Gay & Bisex
rientro a casa.....
di Alvertn
20.09.2018 |
14.294 |
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"Dalle 7, 30 che non stacco se non per pranzo e dei caffè alla macchinetta..."
È passata da poco la mezzanotte quando decido, distrutto e stanco, di smettere il lavoro ed andarmene a dormire. Dalle 7,30 che non stacco se non per pranzo e dei caffè alla macchinetta.Esco chiudo controllo e mi avvio.
Ho parcheggiato nel grande parcheggio davanti all'edificio dell'ufficio, e devo attraversarlo per raggiungere i posti privati nostri.
Ci sono diverse auto e furgoni, stranamente parcheggiati in piccoli gruppi, pochi sono i mezzi isolati.
Devo passare fra i veicoli, a volte parcheggiati male che ci passo a stento.
Passato i vari ostacoli e vedo finalmente la mia auto dietro ad un bianco furgone chiuso, con il muso verso me ed un veicolo che è quasi in aderenza lasciando libero il passaggio a sinistra del furgone.
Le luci dei lampioni sono soffuse in questa zona ed io mi avvio di buon passo alla macchina, mano in tasca a cercare la chiave.
Finalmente trovata e la impugno, non riesco a tirarla fuori.
Inatteso, in totale sorpresa, lo sportello del furgone su apre con forza e con violenza mi prende in pieno. Mi spavento, mi sbilancio, cado sull'asfalto, sono parzialmente stordito.
Uno arriva di corsa, mi prende sotto l'ascella, mi aiuta ad alzarmi, mi sposta le braccia dietro e mi blocca legando i polsi con fascette di plastica, che poi vedo che sono quelle degli elettricisti. Sono stordito, non capisco, che succede. Un secondo mi aiuta a stare in piedi, il portellone scorrevole del furgone si apre e vengo sospinto, buttato dentro ed atterro sul morbido mentre il portellone si chiude. I due sono saliti con me e un terzo al volante accende e parte tranquillamente.
Non ho ancora ripreso appieno coscienza di quanto mi succede, mi bloccano le caviglie con altre fascette e in un attimo mi trovo la maglietta tirata su a coprirmi il viso, il mio petto è nudo
e delle mani mi aprono i pantaloni e mi li calano assieme agli slip.
L' unica cosa di cui sono conscio ora e che sono semi nudo, mi hanno spogliato e mani stanno scoprendo il mio corpo.
Mi passano sui capezzoli, accarezzandoli ma poi presi fra due dita tirai e ruotati, il leggero dolore mi riporta alla realtà. Protesto, chiedo che cazzo vogliano da me, che mi sleghino immediatamente.
Risposta una risata e i capezzoli massacrati in rotazione e in tiro.
Io urlo.
"Urla pure, ti sentiamo solo noi, e a noi piace sentirti urlare"
Altre mani prendono le mie palle e ci giocano, palpandole, separandole, tirandole e stringendole, altra mano impugna il mio cazzo moscio e lo scappella, lo sbatte sul mio pube a destra e poi a sinistra, lo masturba e ripete il trattamento. Sono spaventato, ma nel contempo attratto da questa situazione. Non stanno forzando, non mi fanno male, inizia anche a piacermi e lo dimostro con il cazzo che cresce, lento ma sale e i tipi se ne accorgono, come avrebbero fatto a non vederlo, e "guardate che in nostro giocattolo comincia a godere del trattamento. Ottimo, ancora un pò e ci divertiremo tutti"
Il guidatore "lasciatene un bel po' per me, non siate egoisti" un va bene a più voci, forse tre ma credo due.
Dalla maglia sopra la testa non vedo che penombra e qualche sagoma, ma non sono ancora in grado di dire in quanti siano.
Mi sento alzare le gambe, portate in avanti quasi alla mie spalle, sento commenti su quanto mi hanno messo in mostra, sul mio culo e sul mio buchetto voglioso.
Dita bagnate, credo di saliva accarezzano l’esterno e il primo un dito entra e affonda…. Dolce piacere in me, ma mugolo quasi sofferente per non fare vedere la troia che sarei. Esce e altra saliva. Ora le dita che entrano assieme sono più di una, non so capire quante, ma sono diverse. Affondano e mi scopano…. Io, io godo in silenzio ma il mio cazzo è duro e tradisce il mio silenzio. Affondano le dita e spingono dentro, ora nel risalire allargano l’orefizio spostandosi e tirando verso l’esterno, e ora credo siano tre le dita ma non sono certo. Mi piace questo gioco che subito si ripete affondando e poi salendo aprendomi sempre di più.
Il mio culo vibra di voglia, il mio cazzo sempre più erto, il desiderio mi assale e fatico a contenere quanto vorrei esprimere e so che sto per esplodere.
Il gioco prosegue per diverso tempo e mi trattengo per non sborrare e godere, non voglio essere troia subito
Poi le dita abbandonano il loro divertimento ed il mio piacere. Resto un attimo spiazzato, mi piaceva anche se ho fatto di tutto per negarlo ed ora … ora mi manca il gioco.
Non dura tanto che sento un calore che si appoggia, la cappella di uno dei miei rapitori. La struscia su e giù, facendo fare 3-4 giri attorno al buchetto di accesso. Si posiziona, verifica con le dita che sia ben appoggiato all’ingresso, ecco inizia la spinta, lenta possente vigorosa, avanza aprendosi l’accesso già aperto dalle dita, non aumenta la forza ma arriva quasi indisturbato ad essere tutto dentro e tutto in fondo. Tutto resta immobile.
