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PROVARE A FARE LA PUTTANA A PAGAMENTO - LA SERATA FINISCE


di Alvertn
05.03.2018    |    9.672    |    5 9.2
"Poi tutti torneranno, almeno a parole..."
PROVARE A FARE LA PUTTANA A PAGAMENTO - LA SERATA FINISCE


Serata iniziata bene, con il primo della serie dei “clienti” che ha pagato e si è divertito, ed io pure. Adesso aspettiamo gli altri, e come prima esperienza a pagamento, si devo dire che mi piace. E’ innanzitutto essenziale. Vengono per scopare e quello è quello che vogliono fare, senza tanto girarci in torno ma entrare subito e sbattermi bene. Almeno ne sono convinto
Il campanello suona e l’orologio fa le 21,20, Bene è in anticipo e accorciamo i tempi.
Solito rituale, Un saluto chiedo se vuole bere una birretta ma anche lui vuole andare al sodo, Andiamo in camere mi spoglio restando sempre con il perizoma, umido di umori miei sul davanti.
Lui un bel maschio 175x 75 spalle larghe, vita stretta, depilato ovunque, un cazzo in quasi tiro, direi interessante, lungo oltre i 20 m largo 5/6 cm Un bell’arnese.
Si sdraia sul letto, io mi inginocchio sul letto affianco a lui e gli prendo in bocca il cazzo. Lui indifferente, non ha reazioni, tranne il cazzo che diventa bello duro. Lo abbandono, prendo e preparo un preservativo e lo srotolo sul cazzo umido della mia saliva. Scende bene ed è a posto. Prendo il gel e ripeto lubrificando prima il preservativo e poi il mio culo, spostando il filo del perizoma su una chiappa. Lui non si muove. Salgo a cavallo e tenendogli il cazzo in mano me lo posiziono, accarezzo il mio buchetto, scendo molto lentamente non abbandonando l’asta. Scendo piano, mi gusto la cappella che mi allarga, che si apre la strada con la mia discesa, che sento la voglia mia e sua che avanza. Bella cappella larga, la sento benissimo, mi piace tantissimo. Appena passata la cappella l’ano si stringe attorno al cazzo, all’asta venosa che entra in me. Mi fermo sto immobile, mi godo quella senzazione di stringere avendo un corpo duro dentro, bello e stimolante. Lui lo guardo negli occhi, non ho mai staccato i miei dai suoi e ho visto le luci del piacere accendersi dentro le pupille. Splendido sentire l’ano che va a stringere. Un colpo solo deciso, scendo sino a sedermi sul suo pube e mi impalo violentemente con il suo bel cazzone. E si la cosa lo ha lasciato senza fiato e sobbalza. Mi fermo. Gli sorrido “splendido, sei una gran troia professionista” e io rido dentro di me
Se sapesse che è il mio primo giorno da troia professionista sarebbe rimasto di stucco.
Poi inizio a scoparmelo. Muovo il culo su e giù, ma aggiungo movimenti rotatori da farmi sentire il cazzo anche nelle mie pareti, sentirlo per tutta la sua grossezza. Resta a godersi la mia scopata, ansimando e mugolando di piacere. In un attimo è su con il torace e si attacca con la bocca ad un mio capezzolo e lo succhia e lo mordicchia. Mi piace, impazzisco se mi lavorano bene i capezzoli, non so voi.
Poi mi passa le braccia al collo e si ributta giù disteso portandomi giu con lui. Mi abbandona quando sente che il cazzo potrebbe uscire. Io sono con le braccia e le ginocchia appoggiare, le cosce leggermente rialzate per tenermelo dentro quel bel cazzone. Ora è lui che mi scopa, con le mani mi massacra i capezzoli e con il cazzo mi sbatte violentemente. Io seguo il ritmo ma ogni tanto sbaglio e ci urtiamo, ma subito riprende. Sospira si agita, muove la testa velocemente a destra e a sinistra, mugolii, sospiri ….”siiiii, dai che arrivo, dai che vengo dai che…… siiiii Troiaaaaa, sei meravigliosamente troiaaaaaaaa” e sborra contorcendosi e sbattendomi ancora.
Si distende respira affannato, rantola qualche parola ma incomprensibile. Impiega alcuni minuti prima di tornate normale, sia nel respiro che nelle parole.
Io sono ancora seduto sopra di lui con il cazzo dentro che sento si sta sciogliendo in me. “Ma che sborrata, stupenda, era tanto che non mi succedeva. Sei bravissimo, mamma mia che bello. Sono ancora frastornato, piacevolmente frastornato e ho goduto splendidamente.”
