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Gay & Bisex

A STUDIARE INGLESE IN IRLANDA A Finita la ma


di Alvertn
27.01.2025    |    7.047    |    11 9.2
"Le sue mani le afferrano e le tirano verso l’esterno cercando di aprire il mio ano e contemporaneamente sento la sua cappella appoggiarsi e spingere lentamente..."
A STUDIARE INGLESE IN IRLANDA A

Finita la maturità ho deciso di andare in Irlanda per studiare, perfezionare l’inglese che ritengo importante per il mio futuro. Di questa possibilità ne aveva parlato in classe il professore di inglese, David, dicendo che è una bella opportunità. David oltre ad essere il mio prof era anche il mio amante, o meglio io sono il suo amante, da usare e consumare, lo svuotatoio delle sue palle e non solo, la vacca da monta sia per lui che per alcuni suoi amici. Alcuni poiché ho messo un freno, un limite invalicabile, ma poi gli amici che mi hanno utilizzato non erano alcuni visto che a turnazione ne avevo incontrati 12. Il pomeriggio o la sera mi recavo a casa sua ed o da solo o con un altro o con diversi ci si divertiva con me centro delle loro voglie e delle loro sborrate. Spesso eravamo da soli, e quando arrivavo, appena chiusa la porta mi abbracciava e baciava con passione. Non interrompendo il bacio mi spogliava completamente e subito dopo si toglieva tutto anche lui. Solo in quel momento il bacio si interrompeva, la sua mano si poggiava sulla testa e poi con leggera spinta mi faceva inginocchiare ponendo il mio viso davanti al suo cazzo. Il cazzo è un bel pezzo, veramente impressionante per me che avevo solo giocato con compagni coetanei e il più di tutti arrivava a 17 cm x 4 di diametro. Il suo è 21x 7 ma gran bella bestia se posso esprimermi così. La prima volta con lui, dopo averlo succhiato e spompinato, e trattenendo le sue spinte per farmelo scendere in gola, mi ha posizionato a pecorina a bordo del lettone, mi ha affondato la sua faccia fra i glutei e mi ha leccato e cercato di infilarci la lingua facendomi impazzire di piacere. Alternava alla lingua le dita, una che entrava ed usciva senza troppe difficoltà o meglio dire senza nessuna difficoltà. Di cazzi ne ho presi e quindi il buco è allenato. Di nuovo lingua che entra un pò di più e cambio con due dita. Mi piace molto e godo. Ho il cazzo durissimo che pulsa. Quando sento di nuovo la lingua e la sento dentro impazzisco e godo, chiedo di non smettere di andare avanti così. Stacca nuovamente e questa volta entra con due dita per ogni mano, credo indice e medio, e sono quattro. Dentro fuori per alcuni colpi poi tira a destra e sinistra, alto e basso aprendomi e sento l’aria che mi entra dentro, fresca. Infine con mio dispiacere la lingua non ritorna, e non tornerà visto che si alza. Deluso ma cerco di capire cosa vorrà fare. Poi i dubbi svaniscono quando sento qualcosa di caldo fra le chiappe, e le sue mani possenti sui glutei che li tirano lateralmente per aprire di più la mia porta, l’accesso al mio corpo. La sua cappella scivola su e giù per poi fermarsi e stabilizzarsi sul buchetto… povero buchetto penso fra me, meglio che mi tenga molto rilassato altrimenti …si stacca e subito sento qualcosa di freddo che mi spalma attorno e dentro di me. Credo gel o lubrificante. Presumo se ne abbia messo anche sulla cappella. Poi si riposiziona e inizia a spingere. Molto piano e avanza, pochissimo ma sento l’ano che si apre ora è teso, mi sembra che non possa più dilatarsi oltre, ho paura che scoppi, che si spacchi, no no devo restare calmo, devo restare tranquillo. Forse capisce forse sente la resistenza del mio ano, si ferma arretra dolcemente, mi lascia riprendere fiato e speranza, mi rilasso completamente e lui riprende l’avanzata, sempre lentamente, ogni tanto arretra un pochino per poi riprendersi lo spazio perso ed avanzare ancora. Non sento più quella tensione