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Marianna la sadica entra nel cast di Fellina
di maktero
17.07.2024 |
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"Marianna ascoltando, Fellina disse che comunque, anche se noi eravamo alterate dal dolore; lei si sentiva appagata dai complimenti degli schiavi che aveva..."
Io e Marta siamo esauste e doloranti; l'ultimo film di Fellina ci ha lasciate straziate.Tutto merito di Marianna una nuova splendida entrata nel cast di Fellina.
Il film è durato parecchio e Marianna ci ha seviziate veramente bene; è stata bravissima a farci soffrire fino alle lacrime, fino a farci perdere la testa ed implorare pietà, cosa che per delle masochiste come noi è piuttosto insolita.
Sia pur esauste vogliamo complimentarci con Marianna; per la sua capacità sadica che ci ha procurato degli straordinari tormenti che per intensità novità ci avevano sorprese.
Nella confusione degli operatori che stanno smantellando il set; vediamo Marianna che sta conversando con Fellina.
Vorremmo manifestare a Marianna il nostro gradimento per come ci ha fatto soffrire.
Sempre legate, nessuno aveva badato a noi dopo la fine delle riprese, e con i corpo martoriato che ci provocava dolori ad ogni movimento ci avviciniamo entusiasticamente e penosamente alla coppia.
Arrivate davanti a loro ci buttammo in ginocchio chiedendo il permesso di parlare.
Fellina e Marianna si guardarono interrogativamente, e poi ci concessero la parola.
Ci sentimmo aprire il cuore per per quella disponibilità che ci permetteva di esprimerci.
Con gli occhi brillanti per la soddisfazione cominciammo ad esprimere il nostro gradimento per il "lavoro" che Marianna aveva fatto su di noi.
Continuammo affermando che mai avevamo così piacevolmente sofferto finora e che consideravamo la sua arte della tortura il massimo che si potesse esprimere in questo campo.
Marianna sembrò commossa dal nostro apprezzamento e rivolgendosi a Fellina le disse che questi riconoscimenti davano soddisfazione, impulso e stimolo al suo sforzo di sadica per accontentare le masochiste.
Noi ci sentimmo gratificate da quelle parole.
Fellina aggiunse che quell'apprezzamento espresso da delle masochiste marce come noi aveva una rilevanza eccezionale.
Marianna ci ringraziò per quei complimenti.
Noi aggiungemmo di sentirci schiave sue e disponibili a tutto; in quel momento sconvolte dal piacere del dolore affermammo che se Marianna avesse voluto scorticarci vive o bruciarci vive saremmo state disponibili.
Marianna con un largo sorriso di soddisfazione si rivolse a Fellina dicendole "Che carucce, sono veramente delle merde amanti del dolore".
Noi gongolanti per quelle parole ci sentivamo contente mentre i dolori che lei ci aveva procurato attanagliavano i nostri corpi.
Fellina si espresse dicendo che noi eravamo ancora eccitate dall'azione effettuata durante il filmato, ed eravamo un pochino sovraeccitate.
Marianna ascoltando, Fellina disse che comunque, anche se noi eravamo alterate dal dolore; lei si sentiva appagata dai complimenti degli schiavi che aveva torturato.
Tuttavia aggiunse che se noi eravamo disponibili alla scorticazione, alle bruciature estreme, alla frattura delle ossa lei era disponibile ad attuare simili attività.
Fellina sembrò interessata quanto noi a tale pratiche, ma da buona dirigente dei suo prodotti disse che per il contratto del nostro le veniva impedito di provocarci lesioni gravi ai nostri corpi e soprattutto attività che ci avrebbero lasciato ciccatrici e lesioni permanenti sui nostri corpi.
Certo aggiunse Fellina sarebbe bello realizzare dei video in cui quelle merde verrebbero scorticate vive, bruciate e massacrate fino a spezzargli tutte le ossa.
Ma poi, aggiunse, avrei dei corpi straziati che avrebbero poco successo nei film.
Marianna obbiettò che anche anche coperte da ciccatrici e storpiate avremmo potuto essere sempre essere utilizzate per dei film maso.
Fellina era incerta, diceva che l'idea era allettante e che avrebbe anche potuto cambiare il contratto stipulato con mia sorella per comprendere altre situazioni estreme; senz'altro mia sorella in cambio di un compenso adeguato avrebbe accettato le novità.
Per quanto riguardava sua figlia Marta non si ponevano problemi contrattuali in quanto lei disponeva come voleva del suo corpo.
Marianna sembrò entusiasta da questa apertura di Fellina e cominciò a dire "Che problemi ci sono le due masochiste sono disponibili, dal punto di vista burocratico la situazione può essere risolta..
Ma Fellina come riprendendosi da un sogno replicò che no, lei voleva continuare a sviluppare una sua liea di film con schiave e schiavi martoriati allo spasimo ma sempre in buone condizioni di salute.
Marianna si arrese e disse che non voleva insistere su questa linea.
Noi ascoltando i discorsi delle ragazza ci eravamo infoiate, avremmo voluto essere usate per pratiche masochistiche estreme, ed avevamo cominciato a fantasticare sui dolori che avremmo subito, ma se la nostra padrona Fellina ce lo impediva con riguardo alla nostra salute accettammo la situazione.
Eravamo un pò deluse, ma nello stesso tempo contente per il riguardo che Fellina aveva per noi.
Effettivamente eravamo un pò confuse.
Sorprendentemente Fellina chiese la nostra opinione.
Ci chiese "Avete sentito le prospettive espresse da Marianna per dei filmati in cui verreste scorticate, bruciate, in cui vi verrebbero spezzate le ossa".
"Sareste disponibili, troie, per queste cose?
Io mi sentivo sollevare la pancia su e giù per l'eccitazione che mi provocava l'idea di affrontare tali difficili prove.
Notai che anche Marta sussultava per la mia stessa identica emozione.
All'unisono rispondemmo che volevamo affrontare quelle sofferenze, per provare la nostra natura masochista.
Gli occhi Marianna si illuminarono, quelli di Fellina si fecero pensieriosi.
Poi Felli riconoscendo che noi eravamo provate e che dovevamo essere messe a riposo ed in cura perché eravamo messe veramente male ci disse di avviarci verso le nostre gabbie dove avrebbe inviato un dottore a curarci..
Noi ubbidimmo, ed entrammo nelle nostre gabbie masturbandoci ferocemente, stimolate dai dolori che provavamo, dal ricordo delle azioni che li avevano provocati e dalle prospettive di cui avevamo parlato.
Poi venne la dottoressa che ci esaminò e curò le nostre piaghe più esterne, mentre per quelle interne al corpo quelle avrebbero dovuto sanarsi da sé.
Poi ci fece una iniezione di calmante per poter placare i nostri dolori e concederci di dormire un poco per riprenderci.
Mentre stavamo scivolando nell'oblio, con la mente più o meno cosciente dicemmo alla dottoressa che volevamo ancora soffrire.
La dottoressa ci disse, "sceme"!
Siete state massacrate e ora dovete riprendervi.
Furono le ultime parole che comprendemmo, perché poi le palpebre si abbassarono e noi sprofondammo in un grande buio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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