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Romanzo depravato; l'inizio
di
maktero
28.01.2025 |
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"Quella sera la mia mente cominciò a vagare persa nella nuova sensazione che avevo provato e nelle fantastiche prospettive che potevano arrivare..."
Nella primavera della nostra età cominciammo a comprendere i nostri impulsi e le nostre inclinazioni sessuali.Quando il cazzo ancora non veniva, amavo guardare film porno.
Internet mi offriva una vasta gamma di stimoli per la mia mente fantasiosa e curiosa, vorace di conoscere l'ampiezza dell sesso e di quanto si poteva fare.
Quanto vedevo sollecitava la mia mente, e turbava il mio giovane corpo senza che ciò si concretizzasse in un definito stimolo fisico.
Mia sorella, più anziana, mi aiutò a comprendere quanto mi stava sconvolgendo.
Cominciò a guardare con me i film; a commentarli, a spiegarmi ciò che succedeva, e soprattutto cominciammo a discutere su cosa più ci attraeva.
Quelle discussioni fatte nelle lunghe serate primaverili, furono dolci, pregnanti e piacevoli.
Ci aprimmo manifestando ciò che più ci piaceva, ciò che più ci attraeva.
Scoprimmo tratti in comune e altri diversi; per me fù una definizione, sviluppata in quelle tiepide sere primaverili, parola dopo parola, frase dopo frase, della mia sessualità e di quella di mia sorella.
La nostra comprensione mentale divenne tale che cominciammo a provare l'esigenza di un avvicinamento fisico.
Cominciammo ad avvicinare delicatamente i nostri volti l'uno all'atra.
Sia io che lei provammo un brivido al contatto.
Ci piaque ed osammo altro, mia sorella avvicino la sua bocca alla mia, pose le sue labbra sulle mie e poi cominciò a spingere la sua lingua sulla mia bocca.
Io aprii la mia bocca e per la prima volta sentii la calda e viscida lingua di mia sorella entrare dentro di me, fu come l'splosione di un fuoco di artificio.
Fù uno soppio di piacere carnale.
Al tempo non riuscivo ancora ad arraparmi, il piacere rimase limitato ad un sublime stimolo mentale.
Mi sembrava di entrare in un altro mondo in cui le fantasie infantili si fondevano con dei nuovi piaceri.
Ero al settimo cielo mentre mia sorella continuava a baciarmi comprendendo il mio stato.
Quando smise mi disse dolcemente che aveva provato e che mi aveva fatto provare ciò che aveva provato lei al suo primo bacio.
Quella sera la mia mente cominciò a vagare persa nella nuova sensazione che avevo provato e nelle fantastiche prospettive che potevano arrivare.
Mi addormentai, cercando di calmare la mia mente impazzita.
Il tepore di quella splendida nottata di primavera foriera di splendide novità, non mi aiutava.
Ma dopo un poco a mia mente cedette al sonno.
La mattina dopo venni svegliato da mia sorella che aveva preparato il caffè.
La luce di quella mattinata di primavera era splendida, e gradevolmente arrivai in cucina a prendere il caffè.
Sorbita la bevanda mia sorella mi disse che dovevamo definire meglio i nostri desideri ed esigenze sessuali.
Io non aspettavo altro che parlare di ciò.
Lei mi disse che provava degli stimoli sessuali verso di me; a quelle parole senti come delle farfalle nello stomaco, più tardi quelle farfalle si sarebbero tramutate in una più decisa e definita sensazione sessuale.
Da quanto avevamo discusso finora lei aveva compreso che avevo sviluppato una natura femminile.
Io rimasi un poco pensieroso ed interdetto, fanciullasticamente ed ancora puerilmente attaccato al mio orgoglio maschile non volevo ammettere la realtà che mia sorella mi stava prospettando.
Mia sorella vedendo nei miei occhi il mio trauma mi disse che mi avrebbe dato del tempo per riflettere su questa cosa.
Intanto propose di vivere nudi, sia lei che io avevamo un pigiama.
Ma affermò che da ora in avanti dovevamo rimanere nudi, sempre nudi, tutto il giorno, tranne quando dovevamo uscire ovviamente.
Lei dichiarò che dovevamo iniziare una nuova vita fatta di sesso sfrenato ed indecente, a lei le piaceva e pensava che io sarei stato adatto per questi suoi desideri.
Mi chiese se io ero daccordo e se volevo iniziare questa vita con lei.
Io avevo la mente sconvolta da quanto era accaduto nelle ultime ore, ma non esitai a rispondere positivamente a mia sorella.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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SI 
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