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Gay & Bisex
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI LA SORPRESA CONTINUA
di Alvertn
22.03.2018 |
15.912 |
6
"Così facendo dovrei farli sborrare assieme, spero..."
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI LA SORPRESA CONTINUAIl suono della sveglia che trapana le orecchie mi fa aprire gli occhi dopo una dormita di piombo.
Sonno profondo, sonno della stanchezza, sonno ristoratore.
Con la mano cerco la sveglia, palpo e la trovo. Spengo quel trillo che mi ha strappato dal riposo, ed ora piano mi alzo.
Seduto a bordo letto cerco e mi metto le pantofole, poi affiorano i ricordi della serata, serata bella, piacevole, godereccia, ma impegnativa e stancante.
Gli amici con cui mi son divertito e poi la sorpresa, il sogno che si realizza, il piacere che si materializza. Scuoto la testa per rimandare indietro i pensieri, i ricordi. Vado dritto in doccia, cosi almeno mi sveglio fuori
Lavato e rivestito esco nei locali a vedere la situazione. Tutto nella normalità, mi sposto a fare colazione, in cucina.
Un buon te Assan e una fetta di torta appena sfornata.
Meravigliosa.
Torno fuori e ci sono una serie di ragazzi ospiti che colazionano con cose salate, uova al beccon ecc. Non è roba per me a colazione.
Vedo anche Mohamed che mi saluta con un gran sorriso. Ricambio volentieri, mi ha fatto un bel in bel servizio ieri sera.
Torno in ufficio e porto avanti il lavoro.
Mi arriva la telefonata dell'amico di ieri sera, entusiasta della serata, che dobbiamo assolutamente ripetere, anche più volte che, sia l'altro che lui, sono rimasti oltremodo contenti, e che si sono veramente divertiti per il buon bel sesso fatto.
Confermo che presto ci si ritroverà per ripetere l'esperienza.
E questa telefonata ravviva e riaccende la moria su quanto successo ieri sera.
Al solo pensarci il cazzo si muove e tira, duro...
Passa in ufficio Mohamed con altri due per chiedere informazioni su alcuni posti in città. Spiego e attendo da loro la conferma che abbiano capito.
Mi ripetono le istruzioni date, quindi ci salutiamo.
Mohamed mi fissa negli occhi e mi saluta.
Ok Nessun problema, tutto a posto.
Squilla il telefono. Dalla sede mi comunicano che è arrivata la merce ordinata, lenzuola asciugamani, stoviglie e viveri, e che devo arrangiarmi a ritirare perché non hanno tempo.
Chiedo quanta roba è, se ci sta nel doblò della cooperativa, e che sarei partito fra una decina di minuti se mi confermavano.
Sono due viaggi, uno pieno e uno scarso, ma sempre due.
Lascio le scartoffie, aprendo le chiavi dell'auto, avviso i collaboratori del programma e che al rientro avrei avuto bisogno di aiuto per scaricare. Arrivato, mentre mi caricano il doblo, vado con Andrea a fare la bolla. Andrea che conosco da tanto, è un porcellone, vede sesso in ogni persona che si muove, sesso profondo passionale senza limiti.
"Impiegano circa mezz'ora a caricarti il primo viaggio, vieni con me che stiamo tranquilli"
È il suo modo per dire "vieni che ti scopo"
A parte la voglia costante è molto bravo. Ha un bel cazzo e lo sa usare benissimo, è sempre bello il sesso fatto con lui o assieme ad amici da lui designati
Entriamo in ufficio, appena chiude la porta mi bacia giocando con la lingua, mentre con le mani mi slaccia i pantaloni e poi li abbassa con gli slip. Mi morde il lobo e poi entra nell'orecchio con la sua lingua.
Si inginocchia e si lecca il mio cazzo ormai duro, se lo pianta in gola, lo succhia e mi pompa.
Le mani salgono il torace, cercano e trovano i capezzoli, li stringe, li gira, li tira, ... mi piace, tutto insieme mi piace molto.
Si alza mi torna a baciare, sa di cazzo, il mio, ma è un buon sapore per me e per lui sicuramente.
Mi gira e si inginocchia nuovamente, ma questa volta è il culo che lecca, che apre con le dita umide, o con la linguetta. Io emetto gemito di piacere. Si rialza e mentre posiziona la cappella, torna a giocare con il mio orecchio succhiando il lobo e leccando tutto e dentro.
Poi spinge e avanza spinge ed entra spinge e mi ha tutto, tutto suo.
