lesbo
tanta vergogna,terza parte
di feltrone
31.01.2020 |
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"A casa la sera preparai un piccolo bagaglio, avvertii mia madre che l'albergo mi mandava a lavorare a Milano, in una sua succursale, cenai , misi la sveglia..."
A casa la sera preparai un piccolo bagaglio,avvertii mia madre che l'albergo mi mandava a lavorare a Milano,in una sua succursale,cenai ,misi la sveglia presto e andai a dormire ,la curiosità per quello che mi aspettava era enorme.La mattina alle 8.30 ero già sul posto,aspettai dove mi aveva detto e dopo le 9 arrivò una grande macchina nera,uscì l'autista che mi prese la piccola valigia e mi fece cenno di sedermi sul sedile posteriore,c'era lei vestita come una regina,mi salutò
- ciao Katia ,decisa a seguirmi? -
- si padrona,non vedo l'ora- partimmo,e fu lei a prendere la parola
- sai che ti imporrò tante regole,sei pronta a seguirle? -
- sono pronta a tutto,lei è Silvia Della Costa,la famosa stilista,la ammiro molto -
- grazie,sei molto carina,ricordami di regalarti una delle mie creazioni -
- troppo gentile padrona,non so se lo merito -
Arrivati a Milano,scendemmo in pieno centro davanti ad un bellissimo palazzo,lei mi prese la mano e mi portò dentro ,mentre l'autista scaricava i bagagli; prendemmo l'ascensore e arrivammo all'ultimo piano,era un locale enorme,sarà stato 1000 mq,era meraviglioso,dalle vetrate si vedeva tutta la città.
Ci raggiunsero due ragazze giovanissime,erano nude,meravigliosamente belle
- bentornata padrona,finalmente è tornata - dissero all'unisono inchinandosi
- vi sono mancata troie? -
- tantissimo,senza di lei non siamo niente -
-non siete niente comunque,vi presento Katia,sarà la terza serva, loro sono Lara e Vika -
mi baciarono,ed iniziarono a spogliarmi,io rimasi perplessa,lei se ne accorse
- qui dovete stare nude,è una regola -
- va bene padrona ,obbedisco - replicai ,rimanendo senza vestiti
- è pronto da mangiare cagne? -chiese alle due
- si padrona,può mettersi a tavola,serviamo subito il pranzo -
Rimase in sottoveste e si sedette al grande tavolo,io non sapevo cosa fare,c'era solo una sedia,probabilmente noi non avremmo mangiato con lei,rimasi in piedi mentre le due tornarono con le pietanze
- brave cagnette,spero sia mangiabile,con voi non si può mai sapere -
si disposero dietro la sedia e lei iniziò a mangiare,sembrò gradire
- siete state brave,imparate in fretta,Katia tu sai cucinare? -
- si ,ma non sono brava,se mi insegnano mi impegnerò-
- bene,immagino che avrete fame anche voi -
nessuna disse niente,eravamo intimorite
- potete mangiare,sapete cosa fare -
le due ragazze mi dissero di seguirle,andammo in cucina
- mangiamo qui? -chiesi
- no ,da lei - rispose la morettina che poi seppi essere Lara,l'altra sembrava svedese,biondissima e altissima
presero il cibo e lo misero in delle ciotole di acciaio,tipo quelle dei cani,non capivo
- dobbiamo mangiare li? -
-si,cosa credevi di andare a tavola con la padrona? -e risero sguaiatamente
ognuna di noi portò la sua ciotola nel salone e la posai a terra come le altre,ai piedi della padrona di casa,le due si misero a quattro zampe ed iniziarono
a mangiare tuffando la faccia nella ciotola,io esitai e lei se ne accorse
- non hai fame vacca? -
mi riscossi e misi la faccia in quel cibo,sembravo proprio una cagna,era comunque buono,lei mise una mano sulla mia schiena,mi carezzò
- brava,mi raccomando non sporcare in terra ,altrimenti raccogli tutto con la lingua -
poi mi spinse la testa inzuppandomi tutta,avevo fame ma al tempo stesso mi vennero i conati di vomito,cercai di contenermi ,chissà cosa sarebbe avvenuto se avessi vomitato,cosa che puntualmente successe con Vika,rimise il cibo in una pozza maleodorante,lei si alzò,battendogli sul culo una specie di frustino più volte,la ragazza gridò,ma non ebbe pietà,la picchiava sempre più forte lasciandogli scie rosse sulla pelle molto chiara
- irriconoscente,lo vedi cosa hai fatto? io ti mantengo e tu ti comporti così? -gridò
lei con un marcato accento straniero rispose - mi perdoni padrona,non sono stata bene,ma ora ripulisco tutto -
io mangiavo con gli occhi bassi,lei si ergeva statuaria sulla sua vittima
- fammi vedere come ripulisci,deve lustrare come prima -intimò
con la lingua raccattò tutto il suo vomito,vedevo che tossiva,obbedì all'ordine e in poco tempo si era rimangiato tutto,leccando pure la ciotola
-apri la bocca cagna -
lo fece ,e vide che era vuota,soddisfatta la mandò in bagno a pulirsi dicendomi di andare con lei.
In bagno scoppiò in un pianto liberatorio,puzzava tantissimo
- lo vedi come ci tratta? eppure noi non scappiamo,vogliamo solo farla felice -
- anch'io uguale Vika,non so perché lo faccio -
andò al water e rimise tutto il pranzo
- che schifo faccio,mi vergogno tantissimo,tira l'acqua ,se vede che ho vomitato mi picchia di nuovo -
feci quello che mi aveva detto,poi con un asciugamano umido la ripulii dallo zozzume,quindi la baciai,ricambiò con piacere
- sei gentile con me,attenta però che non ci veda ,lei ci vuole solo per lei -
- sei bellissima Vika,sei una sua modella?-
- si a volte sfilo per lei -
gli toccai il piccolo seno e lo baciai,poi misi un dito nella sua vagina e la sditalinai,venne dopo pochi colpi
- che bello,sei brava,mi hai fatta venire subito,adesso torniamo di la,se stanotte non siamo da lei,nel suo letto,facciamo l'amore,ma in silenzio ,mi raccomando -
Tornammo nel salone,ma c'era solo Lara
- ce ne avete messo di tempo,la padrona è nello studio al lavoro -
- e adesso cosa facciamo? -chiesi
dobbiamo mettere a posto poi quello che vogliamo finché non ci chiama,baciai anche lei,mi disse di fare piano e ripulimmo la sala.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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