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Il "Trionfo dell'onanismo".


di maktero
01.03.2025    |    46    |    0 6.0
"Io contenta del suo perdono le prometto che la ascolterò con la massima passione..."
Mentre sono in convalescenza dall'ultimo film; Fellina vuole discutere con me di un nuovo progetto.
Io la ascolto con passione mentre lei mi concede il dono di leccarle i suoi divini piedini.
Lei mi descrive il prossimo copione; ma sinceramente, sprofondata dal piacere di poter adorare le sue deliziose estremità io ascolto distratta le sue parole.
In fondo qualunque cosa lei vuole fare di me, per me và bene.
Ma lei accorgendosi della mia assenza mi rimprovera; adoro la possibilità che mi concede per decidere del mio destino e del mio utilizzo, ma poter adorare i suoi piedini mi sconvolge e mi fà essere irrazionale.
Lei comprende il mio stato d'animo e vuole essere cattiva, severa ma decisa, pertanto allontana con mio rammarico i suoi piedini dalla mia bocca, per imperdirmi la mia dissantenzione.
Ma poi sorridendo mi prende a calcetti in faccia.
Poi però la sua espressione diventa seria e si dimostra incazzata per la mia disanttezione per la descrizione del prossimo copione.
Io sono mortificata e chiedo perdono per la mia negligenza.
Lei accetta le mie scuse ma mi ordina di ascoltarla con attenzione.
Io contenta del suo perdono le prometto che la ascolterò con la massima passione.
Lei mi da un ultimo calcio in faccia e ricomincia a descrivermi il suo progetto.
Io la ascolto ma il mio sguardo inevitabilmente cade su i suoi piedi; lei accorgendosi della mia debolezza mi disse spanzientita di guardare pure ma anche di ascoltare.
E mi chiese come se fossi una scema di ripetere le frasi dei suoi discorsi per essere sicura che la ascoltassi.
Mi disse che voleva realizzare un film intitolato il "Trionfo dell'onanismo".
In questa pellicola io avrei dovuto masturbarmi fino allo sfinimento.
Avrebbe filmato masturbazioni continue, innumerevoli.
Doveva essere una pelicola incentrata sull'onanismo ed io quinddi sarei stata ripresa a farmi le seghe fino allo sfinimento.
Voleva filmare una serie di seghe molte, moltissime fino al mio esaurimento.
Io ero affascinata da questa sua idea e le dissi che ero entusiasta dal suo progetto, facendola contenta.
Lei però mi disse che voleva la mia collaborazione per quella regia; non voleva semplicemente filmare un frocio che si masturba continuamente.
Sarebbe stato noioso!
Dovevamo stabilire delle situazioni in cui io sarei stata coinvolta e che si sarebbero concluse con la mia masturbazione.
Mi disse che senz'altro avrebbe utilizzato il dolore per farmi godere ben sapendo quanto ero contenta dalla sofferenza.
Soffrendo io avrei avuto lo stimolo per masturbarmi parecchio.
Poi aggiunse che avrebbe potuto approffitare della mia dedizione ai suoi piedi per spremere altro sperma dalle mie palle.
Senzaltro mi avrebbe fatto godere permettendomi l'ingestione delle sue feci, della sua urina e del suo sangue mestruale.
Cose che mi facevano godere come una bestia.
Ma mi chiese quante seghe riuscirai a farti per le varie situazioni?
Lei ne voleva filmare molte e sempre con il cazzo arrapato.
Voleva dei primi piani del mio cazzo arrapato che sborrava; ciò avrebbe eccitato tantissimi depravati che avrebbero goduto immedesimandomi in me o pensando di poter farmi soffrire.
Mi chiese quasi retoricamente quante seghe mi sarei pouta fare; era una domanda che mi confondeva, nelle mie settimane di cattività lei aveva avuto tante occasioni di osservare la mia masturbazione.
Quindi perchè mi faceva una simile domanda inutile?
Ma forse indifferente a me non aveva raccolto ciò che stavo passando e godendo nella mia cattività.
Abbandonando tutte le elucubrazioni mentali le risposi sinceramente che potevo arrivare ad un massimo di tre o quattro seghe alla volta; non avrei potuto continuare a masturbarmi indefinitamente seppur eccitata dalle varie situazioni.
Eventuali masturbazioni dopo tre o quattro seghe alla volta sarebberò state così lunghe da essere filmicamente inacettabili.
Le suggerri di dividere le scene temporalmente in modo di darmi il tempo di riprendermi e poi di rimontarle in sequenza.
L'idea le sembrò buona, e mi disse che ci avrebbe pensato.
Io rinchiusa nella mia gabbia pensai ai discorsi precedenti e mi sentii sconsolata, mortificata da non poter offrire più di tre o quattro seghe alla volta seppur stimolata brutalmente.
Tuttavia provai un sottile senso di piacere per essere stata coinvolta nei progetti di Fellina.
Qualche tempo dopo Fellina tutta sorridente mi disse che si sarebbe finalmente girato il film il "Trionfo dell onanismo" ; secondo lei era un film che avrebbe attratto una mpio pubblico di feticisti, sadici e masochisti e depravati vari.
Mi disse che aveva progettato una sceneggiatura complessa che comprendeva scene scat, bdsm, omosex e di feticismo dei piedi che mi avrebbero stimolata.
Mi disse che aveva accettato la mia idea di farmi sfondare dalle seghe di volta in volta e poi di raggruppare le scene.
Ero contenta per l'entusiasmo di Fellina per quella nuova iniziativa.
E non vedevo l'ora di iniziare un nuovo film in cui potevo manifestare la mia depravazione.











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