Gay & Bisex
A STUDIARE INGLESE IN IRLANDA G
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27.02.2025 |
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"Porto le braccia indietro e le pianto sul letto, mi sposto indietro con il corpo e alzo il culo a 25 cm dal pube le prof..."
Arrivo, suono, apro la porta e mi sposto affianco alla sedia dove mi spoglio ripiegando i miei vestiti sopra di essa. Fatto mi avvio verso il soggiorno in cui entro e seduti sul divano vedo il prof e un'altra persona di circa la stessa età. Resto sorpreso, ma non mi fugge il particolare che i due hanno i cazzi in erezione, bella tosta alla vista, cazzi duri. Il prof “dai svegliati, vieni avanti e succhiaci il cazzo. Fai la troia che siamo qui che aspettiamo. Forza, datti una mossa.” Mi avvio veloce, mi inginocchio e inizio a leccare dalle palle e a salire su sino alla cappella e poi tutto in bocca, prima dal nuovo, un cazzo nuovo è sempre una piacevole sorpresa e se poi è inaspettato ancora di più. Ha un gradevole sapore, alcuni umori sono presenti sulla cappella che mi gusto leccandola e pompando tutto il suo cazzo, un bel cazzo dai 18 per 4-5 di diametro. Ottimo per un culo, il mio aperto dal prof forse piccolo a meno che non sia lui ad entrare per primo, credo che sarebbe opportuno si. Abbandono con dispiacere del nuovo per andare a fare lo stesso trattamento al cazzo che ormai conosco bene o che lui conosce bene e profondamente me. Passata la lingua sulla cappella, la grossa grande cappella del prof. Sento il respiro che accelera, sospira, geme. Procedo lentamente ad assaporare anche il suo liquido. E’ bell’eccitato e voglioso. Lo abbandono per tornare all'altro cazzo, che in attesa della mia bocca veniva accarezzato dalla mano del proprietario. Senza la mia bocca, le mie attenzioni è ancora in ottima forma, duro e bagnato. La mano, la sua mano sa lavorare bene, lo ha coccolato e tenuto in agitazione. La lingua scorre sulle palle. Le risucchio come piace a me, sentirle una ad una in bocca, stringerle fra le labbra, passare all'altra e sentirlo godere, genere, sospirare. "Cazzo sei proprio una gran troia, grande e brava, mi fai godere molto. Continua... dai". Lascio le palle e salgo leccando l'asta in larghezza e in lunghezza. Poi la cappella, con le labbra la accarezzo, la passo dolcemente piano piano. Apro la bocca e lecco come fosse un gelato, e infine la infilo godendomi il cazzo piantandomelo fino in gola. Lui emette un gemito, un sospiro, un urlo soffocato " siiiiiii". Risalgo e libero il cazzo fradicio di saliva e umori tornando a respirare e a leccarlo e assaporando con gusto i suoi densi umori. Ripeto l'operazione è quando me lo infilo in gola lui mi blocca la testa. Non mi libera allora reagisco, non respiro. La mia mano afferra le sue palle e stringo. "Cazzo fa male, che cazzo fai?" Ma istintivamente libera la mia testa dalla sua presa e torno a respirare. Lo guardo con occhi cattivi, iniettati di fuoco. Capisce di aver fatto una cazzata. "Scusami, mi sono lasciato prendere dal piacere. Non succederà più " " ok" Abbandono l'amico che quasi mi soffocava e mi sposto a curare il cazzone del prof. Riprendo a leccargli la cappellona, scendo leccando e utilizzando le labbra a stringere e accarezzare l'asta. Arrivato alle palle le lecco e le risucchio in bocca. Piace molto a me ma ho notato che è un trattamento che stimola e eccita i due. "Dai cosa aspetti. Ora scopalo, forza sbattilo, sfondalo e riempito tutto, riempito bene. Dai " lo istiga il prof. Lui si sposta dietro di me, mi allarga le gambe prendendomi con le mani le cosce spostandole. Afferra i glutei e li tira all'esterno allargando la valle è ci infila la bocca ed il viso. Lecca con piacere, forza, desiderio il mio buco non ancora utilizzato. Intendo utilizzato in questo