Gay & Bisex
SERATA IN RIVA AL FIUME
di Alvertn
28.07.2015 |
13.812 |
3
"Da nord si vedono i fari che si avvicinano, l’andatura è lenta, forse si ferma..."
E sera, sono le 23 da poco passate e sto rientrando da una serata da amici. Niente di particolare, serata di chiacchere impressioni e commenti sugli ultimi avvenimenti nazionali ed europei.Prima di rincasare decido di vedere se trovo qualcosa al parcheggio appartato vicino alla città.
Un parcheggio in cui girano poche coppie e molti maschi sia etero che bisex che gay. Il problema è quello di farsi incontrare. Tanti si chiudono in auto e sditalinano il cellulare, la luce dello schermo li illumina e sembrano sbiancati, quasi spenti.
Anche uscendo dall’auto e girandoci vicino non vi è reazione ne curiosità.
Serata di schifo penso. Torno indietro e risalgo in auto. Riparto e mi avvio sulla strada che costeggia il fiume allontanandosi dalla città in direzione nord . Percorro in parte sino alla fabbrica e mi fermo. Attendo fuori dall’auto. L’aria è fresca e la brezza che risale il fiume fa sentire meno il caldo della giornata.
Passano alcune macchine che rallentano ma poi riprendono e proseguono
Tornano con lo stesso metodo. Attendo ma poi decido di ritornare indietro. Faccio un pezzo di strada e mi fermi ad una rientranza parcheggio. Esco e mi appoggio all’auto. Da nord si vedono i fari che si avvicinano, l’andatura è lenta, forse si ferma. Osservo e quando mi vede rallenta ulteriormente e si ferma dietro alla mia auto.
Ne scende un bel ragazzo sui 30 magro; Ci salutiamo e iniziamo a palparci, lui si alza la maglietta e mostra un bel petto villoso
. Gli succhio i capezzoli e poi giù sino al cazzo che ingordamente prendo in bocca e risucchio. Ha un bel cazzo, un po più grande del mio, che lecco e succhio. Poi è lui che scende e mi spompina bene. Succhia che sembra un mantice.
Abbandona l’asta e si gira si piega e si posiziona il mio uccello fra le chiappe. I glutei caldi e vibranti mi indicano la strada e posiziono sull’ano, inizio a spingere e entra senza grandi problemi.
Rimanendo leggermente piegato e appoggiato alla macchina posso scoparlo con piacere e l’inclinazione è corretta.
A rompere l’incantesimo sono i fari di due macchine che si avvicinano, ma ancora lontane. Malvolentieri esco e ci sistemiamo alla meglio per non far vedere … Pochi istanti e siamo di nuovo soli senza auto che passano. Si siamo posizionati dietro le nostre auto nella rientranza a parcheggio. Volendo ci vedono da ambo le direzioni.
Calati i pantaloni e tolte le magliette torniamo a palparci i coglioni e il cazzo, mi fa girare e mi appoggia la sua asta tornata dura sul buchetto. Mi spinge ad inclinarmi in avanti, sino a mettermi quasi a 90°, appoggiato al fianco della macchina. Finalmente spinge ed entra in me. Inizia con delicatezza, piano entra e ritorna lento, piacevolissimo mi godo ogni centimetro di quei movimenti. Ora aumenta il ritmo, con una mano mi spinge a piegarmi di più, mi forza a non cambiare la posizione , che non è comoda e che comincia a dar fastidio alle gambe, ma mi tiene bloccato e sento che si stà svuotando in me con schizzi caldi e forti, con colpi violenti e profondi che piano diminuiscono, rallentano si fermano e sospira forte. Si rilassa e recupera. Poi esce dal mio culo. Chiedo se è venuto e se gli è piaciuto. Lui, stranamente, mi dice che non è venuto anzi che vorrebbe un posto più tranquillo per proseguire e sborrare. Io so che ha sborrato
L’ho sentito chiaramente, ma nega e decide di andare a fare un giro a cercare il posto e che ritorna fra poco.
Mamma che persona strana, stronzo?
Non so come definirlo, ma va bene così.
Lui parte e mi lascia li da solo. Come ovvio è sparito e non si è più fatto vedere.
