoi chili, concentrati all’entrata del mio sedere.
Stavo facendomi fare quel servizio perche’ soggiogata da Diego, o perche’ Gaetano era riuscito a circuirmi? Non era quello il momento di pormi quelle domande, il leggero dolore mi fece ritornare alla realta’.
Gaetano inizio’ a parlare di nuovo, e credetti che il trattamento fosse finito. Ma mi ero solamente illusa. Mi fece alzare, Gaetano si sdraio’ e mi disse :” Appoggia le mani sul letto e fai pressione per reggerti con le braccia, stai seduta in quel modo e inizia a scendere lentamente,cercando la mia cappella. Ho il cazzo duirissimo, siediti sul mio cazzo, questa volta deve essere il tuo buco del culo a fare forza sul mio cazzo, e non viceversa”
Allarmata, nell’oscurita’, gli dissi :” Ti prego, questo no, voglio rimanere vergine dietro”
Non riuscivo a vederlo, anche se mi ero abituata al buio, sentivo solo l’eco delle sue parole e sentivo il forte odore di sudore e di dopobarba, odori che si mischiavano.
Mi disse :” Non fare la bambina, vuoi uno deciso che ti sappia chiedere le cose, o uno che ti risponde si signore ,ad ogni tuo capriccio?”
Risposi :” Non e’ quello Gaetano, e’ che ho sempre detto di no a tutti i ragazzi , riguardo al mio sedere. Tu sei stato l’unico ad avere il privilegio di sfregarci il cazzo, accontentati “
Gaetano mi sposto’ dalla posizione , si alzo’ e mi disse di mettermi sotto le coperte. Lo feci e lui intanto accese la luce. Lo guardai con aria interrogativa. Vidi che stava abbassandosi per prendere i suoi boxer.
Gli chiesi :” Ti sei arrabbiato?”
Senza neppure guardarmi, mi disse “ Ho capito intanto, hai promesso il culo a Diego o glielo hai gia’ dato”
Cercai di rassicurarlo “ Te lo giuro su quello che vuoi, non glielo ho dato e non glielo ho promesso “
Inizio’ ad accusarmi “ Pero’ se te lo chiedesse, non glielo daresti ? “
Risposi subito “ Se esco con te, non usciro’ anche con Diego. Non ti devi preoccupare , fidati di me “
Raccolse la tuta e velocemente se la mise :” So benissimo che gli hai fatto una sega, so bene che cosa hai fatto con Andrea. Per una volta volevo sentirmi al loro livello, invece io non potro’ mai essere come loro. Mi ero illuso di poter diventare il re per una ragazza, invece rimango lo stupido ciccione di sempre. Auguri Bea, passa delle buone feste “
Cercai ancora una volta di rassicurarlo “ Andrea ha messo le mani sotto la mia gonna, Diego l’ho segato, e’ vero. Pero’ tu mi hai spogliata, mi hai ordinato di sfregarmi sul tuo cazzo e l’ho fatto, hai voluto mi spalmassi la tua sborra sulle tette e che la mettessi addirittura nella figa. E l ‘ ho fatto. Hai voluto sfregare il cazzo sul mio culo, e l hai fatto. Ti ho solamente detto che dietro sono vergine e non me la sento”
Mi rispose :” Bea, forse oggi ti sei sentita sola , pero’ lo sento di non piacerti, come loro due. Sono sempre stato sfortunato nella vita, ho tanti problemi, non merito di soffrire. Preferisco piangere sotto la neve.Ancora auguri.”
Mi affrettai a ribattere :” Oggi sono stata molto troia con te, ed e’ la prima volta che abbiamo iniziato a conoscerci. Sei il ragazzo con cui ho fatto maggiormente la troia. Andrea ha messo le mani sotto la mia gonna, ma avevo i collant. A Diego ho fatto una sega, perche’ a te non la stavo facendo?”
Improvvisamente Gaetano si riabbasso’ la tuta, e si tiro’ giu’ i boxer, e urlo’” La vedi questa minchia? E’ dura, grande e dura. Ho i coglioni pieni di sborra. Volevo prendermi quelle liberta’ che Diego e Andrea si sono presi con te. Avranno fatto cose meno spinte con te, ma tu sei piu’ presa da loro. Mi ricordo di come piangevi in discoteca per il ragazzo di Chiara, come ti sei lasciata picchiare. E Diego invece? Ti chiede di prendere la mano di tua sorella e metterla sul suo cazzo, e tu prima lo cacci e poi lo seghi? “
Risposi “ Certo che vedo la tua minchia, e me l’hai fatta anche sentire. Presa piu’ da loro? Dopo cosa mi sono lasciata fare oggi? Giurami che non lo credi veramente ! Dopo andro’ alla cena piena del tuo sperma, potranno sentire l’odore , e sai cosa penseranno? Che un maschio ha voluto marchiare la sua proprieta’, segnare il suo territorio, far capire che sono roba sua “
“Dovranno capire questa cosa anche Diego e il fidanzato di Chiara , o io vado da Chiara e le racconto tutto se quel verme si avvicina ancora a te “ mi disse
Gli risposi : “ Mi piacciono le tue parole, a differenza di quei due, tu sei deciso a difendere la tua proprieta’ e ad averla in esclusiva “
Inizio’ a menarsi il cazzo in modo molto lento, ma deciso, e disse :” Quando ti vedevo in discoteca, con quei leggins o quelle gonne corte, ti fissavo, anche per un’ora. Magari, non te ne sei mai accorta. Pero’ poi andavo nei bagni a segarmi, non resistevo piu’, sei troppo bella. Quando ti vedevo parlare con uno o l’altro, immaginavo sempre delle scene porno “