incontro, perché è stato utilizzato, scopato, sfondato e riempito da tanti, tanti cazzi diversi ma tutti si sono divertiti ad entrarci, a consumarlo, a svuotarsi, a ricevere piacere, a dare piacere. La lingua apre ed attraversa l'ano, il mio ano, lo penetra e lavora quell'accesso che presto vedrà l'ingresso del suo cazzo. Si stacca, si distanzia di poco, sputa più volte verso il buco. Con il pollice spalma e la spinge dentro. Mmmm bello sentire la lingua, poi questo pollice che coccola e spalma penetrandomi. Accelero il pompino, la scopata in bocca che sto facendo al prof che geme, sospira e mi insulta" troia, sei una gran troia. Brava continua. Mi stai facendo godere. Cazzo si non smettere" sento qualcosa di delicato, di caldo che si appoggia fra le mie chiappe, scorre cercando il pertugio. Lo trova e si posiziona. Inizia a spingere. L'ano si allarga in pochissimo tempo accogliendo piacevolmente l'intruso. Entra avanzando e si ferma solo quando le sue palle sbattono contro me." eccoti il mio cazzo tutto dentro, tutto sino in fondo, ti ho preso. Pronto per essere scopato troia?" Io ho il cazzo in bocca, lo lascio per un attimo "si scopami, sbattimi, sfondami, riempimi." E riprendo a gustarmi la cappella aspettando che inizi a scoparmi. Attendo con piacere, attenzione, per godermela e farlo godere. Il cazzo arretra lento e poi avanza di nuovo lento. Un pochino mi lavora così. Mentre io succhio e degusto la cappella umida e calda. Un arretramento lento seguito da un affondo veloce, profondo, violento e forte. Sbatte contro di me e mi sposta in avanti, la cappella entra un po' di più in bocca ma torno indietro, in posizione per non restare soffocato o bloccato. Il ritmo aumenta. Il ritiro è la penetrazione ora hanno la stessa velocità. A volte esce e rientra senza aiutarsi con la mano a trovate l'ano, ma si appoggia direttamente sul buco aperto e rientra veloce e con colpi sempre più forti. Entra ed esce come un siluro. Velocemente, profondamente. Mugola, geme, sospira, insiste, spinge, sfonda. Sempre più bello, mi piace, mi porta a godere analmente, e in orgasmo anale lungo, continuo. Non posso che sospirare, mugolare, gemere, godere ma tutto soffocato dal cazzone in bocca che me la tiene piena e chiusa per la sua dimensione. Accelero il pompino per soddisfare il mio orgasmo, lavoro il cazzone con impegno, con voglia. Con il desiderio di bere, assaporare, gustate la sua sborra, la sua molta sborra, il suo nettare che aspetto ansiosamente per me. Tutto sino all'ultima goccia. E voglio, attendo anche l 'altra sborrata, spero abbondante, tutta per me, tutta dentro me, tutta nel mio culo, nella mia pancia. L'amico comincia a dare segni di cedimento. Il respiro sempre più affannoso, sbrodola parole senza senso, più grugniti di piacere che parole vere. Il ritmo della penetrazione aumenta con colpi decisi, forti, violenti. Si sofferma alla fine del colpo, della penetrazione per riprendersi subito con un altro colpo uguale al precedente. Il suo cazzo ora pulsa dentro di me, è il suo cuore che pulsa, in me, veloce. Il cazzo si gonfia, contrazioni e spasmi lo prendono, quasi per annunciare l'imminente esplosione. Lo sento, lo condivido, lo gusto, lo godo con lui, assieme a lui ma diversi. Lui mi sfonda e fra poco mi riempie, io l'ho in me, dentro me, lo stringo, li avvolgo, lo attendo e mi riempirà tutto. E passo sul cazzone questo immenso piacere leccando e pompando con accanimento, voglio bereeee. Mi scopa aumentando il ritmo, con potenza, colpi forti, violenti quasi volesse entrarmi non solo con il cazzo ma di più, tutto se stesso o aprirmi in due come una mela. Poi un urlo soffocato, contrazione violenta, mi sfonda deciso e si ferma tutto, tutto dentro. Vibra, pulsa su contrae ed espelle, lancia, schizza la sua calda sborra. " si, vengo, cazzo che