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Una serata di spasso


di maktero
10.02.2025    |    13    |    0 6.0
"Mia sorella cominciò a ridacchiare per il solletico che la mia lingua le faceva all'ascella, e scherzosamente mi disse di smetterla che a facevo distrarre..."
Mia sorella mi ha fatto uscire dalla mia prigionia per concedermi una libera seratina di divertimento.
Mi ha concesso di coprire la mia nudità con la solita lercia maglietta, lurida e puzzolente ed appena sufficiente a coprirmi.
Io tutta speranzosa seguii mia sorella che per la prima volta dopo settimane mi faceva uscire all'aria fresca.
Sapevo che mi sarebbe toccato qualcosa di pesante, l'espressione "divertimento" per mia sorella era sarcastica; ma ero contenta di poter finamente uscire all'aperto dopo tanto tempo passato al chiuso.
Arrivvammo in uno spiazzo dove c'erano alcune trans.
Mia sorella uscì dala macchina e si mise a parlare con quelle trans; vidi che dopo un lungo discorso tirò fuori del denaro con cui pagò quelle peripatetiche.
Poi si avvicinò alla macchina e mi disse di uscire.
Io obbeddi prontamente come ero abbituata; anche le trans si erano avvicinate guardandomi intensamente.
Mia sorella mi fece togliere a maglietta lasciandomi nuda ed indifesa.
Poi mi disse ho organizatto una caccia hai qualche minuto per scappare poi le "ragazze" qui attorno ti cercheranno e come da accordi se ti troveranno ti massacrerranno di botte e ti stupreranno.
Ti piace il gioco troia?
Così mi chiese mia sorella; e cosa altro potevo rispondergli se non con un sì.
Del resto quella iniziativa mi sembrava simpatica e divertente, un bel gioco!
Mia sorella mi diede il via ed io corsi nuda verso a macchia; il terreno feriva i miei piedi scalzi, le frasche frustavano i mio corpo nudo.
Sentii che mia sorella aveva dato il via anche alle trans che cominciavano a cercarmi.
Io ludicamente cercai di nascondermi come in un puerile gioco di nascondino.
Vidi le trans cercarmi mentre io mi nascondevo tra le frasche.
Mi piaceva quel gioco; le trans senz'altro si sarebbero arrabiate, seppur ben pagate avrebbero voluto voluto sbrigarsi a trattarmi.
Senz'altro si stavano incazzando a non trovarmi subito.
Sapevo che la loro incazzattura si sarebbe sfogata su di me.
Ma volevo giocare ancora un pò ben sapendo quale sarebbe stata la mia fine.
Poi una trans pi accorta mi trovò nascosta in un cespuglio, mi tirò fuori tirandomi per i capelli e cominciò ad urlare per richiamare le altre.
Io tutta contenta come una deficiente per quel gioco a nascondino che mi aveva divertita cominciai a ricevere i primi calci e pugni dalla trans che mi aveva trovata.
Nel frattempo arrivarono le altre che affetticate e stanche per la mia ricerca non furono delicate.
I calci ed i pugni arrivarono violenti e cattivi.
Venni sbattuta violentemente contro un albero mentre una gragnuola di colpi massacrava il mio corpo, e quelle infoiate di trans mi riempivano di insulti nella loro lingua.
Erano veramente brave mi stavano facendo veramente male, ci sapevano fare quelle troie, le apprezzavo
Fui presa per le spalle e gettata in una pozzanghera dove cominciarono a montarmi addosso con i loro pesi.
Mi spinsero con i piedi la mia faccia nel fango facendomi soffocare, mentre continuavano a calpestarmi.
Erano proprio assatanate quelle scatenate!
Mi sollevarono la testa dal fango quanto bastava per dami un poco di respiro, e poi me la spingevano di nuovo in giù nel fango facendomi affogare.
Mentre soffocavo sentii un cazzo entrarmi nel culo, mentre il mio corpo continuava ad essere colpito da calci e pugni e calpestato.
Fu un trattamento veramente bestiale che mi stava facendo eccittare; il mio cazzo immerso nel fango si indurii enormemente per il fantastico piacere di quel trattamento.
Come erano brave le amavo.
La trans che mi teneva la testa nel fango ogni tanto la rissollevava per concedermi un poco di respiro; quando ero riuscita a prendere un poco di aria,quella troia prendeva una maciata di fango e me la ficcava nella mia bocca anaspante aria.
Ero sempre più eccitata, era veramente una serata divertente diversa dal solito.
Quando arrivai al limite del soffocamento quelle troie mi alzarono dalla pozzanghera e lorda di fanghiglia mi gettarono su un rovo, io finii di peso in mezzo a quell'abuso spinoso che ferii i mio corpo nudo e che mi fece strillare come una scrofa.