dello spazio anale, mi sento tranquillo e l’avanzata della cappella procede dolcemente. Lui mi parla dolcemente, mi dice di stare tranquillo, che piano piano entrerà tutto senza farmi male, senza problemi, e poi sarà solo piacere per me e per lui. Io penso soprattutto per lui. Sento come un passaggio, l’anello dell’ano scivola e si restringe d’improvviso. Un attimo di incertezza poi capisco, la cappella è tutta dentro ora ha solo le pareti che sono molto più elastiche, quindi è passato, resta solo la profondità per sentirlo tutto tutto dentro di me. Effettivamente è un gran corpo grosso, lo sento perfettamente in ogni sua vena, movimento e pulsazione. Si pulsa e sento nel mio culo il suo cuore che batte, bellissimo e mentre sento il pulsare qualcosa sbatte sotto l’ano, sono le sue palle, è arrivato tutto dentro, sino in fondo ed io mi sento strapieno di quel cazzo mastodontico, ma mi piace da morire, orgoglioso di essere riuscito a prenderlo tutto, cosa che credevo impossibile e che ora è fatta. Resta fermo e tranquillo, parlandomi con dolcezza “visto che alla fine è tutto dentro, sei riuscito a prenderlo tutto bene e spero ti piaccia. Fra poco iniziamo la cavalcata” “si avevo paura ma ora che con sorpresa è in fondo, sorprendentemente è entrato, e sono felice e mi piace sentire questo grosso palo dentro.” Finita la frase inizia a scoparmi prima con movimenti brevi, poco spostamento in fuori e dentro per poi aumentare piano piano sino quasi ad uscire. Un piacere immenso per me e da come sbuffa e guaisce anche a David direi che piace molto. La cavalcata aumenta di ritmo, la velocità e i colpi sempre più forti, più violenti e ad ogni affondo mi sposta e mi solleva leggermente. Io godo impazzisco “dai sfondami, dai più forte, non smettere ti prego sono tuo. Sbattimi rompimi il culo riempimi di cazzo e di sborra dai … amore tu mi stai facendo godere da impazzire” La sua risposta sono colpi più decisi, sospiri e gridolino. Sbuffa e sento che freme, il cuore batte nel mio culo attraverso le pulsazioni del suo cazzo, che ora freme vibra e con uno spasimo improvviso parte il primo schizzo, fiume, di sborra. “cazzo sborro, godoooo, ti riempio tutto, ti do tutta la mia sborra. Che culo, che troietta che porco che sei” I getti dono forti e piano piano calano di quantità e ritmo sino a smettere e si appoggia a me. Sospira soffia riprende fiato.
Il gioco continua e si ripropone giornalmente per due anni di scuola. Solo l’estate non ci si vedeva, ma poi con l’inizio delle lezioni tutto ripartiva ed ero suo e dei suoi amici.
Quando gli dissi che volevo perfezionare in Irlanda il mio inglese, da prima non ci è rimasto bene forse sparava di fottermi ancora anche se ero fuori dalla scuola, ma poi mi disse che conosceva u professore suo amico che insegnava inglese e che lo avrebbe contattato e tramite lui mi avrebbe trovato un alloggio decoroso e un lavoro come gli avevo detto che avrei voluto per non pesare sulla famiglia. Mi disse di ripassare fra quattro giorni.
Furono quattro giorni lunghi anche se poi il tempo lo passavo a farmi scopare e soddisfare i mie migliori amici . Alla scadenza andai da Devid e dopo avermi scopato, dopo lunghi 69 e sborrate reciproche, solo quando eravamo ormai stanchi per proseguire, Devid entrò nell’argomento a chi ero interessato e per cui ero da lui. Aveva contattato il professore che mi aveva già iscritto alla scuola, mi ha trovato un alloggio in una famiglia, stanza con bagno, prima colazione e cena. In più un lavoro in un pub con cui definire gli orari con il titolare che era informato che ero li per studiare. Le tempistiche erano fra due settimane. Salutai il professore che volle un lungo bacio e la promessa che al ritorno mi sarei recato da lui per raccontare e farmi sbattere per bene compreso gli arretrati del tempo che sarei stato in Irlanda.
