bdsm
Mi fanno provare Maria
di maktero
11.03.2024 |
4.130 |
8
"Io ancora un poco intontita dal sonno chiesi cosa significava..."
Il mio riposo viene interrotto da alcuni calcetti che mi fanno ritornare alla realtà.Mia sorella mi dice che è stato concordato un accordo di massima che sarà perfezionato dopo aver provato il prodotto.
Io ancora un poco intontita dal sonno chiesi cosa significava.
Mia sorella brutalmente mi disse che dovevo farmi spompinare da Maria ed incularla per vedere se ci sapeva fare.
Chiesi qualche minuto per riprendermi; allargai lo sguardo attorno per vedere Maria nuda in ginocchio e sua madre seduta sulla poltrona.
Mia sorella in piedi accanto a me mi incitava a svegliarmi ed a ficcare il mio cazzo in quella bocca da troia di Maria.
La madre di Maria, valorizzando il suo interesse, commentava affermando che quel troione di suo figlio ci avrebbe stupiti.
Io ormai ripresami cominciai a toccarmi per far ingrossare un poco il cazzo.
Mi avvicinai a Maria che con occhi spalancati di desiderio spostava continuamente il suo sguardo dal mio cazzo al mio volto.
Arrivai con il mio pene semieretto a pochi centimetri dal suo volto; cominciai a strusciarglielo sulle guance sentendo il calore di quella pelle ancora liscia sul mio pene.
Lei mi guardava ansiosa, speranzosa di prenderlo in bocca; ed infine quasi all'improvviso glielo infilai dentro.
Sentii il calore umido della sua bocca che avvolse il mio membro, mi eccitai ancora; e poi sentii la sua lingua calda e morbida che si aggrappava sul mio cazzo.
Era brava non mi faceva sentire i denti; io lo avrei preferito, ma dovendolo provare per gli altri clienti era un punto a suo favore.
Cominciai a strizzargli fortemente i capezzoli per capire se la sua bocca sarebbe stata influenzata dal dolore.
Ma mostrava un buon controllo del dolore e continuava a spompinarmi con delicatezza.
Mia sorella mi chiese come stava andando; io le risposi che la stronza ci sapeva fare e che mi stava facendo ingrossare il cazzo sempre di più.
La madre di Maria con un tono entusiastico disse "E' come vi avevo detto mio figlio ci sà fare con i cazzi".
Quella troietta continuò a lavorarmi facendomi eccitare sempre di più; poi sentii mia sorella che mi disse "Non arrivare che devi provarli il culo; appena ti senti pronta sfilati dalla bocca e incula quella troia, voglio sapere come lavora di culo".
La madre di Maria continuando a valorizzare il suo prodotto ci disse "Ci sà fare anche di culo, vedrete".
Quando mi sentii prossima a venire uscii da quella bocca, mi fermai un attimo per far diminuire l'eccitazione e non arrivare prima di aver completato la prova.
Quando mi sentii pronta mi misi dietro a Maria con il cazzo puntato verso il suo culo e cominciai a spingere; era morbido alla penetrazione ed il mio cazzo entrò facilmente,
Riferri queste sensazioni; mia sorella rispose "Molto bene"; la Madre di Maria sempre magnificando le doti del figlio disse "E? bravo anche di culo".
Io sentii il mio cazzo pervaso dal calore morbide di quel culo giovane, e cominciai a pomparlo, chiedendo se avessi potuto sborrare.
Mia sorella mi autorizzo a godere; riferii che il suo culo mi accoglieva bene e mi faceva godere.
Le ragazze sembravano entusiaste.
Io non ce la facevo più avevo il cazzo che sembrava esplodere per l'eccitazione; lo riferii a mia sorella dicendo che dovevo godere assolutamente, mia sorella mi autorizzo a venire e sborrai nel culo di quel frocetto.