bello, vengo. Ti riempio tutta, ti ingravido. Di troia ti metto in cinta. Prendila tutta, questa" arretra e mi penetra con vigore e schizza "anche questa" è si ripete schizzandomi dentro affievolendo la sborrata e l 'impeto della voce sino a spegnersi e sospirare soddisfatto di essersi completamente svuotato. Ed io mi sono goduto ogni schizzo, ogni penetrazione con sborrata, il suo godere ed il mio immenso piacere di sentire il suo seme riempire il mio ventre. Stupendo Non finisce di sborrarti in culo che il prof si agita. Sento fremere, gonfiarsi e sparare, si, sta vedendomi in bocca, godendo gemendo "mmm che brava che sei, mi stai facendo sborrare... si bevila tutta, ingoia, fai la troia, la puttanata. Siii dai continua cosi" e sgorga sborra in continuazione che degusto, assaporo velocemente poiché la quantità non mi permette di tenerla in bocca e sentirne il sapore, l'aroma. Devo ingoiare, deglutire ma mi piace ugualmente. È un buon sapore, una quantità industriale rispetto agli altri che ho avuto il piacere di svuotate. Anche lui si gode la mia bocca. La soddisfazione di venire grazie alle mie labbra, alla mia lingua a quanta cappella sta nella mia bocca che lo ha pompato, scopato sino a far uscire tutto il liquido seminale che ho accuratamente trattenuto e bevuto e ho lo stomaco pieno. L'amico si sfila dal culo e si porta davanti a me. "Forza leccalo bene. Fallo brillare." Ed io che ho appena abbandonato la sorgente ormai prosciugata, ora mi gusto questo fradicio cazzo gocciolante. Lo lecco pulendolo dall'esterno. Poi lo prendo in bocca e lo ingoio pulendolo. Mi piace quel misto sborra e culo. Finisco il lavoro, mi sottraggo e ammiro. Pulito e splendente alla perfezione. Il prof mi guarda, sorride "vieni qui" sempre disteso impugna il cazzone e lo raddrizza verticalmente "forza, ti siedi qui, ti impari per bene" lo guardo. E vero che ha una resistenza mirabile ma ha appena sborrato nella mia bocca. "forza che ti voglio inculare, voglio riempire la mia vacca da monta. " mi sposto a cavallo sopra di lui. Con la mano destra impugno il cazzone, quello che riesco a tenere intendo, e me lo posiziono giusto sull'ano. Ho la sborrata appena conclusa che fuoriesce e cola lungo e le palle e le cosce. E ben lubrificato e pronto ad accogliere anche questa bestia, questo palo. Scendo piano lasciando che l'ano e le pareti interne si dilatano, si aprano, siano pronte ad accogliere il nuovo visitatore. Nuovo per adesso ovviamente. Quando sento che la cappella è passata mi fermo. Mi godo il restringere del culo attorno al corpo asta avvolgendolo e stringendolo per quanto sia possibile. Riprendo la discesa lenta sino a sedermi sul suo pube peloso. A sentire i peli sulle mie chiappe. Mi fermo, aspetto che tutto dentro di me si dilati e accetti il corpo estraneo, il grosso cazzone. Riprendo e me lo scopo molto lentamente. È grosso ma anche lungo. Entra in zone mai utilizzate, usate, da altri. È splendido. Sensazioni diverse dal piacere immenso, dal leggero fastidio dato dall'invadenza delle dimensioni del cazzo. Ma tutto, dico tutto fantastico. Accelero il ritmo. Poco per volta, ascoltando se ho delle reazioni. Tutto a posto e mi piace molto. Accelero ed il ritmo diventa veloce anche se a risalire il cazzo è lunga molto più veloce e decisa la discesa e la penetrazione violenta. Sto godendo, orgasmi anali si susseguono e fatico a trattenere le urla del piacere. Porto le braccia indietro e le pianto sul letto, mi sposto indietro con il corpo e alzo il culo a 25 cm dal pube le prof. Sono teso all'indietro. La posizione mi tiene le chiappe strette che avvolgono cazzo. "Sono tuo, fattomi, scopami, sfondami, aprirmi. tuo per te" il prof comincia a scoparmi con. Colpi decisi alzandosi per entrare, penetrarmii e ansimiamo assieme, godiamo assieme. Lui