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Gay & Bisex

A STUDIARE INGLESE IN IRLANDA F


di Alvertn
21.02.2025    |    5.313    |    8 9.1
"Ottimo per un culo, il mio aperto dal prof forse piccolo a meno che non sia lui ad entrare per primo, credo che sarebbe opportuno si..."
Entro in camera, mi spoglio, vado in bagno, piscio, mi lavo, torno in camera e mi sdraio sul letto. Il dubbio che Harold o Mary arrivino da me mi obbliga a coprirmi con lenzuolo piumone. Il cazzo non accenna ad ammosciarsi, resta alto, tonico, pulsante. Mi impongo di dormire. Sono stanco, stanco della fatica delle ripetizioni, stanco dopo il lavoro, stanco dopo le scopate con i tre clienti del Pub.
Sto per addormentarmi quando sento un leggero bussare ed aprirsi della porte. Apro un occhio senza muovermi, è Harold. "Sei ancora sveglio? " mormora con voce flebile”. Mi rigiro e con voce assonnata " si, dimmi" "Mary mi ha un pò raccontato per sommi capi quanto vi siete detti. Quando voi possiamo parlarne. Ricordati che siamo a tua disposizione per aiutarti a risolvere i tuoi dubbi o problemi" "Si grazie, domani sera?" "Va bene, domani sera ne parliamo. Buona notte" mi accarezza i capelli, con dolcezza, con desiderio. Si alza dal letto e esce. Io mi addormentato un attimo dopo la sua uscita. Mi sveglio prima del suono della sveglia, ormai ho il timer in testa. È presto per alzarsi, altri 10 minuti. Ripenso a quanto ci siamo detti ieri sera Mary ed io. Poi confermato per me da Harold con la buona notte. I due mi vogliono scopare. Ormai è chiarissimo, è evidente. Non potrò resistere alle loro avence ancora per molto, o cercare giustificazioni per non farlo liberamente. Inoltre credo che loro siano al corrente di cosa fa il professore, quindi sanno che mi usa e abusa. Questo è un motivo maggiore per loro di volermi sapendo già che sono disponibile e usabile a loro piacimento: Anche perché io lo voglio. Lo voglio profondamente, mi hanno stimolato, circuito, ammaliato e ora sono io che sono eccitato al solo pensiero, al solo pensarlo. E le tette di Mary, stringerle, palmare, leccarle, succhiarle. Il mio cazzo è già sull'attenti, duro e vibrante. Mi alzo. Spero che pensare a lavarsi e vestirsi rilassi l'erotismo nella mia testa. Lavato e rivestito, il cazzo è di nuovo normale, l'avere la mente impegnata da buoni risultati. Scendo e Harold è Mary sono a tavola e fanno colazione. "Buon giorno Mary, buon giorno Harold " in coro" buon giorno Giovanni. È tutto in tavola, serviti pure." Prendo la teiera e ne verso in tazza. Scelgo alcune cose da mangiare "hai dormito bene? Sogni tranquilli" "si ero stanco e dopo la sua buona notte sono crollato" ottimo" Harold interviene "stasera facciamo una bella chiacchierata allora. " io lo guardo, mi sarebbe piaciuto che fosse finito tutto nel dimenticatoio ma era ovviamente una pia illusione. " si, sicuramente, dovrei esserci per le 20,30". Poi usciamo ed ogni uno per la sua strada. Mi incammina per andare a lezione, penso a quanto dovrò dire stasera. Rifletto su quello che è meglio tacere, quello dicibile ma soprattutto a quello che è fra le due cose. Se, come credo, conoscono bene il professore sapranno quasi certamente delle sue manie, quindi che mi scopa quasi sicuramente, lascio un minimo di dubbio, ma non credo lo abbiano. Quindi questo è raccontabile o no? O potrei accennarlo appena e vedere le loro facce, le loro reazioni. Poi eventualmente approfondire ma non più di tanto. Sicuramente non racconto dei tre clienti. Non sanno e non lo immaginano che ci siamo già incontrati e che l’invito di Mary a provare è stato già adempiuto, piacevolmente fatto. Arrivo alla scuola, guardo l’orologio, in anticipo di quasi quindici minuti. Mi guardo in giro e vedo i tre, dei quattro, che mi avevano sorriso maliziosamente ieri a pranzo. MI avvio verso di loro che vedendomi mi fanno cenno di raggiugerli. Ci presentiamo. Loro sono Paul, Mark, Enric e Maximilian è il quarto ma ora non è con noi. Mi chiedono come vanno le ripetizioni "si dopo pranzo vado da lui, fino alle 15,30 più o meno" "si, bravo, io dopo di te fino alle 17, poi lui Paul sino 18,30" " poi io e dopo cena Mark" " cosa???? Mi prendete in giro?" " assolutamente no, è giusto che tu lo sappia, come avrai capito le ripetizioni ci sono ma nel sesso. Scopa e usa anche noi. E non da solo." " cioè, che vuoi dire, io ho solo incontrato lui. Si mi ha detto che ci saranno altri per farmi diventare una troia, una vacca da monta, una cacciatrice di cazzi, che vivrò solo per ricevere cazzi" "esattamente come a noi. Poi ti ritrovi con un altro prof o amico che ti usa e divide con lui." "Cazzo pensavo di essere l'unico, ma così mi spiazza." "Poi una volta in settimana, pomeriggio o sera, organizza incontri con diversi amici e con alunni da usare. Ovviamente noi quattro e prossimamente anche tu. Chiaramente quando ci sarai, sarai la novità e tutti vorranno bagnare il biscotto nel tuo culo o bocca. Per alcune settimane sicuramente." " mi mettete in crisi, è un magnaccio che ci prepara e ci usa. Dovrei smettere con le ripetizioni allora" "ma no, ti piace quindi prosegui. Ora sai che