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Mia sorella viene a riscuotere
di
maktero
14.05.2024 |
276 |
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"Mia sorella si accomoda davanti alla scrivania di Fellina e cominciano a parlare..."
Io e Marta viviamo la nostra miserabile esistenza nella gabbie dello studio di Fellina.Stiamo smaltendo la nostra convalescenza per riprenderci dalle ferite dell'ultimo fimi della regista.
Ci cambiano le bende, i cerotti, ci danno da mangiare, puliscono le nostre gabbie dalle mostre feci e dalle nostre urine.
Pretendono rapporti sessuali di bocca, di culo, spesso sotto gli occhi di Fellina che rimane indifferente al nostro trattamento. mentre svolge alla scrivania il suo lavoro.
Noi siamo per lei solo dei pezzi di carne, utili per i suoi film depravati che le fanno guadagnare tanti soldi.
Di soldi sentiamo io e Marta aguzzando le orecchie mentre lei alla sua scrivania parla con i corrispondenti.
Sinceramente, molto sinceramente io mi sento orgogliosa, molto orgogliosa, che le mie sofferenze ed umiliazioni abbiano un valore commerciale.
Mi fa sentire concreta; come un oggetto commerciale; un alimento, una motocicletta, un divano o un qualunque altro oggetto materiale di cui la gente ha bisogno.
Ne parlo con Marta e anche lei avverte le stesse sensazioni; anche lei è contenta che la sua sofferenza ed umiliazione sia materializzata fino a farla sentire un mero oggetto di piacere.
Mentre io e Marta siamo adagiate nelle nostre gabbie a smaltire le nostre ferite vedo entrare mia sorella; lei mi saluta dolcemente per poi sputarmi in faccia.
Io comincio a masturbarmi raccogliendo lo sputo di mia sorella ed ingoiandola, Marta mi implora di darmene un pò e attraverso le sbarre della gabbia le faccio arrivare un pò della saliva di mia sorella alla sua bocca.
Anche lei comincia a masturbarsi, come del resto facciamo tutto il giorno per "rallegrare" la nostra prigionia.
Mia sorella si accomoda davanti alla scrivania di Fellina e cominciano a parlare.
Mentre mi masturbo sento Fellina che magnifica le mie prestazioni di troia masochista e che ha realizzato dei film di successo con me.
Dalla risposta di mia sorella che rimarcava che era certa che una merda come me era l'ideale per dei film depravati, compresi quanto fosse soddisfatta dalle mie prestazioni.
Nella mia miseria umana mi sentivo illuminata; per il riconoscimento che mi veniva tributato.
Fellina senza tanti altri discorsi pose a mia sorella un assegno per le mie prestazioni; mia sorella sembrò molto contenta e si alzò molto sorridente per il guadagno.
Si avviò verso l'uscita, ma in quel momento le chiesi di fermarsi davanti alla mia gabbia, lei acconsentii.
Finii di masturbarmi sborrando sui piedi mi mia sorella, emergenti da dei semplici sandali; lei si mise a ridere ricevendo la mia sborra sui suoi piedi.
Mi chiese di aprire la bocca, cosa che io feci immediatamente, e mi sputò in bocca.
Quello sputo in bocca mi fece sentire una straordinaria rimembrante intimità con mia sorella: mi fece tornare alla mente esperienze passate; desideri condivisi, cazzi spompinati insieme, inculate condivise.
Rimasi parecchio tempo in quello stato di estasi dei ricordi.
Mentre invece lei richiese, molto materialmente, a Fellina uno straccio per pulirsi i piedi dalla mia sborra; Fellina le fornì quanto necessario e poi si salutarono.
Fellina ci guardò con uno sguardo profondo ed inquietante; io e Marta ci guardammo timorose, pensando a chi sa che cosa.
Con un largo sorriso ironico Fellina si espresse dicendo, stasera vi porto al cinema.
Sapevamo cosa voleva dire, era un passatempo di Fellina, un suo piacere personale.
Ci avrebbe portate ad un cinema porno per farci inculare e per spompinare gli astanti mentre lei stava a guardare come ci davamo da fare.
Fummo ricoperte da delle magliettine zozze, che ci ricoprivano appena; erano sufficienti a malapena a ricoprire la parte superiore del nostro corpo.
Entrammo in macchina adagiandoci sul sedie posteriore come due manichini; ma nonostante ciò sapendo cosa ci aspettava io e Marta cominciammo a baciarci intensamente.
Arrivammo al cinema, entrammo con Fellina che venne accolta con entusiasmo dai proprietari. dissero che in quel momento stavano per far vedere un suo film, dissero il titolo e Fellina disse rivolgendosi a noi che noi eravamo i protagonisti.
I gestori rimasero estasiati nel vederci, ci riconobbero e ci riempirono di complimenti; ci sentimmo inorgoglite.
Fellina disse che ci avrebbe poste al centro della sala e che gli astanti eccitati dalle nostre prestazioni sul video avrebbero potuto approfittare di noi.
Gli esercenti rimasero entusiasti dalla proposta ed anzi proposero una nostra esposizione.
Io e Marta venimmo spogliate anche di quegli umili indumenti che indossavamo.
Venimmo condotte sul palco dove mia sorella ed un gestore del cinema dissero che noi eravamo i protagonisti del film e che saremmo state poste tra le poltrone per accontentare qualsiasi desiderio degli astanti.
Ci fu un applauso.
Io mi sentii inorgoglito da tale prospettiva; mi sentivo una diva.
Venimmo invitate a porci nude ed indifese al centro della sala; mentre sullo schermo cominciavano a scorrere le immagini del nostro film depravato.
Fellina si era completamente spogliata e si eccitava, probabilmente provava un grande piacere per l'esibizione del suo film che eccitava un gran numero di depravati e per il nostro desino.
Il nostro destino si manifestò rapidamente in grossi cazzi che gli spettatori eccitati dalle nostre prestazioni sullo schermo trovavano entusiasmanti a vederle riprodotte dal vero nel buio della sala.
Io e Marta, spompinammo tanti cazzi e venimmo inculate da tanti altri cazzi, mentre sullo schermo scorrevano le nostre prestazioni.
Fu una situazione eccezionale; Io e Marta godemmo moltissimo.
Ci divertimmo moltissimo.
Impazzimmo per i cazzi che riempirono le nostre bocche ed i nostri culi; mentre le immagini di noi apparivano sullo schermo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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