Poi mi sbatte, con forza, con velocità con desiderio, con voglia. E sborra, sborra tanto. Percepisco il pulsare ed i colpi e i getti. Godo con lui. Sentirti fonte del piacere altrui è un godimento intenso ed interiore.
Esce dal mio culo, mi gira nuovamente mi succhia e mena il cazzo, poi si accorge che sto per venire, arretra un pochino, bocca aperta, cappella appoggiata sulla lingua e mentre mi sega sborro tutto dentro la sua bocca a schizzi che vedo entrargli e che mi eccita ad ogni ingoiata. Infine mi lecca e succhia la cappella non lasciando nulla. Cazzo pulitissimo, mentre si toglie il preservativo mi passa le salviette e carta per pulirmi il culetto.
Ci rivestiamo, mi fa la bolla della merce. Torniamo verso il doblò dove stanno finendo le operazioni di carico. “quando passi a prendere la merce rimasta?”
“il tempo di andare scaricare e ritornare qui, sarò un oretta un’ora e un quarto dai”
“perfetto allora ci si rivede dopo e si fa la seconda bella completa”
“ok benissimo”
Ma poi in testa mi chiedo che vuol dire la seconda completa, e la prima che cosa era? a metà? Non so che volesse dire.
Parto e arrivo, chiedo aiuto a scaricare e oltra ai collaboratori vengono alcuni migranti, fra cui Mohamed.
“rientrato?
Tutto bene? Trovato quello che cercavate?”
“si trovato, tutto ok. Anche altri piacerebbe con te”
Stiamo scaricando e ci sono troppe persone per chiedere cosa intendesse dire, anche se è chiarissimo. Ma facci finta di non aver sentito.
Sono un pò agitato per quanto ha detto, cazzo non è stato capace di stare zitto. Ok non lo cago e la situazione si porta alla normalità.
Saluto e riparto avvertendo che torno con un altro carico. Viaggio senza accorgermi dove vado, sono concentrato su Mohamed. Arrivo a destinazione, cancello dalla testa Mohamed e torno al mio carico. Appena arrivato, l’amico Andrea ordina di procedere a caricare la merce rimasta e mi porta al suo ufficio, sicuramente per il secondo raund. Entro e mi trovo un bel maschietto, che al vedermi sorride e si presenta sono Carlo e mi stringe la mano. Andrea “così completiamo … uno davanti ed uno dietro, poi dirai quale cazzo ti è piaciuto di più, ok”
Senza dire altro i due si calano i pantaloni e mutande. “e dai che aspetti”
Calo anche io. Carlo si prende il culo “tuo mi hai detto che te lo sei fatto prima quindi ora tocca a me, ok?”
“si si, va bene, poi lo ripasso io” e mi mette il cazzo in bocca. Carlo mi lecca il culo per un pochino, lo prepara con le dita. Ha un bel cazzo ma non l’ho mai provato.
Il cazzo di Andrea è già inumidito da umori che gusto piano e lecco con attenzione. Carlo si posiziona e spinge piano, lento ma avanza. Quando entra la cappella, sento che i muscoletti scattano e stringono l’asta con un diametro più piccolo. Prosegue la penetrazione e arriva in fondo, sento le sue palle sulle mie. Inizia a scoparmi lentamente per farmi adattare al sui cazzo, a sentirlo ed accettarlo dentro, tutto dentro, poi il ritmo aumenta e mi scopa bene. Un cazzo che lavora facendosi sentire bene e tutto. Colti secchi a volte per rompere il ritmo e farmi sussultare.
Mi scopa con vigore e io aumento la succhiata e la pompa al cazzo che mi riempie la bocca. Andre a Ansima, gode e sento che inizia a vibrare pulsare a voler svuotarsi. Anche Carlo sento che è vicino all’apice, faccio di tutto per farmeli sborrare assieme e godermi il loro piacere e i loro getti dentro di me assieme. E ci riesco mentre Andrea si svuota riempiendomi abbondantemente la bocca del suo nettare, di cui non perdo nulla ma mi godo e bevo e degusto ogni goccia Carlo con colpi secchi, ed ogni colpo un getto, sento che sborra in me, gode di me del mio culo, del mio corpo sono tutto suo gridolini e sospiri completano il quadro di piacere. Non aspettano u minuto che si son dati il cambio, Carlo si sfila il preservativo e si versa un pò di sborra sulla cappella. Porta il cazzo sulle mie labbra e ne versa dell’altra. “lecca e bevi troia, so che ti piace”
Ed io apro la bocca e lui lo pianta dentro. Sborra calda, saporita, dolce e densa. La lecco e la bevo, e lui gode nel vedermi troia e nel sentire le mie labbra e la mia bocca. Poi succhio e pompo quel bel cazzo che mi ha appena scopato, che mi ha fatto sentire quanto vuole stare dentro di me nella mia pancia, sino al cuore.