Non so se dicesse verità o solo parole di cortesia, ma quanto diceva mi piaceva e aumentava la mia autostima. Il cazzo ormai è floscio anche se il mio culo lo abbraccia e non lo abbandona. Cerco il bordo del preservativo, lo tengo fermo al suo cazzo moscio, mi alzo, poi sfilo il preservativo. Il suo cazzo ha diversa sborra su, stando in verticale ed afflosciandosi è scesa dal serbatoio. Mi prende un attacco di voglia incontrollato e senza nemmeno pensarci, sto leccando e succhiando dall’uccello la sborra, e non è poca. Un buon sapore e mi piace. Lui meravigliato, ma stanco. Il cazzo da segni di vita ma si spengono quasi subito. ”bene, hai il cazzo ben pulito. “gli dico sorridendogli. ”cazzo che gran troia che sei, ti voglio incontrare ancora… e ci divertiremo tante volte assieme. Sei interessata anche a tre?” “non disdegno, anche a tre o quattro poi sono troppi per poter gestire sesso, almeno per me”
”perfetto, ti contatto con mail .” Si alza si pulisce il poco che potrebbe esserci ancora, e si riveste. Saluta, neppure lui vuole la birra e va. Dopo averlo salutato passo in bagno e mi lavo bene chiappe culo e anche bocca e denti. Mi rivesto, cambio il perizoma, ormai umido o meglio bagnato. L’orologio dice 21.54.
Decido di inviare messaggio di anticipare a tutti meno quello delle 22.30, ormai non riuscirebbe a cambiare il programma, ma poi mando anche a lui dicendogli che sono libero.
Anticipo alle 23 quello delle 23,30 ed alle 23.45 il successivo ed alle 24.30 i tre. Aspetto tanto anche se arriva leggo dopo la prestazione. Ma sono più bravi di quanto pensassi. Confermano la disponibilità sulla variazione dell’orario. Perfetto.
Sia quello delle 22.30 che gli altri due, che arrivano con leggero anticipo, consumano velocemente il loro desiderio di mettermelo in culo, di stare dentro al calo, di sbattermi in diverse posizioni, anche qualcuna strampalata. Poi una bella sborrata con urletti e sospiri e tutto il nettare nel preservativo, una pulizia veloce e via. La cosa mi piace, sentire quei cazzi diversi che si susseguono dentro di me, che mi allargano il culo che elasticamente si richiude appena escono e vanno.

Anzi uno dei tre, arrivato puntuale, vuole scopare subito.
Entrati in camera, spogliati velocemente, mi toglie il perizoma, l'unico sino adesso a farlo, gli metto il preservativo senza succhiare il suo cazzo duro, cazzo normale di 17x4 circa. Prendo contenitore del gel, ma lui lo prende dalla mia mano "ci penso io"
Ne versa sulla mano e lo distribuisce bene e ovunque sul preservativo che indossa.
Ne versa altro e lo passa sul buchetto mio, poi entra direttamente con due dita e ne versa altro direttamente sul buco tenuto aperto dalle due dita. Con esse lo sparge bene nella prima parte, sin dove le dita arrivano.
"Ecco fatto, culo pronto, in piedi adesso"
Mi alzo, vorrà vedere il mio corpo, ma mi sbaglio.
Una volta in piedi mi spinge verso il muro, mi fa girare voltandogli le spalle e donandogli il culetto. Mi accompagna con le sue mani le braccia in alto, e mi fa poggiate le mani al muro, prende i fianchi e mi fa arretrare il bacino, con i piedi mi spinge sui polpacci, mi fa allargare molto le gambe ed il bacino è basso, comodo per lui e per tutte le sue fantasie.
La sua cappella strofinata sulle chiappe, lungo il grande solco, attorno al buchetto, si posiziona bene, attentamente, con cura sull'accesso. Ritarda la spinta, ma quando la fa è un colpo, una forte violenta penetrante spinta verso l'alto e il suo cazzo entra in me tutto, senza chiedere delicatamente permesso.
È in fondo, è dentro, lo sento tutto, il gel ha attutito l’eventuale dolore o fastidio, mi è entrato come nulla fosse, mi è entrato senza problemi, senza fastidi o dolori. Mi è entrato e me lo godo tutto, sento che lui si diverte, continua a imprecare, a darmi della troia, della puttanella, ed ogni imprecazione un colpo secco duro e profondo per penetrarmi sempre di più. Io resisto ai colpi, agli assalti, ammortizzando con le braccia e le mani fisse al muro.
Bello forte e voglioso il cazzo e lui da toro mi monta con caparbietà.
Di tanto in tanto abbandona la presa dai miei fianchi, si ferma, con il suo cazzo totalmente dentro, con le mani impugna le mie palle, e le palpeggia con forza, e da ne escono gridolini di dolore e fastidio, ma anche colpi di arretramento del culo per sfuggire alla sua mano.
