bdsm
I crudeli
di maktero
28.12.2024 |
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"Era troppo basso per stare in piedi, era troppo stretto per stendermi trovai il modo di accomodarmi mettendomi in posizione fetale sul paviemento lurido..."
Mia sorella mi aveva affittatta a dei sadici, una coppia marito e moglie.Io non ero tenuta a sarere quello che mi avrebbero fatto, il contratto era stato concluso ed io ero stata portata via nuda per ottempererare al contratto.
Quei porci mi scaraventarono in una lurida cantina della loro casa; chiusero la porta dicendomi che mi avrebbero utilizzata all'indomani.
Quello stretto posto puzzava, non c'era luce, no c'era aria e non c'era lo spazio per muovermi.
Era troppo basso per stare in piedi, era troppo stretto per stendermi trovai il modo di accomodarmi mettendomi in posizione fetale sul paviemento lurido.
Passarroo le ore e riscii a dormire un poco.
Mi svegliai e mentre il mio corpo nudo cercava di trovare un poco di spazio per rilassare le membra,la porta di quella fetente cantia si aprì rivelando un fscio di luce che mi abbagglio gli occhi.
Ceca per l'abbagliamento sentivo solamente le urla sguaiate della coppia, intontita com'ero capivo a malapena la metà delle parole che dicevano,
Mi tirarono fuori a forza prendendomi a calci e pugni.
Mi portarono in giardino dove compresi dalle loro parole che ero spoca e lurida s che dovevo essere lavata.
Difatti dopo qualche istate mi arrivvo uno spruzzo di acqua gelida sul corpo; gli spruzzi proseguirono fino a lavarmi completamente.
Poi la coppia mi portò dentro casa riempiendomi di calci e pugni, mi scaraventarono violentemente in un angolo del salotto.
Poi si adagarono nudi sul divano guardandomi ed esaminandomi.
Sentivo il loro sguardo pesante sul mio povero corpo nudo ed indifeso; immagginavo che stessero studiando come farmi del male per il loro godimento.
Io ero già piena di lividi, sia quelli pregressi per i diversi trattamenti, che per quelli che mi avevano provocato i nuovi padroni.
Avevo compreso che quei due erano dei veri sadici e che mi avrebbero fatto soffrire molto.
Dopo lo studio su di me i due tirarono fuori degli aghi; la donna pisciò in una ciotola e l'uomo intrise gli achi nell'urina dellamoglie.
Poi mi infilò gli aghi nei capezzolli,
Finora niente di eccezionale ero abbituata a farmi trfiggere i capezzoli da degli aghi, in questa occasione esendo ricoperti di urina scivolavano ancora meglio nella tenera cerne dei miei capezzoli.
I due si divertirono un mondo a riempirmi capezzolli co quegli aghi sporchi di urina.
Io abituata a ben altro mi divertivo a armi seviziare i capezzoli il quella maniera.
Poi presero a penetrami il cazzo co quegli aghi la cosa era molto dolorosa e gemevo pe il dolore sodisfavendo quei due porci che si masturbavano, si baciavano contenti della mia sofferenza.
Cominciarono a fare l'amore tra loro mentre io li guardavo eccittata con il mio cazzo copertodi aghi.
Provai a masturbarmi co la difficcolta degli aghi che penetravano l'asta del mio cazzo e la cappella.
I due indifferenti alle mie sollecitazioni contiuarono a fare l'amore tra loro,
Godetterò ed anche io manipolando il mio cazzo oppresso dagli aghi eruttai in un fiotto di sborra e sangue.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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