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Gay & Bisex

SOTTO LA PIOGGIA ..ORA IN PAESE


di Alvertn
02.01.2015    |    12.230    |    6 9.7
"Poi nudo ridendo ”ma dove volete andare così conciati e bagnati, dai che si va in doccia, e tanto fra poco via tutto per lavarsi e stare sotto l’acqua calda..."
DA SOTTO LA PIOGGIA ORA AL PAESE

Il percorso di rientro non era poi lungo, poco più di mezzoretta con passo veloce, ma pioveva forte e mantelline e ombrello sono servite a poco. Appena si vedono le luci del paese Luciano ci avvisa che il sevizio non era ancora finito, che dalla sala operativa hanno dato ordine di rimanere a disposizione per eventuali emergenze. Quindi tutti a casa sua.
Lui viveva nella parte alta del paese ed era scapolo, quindi casa vuota. Tutti e tre protestammo dicendo che eravamo zuppi come pulcini, che dovevamo farci una doccia calda e cambiarci almeno. Fatto questo, potevamo ritrovarci dove voleva, anche a casa sua.
“bravi e se arriva l’allarme mentre siamo ogni uno a casa propria come possiamo intervenire velocemente? Perderei tempo a cercarvi a farvi rivestire ad organizzare l’eventuale incarico. NO, da me. Doccia senza problemi, non mancherà acqua calda e poi faremo asciugare gli abiti in centrale termica, luogo modesto ma molto caldo e secco. Nessuno se ne va!!”
Protestiamo ma alla fine sappiamo che ha ragione lui.
Arrivati alla sua casa, appena entrati appendiamo o meglio stendiamo le mantelle zuppe e posizioniamo gli ombrelli aperti nell’avvolto. Poi tolte le scarpe e messe all’inizio del locale caldaia, ci spogliamo, appoggiando sui fili per stendere il bucato i nostri indumenti bagnati o fradici. Rimasti in mutande e canottiera ma anch’esse bagnate, è Alberto che per primo si toglie tutto e stende. Poi nudo ridendo ”ma dove volete andare così conciati e bagnati, dai che si va in doccia, e tanto fra poco via tutto per lavarsi e stare sotto l’acqua calda o volete fare doccia vestiti?”
Questo sblocca e nudi in un baleno, steso tutto saliamo alla parte giorno. Luciano “ci sono due bagni con doccia, forza che ci togliamo di dosso il freddo.”
Io mi infilo in doccia e il box è in vetro trasparente. Seduto sulla tazza che aspetta il turno vedo Alberto, ma sta tremando. Lo invito a entrare con me, e accetta immediatamente, si mette sotto il getto immobile e io mi sposto lateralmente per dagli spazio. Una volta riscaldato si gira e inizia a insaponarmi, ed io faccio lo stesso con lui, Bracca, petto, schiena, poi lui passa una mano saponosa sul pene e una sulle palle, senza malizia, ed io lo imito. Ma quel tocco gentile e spensierato mi emoziona e mi turba, sento che sto per avere una erezione ed allora con non curanza mi giro per farmi lavare la schiena, ma lui mi insapona il culo e gioca con ripetuti passaggi sul mio buchetto. Prova a forzare ma lo blocco. “dai fai il bravo” gli dico. Smette e io sciacquandomi esco senza mostrargli il cazzo duro che ormai avevo, esco dalla doccia e mi asciugo. Tengo l’asciugamano in vita e vado in soggiorno.
Marco è seduto sul divano con l’asciugamano steso sotto il culo e lui nudo sopra. In bella mostra il suo cazzo, che guardo con interesse ma senza dare nell’occhio. Lo raggiungo e mi siedo anche io. ”finalmente comodi, puliti e caldi .”gli dico “vero, ne sentivo proprio il bisogno. Che fai con l’asciugamano addosso. Mica ti vergogni del tuo corpo? Dai prima che arrivino gli altri e ti prendano di mira a battute”.
Li conosco bene e so che diventerebbe un supplizio. Stendo anch’io e mi siedo sopra. L’uccello non è a riposo ma quasi ora. Non so se Marco se ne è accorto ma non avendo detto nulla penso non sia successo. E qui mi sbagliavo e me ne resi conto solo dopo.