accelera e mi sfonda di colpi veloci, forti, possenti che a volte mi fanno sobbalzare. L'amico eccitato dal nostro coito si avvicina, mi mordere succhia un capezzolo per poi abbassarsi e prendersi in bocca il mio cazzo." Siiii così si, succhiamelo, spompinami, si si" dico faticosamente fra un sospiro ed un gemito. Li spompina e mi sega assieme. E si unisce alla scopata facendomi aumentare l'eccitazione, il piacere, le sensazioni. GODO. sento il cazzone pulsare e contrarsi, il primo schizzone arriva e mi pervade di piacere. E continua, continua, continua. Io gemo e urlo, urli sommessi e l'immenso piacere della sua sborrata mi fa esplodere e venire in bocca all'amico che si beve tutto. Tutto surreale ora. Tutti e tre immobili, tutti e tre con il respiro affannato, tutto è tre silenziosi intenti a gustarci il piacere dato e ricevuto nel medesimo momento. L'amico bacia il prof, bacio al sapore della mia sborra. Poi passa a baciare me con lo stesso sapore. Mi porto in avanti, in verticale. Mi alzo lentamente sfilandomi dal palo del prof. Appena esce inizia a cadere, colare, la sborra mescolata dei due. Provo a comprimere le chiappe per chiudere il buco, ornai caverna, ma non riesco a trattenere tutto. Scivola lentamente lungo le mie cosce. Mi sdraio a culo in su per prendere fiato, recuperare da tutto quanto successo, dalla goduria. Un relax di tutti e tre. Dopo alcuni minuti il prof " mettiti alla pecorina che voglio scoparti" Resto sorpreso e mi giro verso il prof "non tu Giovanni " l'amico si alza e si mette in posizione. Il prof in piedi dietro ed io che mi avvicino per guardare. "Vuoi vedere come apro un culo? Come avanzo, come si apre e lo prende tutto sino in fondo?" "Si è veramente grosso il tuo che mi incuriosisce vedere come fai o meglio come il culo fa a prenderlo" “esattamente come fa il tuo culetto, o meglio quello che ho aperto e ormai caverna.” Mi piazzo di fianco al prof ed osservo. La cappella si appoggia. Lui lavora con le mani tirando all'esterno la pelle. Affonda lentamente. La rosetta dell'ano e la pelle intorno vengono spinto all'interno, mentre si dilatano e permettono l'avanzata. Le sue mani lavorano e tirano la pelle e la rosetta fuori fino a farla riapparire. Prosegue intervallato all'avanzamento la manualità per riportate fuori il buco del culo. Appena la cappella passa vedo la circonferenza dell'ano che subito si stringe seguendo l'aspetto anatomico di del bel pezzo caldo di carne. "Vedi il più è fatto. L'ano mi ha accettato e preso. Ora devo solo scendere ed affondare tutto.”Osservo il cazzone penetrare lentamente dentro il culo, dentro l'amico, che ansimante geme e incita a sfondarlo. Arrivato in fondo "eccoci arrivati, ora lascio che il culo si abitui alla dimensione e poi iniziamo a sventare l'amico" "che dilatazione che ha fatto " "anche il tuo stesso procedimento. Ora vieni qui e fatti succhiare il cazzo mentre me lo scopo"
Mi posiziono in modo che possa prendermi il cazzo in bocca senza farlo smettere di scopare. Lo prende mezzo moscia e se lo gusta facendolo crescere velocemente fra le sue labbra e i giochi della lingua. Lo lavora bene ma per troppo poco tempo. "Leccami bene il culo e poi mi scopi " io resto sorpreso, esterrefatto. Non mi aspettavo di poter, dover scopare il prof. Mi sposto afferrò i suoi glutei e allargo per poter metterci il viso e leccare il buco. Inizio a leccare e a premere e non incontro molta resistenza, la lingua entra e si diverte. Ben salivato l’ingresso, mi alzo, poggio la cappella e inizio a spingere. Scivola dentro senza indugi, nessuna barriera a rallentare o bloccare la mia spinta nel penetrarlo. Ed arrivo in fondo. Lui "Bravo. Ci sei. Sei dentro tutto. Ora scopami"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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