Gay & Bisex
vado a vivere da mio padre

19.12.2020 |
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"Io avevo 15 anni e con mia madre siamo andati a vivere con i nonni, per un anno non ho mai visto mio padre, poi le cose sono migliorate e lui ha cercato di..."
Tre anni fa è successo il casino,mia madre ha letto dei messaggi indirizzati a mio padre ed è rimasta senza fiato,erano frasi esplicite di sesso,non solo,erano maschi che scrivevano,ha capito tutto,anche perché non aveva mai voglia di fare l'amore con lei.Io avevo 15 anni e con mia madre siamo andati a vivere con i nonni,per un anno non ho mai visto mio padre,poi le cose sono migliorate e lui ha cercato di spiegarmi
- scusami Giacomo per tutto il casino che ho creato,ma ho preso coscienza tardi della mia vera sessualità - disse
- lo so babbo,non hai niente da scusarti,sei felice adesso? -
- si,perché finalmente ti ho ritrovato,mi sei mancato -
- anche tu,la mamma parla sempre male di te -
- ha ragione ,dovevo dirgli tutto,anche se non so se avrebbe capito -
- adesso ti vedi con qualcuno? -
- capita,si,ma niente di serio -
- sai cosa desidero quando compirò 18 anni? -
- c'è più di un anno ancora,comunque dimmi -
- venire a vivere con te -
- non stai bene dai nonni ? -
- si,ma con te starei meglio,non posso più ascoltarli parlare male di te -
- come vuoi,sarai maggiorenne,se lo desideri,però sarà guerra con tua madre ,aspettati di tutto -
- non mi importa - questo fu il nostro colloquio,non vedevo l'ora di compiere 18 anni,non avevo detto niente a nessuno ma ero sicuro di essere gay,neanche mio padre se lo immaginava,ma lui mi avrebbe compreso,avrei potuto aprirmi.
Il giorno fatidico arrivò,dissi a mia madre e ai nonni cosa avevo deciso di fare
- ma sei matto Giacomo? andare a vivere da quel pervertito di tuo padre? - fece lei
- non è un pervertito,mi vuole bene,così ho deciso - seguirono pianti ed urla ma io non li ascoltavo più,feci la valigia e me ne andai da quella casa opprimente.
Mio padre mi aspettava in macchina,salii e gli dissi di partire
- sei sicuro di questa scelta,sei in tempo per ripensarci -
- ci ho pensato anche troppo - lo abbracciai - portami a casa ,ti prego - ci allontanammo,e finalmente arrivammo a destinazione,abitava non molto lontano,la mia vecchia casa dove ero cresciuto,prese la mia valigia e salimmo all'abitazione.
Ritrovai la mia camera,dove saltuariamente dormivo negli ultimi due anni,quando andavo per il weekend,adesso era di nuovo mia,il cuore era pieno di gioia
- bentornato,e buon compleanno tesoro - disse mio padre,gli misi le braccia al collo
- grazie ,ma voglio un altro regalo da te - feci chinando la testa
- dimmi,tutto quello che vuoi - in silenzio iniziai a spogliarmi,vidi che mi guardava senza capire,rimasi nudo davanti a lui,alzai la testa e lo guardai negli occhi
- ti desidero papà,non sai da quanto,è questo il regalo che voglio -lui strabuzzò gli occhi
- Giacomo ,non possiamo,sei mio figlio ,ma sei gay ? -
- si, mi piaci da morire,voglio tu sia il primo uomo,non ti piaccio? -
- certo che mi piaci,ma non me la sento,ti immagini se lo venisse a sapere tua madre? -
- io voglio che lo sappia,voglio che sappia che uomo meraviglioso ha perso - mi avvicinai a lui e lo cinsi a me appoggiando il mio viso sul suo petto,avvertii la sua erezione sotto i pantaloni
- prendimi babbo,dimostrami che mi vuoi bene - gli slacciai la cintura ,era immobile,tirai giù i pantaloni,la sua verga svettò,la impugnai
- che stai facendo,siamo matti - disse
- lascia fare a me,vedrai che sarà bellissimo - mi chinai e glielo presi in bocca,avevo un po di esperienza con qualche compagno di scuola,ansimava ,capivo che gli piaceva,era duro ed eccitato,entrava ed usciva ,arrivandomi in gola
- dai continua ,non fermarti ! - fece,io alzai gli occhi,ormai era nelle mie mani,lo avevo convinto,la sua faccia stravolta dal piacere era una favola
- esci tesoro ,sto per venire - feci no con la testa,il suo cazzo rimase piantato nella mia bocca,lo sentii schizzare,una ,due ,tre ,quattro volte,scaricandomi tutto il carico,lo bevvi avidamente,poi uscì,mi leccai le labbra
-Giacomo cosa abbiamo fatto? -
- non ti è piaciuto? non sono stato bravo? -
- mi è piaciuto troppo,questo è il problema - avvicinai le mie labbra alle sue
- baciami,io ti amo - non resistette e si attaccò alla mia bocca che ancora aveva il sapore del suo seme,le lingue guizzavano ,le sue mani scivolarono sul mio culo,era chiaro che anche lui mi voleva.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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