Poco dopo ci raggiunge Alberto che tutto nudo con il pene che sballonzola e le pale grosse che lo fanno risaltare, stimola la mia visione e accende la voglia che fatico a reprimere. Sento che si stà indurendo. Alberto con l’asciugamano in testa e le braccia alzate si asciuga i capelli, ma l’insieme del corpo in quella posizione ne fa un vero figo, quasi palestrato ma non troppo. Un vero maschio da sballo.
Si siede vicino a me e si tira sotto il culo una parte del mio asciugamano io fingendo tengo una mano a riposo a coprire parzialmente le parti intime. Parliamo della situazione che si è creata, intendo il tempo, non quella in casa, quando arriva Luciano. Totalmente nudo, nessun asciugamano, tiene in mano una bottiglia e nell’altra 4 bicchieri da acqua.
Arriva felice “pronti lavati e scaldati, ora ci si scalda anche dentro e poi vediamo che si fa” Passa un bicchiere a testa e nel movimento abbandono il sesso facendo vedere che non sono a riposo.
Poi versa uno alla volta nei bicchieri sino almeno a metà o a tre quarti del bicchiere. Un brindisi con i vetri che cocciano fra loro con un rumore di tintinnio e beviamo. Resto sorpreso e senza fiato. ”cazzo ma è grappa…” ne ho trangugiato metà di quella versata in un sol colpo e ora mi bricia in gola e nello stomaco. “ e cosa credevi che fosse, acqua davvero? Dai che ti fa bene” e dicendo questo mi versa ancora nel bicchiere.
Mi sento un pochino strano, mi sento da una parte appannato, dall’altra mi si liberano i pensieri, i desideri e le voglie che i racconti mi hanno stimolato e che non conosco ancora.
Il cazzo si stà indurendo velocemente, ma non mi interessa che lo vedano, anzi dentro di eme provo desiderio e piacere che si accorgano di quanto avviene, che ho stimoli che esplodono, che ho voglia di conoscere il modo che mi hanno raccontato che sono a loro disposizione per conoscere capire imparare. E quali migliori maestri se non i miei 3 amici.
Un altro sorso e Alberto con movimento pacato e sicuro si posiziona in ginocchio davanti a me, mi prende le ginocchia e mi allarga e gambe, e non trova nessuna resistenza. Poi si abbassa, impugna l’asta, la mena un attimo, scende, apre la bocca e se lo infila dentro sino in fondo, succhiandomi e leccando cappella e asta. Io con mugolii di piacere porto la testa indietro per tenerla appoggiata sullo schienale, Marco si pone in piedi sul divano a gambe divaricate, mi sposta la testa spingendola verso il sui cazzo che vedo duro. Un cazzo bello diritto penso sui 18 cm e di una bella circonferenza, mi fermo ad osservarlo ma lui non è interessato alla mia contemplazione, è un materialista e mi spinge contro. Non apro la bocca e lui passa la cappella lungo le labbra, sul naso sulle guance, Il profumo fresco del cazzo con lo scampo doccia mi inebria, o forse è la grappa che entra in circolo, ma non resisto a mio desiderio di assaggiare un cazzo, che sapore ha, che cosa provoca ad averlo dentro la bocca, a sentirlo fremere di voglia come tante volte mi è capitato e poi svuotarmi in quelle bocche calde che mi bevevano con desiderio e piacere,. Ma erano bocche di donne, ed ora sono io che desidero e voglio sentire e percepire tutto, la dolcezza, il sapore e bermi quanto Marco mi offrirà. Penso che sarà senza dubbio meglio della inaspettata grappa.
Marco esce e si fa leccare le palle, una dopo l’altra, poi assieme, poi di nuovo su e giù a leccare il cazzo, passare a lingua la cappella e succhiarla, e di nuovo tutto in gola. Imito quanto Alberto mi sta facendo e sento che è un piacere che dal cazzo mi entra ovunque sino alla mente, sino a sognare, sino a desiderare di essere sempre solo loro. Luciano che fino adesso è rimasto fuori dai giochi, scoprirò poi perché, arriva anche lui. Si posiziona, credo scomodamente, a mordermi e succhiarmi i capezzoli e le tette. Non so quanto tempo sia passato, ma Luciano ordina di spostarsi sul letto.
