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Nude e sporche alla meta


di maktero
23.09.2024    |    32    |    0 8.0
"Infiltrandoci in un cespuglio dove un guardone con il suo cazzo in mano si stava masturbando lo spaventammo..."
E' stata la prima giornata piovosa di fine estate.
Fà ancora caldo, la giornata è nuvolosa e la pineta odorosa si è agghindata sei suoi caldi colori marroncini.
Io e mia sorella assistimao a quello spettacolo della natura e ci esaltiamo per tanta bellezza.
Usciamo dalla macchina ci spogliamo nude abbandoniamo i vestiti in macchina, nascondiamo la chiave e ci addentriamo nude e felici in mezzo a quella accogliente magnifica natura.
Ci teniamo per mano mentre ci addentriamo nella macchia ed i nostri piedi scalzi calpestano, la morbida erba, i viscidi aghi bagnati dei pini e si immergono nelle pozzangere.
Ci sentiamo felici come fanciulle a cui piace far sguazzare i loro piedini nella pura acqua piocana.
Ci baciamo contente della soddisfazione che i nostri corpi nudi ricevono dalla natura; dal terreno che ghermisce dolcemente i nostri piedi, dalla lieve brezza umida e tiepida cha avvolge i nostri corpi, dagli odori piacevolmente penetranti che ci avvolgono.
Camminiamo come bambinette contente tenendoci per mano in un momento di piacere estatico.
Poi incontramo una merda di cane, è grossa, marrone e fresca.
Ci inginocchiamo davanti a quelle feci; alcune mosche vi stazionano sopra.
Comentiamo la freschezza di quegli escrementi, magari sono ancora caldi; mia sorella vi infila un dito dicendo che oramai sono freddi.
Peccato, commento; raccolgo alcuni di quegli stronzi con le mani e tenendoli nel mio palmo mentre mia sorella li guarda con desiderio gli avvicino al suo seno.
E poi con un gesto improvviso gli spalmo sul seno di mia sorella che viene colta da un violento fremito di eccitazione.
Spargo con sapiente delicatezza quegli escrementi morbidi e puzzolenti sulla dolce carne di mia sorella.
Che chuidendo gli occhi inarca il suo corpo e comincia a masturbarsi.
Cerco di provocare il più possibile il suo piacere perverso assecondando le sue sensazioni che riesco a percepire dai movimenti del suo corpo.
Raccolgo quanto resta di quella merda di cane e lo spargo sul mio petto; è morbido ma nello stesso tempo granuloso, è veramente disgustoso.
E poi abbraccio mia sorella unendo i nostri petti coperti da quello schifo.
Ci baciamo intensamente, profondamente compentrando con le nostre lingue anche le nostre menti.
Scansai le mani di mia sorella che continuava a masturbasi ed appoggiai sulla sua vagina il mio cazzo eretto.
I suoi occhi si spalncarono aperti al desiderio.
In quel momento la penetrai con forza lei sussulto in un gemito.
Sentii il tepore del suo organo avvolgere il mio cazzo, e la mia cappella stimolata dal contatto con quella umida carnina.
Cominciai a pomparla assecondando il suo godimento; rallentai il mio per cercare di farla godere prima di me.
Lei si espresse in un orgasmo esplosivo ed io mi sentii libera di godere a mia volta.
Ci accasciammo esauste su un fianco su un letto di umidi aghi di pino; guardandoci felici negli occhii, come eravamo contente di noi ci sentivamo al settimo cielo.
Ci baciammo ancora ed ancora.
Poi ci accorgemmo che il sole stava calando e che era il momento in cui la pineta si sarebbe riempita di pervertiti che ci avrebbero chiavate e maltrattate.
Dicemmo che dovevamo affrontare il nostro dovere ci alzammo e come prima tenendoci dolcemente per mano e continuando a baciarci un passo dopo l'altro trovammo una pozzanghera giusta per lavarci.
Gli stronzi depravati che frequentavano la pineta forse non sarebbero stati attratti dalla nostra sporcizia.
Oddio forse qualcuno, ma vallo a trovare.
Ci sdraiammo in quella pozzanghera e come ragazzine ci lavammo reciprocamente i nostri corpi nell'acqua della pozzanghera.
Continuammo la nostra passeggiata accorgendoci che oramai il luogo era affollato; alcune coppie chiavavano ed altri nascosti nei cespugli guardavano e si masturbavano.
