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Gay & Bisex

dal desiderio, proviamo a fare la puttana a pagamento per la prima volta


di Alvertn
27.02.2018    |    13.605    |    11 8.8
"Attendo le varie risposte e poi chiudiamo con il fissare gli incontri..."
Mi sveglio, il cazzo durissimo, mi succede spesso la mattina, ma così duro no, non mi ricordo sia mai successo.
Ripenso alla notte ed ai sogni fatti. Riesco a ritrovarli appena risvegliato.
Stavo sognando di fare sesso a pagamento, si ma il mercenario ero io, e gli altri mi pagavano.
Era bello e mi piaceva, nel sogno.
Adesso mi spiego il perché del duro cazzo.
Rifletto fra me, quante volte ho pensato di provare a fare la puttana, a mercificare il sesso, a provare di essere comprato, a provare di essere una merce e fare sesso, schematico ma chiaro.
Schematico nel senso definisci prima la prestazione, chiaro perché quanto stabilito si fa e stop. Niente smancerie, tira e molla, variazioni sul tema.
Si, penso che tanti abbiamo pensato, sognato o semplicemente desiderato di provare ad essere in una situazione simile.
Poi ti viene in testa di essere un adone, che qualcuno ti chieda tutta la notte, e devi quantificare,, e ovviamente le prestazioni sono libere sia in cosa si fa, sia in quantità, quante volte si riesce in una notte?
Però, nella normalità è una botta e via, quindi pochi sono i problemi da gestire, almeno credo
Castelli in aria che la mente accresce e che la fantasia alimenta velocemente come benzina sul fuoco.
Mi alzo sempre con il cazzo duro e vado in bagno.....
Esco dal bagno con il cazzo a mezzo, si sta ammosciando, mi vesto e faccio colazione.
Mi ritorna il sogno, mi apre la mente e mi sembra reale. Mi sto facendo scopare alla pecorina, da chi non so perché non lo vedo in faccia, ma lo sento in culo, lo sento dentro, lo sento in me. Un bel cazzo, non grosso non fine ma giusto per me, giusto anche in lunghezza o in profondità per me che lo ricevo. Mi scopa bene con un bel ritmo, non ha la smania di sborrare subito, vuole godersi il momento, vuole mettere a frutto il suo investimento, il suo acquisto, il suo culo da scopare.
Ed io sono lì che li ricevo, che mi godo quel maschio che mi ha preso, al quale mi son venduto il buchetto.
Ovvio per una botta e via, ma è una botta piacevole.
Scuoto la testa, sono in cucina a fare colazione, il sogno è ritornato indietro, offuscato dal presente e dal reale.
Il mio cazzo è di nuovo duro, anche il sogno per me è reale.
Finisco, pulisco e riordino tutto.
Mi avvio, non son proprio sicuro di voler andare, ma devo e a fatica vado.
Però, appena ho un tempo morto, come in ascensore o ad attendere il verde per i perdoni, subito affiora il sogno e le senzazioni come fossero realtà. Ma le cacciavo via all'uscita dall'ascensore o al verde del passaggio pedonale.
Lavoro, ma mi perdo, oggi non riesco a concentrarmi.
Rivivo il sogno a spezzoni, e quando non esiste penso se provare a fare la puttana, il mercenario.
Insomma basta in annuncio sui social e poi vedere cosa succede.
Ma non trovo il coraggio, ho mille dubbi, centomila se...
E se poi è qualcuno che conosco?
E se poi trovo un violento?
E se poi trovo un magnaccio che vuole gestirmi?
E se poi trovo un gruppo....
E se poi...
Mamma quanti problemi mi creo e riempio la mente sino a farmi venire un bel mal di testa.
Finisco al lavoro, giornata per nulla proficua, troppe distrazioni celebrali, troppe seghe mentali, troppi dubbi, nessuna certezza.
Riprendo la strada per andare a casa. Il sogno è cambiato, sempre sesso a pagamento, ma sto facendo un bel pompino ad un cazzo grosso circa 5cm e non troppo lungo, nel senso che lo ho in bocca, mi riempie bene e i colpi che mi dà per scoparmela, non lo fanno arrivare in gola.
Il sapore del cazzo e degli umori che produce mi piacciono, li apprezzo, li lecco e succhio con piacere, il cazzo mio è duro, impegnato e costretto nello slip.
Mi piace sentirlo dentro che mi riempie e che nel contempo mi vuole, solo per svuotarsi dentro, come ha pagato per poterlo fare.
