tradimenti
La moglie offerta (2)

20.04.2025 |
2.054 |
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"Mentre la fotteva come un animale, mi ha detto di no, che non potevo più stare a guardarli ma che dovevo andarmene via..."
Io li ho seguiti ma ero ormai in una sorta di trance. Mi tremavano le gambe ma, nello stesso tempo, ero così eccitato che il mio cazzettino continuava a gocciolare.Il bull si è fatto dire da mia moglie quale fosse il mio lato del letto e si è seduto proprio là. Aveva i calzoni arrotolati alle caviglie e il cazzo enorme che svettava in verticale come un’offerta indecente.
Ha infilato le dita nella sua fica e le ha ritirate completamente bagnate dai suoi umori.
“Troia, sei tutta fradicia! Lo vedi come stai godendo?” le ha detto facendole assaggiare le dita nella bocca. La costringeva a tenere la testa girata di lato, in modo da offrirmi la vista di lei che succhiava con gusto le sue dita pregne dei suoi umori. Ha continuato così per un po’ a inzuppare tre dita nella fica e a farsele leccare e le diceva:
“Succhia per bene, troia!”
Poi l’ha obbligata a togliergli le scarpe e a sfilargli i pantaloni, cosa che lei ha fatto non senza difficoltà perché le tremavano visibilmente le mani. Vedevo mia moglie accucciata ai suoi piedi in adorazione del suo corpo. Gli ha carezzato le caviglie, è risalita con le mani lungo le cosce, ha mugolato di piacere e gli ha confessato di non resistere più, che voleva essere sua.
Allora lui l’ha afferrata per i fianchi e, senza il minimo sforzo, se l’è impalata sul cazzo in un istante. Tutta dentro, meravigliosamente profanata.
Mia moglie ha gridato, ma era un grido di piacere mentre lui ha cominciato a muoverla su e giù come fosse una bambola. Vedevo i movimenti di lei indotti dal bull che mi ipnotizzavano. Dovetti appoggiarmi allo stipite della porta per non cadere, mentre lei gridava come un’ossessa ogni volta che lui la faceva scendere sul suo membro. Pensavo di svenire, di non farcela ad assistere a quella scena, ma dentro di me fantasticavo che quell’uomo non smettesse mai di fottere mia moglie.
“Così, così, mi fai impazzire” diceva lei senza più ritegno, con lui che aumentava il ritmo vertiginosamente.
A un certo punto, mentre lei continuava a godere come non le avevo mai visto fare, lui ha spostato lo sguardo su di me e, irridendomi, mi ha chiesto di calarmi i pantaloni.
“Cornuto” ha detto “fammi vedere che cazzetto hai”.
Non me lo sono fatto ripetere. Immediatamente ho calato i pantaloni e mi sono esposto al suo sguardo. Il mio cazzetto, raggrinzito e senza il minimo di erezione, era a dir poco ridicolo rispetto al suo e grondava di piccole gocce di sperma.
È scoppiato a ridere in modo esagerato, senza smettere di scoparsi mia moglie.
“Sei proprio un cornuto” mi ha detto tra una risata e l’altra. “Che pensavi di farle con quel cazzetto? Guarda come gode la puttana di tua moglie con un cazzo vero!”
E mentre lei gridava e lo implorava di non smettere, lui le ha ordinato di chiamarmi cornuto e di farmi il gesto delle corna.
Lei ha allargato le braccia e mi ha fatto il gesto delle corna, poi ha gridato in preda all’estasi:
“Cornutone, guarda come si scopa una troia!”
Non ancora soddisfatto, lui le ha detto:
“Digli che non scoperai altri cazzi che il mio”.
Ma poiché mia moglie esitava, forse in preda all’ennesimo orgasmo, ha interrotto di scoparla e le ha ripetuto:
“Diglielo, troia! Non scoperai altri cazzi che il mio”.
Lei si è girata a metà, senza guardarmi, e mi ha detto:
“Cornuto, non scoperò altri cazzi che il suo!”
Infoiato da quella frase, il bull si è alzato senza lasciare mia moglie e l’ha buttata sul letto, il mio letto, e ha ricominciato a scoparla con più foga di prima. Lei continuava a godere, gridava e godeva, le unghie sopra la sua schiena, il volto sfigurato dal piacere mentre lui la stantuffava senza smettere mai.
“Cornuto” mi ha detto lui “guarda come mi scopo la tua troia! Ti piace vederla vero?”
Io ho balbettato un sì a mezza bocca, poi in modo più chiaro:
“Continua ti prego, falla godere perché io non ne sono capace”.
Mentre la fotteva come un animale, mi ha detto di no, che non potevo più stare a guardarli ma che dovevo andarmene via. Inghiottendo amaro ho ubbidito e sono tornato in salotto. Lì, sentendoli urlare e godere come due ossessi, mi sono toccato il cazzettino e ho goduto anche io come non mai.
“Ti vengo dentro, troia! Te la ingravido la zoccola di tua moglie!”
“Sì, ti prego” ha detto lei, infoiatissima “vienimi dentro, mettimi incinta!”
Io sapevo bene che mia moglie ormai non poteva più avere figli ma, sentendola gridare quelle cose oscene, non so perché ma mi sono sentito davvero felice. Me la sono immaginata col volto trasfigurato dal piacere e lui che, dopo l’ennesimo affondo, le riversava dentro la fica litri di sborra. Dopo un tempo che mi è sembrato interminabile, ho sentito il bull urlare che stava venendo.
“Troia, vengo! Cornuto, te la riempio tutta questa vacca”.
“Sì, sì” diceva lei e me la immaginavo avvinghiata al suo uomo, “lo sento tutto dentro, che bello che è!”.
Godeva e strillava, implorandolo di non uscire dalla sua fica. Lui muggiva come un toro e continuava a insultarla: “Troia che sei, ti piace sentirtelo dentro, eh?”
“Sììì! È bellissimo!”
“Cornuto” mi ha detto lui, “portaci da bere e ti spiego come andrà avanti la cosa”.
Mi sono affrettato ad obbedire; ho messo su un vassoio un bicchiere pieno d’acqua e un altro di liquore e glieli ho portati. La scena che mi è apparsa per poco non mi ha fatto rovesciare tutto per terra: il bull in ginocchio sul mio letto e mia moglie che gli ripuliva amorevolmente il grosso cazzo con la lingua. Sghignazzando lui mi ha fatto cenno di avvicinarmi al letto, ha preso il mio cazzettino con due dita, lo ha accostato al suo e ha detto:
“Troia, quale preferisci tra i due?”
E mia moglie, senza parlare, ha continuato nella sua opera di pulizia, confermando così, meglio che con qualsiasi parola, qual era la sua scelta.
“Capito, cornuto?” mi ha detto il bull prendendo il bicchiere con il liquore e tracannandolo di colpo. ”Adesso ascolta: tu te ne torni di là a fare i lavori di casa. Noi ci riposiamo un po’, poi a questa troia le rompo il culo. Contento?”
Ho visto mia moglie sgranare gli occhi spaventata e io mi sono affrettato a dire:
“Non l’ha mai preso là!”
Il bull si è fatto una bella risata.
“È proprio ora che questa vacca scopra quanto è bello prenderlo nel culo! Vero che lo vuoi, troia?”
E mia moglie, ciucciandogli il cazzo, ha detto di sì con la testa…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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