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Gay & Bisex

ricordi di gioventù


di feltrone
10.12.2024    |    55    |    0 9.2
"Ero un ragazzino molto carino con una zazzerona castana , fisico esile , il rettore mi accolse calorosamente anche se con un certo distacco , mi elencò tante..."
Ho appena compiuto 70 anni e riaffiorano tanti ricordi , il più importante risale a quando avevo 15 anni ,i miei mi
avevano mandato in seminario ,così usava spesso ,soprattutto al sud nelle famiglie poco abbienti ,dava ai figli la
possibilità di studiare ,poi qualcuno diventava pure prete .
Io ero timidissimo e accettai a malincuore di andarci ma non potevo certo ribellarmi ,i tempi non lo consentivano
e a conti fatti mi è stato utile per capire la mia sessualità .
Ero un ragazzino molto carino con una zazzerona castana ,fisico esile ,il rettore mi accolse calorosamente anche
se con un certo distacco ,mi elencò tante regole da seguire quindi salutai i miei genitori e mi incamminai con un
giovane sacerdote al mio alloggio ,lacrime mi solcavano il viso e lui se ne accorse
- non fare così ,ti troverai bene ,ci sono tanti ragazzi - cercò di rassicurarmi asciugandomi le lacrime con un fazzoletto .
Era domenica pomeriggio e la camerata era vuota ,contai una ventina di lettini ,sistemai le mie cose e mi sedetti con
la testa fra le mani ,non mi andava giù di stare in quel posto ,ricominciai a piangere e non mi accorsi che c'era
qualcuno alle mie spalle
- devi essere quello nuovo - fece una voce ,mi girai e vidi un ragazzo con i capelli cortissimi che indossava una
tonaca - piacere ,io sono Pietro - fece allungandomi la mano ,gliela strinsi
- piacere Giacomo -
- mi sembra di capire che non sei contento di essere qui - chiese ,io mi stropicciai gli occhi
- eh no ,mi hanno mandato per forza - si mise seduto accanto a me e mi prese una mano
- ti troverai bene ,siamo tanti ,sai - mise una mano sulla mia coscia e un brivido mi percorse la schiena ,non mi
mossi e lui mi guardò dritto negli occhi - sei molto carino - aggiunse ,io credo che diventai paonazzo ,però
riuscii a replicare
- anche tu - i suoi occhi brillarono ,mi prese una mano e la carezzò ,poi mi dette un bacio sulla guancia
- adesso vado ,c'è la messa tra poco -
- va bene ,vengo anch'io -
rifeci il letto e lo seguii ,stavano accadendo cose che neppure avrei immaginato .
Dopo la messa andarono tutti in giardino io invece seguii un giovane pretino che mi doveva dare il vestito ,ci
recammo in un grande androne e lui entrò ,credo in magazzino ,tornò con un paio di tonache
- provale ,una dovrebbe andarti bene - fece porgendomele ,io rimasi immobile -che fai ,spogliati e mettila -
io lentamente mi spogliai e rimasi in canottiera e mutande ,provai la prima ma era larghissima ,poi la
seconda che tornava meglio ,mi osservò valutando
- questa va bene ,guarda che bel pretino ! - esclamò sorridendo - adesso raggiungi gli altri ,vai - uscii dalla
stanza e andai in giardino ,una ventina di ragazzini inseguiva un pallone ,io rimasi a guardarli in disparte
finché Pietro non mi notò e mi fece cenno di raggiungerlo ,feci segno di no ,non avevo mai giocato a calcio e
rimasi a guardarli .
La sera mangiammo in mensa dopo aver detto le preghiere ,poi dritti nella camerata ,era prestissimo ma così
usava ,anche perché la mattina la sveglia era alle 5 .
Mi tolsi la tonaca e in mutande entrai nel letto ,cercai Pietro anche perché era l'unico che conoscevo e lo
vidi quasi in fondo alla camerata ,mi fece un cenno di saluto che io ricambiai .
Non riuscivo a dormire ,troppi pensieri mi mulinavano in testa ,dopo un oretta sentii dei passi leggeri nella
mia direzione ,era quasi completamente buio ,poi una mano mi toccò
- sei sveglio ? - chiese ed era la voce di Pietro
- si si - risposi
- posso farti compagnia ? -
- si ,vieni - e gli feci posto nel letto alzando la coperta ,si distese accanto a me e mi abbracciò
- ho freddo - fece ,sentii che era nudo
- mettiti una maglina -
- riscaldami tu ,è meglio - intrecciò le gambe alle mie e avvertii il suo sesso spingere verso di me ,non sapevo
cosa fare e rimasi fermo - toccalo - disse in un orecchio ,all'inizio non mi mossi ,poi lui mi prese una mano e
se la appoggiò sul cazzo - muovi la mano - ordinò ,io lo strinsi e cominciai a masturbarlo ,qualche volta
anch'io lo avevo fatto ,ma adesso era diverso ,era peccato già farlo da soli figuriamoci ad un altro ragazzo ,ma
continuai ,lui si avvicinò e mi baciò sulla bocca ,fu una sensazione eccitante ,mai provata e ricambiai il bacio
mentre con la mano continuavo a segarlo ,dopo poco rantolò e schizzò tra le mie dita ,mi baciò di nuovo
- sei stato bravo ,dormi bene - fece uscendo dal letto ,lasciandomi lì con la mano lorda del suo sperma .
Rimasi assorto nei miei pensieri e mi accorsi che nella camerata c'era un po' di movimento ,nel buio distinguevo
solo delle ombre muoversi ,mi era piaciuto quello che era successo anche se me ne vergognavo ,chiusi gli occhi
e mi addormentai sereno .
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