E ritorno alla realtà, con il suono di un clacson di un autista che si è accorto che sono distratto. Mi fermo, lo lascio passare. Lui mi guarda intensamente, passando lento davanti a me
Ed io lo guardo, uno sulla quarantina, viso ovale con baffetti rasati a meta dell'altezza fra naso e labbro, lasciando il pelo nella parte sopra il labbro.
Gli occhi vividi, profondi, che mi guardano intensamente, mi penetrano, forse per dirmi di svegliarmi, e sicuramente ha ragione oggi. Sono realmente su un altro pianeta
Lo sguardo intenso mi ha preso, e come se fosse entrato in me, come i raggi x. Non so perché, non so come mai, ma l'ho inserito nel mio sogno, lui come cliente, abbassa il finestrino, chiede quanto, io che lo guardo e decido 100 euro, per non essere una troia da bassofondo, per sentirmi dire che è troppo e quindi bel no che mi avrebbe tranquillizzato.
Invece è un si, ma condizionato. Per i 100 usa bocca e culo, ovvio mia bocca e mio culo. Accetto e mi carica in auto. Il percorso ed il luogo non ci sono, tagliati nel sogno, un boschetto, lui poggiato col culo nudo al cofano caldo dell'auto, pantaloni e boxer sotto le ginocchia ed io in ginocchio davanti a lui che lavoro bene il suo cazzo, lo capisco dai sospiri e dalle carezze ai capelli ed alla testa. Poi sono io disteso sul cofano, pantaloni alle caviglie schiena nuda con le maglie alle spalle e lui che mi fotte, mi scopa con decisione, con piacere ed ogni colpo è un profondo sospiro, sospiro suo seguito dal mio e la voglia di urlargli sbattimi, riempimi sfondami, ma nulla esce dalla mia bocca.
Realtà ritorna violenta. Ero quasi in estasi, ero quasi certo che mi stesse scopando. Invece l'auto lenta prosegue ed io riprendo il cammino verso casa.
Comincio a preoccuparmi, troppi stacchi dalla realtà e senza nessun preavviso, che stia male?
Però l’arrivo del sogno mi sembra reale e ... mi piace, cazzo mi piace più che se fosse vero. Arrivo finalmente a casa.... richiudo la porta e lascio le chiavi in atrio.
Vado sul divano e mi ci lascio crollare sopra. Riposo ad occhi aperti. Niente sogni per ora. Non arrivano. Cazzo adesso che non ho problemi, anzi potrei gustarmeli appieno non arrivano. Ma vaffa.
Passa un’oretta, tranquillo sul divano, riprendo energia. Decido. Si decido. Vado al pc mi collego ad alcuni siti social con annunci x maschi, provo a inserite un annuncio. Ci penso molto poi viene quello più stupido.
"Maschio soddisfa i tuoi desideri per sole cento rose. Pulizia e serietà"
Invio senza ripensarci, ma appena fatto mi assillano migliaia di dubbi, il primo che non dovevo farlo.
Ormai è andata, inviato e lo leggo nelle varie bakeke...è presente, quindi attivo, quindi qualcuno lo leggerà o lo sta leggendo.
Staremo a vedere che succede ma poi 100 sono tante.
Vado a farmi un caffè, forse mi aiuta a restare nella realtà. Dai l’ambiente domestico, l’ambiente ben conosciuto e protettivo mi ha tolto i tanti flesh di sogni. forse è passata, ma la voglia è aumentata a dismisura. Borbotta la moka, verso e sorseggio dalla tazzina, caldo amabile, scende ed apre lo stomaco con il suo calore. E la mente esce nuovamente, sogna e ritorna a momenti irreali.
Si, il calore nello stomaco rievoca il finale di un pompino, un ingoio lungo e degustato piacevolmente, con il caldo nettare che scende e lo scalda. Il pulsate del membro dentro la mia bocca, il vibrare, il movimento veloce, violento e profondo, l’irrigidirsi e il bloccarsi, afferrare la mia testa e tenerla compressa verso il suo pube, il sospiro e l’urlo di piacere, il vengo che come eco prosegue infinite volte con la sua “o” finale, e gli schizzi, a rubinetto aperto, che fuoriescono da quella canna, calda, che sbuffano sborra, che scende in gola e che ingoio, con gusto don desiderio con voluttà. Tutta sino all’ultima goccia che lecco e aspiro. Pulizia del cazzo perfetta. Si stacca si riveste e se ne va. Servizio completato. Denaro guadagnato.