L'arretramento per lui è in ulteriore spinta al cazzo di entrare ancora un pò, impalato in quel bel pezzo di carne di fuoco. Altre volte va a tirare e massacrare schiacciandoli fra le dita i miei poveri capezzoli. Ad anche qui, facendo questo trattamento, io per sfuggirlo arretro di scatti il culo, e mi godo ancora quei pochi millimetri di avanzamento in me della cappella.
Devo dire che è molto bravo, che gode come una troia del mio culo. Sa quello che fa, ma io godo di lui, del suo cazzo, delle sue voglie, dei suoi metodi, del fastidio alle palle o ai capezzoli, perché quel fastidio produce maggior piacere, e mi godo lui, il suo cazzo, le sue mani.
Poi tutto si spegne, un momento di meravigliosa ascesa, ritmo aumentato, forsennato, il respiro affannato e profondo, parolacce e sberle sul culo, la eiaculazione lunga, con scatti e getti copiosi, cappuccetto che si riempi, lui che sospira e si appoggia a me, alla mia spalla.
Recupera e sospira. Si raddrizza, sento che il cazzo si ammolla, esce dal mio culo. Manovra errate e il preservativo mi resta dentro.
Lui guarda cosa esce dal buco, il lembo del preservativo e si mette a ridere.
Io mi accuccio e lo tiro fiori tenendo chiusa l'imboccatura.
Lo guardo contro luce. Bello pieno.
"Bella sborrata hai fatto, ne avevi tanta per me, grazie"
"Si avevo proprio voglia di una bella sborrata, mi hai stimolato bene e la sborrata è stata grandiosa. Grazie. Alla prossima allora, ti ricontatto sempre mail o mi dai cellulare?"
"Per adesso mail, poi vedo che fare, con il cellulare poi mi tempestate di messaggi e chiamate"
"No almeno non io, ma fai come credi, dov'è il bagno"
Lo indico, gli faccio vedere gli asciugamanini e asciugamani preparati in precedenza.
Almeno uno che li utilizza.
Esce si riveste, io nudo lo saluto.
Torno in bagno, faccio una lunga pisciata, mi lavo uccello culo e mani.
Anche questo è andato.

Quei cazzi veri di misure, larghezze e lunghezze, di pulsazioni, vibrazioni, colpi profondi, sborrate mi fanno godere e devo ammettere che è bello questo cambio continuo. Il buchetto funziona bene, sopporta gli attacchi dei personaggi con fermezza, si dilata, li lascia scivolare dentro, li stringe, li strozza, li fa godere, li fa sborrare e li lascia uscire per richiudersi ed attendere il nuovo venuto.
Sicuramente il gel ha aiutato molto. Così tanti cazzi senza aver arrossamenti o fastidio mi sembra strano, ma il gel ha permesso di non avere alcun atrito e conseguentemente ne arrossamenti ne fastidi.
Poi mi piace questa estrema decisione. Vogliono il mio culo e vanno dritti al bersaglio, lo vogliono, lo prendono, lo usano lo riempiono col cazzo, ci vengono dentro, anche se in preservativo, e godono. Escono e se ne vanno. Semplice, lineare, deciso, caldo, voglioso eccitante e mi sento riempito bene.
Ora è mezzanotte. Ho concluso gli impegni con i singoli, li ho soddisfatti tutti e tutti hanno chiesti di rivedermi, di fare altri incontri. Ne sono orgoglioso e piacevolmente soddisfatto. La mia prima serata da puttanella ha funzionato bene, ed ho incamerato dei bei soldoni.
Adesso l’ultimo scoglio. I tre, tenuti per ultimi perché con loro mi voglio svuotare, voglio venire e godere assieme a loro, poi ho solo la notte per dormire e riposare.
Il campanello suona, apro, attendo e poi apro la porta dell’appartamento. Le voci si sentono anche se sono sommesse
I tre entrano, e chiudo la porta dietro l’ultimo. Salutati poi offro la birretta. La prendono volentieri quindi preparo e verso. Un brindisi, poi mi chiedono quanto devono darmi. Io li guardo, il 33enne un fisico asciutto quasi magro, ma se non ha imbottito, la patta dei pantaloni è grossa. Il 38enne corporatura normale pelosetto con barbetta ben curata. L’ultimo 44enne bel fisico, da palestra, le braccia e le cosce muscolose, ed anche a lui dalla patta si nota qualcosa di interessante.
“siete in tre, ovvio che non vi chiedo 100 a testa, ma vi divertite come foste da soli,, dai sconto della serata, con 210 vi faccio divertire, 70 a testa.”