Inizio’ ad avvicinarsi, il mio sguardo era fisso sul suo cazzo. Continuo’ “ quella sera che abbiamo ballato, si vedeva che avevi schifo di me. E ora sei piena della mia sborra. Ora non ti fa piu’ schifo? Ho cercato di essere gentile con te, ma vedo sempre davanti a me la faccia di Andrea e Diego “
Ormai senza ritegno, gli dissi :” Gaetano, voglio diventare la tua puttana “
Rispose :” No , tu vuoi diventare la puttana di Diego e di Andrea. Perche’ non lo ammetti ?”
Prima era tutto gentile e cavaliere, adesso si era trasformato. Credo anche per la situazione. Pero’ in fondo riuscivo a capire la sua profonda rabbia. Era falso che Diego e Andrea mi piacevano di piu’? Era falso che mi aveva fatto schifo ballare con Gaetano? Misi la mia mano sul suo cazzo e iniziai a segarglielo. Subito inizio’ ad ansiamare. Per eccitarlo e convincerlo ancora di piu’ , gli dissi :” A capodanno penseranno che sono la tua puttana, vedendomi arrivare alla festa con te.”
Mi rispose :” Certo, anche perche’ arriverai li con il culo mezzo fuori e senza mutandine, lo sai vero ? “
Gli risposi ,ansimando “ Spero che in negozio, i vestitini cosi’ corti, li avranno gia’ venduti “
Lui mi rispose subito “ Se non ci saranno, andremo a comperarlo, da un mio amico, in un pornshop.Li vedrai, se il tuo fondoschiena non sara’ scoperto. O solamente Diego o Andrea possono darti gli ordini?”
Gli risposi :" Anche tu puoi darmi ordini,sono la tua puttana "

All’ improvviso disse :” Devo sborrare, fammi sdraiare “
Stavo andando ai piedi del letto per aiutarlo con le mie mani a venire , quando mi disse :” No mettiti sopra di me, ti tengo io per i fianchi, avvolgi la mia cappella ,con la tua figa. Voglio sborrarti dentro “