non sei il solo, e per questo noi quattro e se vuoi puoi aggregarti, ci troviamo una o più volte in settimana a casa mia o da Mark che abbiamo un appartamentino ciascuno. Li chiacchieriamo, ci conosciamo, ci divertiamo ci scopiamo reciprocamente." "Per incontrarci va bene ma io lavoro e mi libero la sera." " nessun problema, ci accordiamo vedrai?" Il tempo corre ed è quasi ora di inizio lezioni. Tronchiamo il discorso e ci avviamo velocemente in aula. Le lezioni iniziano con noi che arriviamo un attimo prima del professore. Nelle pause fa una lezione e l'altra rifletto. A parte la sorpresa di quello che mi hanno detto, ora a mente libera è ovvio che fosse così. Quanto mi succede con il prof per me era dedicato a me. Non mi sono posto il problema se ero l'unico o meno. Al solo porlo ovviamente non avrei potuto essere l'unico. Ma ugualmente mi hanno fatto aprire gli occhi, tenuti chiusi per non mettere in dubbio il piacere, che da solo è importante, ma non è da solo. Ora ho un quadro completo del mondo del professore e posso giocarci con più sicurezza, e a mio vantaggio. Ok. Proseguo fino a fine lezioni. A pausa pranzo attendo che i quattro al nostro tavolo vadano via finito il pasto per parlare nuovamente con loro Restati soli ci chiariamo i vari aspetti, o meglio mi chiariscono la situazione in modo semplice e esaustivo. Il prof si scopa tutti quelli che può, sia allievi, colleghi professori o persone estranee alla scuola. Nei vari allievi che sappiamo si scopa noi cinque. Nelle serate a tema dal professore erano solo loro quattro, e adesso con me saremo in cinque. In quella orgia vengono scopati anche adulti oltre a noi, e a volte ci sono alcune donne, poche volte da quanto hanno visto i quattro, ed anche loro fanno il centro delle scopate. Un quadro intenso, preoccupante, ma nel contempo interessante e molto stimolante. Mi conferma Paul, e mi invita, che si incontrano almeno una sera o pomeriggio in settimana per divertirsi fra di loro. Cena sesso reciproco. Tutti lo prendono e tutti lo danno. Direi ottimo programma. Avendomi chiarito tutti i dubbi, al momento sono soddisfatto di quanto sono venuto a conoscenza. È ora di andare a ripetizione. Li saluto e loro mi augurano una gran bella scopata, e che il culo sarà un tunnel autostradale. Rido e vado.
Arrivo, suono, apro la porta e mi sposto affianco alla sedia dove mi spoglio ripiegando i miei vestiti sopra di essa. Fatto mi avvio verso il soggiorno in cui entro e seduti sul divano vedo il prof e un'altra persona di circa la stessa età. Resto sorpreso, ma non mi fugge il particolare che i due hanno i cazzi in erezione, bella tosta alla vista, cazzi duri. Il prof “dai svegliati, vieni avanti e succhiaci il cazzo. Fai la troia che siamo qui che aspettiamo. Forza, datti una mossa.” Mi avvio veloce, mi inginocchio e inizio a leccare dalle palle e a salire su sino alla cappella e poi tutto in bocca, prima dal nuovo, un cazzo nuovo è sempre una piacevole sorpresa e se poi è inaspettato ancora di più. Ha un gradevole sapore, alcuni umori sono presenti sulla cappella che mi gusto leccandola e pompando tutto il suo cazzo, un bel cazzo dai 18 per 4-5 di diametro. Ottimo per un culo, il mio aperto dal prof forse piccolo a meno che non sia lui ad entrare per primo, credo che sarebbe opportuno si. Abbandono con dispiacere del nuovo per andare a fare lo stesso trattamento al cazzo che ormai conosco bene o che lui conosce bene e profondamente me.Passata la lingua sulla cappella, la grossa grande cappella del prof. Sento il respiro che accelera, sospira, geme. Procedo lentamente ad assaporare anche il suo liquido. E’ bell’eccitato e voglioso. Lo abbandono per tornare all'altro cazzo, che in attesa della mia bocca veniva accarezzato dalla mano del proprietario. Senza la mia bocca, le mie attenzioni è ancora in ottima forma, duro e bagnato. La mano, la sua mano sa lavorare bene, lo ha coccolato e tenuto in agitazione. La lingua scorre sulle palle. Le risucchio come piace a me, sentirle una ad una in bocca, stringerle fra le labbra, passare all'altra e sentirlo godere, genere, sospirare. "Cazzo sei proprio una gran troia, grande e brava, mi fai godere molto. Continua... dai". Lascio le palle e salgo leccando l'asta in larghezza e in lunghezza. Poi la cappella, con le labbra la accarezzo, la passo dolcemente piano piano. Apro la bocca e lecco come fosse un gelato, e infine la infilo godendomi il cazzo piantandomelo fino in gola. Lui emette un gemito, un sospiro, un urlo soffocato " siiiiiii". Risalgo e libero il cazzo fradicio di saliva e umori tornando a respirare e a leccarlo e assaporando con gusto i suoi densi umori. Ripeto l'operazione è quando me lo infilo in gola lui mi blocca la testa. Non mi libera allora reagisco, non respiro. La mia mano afferra le sue palle e stringo. "Cazzo fa male, che cazzo fai?" Ma istintivamente libera la mia testa dalla sua presa e torno a respirare. Lo guardo con occhi cattivi, iniettati di fuoco. Capisce di aver fatto una cazzata. "Scusami, mi sono lasciato prendere dal piacere. Non succederà più " " ok"
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