Andrea non perde tempo appoggia la cappella e spinge secco, un solo colpo e sfonda e mi sbatte subito, il cazzo umido di saliva lo fa scivolare bene e mi cavalca come ad un rodeo. Mi piace, nessun fastidio, il percorso è già stato aperto ed è ormai ben aperto e oliato. Mi soffermo a godere i due cazzi, sono diversi rispetto a prima, sia nei movimenti che nei sapori. Mi piacciono entrambi e vorrei non finissero mai.
Ma non abbiamo tempo per cui si accelera e si comprime tutto, si divertono a sbattermi bocca e culo per venire nuovamente ma in fretta. Sborrano nuovamente assieme, meno quantità meno pulsazioni ma a me piace un sacco e godo. Escono e Andrea mi dà nuovamente salviette e carta così anche a Carlo. Puliti rivestiti usciamo tutti e tre, la bolla la aveva fatta prima, e ci offre un caffè dalle macchinette. Non è il massimo ma mi pulisce la bocca dallo sperma abbondante che mi son bevuto. Arrivato avevo un languorino allo stomaco, un poco di fame ma ora sono ben sazio e piacevolmente appagato.
Prima di partire Andrea mi propone “vieni stasera a casa mia verso le 22, ci siamo io Carlo ed almeno altri due. Siamo 3 attivi ed un versatile e se vieni saresti il centro con qualche attenzione anche al versatile. Ci farebbe molto piacere averti con noi.”
Carlo “si dai, ci divertiamo ed avremo più tempo per divertirci, tutta la notte. Dai che ti piace e che sarai ben riempito.”
“ok penso di si, se ho problemi ti chiamo Andrea, Ciao “
Ci salutiamo e riparto per il rientro.
Mi ritorna in mente la frase di Mohamed… cazzo speriamo che abbia capito male
Arrivo e si riprende lo scarico. Mohamed è con gli altri che aiuta a scaricare e mettere a posto le cose.
Finito il tutto, verifico che sia stato messo nei posti correttamente. Poi saluto e mi avvio verso l’ufficio, Mohamed mi Raggiunge
“ciao, scusa, altra sera quando io visto te con tuoi amici non ero io solo. Eravamo in quattro, Abdul, Yanes e Cesar. Io non detto nulla di noi, ma loro chiesto a me se vogliamo provare a fare sesso con te assieme, tutti. “
O cazzo , ed io che credevo di aver risolto il problema.. quattro ci hanno visti. Ma se.. se a te ok, allora posso dire si, se no no.
Si sono confuso, non so che fare che dire come muovermi
Ok, fero, pensa, rifletti. Assodato che in quattro erano a vedere cosa ho fatto con i due amici…. Questo è un dato certo e non trascurabile, certo confermato da Mohaned. Ora mi chiede se vogli fare sesso con loro quattro. Si vero sono quattro bei ragazzi, tutti con una bella pelle scura, ma quattro e … in struttura.
Devo riflettere, vero che sono il coordinatore e non un educatore, quindi il mio ruolo potrebbe essere differente, e poi non sono io a chiedere sesso ma sono loro, e senza soldi, quindi non c’è coercizione o prostituzione. Però quattro non credo che mantengano il silenzio. Forse si se trovo un qualcosa che possa farli rinunciare, tipo rischio di trasferimento o qualcosa di simile, ma alla fine è un ricatto che pongo in essere. No
Bene se si deve ballare allora ballerò. Vediamo come fare, innanzitutto fori di qui. Casa mia meglio di no, ma ho casa di Arturo, che è in ferie e devo dare acqua alle sue piante. Così sono in campo neutro e non possono rompermi poi i coglioni semmai.
Bene diciamo che in linea di massima ho trovato la Location, ora devo capire come fare. Quattro tutti su di me mi sembrano troppi, ma poi si fa ma … meglio vedere come dividere in due incontri.
Facendo il giro di controllo vedo Mohamed seduto a studiare l’italiano.
Mi avvicino, è da solo in tutta la stanza. Lo saluto e “Pensavo che forse il quattro solo su di me sono un po troppi, forse si potrebbe fare due incontri. Che dici”
Lui mi guarda sorpreso e sorridente, felice della mia decisione “no, tu no preoccuparti, solo Abdul è top, lui no prendere, io Cesar e Yanez dare e prendere cazzo. Molto bello cazzo in culo, in quattro va bene, culi liberi in quattro con tuo e cazzi liberi cinque. Bene così. Molto bello. Tu quando?”