Preparai tutto, l bagaglio, il volo e salutato mamma, papà mi portò in aereoporto. Prima di imbarcarmi mille furono le sue raccomandazioni a cui risposi che ero grande e avrei fatto tutto al meglio e se ci fossero dubbi o problemi lo avrei sentito al cellulare. Soddisfatto mi saluto ed infine partii.
Il viaggio fu piacevole. Sbarcai e chiesi informazioni per raggiungere la famiglia che mi alloggiava/ospitava. Mi diedero le indicazioni del trasporto pubblico, poiché molto meno costoso di un taxi o autonoleggio, mi dissero 1 a 7. Verificai la tempistica poi decisi per il mezzo pubblico. Salendo chiesi al conducente di dirmi quando ero alla mia fermata, dandogli ovviamente l’indirizzo, e gentilmente mi disse di si. Mi sedetti nel sedile vicino a lui. In un ora sono alla mia fermata, l'autista me la segnala. Io mi preparo, prendo la valigia ringrazio e scendo. Appena passato il mezzo attraverso la strada e sono davanti alla casa dove passerò i miei prossimi mesi. Una villetta a due piani, ben tenuta con un bel giardino che la circonda. Ho avvisato del mio orario di arrivo quindi dovrebbe essere in casa qualcuno ad aspettarmi. Apro il cancello della recinzione esterna e percorro il breve vialetto che mi porta al portoncino. Uso il battiporta e attendo. Mi apre una signora sui quarant'anni. Mi saluta e mi invita dentro. Si chiama Mary ed il marito Harold è di sopra e verrà giù fra poco. Mi spiega la casa. Di fronte all’ingresso una bella scala sale ai locali di sopra, stanze e bagni mentre di sotto a sinistra della scala vi è un ampio soggiorno, divano tv mentre a destra sala da pranzo e cucina aperta. Mi porta in sala da pranzo e mi offre un the con dei pasticcini che mi dice ha fatto lei. Buoni e ringrazio. Da loro avrò prima colazione e cena Poco dopo arriva Harold che mi saluta e mi da il benvenuto. Finito il the mi accompagna e mi mostra la mia stanza. Ampia con un letto matrimoniale (che per me è una piazza e mezzo) vi è uno scrittoio, una tv e il bagno con doccia wc e lavabo. Mi viene in mente che per loro il bidet non esiste Vi sono gli asciugamani e tutto bello pulito ed in ordine. Gli dico che mi farò una doccia e mi riposerò. Harold mi dice che poi mi accompagna a farmi vedere dove è la scuola ed il pub. Mi aspetta sotto quando sarò pronto. Esce chiude la porta. Io mi spoglio e mi vado a fare doccia, acqua calda che mi rigenera dal viaggio. Mi asciugo e nudo mi butto sopra il letto. Felice di essere arrivato e l’alloggio è bello. Scatto alcune foto con il cellulare e mando a casa dicendo che tutto va bene. Risposta immediata. Mi rivesto e scendo di sotto. Harold mi aspetta in sala da pranzo, con una birra davanti che sorseggia piano. “Eccomi, sono pronto quando vuole possiamo andare.” “dammi del tu altrimenti mi fai sentire vecchio dai” ”ok ci provo” .Finisce con calma la birra “andiamo” usciamo e saliamo sulla sua auto. ”la scuola è vicina, ci vorranno 10/15 minuti a piedi mentre il Pub dove lavorerai è un po più avanti, alti 15/20 minuti. Adesso ti faccio vedere ma sono ambedue su questa strada. Poi ti lascio alla scuola e dovrai cercare il professore Holm.””ok bene” Parte e arriviamo davanti alla scuola in pochissimo tempo. I ferma e mi spiega da dove entrare, dove trovare il professore. Poi ripartiamo e siamo al Pub. “Sono d accordo che fra le 16 e le 17 sei al pub e con Robert, il titolare, ti accordi per gli orari” Però prima alla scuola che devi firmare le carte per i corsi di studio. “Ritorniamo in dietro