Si guardano e “ok va bene, comprese le 2 birre a testa”
Li guardo io, non capisco al volo “ne state bevendo una…”
La seconda è alla fine prima di andare, ok?”
“si perfetto allora.” Li invito di la in camera, mi spogliano loro dopo essersi denudati. Tre bei cazzi, Tutti sui 20-22 cm ma spessore a crescere 5 uno 7 l’altro e lattina di bitta il 44 anni. Cazzo che vista, da sogno, mi viene la colina in bocca.
I tre mi circondano, mi palpano ovunque, mi spogliamo continuando ad accarezzarmi e a palparmi. Mi baciano e mordono i capezzoli in due, il terzo passa a baciarmi e leccarmi partendo dal collo e scendendo lungo la schiena. Brividi mi prendono man mano che scende. Si inginocchia dietro mi allarga le culatte e mi lecca cercando di entrare o di mordermi l’ingresso. Piacevole e eccitante il sentirlo così accanito nel voler forzare l’ingresso Uno dei due che mi succhia i capezzoli abbandona e scende arrivando al mio cazzo, lo lecca scende alle palle le succia e le mordicchia. Un piacere e un leggero fastidio, ma bello. Poi passa a prendersi il cazzo in bocca e a succhiarmelo con maestria
Il terzo abbandona il capezzolo arretra e mi fa piegare tenendolo la testa fra le mani e spingendomi verso il suo cazzo ormai duro. Lo lecco e lo prendo tutto dentro e lo succhio e scopo. Mentre inizio a succhiare, sento la cappella che si appoggia al mio ano, preme lentamente ma in continuazione, allargandomi e avanzando. Entra senza tante incertezze, sicuro e diritto, dentro tutto non si ferma torna fuori e ricomincia. Ripete infinite volte questo metodo ed ogni voglia che esce mi dispiace ma aumenta il piacere ad ogni nuova entrata. Bellissimo e piacere in aumento per la pompa che faccio e che subisco. E’ il massimo così in tre per me. Godo solo al pensiero di questa formazione. Bellissimo.
Mentre mi succhiano con passione e voglia, facendomi eccitare sempre di più, i due che mi scopano aumentano il ritmo e entrano assieme, in bocca e in culo, ed arretrano assieme ma senza uscire. Mi sento a volte schiacciare e poi liberato. Bellissimo questo momento e la voglia e desiderio crescono smisuratamente, sia per me che per i tre
I ritmi aumentano e le pulsazioni pure. I due cazzi vibrano i me e quasi simultaneamente mi riempiono. Getti caldi, copiosi, che mi riempiono e assaporano la bocca. Getti che percepisco caldi dentro di me
. Poi esplodo anche io cerando di non dare preavviso così sicuramente lo avrei fatto ingoiare tutto. E così è stato, ma a lui è piaciuta perché non lasciava più il mio cazzo.
Piano i de cazzi escono da me, dalla bocca pulito e lindo come non credo mai sia stato, dietro non so, ma sicuramente fradicio di sborra. Il terzo abbandona il mio cazzo, splendente del suo lavoro di lingua.
Riprendiamo fiato ed energia Per me la posizione è stata scomodissima, gambe stanche e braccia che hanno sostenuto la posizione piegata appoggiandosi hai fianchi di stavo succhiando. Stanco.
Mi sdraio sul letto e subito il mio pompinaro si posiziona dietro di me, mi alza le gambe e posiziona il suo cazzo nel mio buchetto aperto. Mi fissa negli occhi e sorride, mentre con un bel colpo secco entra senza problemi. E’ ancora bel aperto e dilatato dal passaggio del suo amico. Sempre fissandomi mi scopa con ritmo e velocità, sicuramente eccitatissimo per la pompa con sborrata che mi ha fatto e per i due amici che mi hanno sborrato.
Anche se stanco gradisco questa penetrazione con il desiderio di stare dentro di me, di essere in me a sborrare, di contenergli il cazzo e la sua prossima sborrata, ormai vicina e pulsante in me. L’eccitazione e l’atmosfera carica di sesso e di odori ci cazzi fa sicuramente aumentare la voglia e in pochissimo mi viene dentro urlando e soffiando. Gli godo bene quel cazzo che sfiata le palle dentro di me, che gode del mio io, del mio culo del mio corpo.
Sospira, chiude gli occhi recupera il fiato con profonde respirazioni, li riapre e piano si sfila. “cazzo che bello”
Finito anche lui, offro una birra e mangiucchiano qualcosa. Si rivestono e mi salutano. Serata finita, cotto e stanco.
Ma felice e pieno di piacevoli senzazioni e ricordi. Poi tutti torneranno, almeno a parole. Vedremo. Doccia e a nanna.
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