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Gay & Bisex

serata a sorperesa


di Alvertn
14.09.2016    |    9.568    |    1 8.7
"” “se andiamo porto un bel culo da scopare e bocca da riempire, se ci sono tutti hai 4 cazzi da soddisfare in culo e in bocca..."
Finita la doccia, ormai è tardissimo, quasi l’una di notte.
Sono ancora agitato, eccitato, emozionato per la serata che mi ha preso in tutto. Vado a letto, notte turbolenta, mi rigiro mille volte, ripenso, sogno, rivivo, i momenti. Rivedo dentro di me i particolari e li passo al rallentatore godendomi quanto non goduto in quel preciso momento ma goduto come assieme di situazione. Ma tutto questo non mi lasci dormire. La notte è calda e il caldo aumenta dai miei pensieri, desideri, mi viene voglia di riavere tutto come è successo, ma allo scoperto.
Mattina arriva presto, prima di quanto mi aspetti, prima di aver dormito almeno un po bene.
La luce filtra e seppure girato la percepisco. Il mio cazzo è ancora duro e voglioso. Il colpo di grazia me lo da la sveglia che all’improvviso trilla ed io mi rendo conto che ormai il riposo è terminato, anche se non ho riposato affatto
Mi alzo e sono come si dice del tutto rincoglionito, gli occhi faticano a stare aperti e mi muovo come uno zombi. Soluzione drastica. In doccia, acqua fredda, e apro. L’impatto è sconvolgente, il tepore ed il caldo del letto svaniscono all’istante, gli occhi si sbarrano e vedono il freddo del corpo, il cazzo diminuisce subito e si ritira dentro il corpo al calduccio, lasciano la pelle raggrinzita.
Nudo faccio colazione, denti e faccia di nuovo, mi guardo allo specchio, faccio schifo a me stesso, ma si va al lavoro. Mi vesto ed esco.
Solito tram tram di viaggio e di giornata di lavoro. Be devo ammettere che è falso, la giornata di lavoro si svolge come sempre ma nei momenti di riposo o di meno impegno riaffiora alla mente la serata e … fatico a non voler riprovare
Mi dico fra me che potrei tornare stasera, che non mi faccio mettere il cappuccio, ma se poi non ci sono?
Sai che delusione bruciante. Culo e cazzo vogliosi che restano senza nessuna attenzione. Poi devo trovare soluzione alternativa per coprire la voglia che mi tambura in testa. Si dai vedremo, mi ripeto.
Finito il lavoro mi fermo con i colleghi per un aperitivo al bar sotto l’ufficio. Calda la serata, saranno 29-90°. Si parla di varie cose ma non di lavoro.
Mi avvio verso casa salutando gli altri che si stanno allontanando. Caldo anche stasera. Salgo e mi preparo cena. Mangio e mi siedo sul divano a vedere la Televisione. Terminati i telegiornali giro e rigiro i canali. Poche cose e nessuna interessante. Mi ripassa e tuona nella testa la voglia di riprovare il giro di ieri sera.
Ma nel contempo ho paura di trovare qualcuno di violento, o addirittura nessuno.
E’ una battaglia che si svolge in me, nella mente, smuovendo sentimenti, voglie paure, desideri.
Analizzo pro e contro ma non mi da sicurezza niente. Ho voglia e un po di sorpresa mi pacerebbe.
Mi decido, intanto esco e vado a farmi due passi, dove lo deciderò passo dopo passo.
Sono accaldato quindi doccia e poi mi rivesto come ieri ma con maglietta diversa, l’altra è a lavare.
Vado in centro città
Trovo qualche amico con cui scambio due parole e ci si beve qualcosa assieme. Ci si saluta e si riprende a bighellonare.
Le gambe, dico le gambe ma non sono loro le colpevoli, mi portano verso il parco della città. Diciamo che mi rendo conto che sono al parco entrandoci, ma sono sicuro che il desiderio di esserci è grandissimo.
Vediamo che sorprese ci saranno e se ci saranno. Ripercorro la strada con passo lento. Mi guardo attorno con discrezione, ma non vedo nulla, stasera il cielo è coperto e il buoi maggiore.
Salgo al tornante e poi esco al prato. Lo percorro lentamente, quasi per farmi ben vedere da chi fosse li in attesa di una preda.
Percorro il prato, entro nel vialetto ancora più buio, lento ma non succede nulla. Risalgo girando il prato nulla.
Riprendo la strada e completo il giro del parco. Nulla
CAZZO nulla.