Mi resi conto che lui era rimasto quasi indifferente all'atto sessuale, toccai il suo cazzo e mi accorsi che era semieretto; non capivo bene se essere delusa per non averlo fatto eccitare a sufficienza, oppure perchè per lui il mio cazzo non era sufficiente, rimasi perplessa.
Mia sorella mi chiese una opinione completa sulla prova su Maria.
Io le risposi che mi ero divertita, che ci sapeva fare bene di bocca e che il suo culo accoglieva bene il cazzo, lasciandolo scivolare dentro facilmente ma avvolgendolo caldamente facendolo eccitare.
In definitiva le dissi mi sembrava una brava troia.
La madre sempre cercando di valorizzare le capacità di suo figlio disse " Cosa vi avevo detto, Maria è brava e saprà accontentare tanti cazzi".
Mia sorella disse che era abbastanza contenta ma che non bastava; lei voleva un soggetto disposto a subire anche altre depravazioni.
Voleva un soggetto disposto anche ad ingoiare cose come piscio e merda; la madre di Maria rimase un pò stupita, ma poi aggiunse che suo figlio non si sarebbe tirato indietro a niente e che avrebbe ingoiato qualunque cosa.
Io guardai Maria, aveva uno sguardo perso, un pò come se la cosa non lo riguardasse.
Non comprendevo bene quello sguardo, ma soprattutto mi stupiva la sua mancanza di reazioni, non diceva nulla non si esprimeva; sembrava un pezzo di carne inerte pronto a subire qualunque cosa.
Quell'atteggiamento un pò mi inquietava un pò mi affascinava.
Poi mia sorella mi chiese se avevo del piscio e della merda disponibili, io risposi che potevo pisciare ma non cagare non ero pronta.
Chiese alla madre di Maria come stava lei, e quella rispose che era pronta a pisciare e cagare.
Mia sorella si diresse in cucina e tornò con un contenitore e chiese alla madre di Maria di pisciare e cagare lì dentro.
Lei un pò sorpresa, esitò qualche istante ma poi si tolse i pantaloni e le mutande e pisciò e cagò nel contenitore.
Mia sorella prese il contenitore pieno di quella schifezza e lo porse a Mari dicendole mangia e bevi, vediamo cosa sai fare.
Maria prese il contenitore pieno delle feci di sua madre e dopo un attimo di esitazione cominciò ad affondarvi la faccia dentro cominciando a mordere gli stronzi ed ad ingoiarli.
Mia sorella cominciò ad applaudire contenta; io ero invidiosa avrei voluto anch'io mangiare la merda di mia sorella per non mostrarmi da meno di quel frocettino.
Cominciai a masturbarmi eccitata da quel desiderio e dalla umiliazione di essere meno depravata di Maria.
La madre di Maria era entusiasta per la prestazione del figlio mia sorella pure.
Dopo qualche minuto mentre Maria terminava il suo pasto osceno, le ragazze ritornarono a parlare di affari; sentii mia sorella dire che c'erano anche altre cose da mettere a punto con suo figlio ma che sarebbero avvenute successivamente, perchè la frocetta aveva mostrato delle potenzialità che sarebberò state sviluppate.
Quindi conclusero l'accordo economico.
Io ascoltando quei discorsi mi resi conto che Maria sarebbe rimasta con noi; ed ero diventata vogliosa; ero rimasta impressionata dalla sua impassibilità per ciò che aveva fatto e mi avvicinai per conoscerla meglio.
Le presi il cazzo in mano, e le chiesi cosa pensava della situazione, lui finalmente si espresse dicendo "Mi piace tutto questo, mi piace tantissimo, mi sento schifosa".
Io continuando a masturbarla le chiesi se potevo ingoiare il suo sperma, la mia natura sottomessa mi obbligava a chiedere il permesso anche agli altri schiavi, lui mi disse di sì.
Io continuai a masturbarlo fino a farlo venire poi ingoiai avidamente il suo sperma.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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