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Lo squallido tormento al cesso pubblico


di maktero
02.01.2025    |    101    |    0 6.0
"Quando ho finito mia sorella mi porta via, mettendomi nel bagaglaio della macchina, prima di chiudere il coperchio mi presenta una splendida sorpresa, un..."
Il tizio mi sta infilando qualcosa di grosso nel culo, non sò cosa si tratti non l'ho visto.
Sento solamente quell'oggetto che mi sfonda selvaggiamente il culo, mentre lo sconosciuto evidentemente ubriaco pronuncia frasi sconesse ed incoppressibili.
Ovviamente non ha nessun riguardo verso di me e continua la sua azione violenta per accontentare il suo desiderio sconvolto dall'alcool.
Con la coda dell'occhio mentre quello mi inculava freneticamente vidi che tentava di masturbarsi, ma tropoo ebbro non ci riusciva.
Presi l'iniziativa; mi rigirai per agguantare il suo cazzo e masturbarlo, lui seminintontito si adeguò facilmente alla nuova situazione.
Fu difficcile far arrivare quell'ubriacone, ma finalmente venne e imprencando e bestemmiando se ne andò.
Mi trassi l'oggetto ignoto che mi aveva massacrato il culo era un giocattolo per bimb, un tubo peieno di cramelle e dolciumi,i un oggetto comprato per pochi soldi in qualche bar e negozio situati lungo la strada.
Questa è una delle situazioni in cui si può ritrovare una schiava come me che viene costretta a lavorare nei cessi pubblicci lungo le strade.
Amo questo tipo di servizio a cui mi costringe mia sorella.
Mi piace la sporcizia e la puzza di quei cessi, che intride il mio corpo e le miee narici.
Durante l'utilizzo; adoro incontrare quella selva variegata di tipi che frequentano quei luoghi per accontentare i loro desideri.
Per la maggior parte si accontentano di seghe e pompini; alcuni pretendono il mio culo, altri vogliono farmi gustare il loro piscio o la loro merda.
Sono contenta quando trovo delle donne che mi fanno gustare il loro delizioso mestruo.
Insomma essere ridotta ad una puttana dei cessi mi piace e la faccio volentieri godendo dell'umiliazione che mi viene offerta e contenta dei guadagni che mia sorella fà con il mio utilizzo.
Quando è arrivata l'alba e la clientela si esaurisce, mia sorella mi fa leccare l'ambiente pulendolo dale tracce di sperma di piscio, di merda, e di altre sporczie; lei vuole che lasci il cesso pulito immacolato come farebbe una brava onna delle pulizie.
Io eseguo diligentemente bagnando continuamente la mia bocca con l'acqua del cesso per poter pulire accurattamente il luogo.
Come mi piace eseguire quel compito così schifoso.
Mi sento una vera cessa vivente, anzi una pattumiera vivente.
Mi eccito sempre per questa sensazione e chiedo il permesso per potermi masturbare.
Mia sorella mi dice di aspettare e controlla gli altri cessi, ne trova uno in cui qualcuno non ha tirato lo sguacone ed ha lasciato la sua merda a galleggiare.
Mi ga entrare in quel cagatoio mi infila la testa nel cesso e mi obbliga a prendere gli stronzi galleggianti con la bocca.
Poi mi permette di sputare quegli stronzi e di spalmermeli sul cazzo per masturbarmi.
Io eseguo immediatamente, davanti a lei in ginocchio mi masturbo con il cazzo coperto dalla merda di uno sconosciuto.
Arrivo guardando negli occhi mia sorella che mi guarda pateticamente.
Quando ho finito mia sorella mi porta via, mettendomi nel bagaglaio della macchina, prima di chiudere il coperchio mi presenta una splendida sorpresa,un paio di tamponi mestruali belli impregnati di sangue che lei ha raccolto nel bagno delle donne.
Lei ironica, agitando i tamponi mi dice "ti piace la carammelina", io entusiasmata mi sporgo come una pazza a bocca aperta per poterli gustare e lei dopo avermeli fatti scivolare in bocca mi augora di godermeli durante il viaggio di ritorno.





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