LAURA RACCONTA 2

Laura è seduta in poltrona davanti a me, ha accavallato le gambe, la gonna è scivolata verso l’alto mettendo in mostra una grande porzione di coscia delimitata dal bordo delle autoreggenti.
Sono allo stesso tempo sorpreso ed eccitato dal suo racconto.
Come un torrente in piena continua nella sua narrazione.
< Ti starai domandando perché mi sia indifferente il fatto che ti sia scopato Marzia e Mariella, è semplice.
Ho scopato con Marco e Gianni molto prima che lo facessi con le loro mogli.
Mi hanno scopato insieme, o meglio prima mi ha scopato Gianni, poi Marco si è aggiunto.
Ho sempre considerato Gianni un porco, i suoi sguardi sembravano spogliarmi ogni volta che mi vedeva.
Le sue attenzioni andavano oltre la normale amicizia, mi ha anche mandata qualche messaggino direi curioso, niente di troppo compromettente, giusto per provare a gettare l’esca.
Una domenica pomeriggio durante le quale eri in trasferta con la scusa di restituirti dei libri è passato a trovarmi.
Stavo uscendo dalla doccia dopo la solita corsa domenicale che mi aveva stancata molto, sentivo i muscoli delle gambe tirare, camminavo rallentata, decisi di aprire in accappatoio, senza vestirmi, confidando che in pochi minuti se ne andasse.
Appena entrato notò subito la mia andatura affaticata e mi chiese cosa avessi.
“Nulla, sono stanca, ho corso troppo, devo solo riposarmi” risposi nella speranza di convincerlo ad andarsene.
“Ti ci vorrebbe un buon massaggio”
“E vorresti farmelo tu?”
“Perché no”
“Da quando sapresti fare i massaggi?”
“Da sempre, e anche bene. Dovresti chiedere a Mariella”
“Non mi sembra una buona idea”
“Il male alle gambe è un’idea migliore? Dammi dell’olio e sdraiati sul letto”
“Mi metto qualcosa addosso” gli dissi mentre gli davo un olio per la pelle che avevo in camera.
“Non è il caso, l’olio macchierebbe la biancheria e si rovinerebbe. Mettiamo un asciugamano per coprire quello che non si deve vedere!”
Così in un momento mi ritrovai sdraiata sul letto nuda a pancia in giù con un asciugamano a coprirmi il sedere.
Gianni iniziò a massaggiarmi con professionalità, lo stronzo ci sapeva fare, le sue mani calde si muovevano bene.
Incominciò subito dai piedi e subito iniziai a provare un piacere notevole, poi lentamente le sue mani scivolarono lungo le mie gambe massaggiandole prima con professionalità poi il massaggio iniziò a diventare sempre più sensuale.
Non opposi alcuna resistenza quando mi tolse l’asciugamano ed iniziò far colare l’olio tra le mie chiappe iniziando a massaggiarmi le natiche.
Il massaggio ormai aveva preso una piega pericolosa, ma non provai a fermarlo, sentivo le sue dita scivolare lungo le grandi labbra procurandomi un piacere intenso.
“Non mi pare che questo massaggio sia molto funzionale alle mie gambe!” commentai nella vana speranza che smettesse di stuzzicarmi.
Per tutta risposta sentii un dito scivolare nella mia vagina favorito dagli umori che iniziavo a produrre, mugolai palesemente mentre lo muoveva avanti e indietro procurandomi un grande piacere.
“Alza i fianchi e piega le ginocchia. Chinati bene in avanti”
Le sue parole mi accompagnavano in quel cambio di posizione. Accovacciata tenendo le braccia distese in avanti, la schiena tesa, allungata, sento le sue mani allargarmi le natiche. Sentivo i miei buchi in vista, lo sentii avvicinarsi al mio sedere. Una sensazione piacevolissima quando la sua lingua inizia a scivolare lungo la fessura umida. Non ebbi la forza di protestare e di oppormi.
“Cosa stai facendo! Smettila!” mormorai senza convinzione.
Ma Gianni taceva e continuava a leccarmi infilando la lingua spostandosi ogni tanto sul buco del culo.
Godevo, quanto godevo. Continuò a leccarmi il buco del culo e con le dita mi masturbava. In pochi minuti venni forte sul suo viso.
“Adesso basta!!! Smettila!!!”
In un breve momento di lucidità tentai di farlo smettere senza riuscirci.
Lo sentii staccarsi dalle mie chiappe, tirarsi su, sbottonarsi i calzoni, e dopo diversi secondi lo sentii appoggiare il suo cazzo sulla mia figa ormai fradicia.
La prima spinta mi sembrò eterna, poi iniziò a scoparmi con vigore tenendomi per i fianchi.
“Oddio noooo”
Lo sentii riempirmi tutta, Gianni è robusto, non diceva niente, non mi chiese se mi piacesse o se facesse male, mi scopava e basta.
Si abbassò con le mani, raggiungendo le mie tette. Mentre mi scopava teneva tra le dita i mei capezzoli gonfi. Godevo come una troia. Provai un altro orgasmo.
Con un pollice insalivato mi massaggiava ancora il buco del culo. Deve essere una fissazione di tutti i miei amanti.
“No, dietro non lo faccio neanche con mio marito” affermai risoluta.
Lui prese a muoversi ancora più velocemente, con decisione procurandomi un orgasmo violento. Ormai non connettevo più, urlavo e godevo in maniera palese, mi teneva per i fianchi, ogni tanto mi baciava sul collo. Ormai stava facendo di me quello che voleva e la cosa mi procurava un immenso piacere.
“Vengo, cazzo. Mi stai facendo impazzire, stronzo!”
“Brava, godi quanto vuoi. Questo è solo l’inizio!”
Godevo tantissimo fino a quando lui si svuotò dentro. Scivolammo sul letto e rimanemmo attaccati come animali, uno dentro l’altra fino a quando si sfilò e sentii la sborra colare fuori dalla figa e finire sul copriletto. Ne raccolsi un po’ con la mano, per saggiarne la consistenza e la quantità, era tantissima.
“Meno male che non volevi farmi sporcare l’intimo!!” dissi ironicamente.>