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Una passeggiata con Flora

12.04.2025 |
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"Mentre nude felici ed abbracciate ci avviavamo verso casa Flora mi propose una straordinaria nottata di sesso a tre; io lei e Rombo; io la baciai confermando..."
La mattina dopo ci svegliammo rilassate dopo un lungo sonno favorito dalle soddisfazioni sessuali.Destati ci recammo in cucina; io elei e Rombo.
In cucinave Flora manifestò la sua natura perversa.
Mentre lei si diede da fare per fare un buon caffè, con indifferenza mi impose di dare della contentezza a Rombo che si aggirava nervoso esponendo il suo grosso cazzo rosso.
La richiesta di Flora mi sorprese per la sua naturalezza di richiedermi una cosa del genere come se fossi un oggetto destinato al servizio di Rombo.
Mi piacque tantissimmo che Flora mi considerasse in tal modo; allettava la mia natura di sottommessa depravata e con contetezza presi subito in bocca il cazzo di Rombo per farli un delizioso pompino, e dimostrare a Flora quanto fossi sottomessa.
Mentre Flora finiva di apparrecchiare il tavolo con del caffè e dei dolcetti, io treminai di spompinare Rombo ingoiando tutto il suo salato sperma.
Flora appauddii sorridente e felice per aver accontentato il suo amore che adesso si era ritirato in un angolo a grattarsi.
Notai che Flora aveva apparecchiato per due, e fui stupefatta quando lei mi invitò a sedermi per consumare la colazione
Io ancora piena del sapore di sborra di Rombo sulla mia lingua ingerii il caffè ed i dolcetti estasiata.
Era tanto tempo che non mi veniva concessa una simile delicatezza.
Terminato di mangiare Flora mi disse che saremm andati a fare una bella passeggiata.
Uscimmo dalla casa; Flora vestita di una lunga tunica, io nuda quattro zampe al guinzaglio alla sua destra e Rombo al guinzaglio alla sua sinistra.
Quella tarda mattinata di primavera era splendida e ci muovevamo nell'ampio giardino della casa di Flora innondante da quel splendido sole di quella bellissima giornata.
Mentre passegiavamo piacevolmente Rombo fece i suo bisogni liquidi e solidi; Flora mi costrinse ad ingoiare tutto ciò che usciva da quel corpo.
Io da buona schiava ubbiddi ripsndendo di sì alle domande di Flora che mi chiedeva se ero contenta di gustare i frutti del corpo del suo amato.
Poi anche lei ad un certo punto fece una cagata nel prato e mi invitò a mangiarla io eseguii immediatamente e rispetto a quanto avevo ingoiato fino ad allora mi sembrò molto più appetitosa.
Avevo lo stomaco pieno della merda di Rombo e di Flora ed ero eccitta per questo; chiesi a Floa il permesso di masturbarmi.
Le mi guardò dubbiosa, ma poi vedendo i miei occhi imploranti mi concesse di farmi una sega.
Lei a sua volta si spogliò si sedette davanti a me e cominciò a masturbarsi.
Io davanti a lei, lei davanti a me.
Provai una senzazione di sottile piacere intimo quasi come se stessimo facendo l'amore tra di noi; poi ad un certo punto Flora avviccino Rombo e comincio a spompinarlo mentre continuava a masturbarsi.
Lei si agitò convulasamente sconvolta da una serie di orgasmi mentre anche io venivo, contenta di aver assistito a quella situazione cos' eccitante.
Terminato il nostro godimento, in estasi, ci sdraiammo sulla morbida erba, nude, come due animaletti accarrezzati dai caldi raggi del sole.
In quel tepore e torpore avviccinammo lentamente le nostre bocche l'una accanto all'altra e cominciammo abaciarci, dapprima delicatamente e poi sempre più profondamente.
In quel bacio in cui avvertivo nella bocca di Flora il sapore dello sperma di Rombo,sentii qualcosa di più di una mera intesa fisica.
Provai un sentimento di attrazione mai sentito prima, uno sconvolgimento dell'anima e del corpo che mi faceva fremere e desiderare Flora.
Cominciai ad abbracciarla delicatamente sentendo il calore del suo corpo che si condivideva con il mio.
Avverti che lei corrispondeva al mio abbraccio ammorbidendosi e condividendo le mie mosse.
Il mio respiro cominciò ad entrare in sintonia con il mio; cominciai ad accrezzerla sentendo che lei provava piacere dal mio tocco quanto io ne provavo a sentire il suo morbido corpo.
La toccai nella sua parte più intima ricevendo in risposta dei gemiti di piacere.
Sentii sulle mie dita che era pronta e delicatamente cominciai a penetrarla.
Lei si inarcò per il piacere gemendo; io cominciai a pomparla delicatamente seguendo i suoi gemiti e le scosse del suo corpo; divenni più violenta quando mi accorsi che aveva bisogno di una maggiore stimolazione.
Poi lei cominciò agodere innondando il mio cazzo dei suo liquidi; io trattenni il mio orgasmo cercando di dare il massimo piacere a lei; mi pareva in tal modo di manifestare una forma di riverenza e sottommissione.
Quando ormai lei aveva goduto abbondantemente ed io non ne potevo pù estrassi il mio cazzo e mi feci una velocissima sega.
Arrivai subito mentre vedevo lo sguardo di Flora che mi guardava estasiata.
Ci rilassammo sdraiate nude sulla morbida erba sotto il sole di primavera.
Poi dopo un poco Flora si espresse per prima, dicendo che era la prima volta che lo aveva fatto con un uomo e che ero stata brava quasi quanto i cani che la avevano presa prima.
Aggiunse che ero sta brava quasi quanto Rombo.
Io le risposi che ero contenta per quel paragone.
Passammo poi lunghe ore immerse in quella splendida giornata a chiachierare deliziosamente, passando come delle vere amanti dal più al meno.
Poi quando il sole cominciò a tramontare cominciammo a ritornare verso casa.
Mentre nude felici ed abbracciate ci avviavamo verso casa Flora mi propose una straordinaria nottata di sesso a tre; io lei e Rombo; io la baciai confermando quella sua bellissima iniziativa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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