Volevamo incontrare qualcuno di quei guardoni con il cazzo in mano e ci facemmo avanti; chissa cosa sarebbe successo a provocarlo e vedere cosa farci.
Poteva ucire qualcosa di divertente.
Infiltrandoci in un cespuglio dove un guardone con il suo cazzo in mano si stava masturbando lo spaventammo.
Gli dicemmo di non temere e che anche noi eravamo dei guardono che volevamo masturbarci assieme a lui.
Lui dopo un primo istante di paura ed incertezza accosenti dicendo di accomodarci.
Noi cominciammo a masturbarci guardando una coppia che chiavava e che si era accorta che veniva guardata.
Ma a noi quello spettacolo interessava veramente poco volevamo interagire con quel guardone.
D'intesa con mia sorella cominciammo a masturbarlo; lui rimase sorpreso, ma dopo un primo istante di indecisione sentimmo che il suo cazzo reagiva ai nostri stimoli.
Lo masturbammo mentre lui gemeva rumorosamente; la coppia che trombava guardava nella nostra direzione ben consapevole che qualcuno si stava divertendo assistendo alle proprie esibizioni.
Probabilmente stavano godendo come bestie per quella sensansazione.
Lo sconosciuto arrivò in pochi istanti ai nostri maneggiamenti.
Io e mia sorella ci litigammo la sborra di quello sventurato fornunato.
Lui era veramente sconvolto da tanta depravazione.
Gli proponemmo un gioco divertente: gli dicemmo che eravamo lì per farci chiavare e che ci sarebbe piaciuto che lui si fosse masturbato mentre io o mia sorella si sarebbe fatto sbattere.
Lui un poco incerto accettò.
Poi il nostro trio avanzò in cerca di qualcuno che avrebbe potuto soddisfare i nostri desideri.
Incontrammo una coppia di uomini e gli dicemmo che io e mia sorella eravamo disponibili mentre l'altro era solo un guardone che si sarebbe masturbato a guardare.
I due tizi dissero che volevano me.
Io quindi mi misi in ginocchio in un attegiamento servile pronta a prendere i loro cazzi.
Mia sorella ed il guardone si misero da una parte per assistere allo spettacolo.
Io cominciai a spompinare i due sconosciuti fino a fargli indurire il cazzo a dovere.
Quello più arrapato mi prese a dovere nel culo cominciando a pomparmi senza ritegno.
L'altro continuava a godere della mia calda bocca.
Certo non era facile riuscire a fargli un bel pompino mentre quell'altro assatanato mi violentava il culo con veemenza.
Tuttavia il tizio che stava godendo del mio culo mi arrivo dentro velocemente.
Ed io potei dedicarmi a complentare il pompino a quell'altro.
Mentre mi stavo dando al mio dovere vedevo che mia sorella ed il tizio si masturbavano assieme.
Si stavano divertendo per la mia esibizione mia faceva piacere.
I due terminato il loro godimento mi pisciarono addosso; furono molto carini a concedermi quel loro omaggio.
Sdraiata per terra come una vacca con il culo e la bocca peina di sperma di quegli sconosciuti vidi che mia sorella era riuscita a farsi montare dal guadone, che la stava montando bestaialmante.
Io sputando la sborra che avevo ancora in bocca e scaricando dal culo quella che avevo ancora dentro mi misi in ginocchio a guardare come quel guardone chiavava mia sorella.
Non sembrava saperci fare molto e andava avanti senza sembrare di riuscire a godere, mentre mia sorella con uno sguardo annoiato lo incitava.
Nel frattemmo arrivarano altri due maschi.
Dissero che altri gli avevano parlato di un frocio .
Io gli risposi che il frocio ero io e che ero a disposizione.
Quelli mi risposero che loro volevano qualcosa di più.
Intanto con la coda dell'occhio vidi che il guardone era finalmente riuscito ad arrivare con mia sorella e che si era allontanato evidentemente esausto.
Chiesi ai nuovi venuti cosa volevano di più.
Quelli mi risposero che gli piaceva far soffrirre la gente e che mi avrebbero riampita di botte.
Io risposi che mi andava bene e che ero disponibile.
Quegli stronzi non aspettarono altro e mi cominciarono a riempire di ugni e di calci.
Erano splendidi ci sapevano fare









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