e mi lascia alla scuola. Lo saluto e mi avvio. Chiedo a chi incontro dove posso trovare il professore e noto che il mio inglese è capito e capisco le risposte anche se parlano velocemente. Arrivo all’ufficio del professore, vi è la targa a lato della porta. Busso ed aspetto. Un “avanti” mi fa aprire la porta e dietro una scrivania antica con le gambe di leone, in radica di noce, seduto su una bella poltrona vi è un signore di 53 anni circa che mi guarda. “ buon giorno professore sono qui dall’Italia per studiare e perfezionare l’inglese e fare i corsi collegati .” un grande sorriso “vieni avanti ed accomodati. Il professore David mi ha tanto elogiato te, del tuo impegno, delle tue capacita, dei tuoi desideri, delle tue peculiarità” “lo ringrazio molto”. “ecco adesso firma questi moduli che ti permettono di partecipare alle lezioni, firma qui la tessera di riconoscimento della scuola. Bene fatto tutto.” “altre formalità” chiedo. “no quelle sono finite, ora si passa alle tue peculiarità. MI ha detto David che sei bravissimo,” io lo guardo cercando di capire a cosa si riferisce e dove vuole parare “David è un carissimo intimo amico.” E fa una pausa lunga “ecco mi ha detto che hai una bocca splendida ed un culo da favola, che adori il cazzo e che vuoi cazzi, tanti.” “resto esterefatto, ma cazzo Devid ha detto tutto al professore, che figura di merda mi fa fare quel deficiente. ”ecco adesso io sono al suo posto tutti i giorni dopo lezione pranzi e poi vieni da me a casa “, mi porta alla finestra “quella laggiù” “Ti farò ripetizione di inglese e sesso, tanto sesso. Sarai la mia troia, la mia vacca da monta e ti farò assaporare tanti cazzi che non ne potrai più fare a meno”. Resto spiazzato e senza parole. Lui mi guarda sorride “bene adesso voglio vederti, forza spogliati tutto. “inizio a spogliarmi mentre lui va alla porta e chiude a chiave. “si gira e sono nudo. “cazzo che bel maschietto che sei.” si avvicina e mi bacio la sua lingua gioca con la mia a lungo mentre le sua meni mi palpano ovunque, capezzoli, addome cazzo palle chiappe culo buco. Poi prende una boccetta da un cassetto torna da me, si versa del gel sulle dita e lo spalma sul buco, entra con uno, due , e poi tre dita. Io comincio a godere. Passata la sorprese che mi aveva bloccato ora mi sento rilassato e mi godo le sue attenzioni. Sento che apre i pantaloni li cala e un’asta calda si appoggia fra le chiappe. Le sue mani le afferrano e le tirano verso l’esterno cercando di aprire il mio ano e contemporaneamente sento la sua cappella appoggiarsi e spingere lentamente. Il cazzo non lo ho visto e la curiosità mi assale. Passo la mano fra le mia gambe e vado a cercare il cazzo e lo palpo lo prendo e .. Cazzo è grosso grosso. Indice e pollice lo circondano ma non si toccano. “Tranquillo vedrai che entrerà tutto. Con pazienza e tempo lo prendi tutto dentro
La grossa cappella prosegue lentamente ad aprirmi sotto la spinta dolce del professore. Sento l'ano dilatato e teso dalla dimensione che li sta forzando. Fastidio molto, dolore non ne provo. Sono rilassato, altrimenti non entrerebbe, e avanza pano piano ma inesorabilmente, avanza dentro di me allargando l’accesso e aprendomi il culo