Tento di sdraiarmi ma vengo bloccato da tutti e tre. Mi posizionano alla pecorina, con il culo verso l’esterno del letto, le ginocchia ben piantate al bordo del materasso. Alberto si infila sotto di me, si prende di nuovo il cazzo in bocca, e mi trovo il suo a portata di lingua. Ne approfitto. Un bel cazzo Grosso e un attimo più corto rispetto a Marco, un piacere e un desiderio al solo vederlo. Voglio assaggiarne un altro, sarà stesso sapore. NO un altro sapore, sempre gradito, e mi viene ancora maggior voglia. Ma è Marco che mi prende per i capelli senza tirare ma facendosi seguire mi alza la testa e mi pianta il suo cazzo in gola e inizia a scoparmi con forza e desiderio. Io lo succhio lo lecco lo desidero.
Poi improvvisamente sento qualcosa che mi passa sul culo. Mi concentro per capire che succede e , si, ci sono, la lingua di Luciano ed un dito che gioca attorno al mio orefizio vergine, ma vibrante di desiderio e disponibile a qualsiasi gioca vogliano fare …
Sono ormai in estasi da non avere quasi più ritegni o remore. Sarà la voglia o l’alcool ma mi sento felice, mi sento goduto e godo, mi sento condiviso e desiderato.
Continuo ad essere scopato in bocca da Marco che non aumenta il ritmo e si fa leccare e succhiare, ed a volte esce per sentire la mia bocca sulle sue palle. Alberto si sposta indietro e adesso mi lecca solo la cappella con poco entusiasmo, credo si sia spostato per assistere alla mia messa in culo. E non mi sbagliavo. Sento la sue mani che impugnano le chiappe e le allargano, Luciano che lecca e prova ad entrare con il medio, un pochino ed esce poi ancora un po’ e così molto lentamente. Sento uno strana senzazione, un fastidio per quel dito che entra, percepisco le unghie, e non sono molto gradite. Però continua ad ogni passaggio a lubrificarmi con la saliva. Ed ecco lo strano sento che entra un medio e non appena uscito ne èntra uno diverso, rifletto un po per capire che le dita sono di Aberto e Luciano che si alternano. Arrivano in fondo perché sento la mano poggiarsi sui glutei. Roteano dentro d me, si muovono a scoparmi con movimento corto e arretrano sino a uscire e l’altro che ripete il gioco. Mi piace. La parte di fastidio è sparita, forse coperta dal desiderio che mi sta prendendo e, senza dirlo ma credo fosse ormai chiarissimi a tutti e tre, la voglia di essere scopato, sbattuto dal cazzo o da tutti e tre ..
Ora sono due dita assieme, si appoggiano e piano piano entrano forzando il buchetto quasi vergine ormai. Entrano dolcemente. Mi piace percepisco che è più grosso, che le pareti e l’orefizio sono in sforzo, ma pur tese mi piace, godo dentro di me e succhio Marco con più avidità.
In coppia mi scopano con quelle dita. Si fermano e ogniuno sposta il dito in una direzione opposta, cercando con dolcezza di allargarmi ancora un pò. Giocano tirando in più direzioni.
Escono. Mi godo questo momento di pausa. Il buco vibra, forse stà tentando di richiudersi, forse sono io che sto godendo, ma mi piace e assaporo ogni istante.
Continuando ad essere scopato da marco, con Alberto che ormai mi lecca la cappella dura come sasso con una lentezza che quasi innervosisce, si perché dalla voglia desidero un pompino vigoroso, possente, non una leccatina a tantum. Ecco che qualcosa di caldo si appoggia, si sul buchetto. Scivola su e giu e poi si posiziona. Cazzo finalmente la cappella che si prepara a farmi la festa, Si forza voglio provare, sentire quanto sia bello essere posseduto, essere riempito essere tutto suo, loro devo ammettere.
Alberto si posiziona e mi tiene i glutei allargati, Luciano impugna i miei fianchi e inizia a spingere con una pressione costante. Sento che si muove, sento che il buco si allarga, sento che comincia la penetrazione. Ma quanto grande e grosso sia il suo cazzo non ne ho la più pallida idea. L’ho visto si ma a riposo, un bel membro. Da duro non so, mi prende paura e quasi angoscia ma non rinuncio a quanto mi ha incuriosito e che sognavo per tutta la serata ed ora è divenuta realtà.
Pianissimo riesce a entrare la cappella. Dalla mia senzazione deve essere grossa, appena passata ho sentito il cerchio dell’orefizio che si rilassava e andava a comprimersi sull’asta del cazzo. E anche quello di buona misura.