“pensavo stasera dopo le 21.30, ci troviamo in piazza del mercato e poi andiamo assieme in casa. ok?”
“Ok sento altri, poi dico, “
“si va bene, ma non devono dire nulla a nessuno, questa è la condizione, mi fido di voi. Ok”
“si ok, noi silenzio”
Lo saluto e vado a finire le scartofie in ufficio. Dopo circa mezzora arriva Mohamed che bussa. Lo faccio entrare, chiude la porta, ma la vetrata è aperta per cui nessun problema.
“sentito Abdul, Cesar Yanez. Tutto ok, sera ore nove mezza ok. Loro dire niente a nessuno come chiesto te.” “bene a dopo allora, ciao” A fine giornata, ripongo le documentazioni, faccio ordine, poi doccia in camera per fare prima, e rivestito mi avvio uscendo all’estero dalla zona comune , chiudendo l’ufficio. Vado velocemente alla piazza del mercato, al bar per un caffè-
Sono agitato, eccitato, titubante, non so se faccio bene o una gran cazzata ma … si va avanti così. La parola va mantenuta. Speriamo che tutto vada bene e che ci si possa divertire.
Alle 9,25 esco dal bar e mi metto in piazza, vicino all’edicola ed aspetto che arrivino. Mi guardo intorno e vedo quattro persone scure che avanzano nella mia direzione, Sicuramente saranno loro. Ma quando mi sono vicine con i visi in ombra dei lampioni, e mi accorgo che non sono l’oro, il cuore che era accelerato, che batteva a mille all’ora, si rilassa e piano trona alla normalità. Un minuto dopo dalle mie spalle, non visti ne sentiti arrivare ci sono i quattro…. Compagni di giochi, o di sesso. Ci salutiamo e andiamo a casa di Arturo. Mi raccomando di non fare casino e di non spostare nulla.
Arriviamo in appartamento, in camera metto un lenzuolo sopra il letto e ci spogliamo
Tre cazzi che non avevo ancora visto e quello bello di Mohamed. Sono quattro cazzi da favola, da non perdere, mi dovrò ingegnare per prenderli tutti, e mi sogno già tutti in culo e tutti in bocca. Sono una troia vera… Alla faccia di tutte le seghe mentali fatte sino ad ora. Mi distendo sulla schiena nel letto, Abdul si posiziona in piedi a bordo letto e mi tira a e, prende due cuscini per portarmi il culo ad altezza adeguata, mentre Yanez mi ha già infilato il cazzo in bocca stando alla pecorina sopra di me. Cesar si posiziona al suo culo e Mohamed lo infila nella sua bocca. Formiamo quadi un a T con Abdul e me che fanno asta, Yanez che fa la parte sopra della lettera e chiudono dalle due parti Mohamed e Cesar Le pompe sono partite immediatamente mentre gli altri due si stanno lavorando i due culi a disposizione in questo momento, di Yanez ed il mio. La sua lingua passa bene il mio buchetto, lo palpa con le dita poi la lingua poi delle pacche sul buco e di nuovo la lingua. Ed ecco il medio che atre ed entra, si muove, mi pompa, poi torna fuori e la lingua riprende il lavoro ed il piacere sicuramente mio ma anche di Abdul, poi due sono le dita. Due che entrano e giocano, perlustrano ruotano, escono ed entrano. Di nuovo fuori e la lingua che riprende a penetrarmi. Bellissimo io cerco di allargare il buchetto per quanto possibile, ma mi piace da morire, tre le dita che ora entrano, tre che mi aprono con forza, ed il buchetto elastico risponde bene e si lascia allargare come vuole lui
Intanto mi godo la scopata in bocca che mi sta facendo Yanez. Il suo cazzo duro mi entra ed esce lasciandomi i suoi umori sul palato e sulla lingua, me li gusto, assaporo, lecco e degluttisco. Un gradevole sapore che quell’asta nera mi lascio in bocca. Penso a quando sborrerà come un torrente in piena, ma staremo a vedere e a berci tutto.
