Lui & Lei
conoscenze a scuola 1
di chiara94
23.03.2016 |
15.042 |
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"Non avrei potuto accendere la luce, mi avrebbero scoperta..."
( continuazione del prologo )tornai a sedermi alla scrivania, guardandomi attorno, cercando un qualcosa di non definito, per non rischiare di incontrare lo sguardo di diego. le mie dita battevano sulle ginocchia, alla ricerca di un'idea. mia madre da dietro la porta mi avviso' che stava andando al supermercato. anche lei era complice? o solamente la mia fervida immaginazione? stavo sognando ? diego mosse le labbra, abbozzando un sorriso. in che situazione mi ero messa, perche' le mie amiche si erano comportate cosi'? diego inizio' a farfugliare qualcosa, ma ero distratta e non segui' il filo del discorso. ragazzo, camera, riusci' a distinguere solamente queste due parole. feci un'esclamazione quasi per fargli ripetere la sequenza di parole, e a quel punto capi' che mi stava chiedendo se il mio ragazzo sapeva che io e lui stavamo studiando a casa da soli. obiettai che era una coincidenza, a causa delle mie due amiche piu' interessate allo shopping che a un bel voto, e lui sorrise aggiungendo che sarebbe stato il nostro primo segreto. un segreto? ma di cosa stava parlando? mi misi subito sulla difensiva, ritornando in picchiata a parlare dei fenomeni demografici. le parole di diego mi interruppero: mi confesso' che gli piacevo molto, che le altre ragazze non gli interessavano. solita sviolinata maschile, quanto i maschi sanno essere bugiardi. quasi quasi anche loro ci credono alle loro parole, non sicuramente io. obiettai che ero gia' impegnata e che non era comunque il mio tipo, sperando che si arrendesse davanti alla mia freddezza e al mio cinismo. mi beccai della superficiale, al che scoppai dicendogli che avrei preferito se ne andasse. si alzo' , prese il suo giubbotto e il suo zaino, e senza neanche guardarmi si diresse alla porta. tra me e me mi chiesi se fossi stata esagerata, cosicche' gli dissi che non volevo essere maleducata e gli chiesi scusa. mi rispose che voleva i tre bacini come saluto, tra me e me pensai, non c'e' nulla di male, ormai si danno a tutti , e' una moda.mi abbraccio', e le sue mani si andarono ad appoggiare sul mio fondoschiena. va bene che era coperto dai jeans, ma fece la cosa in modo naturale e come se la cosa gli fosse dovuta. era la prima volta che il mio fondoschiena veniva accarezzato da un altro ragazzo, durante il mio periodo di fidanzamento .tempo cinque secondi, e i miei allarmi scattarono, e gli tirai un violento schiaffo. lui si arrabbio', imprecando con parole che non voglio ripetere, e mi colpi' a sua volta con uno schiaffo, facendomi cadere a terra. torno' in camera mia, e dopo poco usci' con una fetta di torta che mangio' in parte. la parte residua la lancio' contro di me, ringraziandomi della torta e dell'ospitalita'. umiliata e seduta per terra, iniziai ad avere le guance riempite di lacrime. apri' la porta e la sbatte' violentemente dietro di se. pretendeva di avere ragione lui? mi aveva palpata, sapendo che ero impegnata, mi ero ribellata, e addirittura voleva imporsi? sembrava un ragazzo cosi' pacato e gentile, cosi' mingherlino, il bravo ragazzo che tutte le mamme vorrebbero per le figlie. solo che noi ragazze vogliamo il palestrato con il bel viso. meglio un ragazzo stronzo da sfoggiare con le amiche, con cui riempire pagine di facebook. la sera mi scrisse beatrice, chiedendomi cosa era successo. le raccontai l'accaduto . ovviamente tenne la parte a diego. non le risposi piu' ad un certo punto , rimanendo sola con i miei mostri in camera. dovevo raccontare la cosa al mio ragazzo? meglio tacere? chiudere con diego e con le mie amiche? il giorno dopo , tutto tacque. nessun avvenimento particolare, anche se nelle mie amiche osservai un certo distacco. diego non era venuto a lezione, probabilmente non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi. anche se ero conscia che era piu' interessato a fissare i miei seni. il sabato pomeriggio andai con giada e beatrice a prendere un aperitivo in centro. la mia vita sembrava essere tornata alla normalita', eppure non mi sentivo tranquilla. sensazioni o solo paranoie? mentre ascoltavo i racconti di beatrice, mi accorsi che nello stesso locale c'era diego, seduto al bancone con due suoi amici. le mie amiche, con fare da civettuole, richiamarono subito la sua attenzione, e diego venne a salutarle. si, non e' un errore , venne a salutarle. non mi degno' di uno sguardo. giada gli disse di sedersi con noi, facendo segni anche agli amici. io ero molto imbarazzata, non sapevo come comportarmi. diego , era molto sicuro di se in compagnia, i suoi amici ,seppure piu' belli, lo tenevano in grande considerazione. anche le mie due amiche sembravano rapite dalle sue battute. eppure beatrice guarda esclusivamente l aspetto fisico, i vestiti firmati, l orologio al polso, la macchina, il conto corrente. ero esclusa completamente dai dialoghi, sembravo la donna invisibile. provai a scambiare due chiacchiere con gli amici di diego, ma le uniche sillabe che riuscivo a tirare fuori erano dei si e dei no. diego aveva imposto loro di non parlarmi? diego si offri' di darci un passaggio a casa a noi tutte, e beatrice e giada accettarono subito. la prima a farsi portare a casa fu beatrice, che saluto' diego con un lungo abbraccio. essendoci i sedili, non riusci' a vedere se anche con lei allungo' le mani. avevo la macchina sotto casa di giada, quindi ci avrebbe lasciate assieme. sotto casa di giada, scendemmo celermente, in quanto non c'erano parcheggi. arrivata alla macchina, mi ricordai che dovevo farmi restituire da giada una chiavetta con dei file mp3. trovai la porta del cancello aperto, e arrivai nell'androne. senti' delle voci provenire dalla cantina. le voci erano nitide e chiare, erano quelle di diego e giada. senza far rumore scesi, e mi trovai davanti a una porta socchiusa. cercai di spostarla senza farla cigolare, e per mia fortuna ci riusci'. non avrei potuto accendere la luce, mi avrebbero scoperta. tenevo le mani davanti a me, camminando a tentoni. senti' degli strani rumori, e capi' che erano dietro una porta. diego stava facendo dei complimenti a giada. mi avvicinai ancor di piu' e dal rumore e dalle parole di diego capi' che giada gli stava facendo un rapporto orale. diego ansimava e la insultava chiamandola troia, prendeva in giro il suo ragazzo, chiamandolo cornuto .le parole l avrebbero dovuta ferire, farla correre via, eppure sembrava non ci sentisse. la senti' aprire bocca per lamentarsi che le stava strappando i capelli, e di tutta risposta diego penso glieli tiro' ancora di piu', perche' la senti' gridare ancora di piu'. diego le disse qualcosa come troia non fare rumori o ci sentono e il cornuto lo scopre, e lei gli chiese scusa aggiungendo di non farle male. senza fare rumore tornai alla macchina, chiedendomi cosa stava succedendo. quel ragazzo era un diavolo?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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