bdsm
I frutti dolorosi della primavera
di maktero
01.01.2025 |
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"Mia sorella li assiccurò che avrebbero potuto farmi tutto ciò che volevano era solamente una questione di prezzo..."
Le farfalle volano lievi posandosi sui fiori e sull'erba; come è bello guardare quel gioco di volo di quei fantastici insetti in questa bella giornata di primavera.Intanto la bestia continua ad incularmi violentemente indifferente dei miei delicati apprezzamenti per le farfalle e per i prati in fiore.
Finalmente quell'animale arrivva innondandomi il mio culo del suo sperma.
Il "bestio" contento di aver soddisfatto il suo cazzo con il mio giovane culo se ne va grugnendo.
Mia sorella mi dice che sono stata brava e che ho accontentato bene il cliente.
Mi sdraio nell'erba pancia all'aria esponendo il mio sesso oscenamente.
Mia sorella vuole darmi una leggera umiliazione per quella manifestazione di mascolinità e sputa sul mio cazzo.
E' un gesto di umiliazione che mi pare di una delicatezza straordinaria, quasi un bacio.
Cerco di afferare le farfalle che volano attorno a me; le tocco delicatamente con le dita.
Come sono belle.
Arriva un'altro stronzo che vuole utilizzarmi; mia sorella contratta il prezzo e poi concede allo sconosciuto infoiato di incularmi pesntemente.
Quel pezzo di merda mi arriva dentro dopo pochi colpi.
E' proprio infoiato; anche lui una volta soddisfatto se ne va, contento di aver goduto nel mio giovane culo.
Mi piaceva prostiturmi all'aperto in un bellissimo prato verde tra il volo delle farfalle mi faceva sentire, in comunione tra la bellissima natura primaverile e la mia degradazione di giovanissima prostituta.
Era un sogno in terra.
Si era fatto tardi e mia sorella a calci mi portò verso la macchina dicendomi che aveva un accordo con dei sadici per il mio utilizzo.
Prima di caicarmi nel bagaglaio della macchinna si assiccurò che mi scaricassi di tutto lo sperma che avevo nel culo.
Non voeva che sporcassi la macchina.
Quando terminai la mia funzione lei mi sputò in bocca.
Come mi piaceva ricevere in bocca quel liquido.
Venni posta nel bagaglaio e passai un pò di tempo sballottata di qua e di la.
Poi arrivammo alla casa dei clienti questi ci accolserò con tanti saluti, poi mia sorella mi tirò fuori dal bagaglaio e oro esaminaro l'oggetto del loro investimento.
Apprezzarono il mio corpo coperto da striature e piaghe.
Si assicurarono che fossi in grado di sopportare le sofferenze che mi avrebbero inflitto.
Mia sorella li assiccurò che avrebbero potuto farmi tutto ciò che volevano era solamente una questione di prezzo.
I tizi si accordarono sul compenso poi mia sorella contenta del guadagno se ne andò dicendomi di farla sfigurare.
Le dissi ciao, sapendo che sarei satata tormentataduramente.
Venni legata ad un palo in mezzo al cortile e cominciò o spasso.
Mi arrivarono frustate violente, bastonate e colpi con dele catene, che erano i più dolorosi.
Io urlavo come una bestia per il dolore, quelle che mi fecero più male furono i colpi con le catene; sbavavo sputando saliva ogni volta che venivo colpita.
Mi sembava che la mia schiena si spaccasse, e lacrimavo e sbavamo urlando come una bestia.
Arivai a perdere i sensi per il dolore.
Venni fatta rinvenire con degli stracci bagnati sulla faccia.
Ripresami sentii dei cazzi che mi si infilavano nel culo.
Quei sadici si stavano divertento.
La cosa andò avanti pper un pò ; io ero sfinita.
Poi quando quegli stronzi furonono contenti di aver soddisfatto i loro cazzi mi slegarono; mi portarono non sò dove per come ero intontita e cominciarono a massacrarmi di botte con bastoni, calci e pugni.
Io ad un certo punto persi i sensi.
Che si risvegliarono la matina dopo quando mi resi conto di essere in fosso.
Dovetti attndere il pomeriggio perchè mia sorela mi ritrovasse e mi riportasse a casa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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