Prosegue piano lentamente sino a arrivare in fondo alla sua asta. Sento le palle poggiarsi sulle chiappe. Si ferma e Alberto allarga il culo e insaliva attorno all’asta. Finita questa operazione Luciano comincia a scoparmi piano ma aumentando pochissimo ad ogni penetrazione sino a penetrarmi con colpi veloci e possenti. All’iniziale dolore/fastidio, ora prevale il piacere di quanto mi stà succedendo. Alberto ha abbandonato il mio cazzo, lecca le palle di Luciano ai vari passaggi e mi mena in cazzo.
Devo ammettere che ho un bel cazzo in culo, credo di buone dimensioni da come mi sento tirare dentro e come mi sfonda ad ogni colpo. Il ritmo aumenta e sento che ansima, Marco si regola con i copi di luciano, ambedue dentro insieme, ambedue indietro insieme. Io godo, mi mandano fuori di testa. Voglio sentire il loro sperma in me, lo voglio, lo desidero attendo e non riesco più ad aspettare. Ed ecco che ambe due i cazzi pulsano in modo violento, si contorcono per il piacere, ansimano i due amici e Alberto torna sul mio cazzo, segandolo e spompinandolo. Luciano con un profondo sussulto e un respiro affannoso gode venendomi dentro con colpi violenti profondi veloci ma lenti nel ritmo. Ascolto le mie percezioni del culo, sento i lanci di sperma dentro, sento che pulsa, lo percepisco sulle pareti dell’intestino, del retto, e sento che mi stà riempiendo sempre di più, sborra veramente un casino. E subito dopo, mentre pensavo quanto detto, quasi vengo soffocato dai getti di Marco, che mi viene improvviso, perché io ero concentrato su Luciano, sul mio culo e mi ha sorpreso. Ingoio tutto cercando di tenerla un pochino in bocca per assaporarla, ma è troppa e devo bere subito. Un dolce amaro denso e piacevole che degusto con piacere e appena mi arriva in bocca anche io esplodo nella bocca di Alberto che se la usta con avidità, succhiando e menando il cazzo. Lecco tutto Marco sino all’ultima goccia, come Alberto fa a me. Luciano piano esce dal mio culo aperto, Alberto subito afferra i glutei e li dilata per tenerlo aperto.
Solo ora che comincio a rilassarmi, che sono ritornato in me e non più estasiato dal desiderio, recepisco un rumore strano, un clic ripetuto che senza rendermene conto avevo sentito anche nei momenti di piacere. “ ma che stare facendo?” chiedo incuriosito e con la bocca impastata dello sperma caldo e piacevole.
“Tranquillo. Una bella documentazione fotografica e filmata di questo momento di piacere. Da vergine a trombato.” Mi dice sorridendo Luciano.
La mia reazione, che oggi mi sembra pura follia, fu “fammi una copia anche per me”
“ovvio una per uno, e poi si prosegue.”
“cioè?” chiedo io innocentemente.
“scusa vuoi che sia solo io a scoparti?, Marco e Alberto hanno lo stesso diritto e la stessa voglia. Voi forse negargli questo piacere?”
Senza nulla dire, annuisco con la testa. Luciano mi accompagna in bagno e mi aiuta a lavarmi bene dentro. Bidet per lui e per me.
Anche Marco e Alberto nell’altro bagno.
Ritorniamo sul letto ancora caldo. Mi fanno sdraiare a pancia in su, poi sollevandomi per le gambe posizionano il cuscino piegato sotto il culo verso la schiena, tenendomelo sollevato dal materasso di almeno una ventina di centimetri. E’ Alberto che si posiziona dietro, mi divarica le gambe, le tiene alte appoggiandole alla sue spalle E’ inginocchiato e si sposta in avanti, poggia la cappella. Luciano mi si piazza affianco alla testa e girandola verso di lui mi offe il suo cazzo. Solo adesso mi rendo conto che è un gran cazzo. Una ventina di centimetri con un diametro che non chiudo pollice e indice per circondarlo.
Non mi lascia dire nulla perché anche lui appena posizionato lo spinge dentro.