Finalmente sento l'ano stringersi scivolando. Il diametro lo sento inferiore, la cappella è passata, è dentro. Il più è fatto. Prosegue la spinta ma ora la mia resistenza è minima. Sento l'intestino che si allarga, sento l'intruso che si fa spazio e mi invade. Bellissimo sentirlo, percepisco la cappella e il corpo venoso che mi apre ed avanza e mi scuote. Mi piace e sospiro di piacere. Infine sento le sue palle battere sulle mie chiappa. È tutto dentro, non ci credo e con la mano vado a verificare. Non vi è spazio libero fra le palle ed il mio buco. È proprio tutto dentro di me. "Eccoci, come vedi avevo ragione, che entrava tutto basta avere pazienza. Ti piace il mio cazzo?" Sospiro e gemo, "si mi piace il tuo super cazzo, perché è un canzone non un cazzo, sei stato bravo finora. Adesso il bello vero. Sbattimi dai" Non se lo fa ripetere ed inizia a scoparmi con spostamenti corti per farmici abituare, per non irritarmi tutto dentro e poi piano piano aumenta il percorso e quando si porta quasi fuori, ovviamente la cappella resta dentro, e torna dentro sino in fondo. Ripete l’operazione non forzando alcune volte. Ora invece si impegna ed è deciso. Il cazzone entra veloce, forte, violento e mi sposta e mi fa urlare di piacere e il mio urlo soffocato per la situazione si mescola ai respiri affannati, ai grugniti ed agli insulti del professore. ”ti sfondo, ti apro in due, hai un culo da favola, hai un culo da cazzi, si da prendere cazzi in continuazione. È stupendo piantarlo dentro e goderlo.” “si sono tuo, sfondami goditi il mio culo, io godo del tuo piacere del tuo cazzo dei tuoi colpi del tuo sospirare” Il ritmo aumenta, con esso i sospiri ed i piaceri di entrambi. Sento l’aumento del respiro affaticato del professore, sento il pulsare del suo cazzo dentro di me e quel pulsare mi fa godere analmente e in continuazione. Penso che è pronto per l’orgasmo, pronto a riempirmi tutto, di sborrare e godere di me ed io di lui, si ci siamo dai ancora urla nella mia mente. Sono in attesa di questo immenso piacere, lo desidero e lo aspetto con tutto me stesso. Il cazzone esce. Improvvisamente è fuori, cazzo no urlo “noooo non adesso, lo voglio” Lui con voce calma “girati troia che mi bevi tutto” io sorpreso per questo cambio obbedisco mi giro, lo prendo in bocca e spompino. Mi blocca con le due mani la testa e mi scopa lui con forza ma passa a malapena la cappella in bocca. Esce e si masturba ed io a bocca aperta aspetto guardandolo negli occhi che lanciano piacere e lussuria. “eccomi, vengo prendila tutta non perdere nulla troia dai “ Un grugnito, un sospiro profondissimo e la sborra esce e entra in bocca, io mi sono preso tutta la cappella chiudendola on le labbra e mi bevo il liquido ma è tantissimo e devo degluttire in continuazione senza davvero assaporarlo. Silo gli untimi schizzi nettamente con meno quantità posso tenerli in bocca e degustarli. Mi piace la sua sborra. Finito e ripulito il cazzone mi dice di rivestirmi. Ho il culo aperto, l’aria fresca vi entra e risale dentro di me. Rivestito e lui sistematosi i pantaloni. ”bene hai assaporato come saranno le ripetizioni. Tutti i giorni lezioni, pranzi e poi vieni da me alla casa. Ok? “si va bene ho capito” “bravo, sei stato brao e sei veramente una troietta da cazzi, una bella e buona vacca da monta. Vedrai che ci divertiremo molto e avrai cazzi da soddisfare… tanti” “credo sia un ottima idea” risposi. “adesso puoi andare il Pub ti aspetta lo sai? A domani allora” Mi avvio verso la porta, mi giro “grazie di tutto professore spero di essere all’altezza delle sue aspettative e soddisfare i suoi desideri “
Giro la chiave, mi giro e faccio un cenno di saluto con la testa esco, chiudo la porta dietro di me.
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