Quelle parole mi bloccarono un attimo, senza pillola e senza pillola del giorno dopo, avrei veramente rischiato di rimanere in cinta. Non sapevo neanche io cosa dire o fare, passarono solamente circa quindici secondi , e disse :” ormai e’ tardi, sborro “
Io ero ferma, immobile, inginocchiata sul letto , mi disse :” Mettiti l’asciugamano che accendo la luce.” Lo raccolsi da terra, gli dissi che mi ero sistemata. La accese. Lui era sdraiato sul letto, aveva sborrato molto, c’era un sacco di sperma ,nelle zone pelose del suo scroto e del ventre. Anche nella parte superiore delle gambe , c’erano tracce del suo liquido bianco. Probabilmente anche sulle lenzuola, ma a prima vista, non le vidi .
Gli dissi :” Scusami, ti sei arrabbiato ?”
Mi disse :” Non mi piace sborrare al vento , ma sono molto contento di aver conosciuto anche il tuo culo, anche se e’ un po timido “ e rise
Mi misi a ridere. Nuovamente il cellulare suono’. Ero veramente morta. Risposi al telefono, dall’ altra parte della cornetta, c’era mio padre arrabbiato.
Intanto Gaetano si tiro ‘ su, prese il suo cellulare. Mentre parlavo, lo vidi scrivere qualcosa. Giro’ lo schermo verso di me , e lessi” Sali su di me, ti tengo io il cellulare e l’asciugamano, prendi un po di sborra e mettitela bene dentro il culo.”
Mi manco’ per un attimo il respiro. Che cosa porca che mi aveva chiesto ! Intanto lui mi prese il cellulare di mano, lasciandomelo sempre vicino l’orecchio. Con l’altra mano , mi teneva su l’asciugamano. Iniziai a fissarlo, mentre continuavo a conversare con mio padre. Gaetano abbasso’ lo sguardo, iniziando a fissare la parte del suo scroto, maggiormente piena di sperma. Dopo qualche secondo, la mia mano sinistra si avvicino’ a quella zona, raccolse un po del suo seme, guardai la mia mano che conteneva un po di sborra . Senza pensarci ulteriormente, con un lento gesto, feci scomparire la mia mano sotto l’asciugamano, alla ricerca del mio fondoschiena. Anche l’altra mano scomparse sotto l’asciugamano.
La mia mano destra, ando’ a posizionarsi sulla mia natica destra, all’altezza della mia rosellina. Qui iniziai a fare pressione, tirando la natica, per aprirla il piu’ possibile, come avevo fatto prima. Nel frattempo , inseri’ il primo dito all’interno del foro, depositando il liquido, che era rimasto sopra il dito. Rimasi cosi’ ferma qualche secondo, per poi fare uscire il dito. All’ ingresso, il mio dito aveva dovuto fare una piccola pressione, tanto che un moto di leggera sofferenza comparve , sul mio volto . Mi usci' un piccolo ahi e mio padre mi chiese cosa stava succedendo.
Gli dissi che mi ero rotta un unghia, e nel frattempo dopo aver tolto il primo dito, passai a inserire il secondo. Nuovamente dovetti spingere un po , e ancora mi venne un piccolo gridolino, e questa volta decisi di chiudere la conversazione.
Anche perche’ , a causa della situazione nel suo complesso, non riuscii’ a resistere. Un altro’ orgasmo mi monto’ alla velocita della luce, e bagnai la parte superiore delle cosce di Gaetano. Ansimai fortissimamente, non ero riuscita a contenere il mio orgasmo .
Avevo il respiro affannato, guardavo Gaetano con un leggero sorriso.
Gli dissi :” Ho fatto quello che volevi “
E lui rispose :” Certo, la mia sborra devi averla dappertutto. Manca solamente in bocca. Mi piacerebbe mandarti a casa degli amici dei tuoi genitori con la sborra in bocca, senza fartela ingoiare “
Lo guardai, pensando che stesse scherzando. Cambiai subito discorso :” Se mio padre se ne fosse accorto, avrebbe ucciso prima me e poi te “
Mi disse :” Non cambiare discorso “ e rise
Lo guardai e gli dissi :” Ti prego, sono schizzinosissima”
Mi disse :” Meglio che vada. Prometto di non suonarti piu’ il campanello “
Risi di nuovo . Disse :” Entro in doccia, mi asciugo di corsa e ti lascio .”
Gli dissi :” Io invece mi trucco velocemente , ho risposto al messaggio di mio padre che entro mezzora sono li, che gli spiego dopo “
Gaetano entro’ in doccia, Io mi vestii velocemente con una camicetta color bluette, un pantalone lungo nero che rimaneva stretto. Ci abbinai una cintura color oro appena comperata, e una giacchina di un colore rosa cangiante. Misi decolte tacco 12 a punta, senza collant , ero veramente di fretta. Mi truccai per dieci minuti buoni………. Intanto Gaetano si stava facendo la doccia.
Appena usci’ dalla doccia, mi disse :” Scusa se ci ho messo un po’, ma ero pieno di sperma e dovevo pulirmi “ Gli feci una linguaccia e risi.
Si avvolse la vita in un asciugamano, poi passo’ ad asciugarsi i capelli. Io ero intenta a finire il contorno dei miei occhi, con la matita.
Gli dissi :” Scusa se sono taciturna, ma se non mi muovo mi vengono a cercare i miei . Non posso ritardare oltre “
Mi disse :” Non ti preoccupare, mi godo lo spettacolo del tuo culo. Con questi pantaloni e’ veramente invitante. E’ piccolo e sodo, e vergine. Sei bellissima Bea “
Mi girai per fargli un’altra linguaccia, e mi accorsi che che ,una delle due mani, era dentro l’asciugamano e vedevo che c’era un movimento, sotto l’asciugamano.
Gli chiesi “ Cosa stai facendo ?” e mi misi a ridere “
E lui mi rispose “ Mi e’ tornato duro, con un culo come il tuo mi rimarra’ sempre duro . Me lo sego da solo, tu continua a truccarti. “
Era veramente insaziabile come ragazzo. Non l avrei mai creduto. Vero che i tre moschettieri avevano la fama di essere molto resistenti, ma credevo fossero voci esagerate.
Con la coda dell’occhio guardavo cosa stesse facendo. Pero’ mi resi conto che stavo facendo la figura della solita ragazza che se la tira, che si crede di avere la figa d’oro. Come era possibile che mi stessi truccando come se niente fosse, mentre lui si segava. Non avevo imparato niente, dalle esperienze con Andrea o con Diego ? Non mi ricordavo piu’ le richieste che mi erano state fatte? Coinvolgendo sempre terze persone ? Se non piu’ di tre ?
Posai i trucchi , mi girai e feci pochi passi verso di lui : mi inginocchiai, dicendogli “ Ci penso io “ e gli sorrisi
Aprii il suo asciugamano, lui mi disse “ No, aspetta “ e improvvisamente parti’ un primo getto di sborra, che mi colpi’ sulla fronte. A poco a poco inizio a scendere, finendomi in parte nell’occhio.
Gaetano aveva smesso di menarselo, altra sborra che doveva essere diretta verso la mia faccia, fini’ nel palmo della sua mano: aveva stretto la cappella con il pugno. Dalla faccia, si vedeva che era molto imbarazzato. Era la prima volta che del seme maschile , mi arrivava sul viso. Non l ‘aveva fatto apposta, era una cosa successa casualmente. Questa cosa mi fece ancor di piu’ sentire sua.
Mi disse “ Ti ho rovinato il trucco , ho fatto un disastro “