Poi una dopo l'altra cominciarono ad incularmi, incuranti che i loro movimenti mi facevano tormentare dalle asperità del rovo.
Una volta contente mi sputarono e pisciarono addosso e se ne andarono lasciandomi là dolorante, sfinita ma contentissima.
Avevo finalmente passato una bella serata diversa dal solito; ricca di piacevole dolore, di divertente svago e di simpatica umiliazione.
Ero veramente contenta.
Quando riuscii a sfilarmi dal rovo cominciai a masturbarmi mentre scaricavo dal culo la sborra delle trans; fu in quel momento che mia sorella mi raggiunse.
Mi aveva detto che le trans le avevano indicato dove mi avevano lasciata.
Guardandomi masturbare capii che mi ero divertita.
Mi lasciò fare, dicendo che dovevo godermi appieno quel momento di felicità perchè prossimmamente sarebbe arrivato del lavoro duro per me.
Io arrivai davanti a mia sorella che mi guardava con pietosa comprensione.
Poi mi disse che ero ridotta così male che mi avrebbe portata a farmi medicare.
Tornammo alla macchina mentre i dolori del pestaggio e delle altre lesioni si facevano sentire.
Pertanto Io ero di nuovo eccitata e lo dissi a mia sorella che mi fece notare che ero veramente una masochista schifosa.
Poi mi sputò in bocca.
Mi fece indossare la solita maglietta che era stata strascicata nel terreno ed indossandola sentii la ruvidità della sabbia e dei detriti luridi di cui era intrisa tormentare il mio corpo.
Come era bello!
Ero ancora straordinariamente eccittata e volevo ancora divertirmi con dell'altra sofferenza.
Durante i viaggio vidi la postazione di una puttana con un fuoco accesso.
Pregai mia sorella di fermarsi perchè ero stata attratta da quel fuoco.
Volevo farmi bruciare i piedi e supplicai mia sorella di fermarsi per accontentare quel desiderio.
Lei dopo avermi guardato con attenzione e chiedendomi se c'è l'avrei fatta mi chiese se volevo affrontare veramente anche quella prova.
Io con il cazzo in mano e con la voce da gattina supplicante la pregai di accontentarmi.
Mia sorella commentò per come sei ridotta ti faccio fare anche questo, merda.
Fui felice di quella decisione e mentre lei guidava per raggiungere la postazione di quella puttana, per riconoscenza cominciai a leccare l'ascella destra di mia sorella quella disponibile dalla mia posizione di passeggero.
Mia sorella cominciò a ridacchiare per il solletico che la mia lingua le faceva all'ascella, e scherzosamente mi disse di smetterla che a facevo distrarre dala guida.
Io insistetti godendo del suo sudore e dal suo ridacchiare.
Poi arrivammo sul sito della troia mia sorella scese ecominciò a parlare con lei spiegandole la situazione .
Vidi che assentii ricevendo una bella cifra.
Mia sorella mi fece scendere dalla macchina dicendomi che il fuoco era tutto mio, goditelo.
Io guardavo quelle braci con entusiasmo ed eccitazione cominciai a masturbarmi e poi in ginocchio mi gettatai con i piedi nel fuoco.
Fu un dolore terribile sentii il dorso dei miei piedi preso da una morsa di dolore, in quel mentre la puttana come dalle istruzioni ricevute raccolse un bastone infuocato e cominciò a passarmelo sulle piante.
Urlai come una bestia e le lacrime cominciarono a schizzare fuori dai miei occhi per i dolore, era bellissimo non desideravo altro.
Mi stavo eccittando allo spasimo, il mio cazzo era duro come non mai e stavo per arrivare quando mia sorella convinse la puttana a ficcarmi il bastone arroventato nel culo.
Fu come un fulmine di dolore e piacere che mi entrava dentro bruciandomi il mio intestino che mi stimolò fino a farmi schizzare come un razzo.
Mi gettai a terra parzialmente inconsapevole.
Capii dopo che mia sorella mi aveva raccolta semisvenuta e che mi aveva caricata in macchina.
Arrivammo a casa della sua amica dottoressa che si prese cura del mio corpo massacrato.
Mi riempii di unguenti e fasciature, ma poi rivelando la sua natura perversa convinse mia sorella a scaricarmi nel casonetto davanti a casa sua.
Mia sorella sembrò entusiasta dell'idea e disse che a me sarebbe senz'altro piaciuta.
Io semincoscente dissi che mi piaceva.
Fasciata e dolorante venni scaricata dentro il puzolente cassonetto della spazzatura.
Mezza intontita fui felice di essere trattata così, mentre sentivo che le due donne avrebbero passato lanotte a fare l'amore.










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