Io esplodo..”siiii, sbattimi, sfondami, scopami riempimi dai, voglio cazzi tanti , dai godi , riempimi fammi godere daiiiiiii” urlo e la voce rimbomba fra le lamiere del furgone.
Ormai mi ero sputtanato. Il cazzo comincia a pomparmi con forza, con colpi decisi e duri, che entrano sempre di più ed io godo e incito in mio sbattitore.
La maglietta mi viene tolta ma io non vedo nulla perché ho gli occhi chiusi per godere di più ed ansimo di piacere, Mi trovo una cappella umida sulle labbra, apro la bocca e me lo pinta diritti in gola che quasi vomito tutto, ma riesco a trattenere., scopato duro bocca e culo e vado in sballo. A sorpresa sento due labbra, una bocca che mi prende l’uccello e mi succhia e scopa. Sono fuori di me dal piacere, non posso più incitare ma muggisco come una vacca, e ora sono una vacca troia per loro.
Il cazzo che scorre dentro di me, che mi riempie e mi svuota così veloce, così forte mi fa impazzire, Il ritmo di quello che succhio e mi scopa la bocca è meno intenso ma molto profondo e a volte mi manca il respiro, la bocca che mi spompina è molto abile e il mio piacere somma i tre che mi stanno usando e consumando a loro piacere.
Ma il mio è profondo intenso e triplo.
Poi ecco, il cazzo in culo pulsa, si ingrossa un pochino ancora, poi affonda un ultimo colpo, assestato con tutta la forza, dentro oltre , e si immobilizza, aspetta, pochi secondi che mi sembrano un eternità, poi ecco uno schizzo caldo con il pulsare, arretra di poco e un altro pulsare mi schizza ancora, arretra e ancora sborra in me.
Bellissimo sentirlo dentro e sentire i suoi sospiri e urletti di godimento. Ora mi impala con forza sempre schizzando dentro, si ferma e ripete gli arretramenti sborrando e di nuovo una botta violenta di penetrazione per sborrare ancora. Il cazzo scivola bene, ben lubrificato dalla sborra Sento altre due pulsazioni ed altrettanti schizzi. Poi respiro profondo e recupero. Si è svuotato in me e io me lo sono goduto, sono stato suo ma sono io che ora lo ho dentro e anche se esce ho la sua sborra. E’ mia
Penso al godimento di quel cazzo, duro forte violento, e mi succhio con più avidità il cazzo in bocca e mi eccito ancora di più per il pompino che mi stanno facendo.
E’ piantato in gola quando inizia a sborrare e riempirmi. Non respiro e degluttisco ingoio faccio di tutto per distanziarlo ma non ho le mani libere e solo con il poco movimento della testa recupero quei pochi centimetri che mi danno aria. Ingoio e bevo e assaporo. Gli occhi li apro di gioia, buon sapore dolciastro, piacevole e abbondante.
E mentre pulisco con accuratezza la cappella sborro anche io in bocca del terzi, una quantità di sborra immane, tanta dalla tanta eccitazione.
Sono sfinito e spossato dal piacere. I due cazzi escono e la bocca abbandona. Tutti ci rilassiamo e riposiamo. Vedo che anche i tre sono stanchi.
Il furgone si ferma, esce il guidatore, apre il portellone scorrevole e sale anche lui.
“adesso tocca a me, voi vi siete già divertiti senza aspettarmi, mica era così che ci siam detti. Adesso me lo sbatto io.. Cazzo Dai troietta alza il culo, su alla pecorina ben alto, dai muoviti che ho voglia di sfondartelo.”
A fatica mi muovo e mi metto in posizione come mi ha chiesto molto imperiosamente… culo alto e gambe un pochino divaricate
Si inginocchia dietro di me, lo guardo dapprima girando la testa, bel tipo, bel maschio interessante. Poi porto la testa al centro e guardo da sotto fra le mie gambe. Il mio cazzo moscio penzola, e vedo il suo bestione che si prepara per avvicinarsi e prendermi, farmi suo.
Bon un movimento veloce, fa scivolare il cazzo fra le chiappe, appena vicino al buco ancora sborrato preme e il colco sposta il cazzone all’accesso ed entra senza grossi problemi per lui, un pochino per me. Per quanto ben lubrificato la grossezza mi da fastidio e ..non protesto, mi faccio sbattere e lui mi sbatte con forza e violenza, “troia senti, questo è un cazzo, un cazzo che ti apre in due come una mela, un cazzo che ti farà affogare in un mare di sborra ma tu sarai felice di essere sfondata e di bere tutto”
Mi cavalca follemente, mi fa godere anche nel fastidio del suo grosso cazzo, rotea e continua a parlare. Gli altri ci guardano ridono, fanno battute sul loro amico che mi scopa e su di me dandomi della troia bravissima
Lusinghieri ma per me è solo per avermi ancora. La cavalcata si ferma con un urlo, una contrazione dentro di me, con una spinta sino oltre il massimo possibile inizia a versare un vero fiume di sborra che schizza dentro… al sesto schizzo godo anche io, un piacere interno e inaspettato….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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