Gli risposi , sorridendogli :” Sei perdonato , l’importante che non mi dici piu’ che non mi piaci, o potrei ucciderti. Sei il primo ragazzo che mi sborra in faccia “

Mi rispose “ Ma questo non era sborrarti in faccia, sborrarti in faccia e’ quando tu reclini leggermente la testa all’indietro e aspetti il getto totale di sborra e ti fai riempire completamente il viso . Invece qui sei stata fortunata, sei stata colpita solamente sulla fronte “
Gli risposi , ridendo :” Ma se ho l’occhio coperto “
“ Infatti e’ stata una sborrata in faccia venuta male “ e rise, aggiungendo “ Ma la colpa e’ tua , c’erano i cartelli di pericolo “
Risi , e gli risposi :” Adesso da un occhio non ci vedo proprio piu’ . Posso pulirmi o devi ancora sborrare ? “
Gaetano si avvicino’ , mi disse di reclinare un po’ la testa ( cosa che feci ), e inizio’ a menarselo velocemente all’altezza del mio naso. Ormai la sborrata c’era stata precedentemente, ma qualche goccia di sperma mi cadde sul naso e sulla guancia sinistra “
Lo guardai e gli dissi :” Adesso sei contento ?”
“ Abbastanza “ mi rispose, ridendo
Gli risposi :” Adesso meglio che vai, non vorrei rischiare una quarta sborrata. Devo rifarmi completamente il trucco “ e sorrisi

Gaetano mi disse :” Risolveremmo ogni problema ,se ti facessi sborrare in bocca “ e sorrise
Lo guardai dal basso verso l’alto e gli chiesi :” Ma devi sborrare ancora ?”
“ Se vedessi ancora il tuo culo , potrebbe ritornarmi duro “ rispose , ridendo
Sempre rimanendo inginocchiata, gli dissi :” Se vuoi, dopo la cena , prima di andare alla funzione, cerco di liberarmi mezzoretta. Se invece vuoi che vada alla cena sborrata, passo da casa a farmi una doccia, prima di vederti. Voglio farmi bella per te “
Rispose :” Se vuoi ci vediamo domani, non vorrei crearti problemi con la tua famiglia. Oggi sono stato troppo egoista. Dimenticavo : tu sei sempre bella “
Gli dissi :” Hai tu la precedenza “
Mi disse:” Allora forse meglio che ti fai la doccia ora . Accompagnami alla porta, cosi’ riesci a velocizzare “
Gli risposi :” Mi dai un minuto per pulirmi la faccia ?”
“ No , voglio che mi accompagni sul pianerottolo conciata cosi’ “
Non potevo dirgli di no, non potevo rifiutarmi. Anche se rischiavo molto. Se ci fosse stato, in quel momento, qualche vicino ,sul pianerottolo delle scale ? Ma non mi interessava, mi misi a ridere e gli risposi solamente :” vuoi proprio che tutti sappiano cosa mi fai “
Mi rispose :” Se diventi la mia ragazza, lo immagineranno gia’ “ e sorrise
Dissi ridendo :” Non credo immagineranno le porcate che mi fai fare “
Lo accompagnai fino le scale, con ancora il suo sperma sul viso. Guardai la porta della vicina. Chissa’ se era allo spioncino a farsi i fatt miei. Se ci fosse stata , sicuramente avrebbe capito tutto , vedendomi cosi’ conciata.
Tornai allo specchio. Avevo una discreta quantita’ di sborra in faccia. E sicuramente non sarebbe stata l ultima volta della giornata

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