Abbandono il pensiero perché la cappella si appoggia al mio culo, e mi concentro per sentirla bene, sentirla tutta, in ogni istante, in ogni spinta in ogni respiro e voglia. La voglio tutta la cappella e voglio un bel cazzone in culo, si lo voglio
Impuntata bene inizia a spingere, aumenta la pressione e per un attimo l’ano resite, poi cede di schianto ed il cazzo entra e velocemente affonda dentro di me, nella mia pancia dentro di me e lo sento vivo, tutto, caldo che mi apre, mi dilata, mi riempie. Senzazioni strane da provare, difficili da descrivere. Quando hai un bel cazzo dentro sei suo, ti senti suo, sei partecipe del suo movimento, del suo desiderio del suo piacere e vuoi essere partecipe e vuoi farlo godere al massimo che puoi e non ti tiri più indietro, anzi, sei disposto a tutto pur di renderlo felice. Assecondo il suo movimento e godo e nel godere ciuccio con passione e desiderio il cazzo in bocca che mi sta scopando e che affonda sino in gola
Eccolo dentro. Un bel cazzo, grosso circa 5-6 cm, lungo, lungo tanto, lo sento bene dentro, quasi allo stomaco, e quando spinge forte dentro mi sembra che passi anche oltre, e che mi voglia squartare, sfondare, aprirmi tutto.
Il ritmo costante, con qualche colpo profondo e violento, lui ansima io pure, e continuo a leccare il cazzo che subito vuole rientrare in bocca per andare in gola. I due che si stanno facendo bocca e culo di Yanez sono raggianti di felicità e godono, ansimano e dicono frasi in arabo, dure, penso siano porcate, ma intanto io mi godo i miei due cazzi. E dei suoi non me ne frega nulla a parte di prenderli dopo, e con voglia
Il ritmo aumento ed io succio cercando si seguire il ritmo dettato dal cazzo in culo, accelera e pompo più veloce, rallenta e pompo piano. Così facendo dovrei farli sborrare assieme, spero.
Il ritmo di Abdul aumenta, il suo cazzo si ingrossa dentro di me e pulsa, sento il suo cuore dentro di me che batte e che vuole esplodere tutto il nettare in me, svuotarsi in me, riempirmi tutto
Ed io succhio come un forsennato, succhio e pompo il cazzo. Yanez comincia a godese e sento che anche lui è quasi arrivato, si agita e si muove e fa godere i due che lo stanno lavorando con gusto, Cesar e Mohamed.
Vengono tutti e quattro quasi insieme. In contemporanea Yanez che mi riempie la bocca di crema calda e succulenta che assaporo e bevo con piacere e desiderio. Ed è tanta.
Abdul assieme sborra e il preservativo si gonfi dentro di me. Sento i suoi getti, le sue pulsazioni i suoi movimenti. Tutto e godo della sborra che mi stano dando, del piacere che dal mio corpo ricevono ed io dai loro cazzi prendo. La sborra tanta e buona, dissetante e stimolante, e le pulsazioni ed i colpi del venire in culo splendido sentire.
L’agitarsi di Yanez a venire in bocca a me ha attivato e stimolato Cesar e Mohamed che poco dopo noi anche loro vengono e sborrano in Yanez, che gode e muggisce.
Ora è il momento del cambio. Mi mettono alla pecorina Cesar vuole il mio culo e discute con Yanez, ma alla fine vince lui. Mohamed viene sotto a succhiarmi il cazzo, Yanez si scopa Mohamed, ed io succhio il bel cazzo di Abdul. Posizioni variate ma come prima
Uno disteso ed uno alla pecorina
I giochi vanno avanti senza sosta e sentire i gemiti e i godimenti di tutti mi eccita sempre di più. Essere completamente alla loro mercè, bocca culo e cazzo è splendido e mi concentro sui piaceri che ogni uno mi dà e che ogni uno riceve da me. Godo e faccio godere, sento tutto dentro di me e so che fra poco verranno ancora in me e io finalmente sborro. Si vengo in bocca a fiume, troppo eccitato e continuo a sborrare e Mohamed mi beve con golosità.
La mia sborrata ha contratto i muscoli anali e Yanez mi sborra subito dopo che io ho svuotato tutto il mio nettare e poco dopo inizia anche Abdul. Io mi bevo la sua sborra, piacevole calda e saporita. Ne fersa tanta ma io ingoio e bevo tutto sino all’ultima goccia ripassando la cappella con la lingua e poi succhiando tutto quello che poteva essere rimasto dentro il suo cazzo.
Yanez si appoggia alla mia schiena e chiappe, recupera e poi si stacca. Il preservativo è strapieno di liquido biancastro
Morale
Io ho avuto Abdul e Yanez in culo e sempre loro succhiati in bocca. Due completi su quattro, non male
Ora si riposa, il recupero è d’obbligo per tutti e siamo distesi a riprendere fiato ed energie per completare il giro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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