Marco alla pecorina si sta succhiando il mio cazzo ancora semiduro. Luciano lo fa girare con il culo verso di lui e mentre lo spompino gioca con una mano con il suo antro. Una due tre dita dentro e fuori e lo sento godere di questo. Io spompino e succhio e lecco. Alberto mi scopa con desiderio, voglia. “cazzo ha un bel culo, sodo, elastico e voglioso. Direi anche capiente. Dopo il tuo passaggio avvolge il mio che pare una verginella, non me lo aspettavo, mi fa sborrare in fretta così” Marco aggiunge “per essere un incompetente ha una bocca da pompini che sembra abbia esperienza lunghissima. Ho sborrato come non mai e neppure un fiotto è uscito. Tutto bevuto con gusto e ha una lingua da sogno”
Io non posso ringraziare, non è educazione parlare con la bocca piena ed io avevo un bel cazzone che me la riempiva. Mica avrei dovuto rinunciarci.
Oramai svezzato ora in questa nuova tornata cerco di percepire anche le sfumature del piacere, cosa che prima non ho fatto tanto ero curioso di capire e sentire cosa è questo sesso nuovo per me. Una favola se devo essere sincero.
Ora ascolto il movimento, le vibrazioni, le pulsazioni, le voglie die tre che giocano su me, che mi usano, che mi desiderano. Il piacere ora è maggiore. Prima era curiosità ora è godimento puro in tutto quanto ricevo e do. E viene percepito anche dagli altri, non ho più paura che mi irrigidisce, anche se per poco, non sono concentrato a capire a orientarmi su quanto mi fanno. No ora sono concentrato a godere tutto quello che vogliono farmi, non mi interessa che cosa, devo soddisfarli e si soddisfano facendo quello che desiderano ed io a dare il massimo ai loro desideri.
Alberto mi scopa in modo diverso, come dimensione del cazzo, come metodo, come ritmo, come posiziono forse anche, ma è un piacere profondo interiore, gioisco di essere preso da lui, diversamente e ugualmente da essere stato di Luciano. Godo di lui del cazzone di Luciano che sento iniziare a reagire pesantemente e che forse fra poco mi sborrerà….
Esatto ecco che arriva, aumenta il ritmi sia lui che Alberto, e anche Marco copiandoli.
E’ luciano che mi riempie per primo, è tanta e continua, quasi un rubinetto che non cessa di erogare a buttate frequenti e veloci. Un sapore diverso, gradevole dolce corposo e denso. Lo gusto perché ora so cosa mi aspetta e quindi posso trattenerla per un pò prima di degluttire e berla.
A metà Alberto mi sborra in culo, colpi secchi, profondi, con la sborra che sento arrivare, uscire, riempirmi ed io che vengo mugolando come una vacca al pascolo….
Ho il culo pieno e sento che ad ogni penetrazione qualcosa esce, Alberto si alza inginocchiandosi, senza uscire alzandomi per le gambe, per impedire la fuoriuscita, e mi scopa ancora con gioia mentre Luciano lo tira fuori e lo passa sulle guance, il naso, gli occhi.
Marco Abbandona il cazzo svuotato “mmmm mi piace la sua sborra, potrei farmene una scorpacciata da indigestione”
I tre si sdraiano e io mi posiziono alla pecorina con le spalle ed il viso sul letto. Sento che il buco è pieno al limite ed attendo un attimo di riposo prima di andare di là a lavarlo. E l’unica posizione possibile è quella del culo all’insù, con il rischio che uno dei tre non del tutto appagato riprenda ad usarlo come vuotatoio delle sue voglie.
Posizione scomoda e decido di avviarmi in bagno a lavarmi.
Cammino a chiappe strette, seduto sul bidet mi lavo e sento che il buco è largo, ci poso entrare senza problemi, anzi .., Mi lavo e scivola via il liquido denso da dentro, e continuo sino a che sparisce del tutto. Finisco e i avvio a raggiungere gli altri
“fatte le foto ed il filmino?” chiede Luciano
“si fatto anche a questo giro”
“si , rivederlo sarà un piacere e ci si rizzeranno i cazzi…”
“ si e poi quando li vedrà lui sai che spasso”, e appena entro si guardano e cambiano il discorso.
“di che parlavate?” chiedo con curiosità, “di nulla “ risponde marco “sarà una sorpresa, una bella sorpresa” continua.