Ho atteso quasi una mezz'oretta senza cambiare il posto e poco dopo mi si ferma una macchina subito dietro la mia. Ne viene fuori un bell’uomo, pantaloni corti. Mi si avvicina e mi palpa il cazzo . rispondo palpando il sui, già duro. Un bel cazzone, leggermente incurvato grosso diciamo a piramide. Con gli attrezzi fuori incuranti del traffico si ferma una altra macchina., esce una persona che al buoi non si capisce chi sia se giovane o meno. Si siede sul parapetto, Dopo un attimo di sospensione dai nostri giochi per vedere che intenzioni avesse, riprendiamo a palparci. Lui mi dice che non succhia e che se voglio spompinarlo …
Non aspetto oltre e sedendomi con il culo nudo sul parapetto, mi porto con la bocca a l cazzo e ne assaporo la grandezza ed il sapore. Buono, o almeno a me piace.
Di tanto in tanto lo sguardo va a quello seduto pochi metri da noi, un guardone crediamo. Lecco e spompino, arrivo alle palle e proseguo su lungo l’asta. Il personaggio si alza e fa il giro della sua auto per andarsene. Lo chiamo dicendogli se vuole partecipare, è ormai alla portiere, si ferma resta li immobile per un attimo poi molto lentamente e quasi guardingo si avvicina. E’ un bel ragazzo, voglioso, perché appena arrivato lo sorprendo palpandogli il cazzo ed è duro marmoreo. Fa il ritroso, ma poi riesco a tirarglielo fuori e a palparlo, non suole essere succhiato. Che strano. Torno allora sul cazzo del primo e me lo gusto. L’amico si avvicina, mi abbassa ulteriormente i pantaloni e con una mano passando fra le gambe mi palpa e mena il cazzo e con l’altra si prende i capezzoli e ci gioca. Lo lascio fare senza abbandonare il mio gelatone. Poi vado a cercare passando fra le mia gambe il suo cazzo e lo prendo, lo palpo lo meno e lo tiro a me.
Provo a vedere se reagisce e lo appoggio al mio ano. Spero che mi apre ed entri, sai che goduria un cazzo in bocca ed uno nel culo e tutti e due grossetti.
Sento la sua cappella che strofina, ma è un attimo, si ritrae e mi dice che non vuole. Mi stacco dal primo e provo a forzare il gioco.
Gli impugno il cazzo e lo sego, guardo l’amico che sorride con me nel vedere tanta ritrosità e nel contempo geme e gode della sega. Vedo che il primo si sega per mantenere l’erezione, gli dico di avvisarmi se viene.. e continuo a giocare con l’altro cazzo con i pantaloni a terra e senza maglietta, diciamo quasi nudo. Passano alcune auto che rallentano pianissimo passano, attirati dalla scena ma non si fermano. Inizia ad agitarsi a diche che sta per venire e che dovrei smetter, ma non cedo e proseguo. Gli dico che lo prendo in bocca, ma lui nono cede e mentre il gioco del forzare il pompino si protrae lui sborra con getti copiosi e continui irrorando l’asfalto e l’erba. Continuo a menarglielo e il primo mi tocca la spalla emi indica il suo cazzo. Sta per sborrare anche lui, arrivo giusto due tre pompate e subito un fluido caldo copioso arriva e mi riempie la bocca, continua e quando smette con la lingua lo passo tutto. Mi stacco e sputo più volte. Poi torno su quella cappella per pulirla bene. Soddisfatto e felice mi ringrazia. Gli dico di attendere un attimo che saluto il ragazzo che una volta venuto si è pulito e rivestito e sta andando all’auto. Lo saluto e ringrazio e lo invito a concedersi semmai ricapitasse.
Lui mi risponde che se ci ritroviamo di salutarlo e stare assieme. Gli confermo e torno dal primo. Due chiacchere per vedere se possibile incontrarsi in un posto chiuso e tranquillo ma non siano ospitali nessuno dei due
Peccato
Alla prossima qui, e mentre ci salutiamo la macchina dell’amico passa lenta e saluta con la mano
Risaliamo in auto e a casa
Una serata piacevo e da ripetere… MAGARI
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.