Tutti i miei sogni infranti. Tutte le voglie restano senza sfogo. Deluso, molto deluso ritorno verso il centro.
Mi sono illuso che tutto sarebbe riaccaduto ma la realtà mi ha subito detto che niente è certo.
Decido di andare a vedere se trovo amici nei vari posti o bar che frequentano.
Alzo gli occhi e vedo una figura già vista, si ecco, è uno dei due di colore di ieri, chiaramente senza il salcicciotto fuori. Si è lui, anche se per me è difficile distinguere bene i loro lineamenti.
Quando sono a pochi metri da lui, che mi viene incontro, lo saluto ”ciao come va? Ripreso da ieri sera-?”
Lui si ferma, mi guarda, mi squadra, poi apre la bocca per un grande sorriso. “ciao, non ti avevo riconosciuto. Qui sei vestito, ieri no. Si bene, ripreso ed è stato bello. E tu?”
“sono qui a fare due passi senza meta, libero di divertirmi”
“Vuoi sesso?” mira diritto all’obbiettivo.
“se ti va si, mi sei piaciuto ieri ed il tuo amico.”
“ok, vieni da me, sono a 10’ a piedi da qui.”
“bene, ma vivi solo o con il tuo amico”
“abbiamo appartamento in quattro, io lui e du più giovani.” “ma a casa sei sicuro che non ci siano gli altri” se ci beccano che ti dicono?”
“niente, non so chi c’è a casa, ma va bene. Tutti contenti se arriviamo”
“contenti, ma spiegati, non capisco.”
“se andiamo porto un bel culo da scopare e bocca da riempire, se ci sono tutti hai 4 cazzi da soddisfare in culo e in bocca. So che ti piace no?”
“o cazzo, ma si, ma quattro?”
“Quelli che ci sono a casa. “ “ma gli altri due come sono”
Pronuncia i nomi ma io non sono in grado di ripetere, uno ha 21anni magro lungo e un cazzo normale, più piccolo dei due che conosco. L’altro un po in carne con un cazzone grosso e lungo.
Almeno così ho capito.
“per me va bene, saro vostro e ci divertiamo”. Penso fra me, dai che la serata si sta girando, dalla delusione torna la voglia e un bel po di cazzi per me.
Camminiamo assieme e parliamo di sesso. Mi vuole pieno di sborra come un cannolo farcito.
Arriviamo al portone, apre con la chiave, due piani a piedi e infila la chiave, tre giri secchi e rumorosi, ed apre. Entriamo. Una voce chiede qualcosa in arabo. Risponde in arabo e poi si sposata ed entra in una stanza, mi invita a seguirlo con la mano.
Arrivo ed entro in una cucina
Un bel ragazzo scuro di pelle mi squadra e mi sorride. Indossa un grembiule con la pettorina, niente maglietta e pantaloncini corti che non si vedono. Mi dice “ciao, come va? Se andate in camera io vi raggiungo fra 5-10 minuti. Finisco qui”
Si gira e io sbarro gli occhi. Un culetto sodo e alto appare con un perizoma di cui si vede solo l’attacco sopra le chiappe e null’altro. Un culo meraviglioso.
Mi prende per mano e mi porta nell’altra stanza. “dai vien che poi ci raggiunge”
“spogliati che hi voglia di scopare”
Mi spoglio e mi mette alla pecorina. Mi bacia le chiappe impugnando il cazzo e menandolo. Mi lecca il culo e vi si piazza per entrare con la lingua, spinge e mi trattiene con in cazzo in mano. Mi sbrodola addosso saliva e lingua, poi si sposta, si alza posiziona la cappella, la bagna nella saliva abbondante che ha messo e tenendolo in mano inizia a spingere, il buco si allarga, la cappella inizia la sua corsa, lenta, costante, inesorabile e avanza, avanza sentendolo tutto dentro, mi allarga, mi apre, mi riempie e procede, ,sento le sue palle sbattere contro le mie. Eccolo arrivato in fondo, ma no un colpo secco per entrare ancore poco ma ancora sicuramente dentro.
Si ferma, sospira, gode del mio culo cado stretto, accogliente, che lo avvinghia e lo tiene stretto. Inizia a scoparmi piano con lunghe spinte e lunghi ritorni, si appoggia alla mia schiena e aumenta il ritmo con colpi forti e violenti ogni tanto. Ora aumenta i colpi sono forti e costanti, vuole squartarmi, entrare tutto ma sento che mi gode e io godo lui, io lo rendo felice lo faccio sentire in un mondo di piacere e gode, gode di me del mio culo del mio corpo del caldo che ho dentro.
