bdsm
Il cinema ai tempi dell'università
di maktero
01.11.2024 |
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"Poi un tizio mi si avvicina e comincia strizzarmi i capezzoli; hauna resa molto dura mi fa molto male e piacere..."
Nella nostra città universitaria c'era un solo cinema porno.Quello per me era un luogo di delizie e di soferenza.
Il sabato sera era il momento di maggior frequentazione del cinema ed era il momento che aspettavo con ansia e con paura assieme.
Io non potevo decidere quando andare al cinema od in altri posti di piacere.
Ero succube di mia sorella che decideva per me tutte le mie attivittà sessuali.
Regolava la mia masturbazione, dirigeva gli incontri con partner occasionali, mi diceva chi potevo incontrare o meno; quali vestiti da frocia indossare in quali luoghi potevo incontrare e quando.
Adoravo questo controllo della mia sessualità della mia vita della mia mente.
Mi grogiolavo nella sensazione di essere un burattino sessuale nele mani di mia sorella,mi sentivo realizzata.
Finalmente una sera mia sorella mi annuncia di portarmi al mio divertimento preferito.
Il cinema.
Mi piace il cinema dove nuda nel buio della sala vengo abusata da sconosciuti dal volto irroconoscibile in quelle tenebre..
Mi preparo accurratamente, mi faccio una bella doccia, completo la mia depilazione mi clisterizzo anche se avrei voluto farne a meno ma nei cinema gli utenti del mio corpo non vogliono vedere la merda sul loro cazzo.
Pulita, accuratamente depilata ed eccittata mi metto in ginocchio al centro del bagno aspettando che mia sorella venga a prendermi.
Lei arriva mi sputa delicatamente in faccia e mi getta una magietta.
Io indosso la magliettina che mi copre a malapena ed usciamo.
Arriviamo al cinema io esco dalla macchina e scalza seguo mia sorella che si avvia verso l'ingresso delo stabile.
Entriamo nell'atrio, la commessa alla biglietteria ci riconosce subito e ci saluta, non fà pagare a mia sorella il biglietto.
Entriamo sento sotto le piante dei miei piedi la sporcizia di quel luogo.
Come mi piace , quella sporcizia che sento sotto i miei piedi è un preludio, un avviso della sporcizia morale a cui verro sotopposta.
Mia sorella mi fà accomodare al centro dela sala e mi toglie la magietta lasciandomi completamente nuda in mezzo ad una platea di uomini eccitati.
Mi piace mi sento nel pieno della forma, nuda, seduta in attesa che qualche porco si avvicinni per essere soddisfatto.
E' una sensazione beissima quel'attesa del primo cazzo che verrà a chiedere la sua contentezza.
Allargo le braccia sui sedili accanto esponendo ancora di più ilmio corpo.
Sullo schermo si succedono immagini di amplessi e gli sguardi degi astanti cominciano a rivolgersi verso di me.
Io da vera troia rispondo mostrando la lingua; finalmente qualcuno si alza e mi raggiungie, io continuo a giocare con la lingua.
Il tizio comincia a prendermi il cazzo in mano ed a masturbarmi.
Intanto si avvicina un altro, io sempre con la braccia allargate verso gli altri sedili guardo con curiosità mentre sbottona i pantaloni e tira fuori i suo cazzo.
E' semieretto, lo guardo eccittata, sia per il tizio che mi sta facendo una sega sia per quel membro che volevo prendere in bocca .
Cominciai a passare la mia lingua sula cappella guardando il volto del tizio che sembrò eccittato.
Continuando a guardare il tipo gli presi totalmente in bocca l'uccello.
Lui sembrò inarcarsi per quella sensazione di piacere.cominciai a spompinarlo mentre quell'altro mi stava facendo una sega.
Intanto mi accorsi che altri due sconosciuti si erano messi sulle poltrone davanti ame e che avevano cominciato a masturbarsi guardando la mia prestazione.
Vedevo le loro mani che maneggiavano i loro uccelli, quello spettacolo mi eccitava parecchio.
Arrivai nella bocca del frocio che mi stava facendo una sega e quasi nello stesso momento ricevetti in bocca il fiotto di sborra calda del tipo che stavo spompinando.
I due tizi davanti a me arrivarono ed indirizzarono il loro schizzo verso la mia faccia.
Io aprì il più possibile labocca per accoogliere il frutto dl loro godimento, ma complice l'oscurità del luogo ricevetti solo qualche goccia in bocca, qualcosa in faccia ed il resto si perse nel buio.
Poi un tizio mi si avvicina e comincia strizzarmi i capezzoli; hauna resa molto dura mi fa molto male e piacere.
Mi da un pugno in faccia e mi dice di seguirlo al cesso.
Io ubbidisco.
Arriviamo nel cesso del cinema che puzza da morire, lo sconosciuto mi costringe a mettermi n ginocchio su un pavimento lercio.
Lo sconosciuto mi molla un grosso calcio nel fianco che mi fa cadere a terra nello schifo di quel cesso.
Mi prende per i capeli mi alza il voltoe mi dà un grande pugno in faccia.
E' un dolore insolito ma che mi piace tantissimmo, speo che continui.
Infatti il tizio continua colpirmi in faccia mentre i miei occhi si spalancano per il piacere che provo ad essere colpita così ferocemente.
Lo guardo con ammirazione mentre solleva il pugno ed io attendo con desiderio il dolore di quel colpo.
Il tizio mi riempie la faccia di pugni facendomi sputare sangue.
E' molto barvo e lo ammiro per come mi tratta.
Mentre sputo sngue dalla mia faccia martoriata gli chiedo di darmi la possibbilità di incontrarlo ancora .
Lui mi riempe la faccia di altri pugni e poi mi infila il cazzo nella mia bocca insaguinata.
Io lo spompino entusiasta di far godere un tale sadico, assorbo il suo sperma come se fosse un fluido divino.
Quando ha finito di godere di me, lo imploro di farsi vivo.
Gli fornisco il mio nome ed il mio indirizzo per poterlo rivedere.
Lui se ne va sputandomi in faccia, spero di rivederlo.
Nel lurido cesso con la facccia gonfia ricevo ancora qualche porco che si fà spompinare o che vuole incularmi.
Arriva l'orario di chiusura del cinema.
o sono sfinita, ho subito di tutto e sono felice.
Mia sorella apparre per portarmi via.
Io sono piuttosto intontita e seguo mia sorella senza capire molto.
A casa gi racconto precariamente dei miei incontri, lei indifferente ai miei discorsi mi piscia addosso.
Se ne và a dormire mentre mi lascia sul pavimento a passare la notte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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