Alberto si sposta e si siede sul comò a gambe larghe, si palpa cazzo e palle, e mi chiama, “dai vieni qui che è ora del mio da succhiare” mi giro lo guardo, mi volto verso gli altri, mi alzo e vado verso di lui. Seguito subito dagli altri due.
Provo a inginocchiarmi per leccarglielo comodamente quando Marco mi blocca “ e no, su diritto, piega la schiena per succhiare e spompinare, il tuo bel culetto è mio ora quindi stai su”
Appoggio le mani sul comò per scaricare la posizione, e mentre inizio a lavorarmi il cazzo sento che Marco sfregola il suo membro sul mio culo, lo posiziona e vi entra subito senza trovare ostacoli ne resistenza. Ovvio ormai mi hanno sfondato, trapanato, scopato, trombato che da verginello ora posso essere quasi una troia. In così poco tempo ho imparato tantissimo di questo rapporto e mi piace, si mi piace moltissimo e ora che mi sta scopando godo, godo di culo, di bocca a sentire duro quel bel cazzo di Marco. Ed ecco che sicuramente Luciano si posiziona sul mio uccello e leccando la cappella lo mena. Mmmm
Penso che è una serata favolosa, io mai conosciuto maschio ora sono stato a disposizione, totale disposizione, a soddisfare le voglie di tre maschi arrapati più me che lo sono almeno quanto loro. E che mi sono goduto ogni istante, ogni movimento, ogni percezione, tutta la loro sborra. Ed ora che sono di nuovo usato per scopare e rendere felice Marco, di svuotare e bere Alberto sentendolo godere, e Luciano che mi svuota godendo del mio cazzo.
Siamo fiacchi e a lavorarci facciamo fatica, ma ad insistere si arriva ancora al dunque. Primo a godere tutto è Alberto che mi blocca la testa spingendola sul suo addome, ponendomi il cazzo in gola e iniziando a sborrare, non più copiose come le altre due ma siamo alla terza quasi consecutiva e … cazzo è una bella soddisfazione.
Finito lui è Marco che con uno sbuffo da locomotiva a vapore arriva e con colpi veloci e profondi, che sento sino allo stomaco, mi riempie il culo, culo largo, si lui con getti continui sbuffando.
Alberto si stacca da me e scende spostandomi un bracchi e sbilanciandomi. Marco finisce e esce passando sulle chiappe il suo cazzo e la cappella fradicia.
Ed ecco che sborro anche io, non tanta, sono distrutto sia fisicamente dalla stanchezza, dal culo direi aperto e saturo, dalla sborra ingoiata.
Silenzio con i respiri profondi che tornano lentamente alla normalità.
“ bella scopata, bella davvero. E allora che ne pensi di farlo con maschi”
E’ sempre Luciano che mi domanda. “sono spaesato, non so che pensare. Come prima volta, come prima esperienza, direi che siamo alla follia. Si follia nel senso che farlo in quattro, in tre su di me meglio dire, dal pudore, alla paura, alla curiosità, al desidero, al piacere, al sentirmi aprire, al sentirmi penetrare, a essere riempito, al volere di più, a sentirvi, a godere, a farvi godere con il mio corpo, la mia anima, con tutto me stesso. Si devo dire che mi è piaciuto moltissimo, si ho anche il buchetto che ormai è un traforo e un pochino brucia, ma è il giusto pegno per il piacere ricevuto. Mi avete convinto, non mi faccio più ritegno, mi piace e con voi come insegnanti ho imparato molto e voglio essere ancora vostro allievo.”
Sento tutti che ridono soddisfatti, “grazie della tua disponibilità, questo passaggio è stato diciamo non traumatico per farti conoscere senza obblighi i piaceri fra maschi. Prossimo sarà più intenso vedrai.”
“ e si dobbiamo rivederci sicuramente, le foto e i filmati sono da gustare.”
Ed io “ma quante ne avete fatte, che avete filmato? dai non scherzate”
“nessuno scherzo. Oggi niente foto o filmati perché è ora di riposare. Dopo una notte come questa, fra freddo pioggia paura, e poi qui a sesso e piacere ne abbiamo consumate di energie. E’ Ora di recuperare, tutti a nanna. Marco e Alberto sapete già dove andare, tu vieni con me.” E ritorniamo nel letto ancora caldo e profumato dai nostri sessi. Sempre nudi, lavati e puliti, ci sdraiamo e ci addormentiamo felici quasi istantaneamente.
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