Sta per venire, sento il so cazzo pulsare dentro me, lo sento rigonfiarsi, lo sento fremere ed ecco che sento i colpi che lanciano il suo sperma che percepisco caldo dentro e lo sento ad ogni getto, ad ogni contrazione un getto forte e così
In quell’attimo entra l’amico cuciniere, “sono arrivato” e noi ci godiamo la sborrata che stà finendo il godere di lui dentro di me e io di sentirlo felice dento.
Arriva e si infila con la testa sotto di me e si mette subito a succhiarmi il cazzo, duro e turgido. Si fa spazio e mi pone il suo cazzo, bello caldo normale, davanti alla mia bocca e lo accetto con gusto in un 69 da brivido. Mi succhia che sembra una ventosa, favoloso mentre il culo si libera e il cazzo sboroso esce e si asciuga sulle chiappe.
Lo succhio bene anche io, mi hanno sempre detto che ho una bocca da favola. Io resisto e vogli che tutto duri moltissimo. Lui no n so ma poco dopo mi sborra in bocca venendo abbondantemente e io mi gusto tutto. Buona, calda densa saporita, dolciastra.
Si sposta per farsi leccare il culo e io lo accontento. Ben bagnato e soddisfatto “aspetta un attimo”
Si alza si mette a cavallo su di me si posiziona il mio cazzo sul buco, lo fa scivolare due tre volte e poi lo fissa sopra. Si abbassa veloce facendolo entrare in un attimo e inizia a cavalcarmi smodatamete con goduria e gridolini. Mi si attacca con le mani alle tette, mi stritola e tira i capezzoli e parla in arabo, ma si capisce che tra godendo Mi cavalca passionalmente, con foga, forza violenza e anche io cedo al desiderio e lo riempio di sborra, getti continui che non si fermano e nemmeno lui si ferma continuando a scoparmi sino a quando anche lui inizia a sborrare e innaffia il mio petto di altra sborra. Il tutto con l’amico a fianco che recupera.
Ma che culo splendido, chiappe sode, buco stretto e ben lubrificato, accogliente e avvinghiante, da sogno
Si alza e si sfila il mio cazzo, ancora turgido e voglioso, si sente la porta di casa che si apre e due voci in arabo parlano. Io guardo i due compagni di sesso come per sapere chi sono. Rispondono in arabo e dialogano per qualche minuto. Poi sono i due compagni di appartamento ora vengono a presentarsi e conoscerti.
Pochissimo dopo entrano tutti e due completamente nudi. Uno lo riconosco, è quello di ieri sera, l’altro giovane sui 25 ma con un gran cazzone, grosso, lungo e semi duro.
Mi arrivano addosso, e mi baciano a turno, mi scrutano la cavità con le lingue, mi mordono i capezzoli, mi palpano ovunque
Poi quello conosciuto mi si piazza con il cazzo in bocca, l’altro giovane con un bel cazzo si posiziona sul culo. Il suo cazzo non raggiunge l’erezione per potermi penetrare, anche con l’iuto dei due compagni che lo tengono stretto per infilarlo mi entra solo una piccola parte della cappella.
Provano più volte in diversi modi, mente l’altro mi scopa con gusto la bocca sino in gola lasciandomi il sapore del suo cazzo .
Alla fine uno dei due si mette dietro il giovane e se lo incula mentre lui e l’altro impugnano il cazzo, lo segano.
Mi viene in gola , piantandolo in fondo e sborra poco. Non è durato molto peccato.
Anche l’altro che incula il giovanotto viene sborrandogli dentro. Poco dopo ecco che il giovane inizia a sborrare, Qualcosa mi entra ma con le contrazioni la cappella appoggiata si sposta e i pochi schizzi mi finiscono sulle chiappe e le palle.
Soddisfatti tutti e quattro mi alzo e vado in bagno a lavarmi bene. Doccia e poi stacco il telefonino dell’acqua e mi metto il tubo in culo, apro lentamente l’acqua e quando pieno chiudo e vado sulla tazza, mi svuoto. Torno in doccia e mi palpo. Mi son svuotato di tutto lo sperma ricevuto.
Asciugato mentre gli altri si lavano, mi rivesto. Escono dal bagno nudi, mi salutano e quello che mi ha portato a casa loro ni da il suo numero di cellulare e chiede il mio. Che ovviamente gli do.
Esco contento, la serata non è andata come sognato ma è andata bene, anzi meglio. Ho anche la possibilità di contattarlo per nuovi incontri.
Lentamente, con il culo che si contrae per richiudersi bene, torno a casa
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