Scuoto la testa e ritorno alla realtà, alla mia cucina al mio caffè. Cazzo sono grave. Ho una voglia da fuori d testa e direi che si vede in modo ineccepibile. Verso dalla Moka l’ultimo goccio di caffè, amaro senza zucchero, forse reagisco e recupero animo, o anima.
Ci sono, sono presente, sono su questa terra, sono qui nella mia cucina. Il mio cozzo è roccia, pulsa e vorrebbe qualche attenzione.
Passo oltre al desiderio, vado in bagno e faccio una doccia tiepida, diciamo quasi fredda. Fredda non sarei in grado di sopportarla oggi. Il cazzo non cede, anzi pulsa.
Slip bianchi e canottiera a V in cotone. Tornando verso la cucina mi risveglio, uno scatto nella mente, ma ci saranno risposte nei social all’annuncio fatto più di un’ora fa?
Mi sposato al pc e apro….
Immaginavo di trovare qualcosa ma mi sorprende, ci sono circa una decina di risposte per social, quasi 40 da visionare e rispondere. Un sacco, Sono eccitato adesso. Mi vogliono, è piacevole saperlo o rendersene conto, anche se a pagamento ma mi vogliono. Poi vediamo come fare. Sono troppi e dovrò distribuirli sul tempo che ho, ma forse tanti saranno curiosi che poi non concludono.
Inizio:
Il primo che leggo “ciao anni come sei, e per i 100 che posso fare?”
Rispondo” ciao sono un buon maschio cinquantenne, per i 100 puoi sciparmi o succhiarmi, o farti scopare o farti succhiare, decidi tu”
Il secondo “eccomi, dimmi dove ci si trova e a che ora. Ho voglia di svuotarmi tutto”
Di questo prendo appunti così poi rispondo dando orario esatto e non vorrei trovarmi con due o tre assieme
Proseguo la lettura e rispondo a quanti mi chiedono informazioni generiche, che probabilmente non leggeranno e che non sono interessati se non a curiosare.
Quelli che mi sembrano interessati li scrivo su di un foglio e alla fine della quarantina di messaggi ne risultano intenzionati ad incontro e a pagarmi, 17. Direi una bella media. Adesso vediamo se si va in porto. O meglio se me li porto a casa o vado io da loro e se chiudendo il discorso accettano o scappano.
In questa scremata, sia nel leggere, che nel pensare e riflettere sui messaggi, non ho dato peso al sesso, ed il mio cazzo si è tranquillamente messo a riposo. Finalmente
Rispondo a tutti i 17 “eccomi qui. per quando volete? Dove ci troviamo? Siete soli o in più amici?”
Domande riflessive Importante è quando… quindi mi diranno giorno e orari;
dove ci troviamo. ..da me da te o in campo neutro e poi si va … anche in carsex o in campagna
se sono singoli o mi trovo a gestire più persone….
Attendo le varie risposte e poi chiudiamo con il fissare gli incontri.
Attendo. Nessuno risponde. Torno in cucina e guardo in frigo cosa ho per fare da cena. Ritorno e iniziano ad arrivare alcune risposte, e noto anche nuove richieste che vaglio.
Una presenta un gruppo di tre ragazzi uomini, uno 33, un secondo 38 ed il terzo 44 anni. I primi due attivi il terzo versatile. Mi vorrebbero al centro delle loro attenzioni, con l’intento di aprirmi bene il culo e riempirmi la bocca e lo stomaco di sborra, il versatile è disponibile a succhiarmelo. Mi stimola molto.
Ed eccomi ripartito mi trovo con i tre, messo a pecorina, con uno che mi incula scopandomi tranquillamente e parlando e ridendo con l’altro che mi sta riempiendo la bocca con il suo cazzo succulento e fradicio di sapori meravigliosi, ed il terzo sotto di me che mi succhia e lecca cazzo e palle. Mi godo come vero tutto questo e mi sembra di sentire i due cazzi in me e la bocca umida e calda che cerca di svuotarmi con desiderio reciproco. Mi sento il culo aperto da quel cazzo grosso ma non lungo, che entra ed esce come per prendere arie ed io sento l’aria che entra in me. Il cazzo in bocca è un cazzo normale e me lo succhio bene. Il terzo è molto bravo di bocca e mi piace moltissimo.
Mi scuoto di dosso questa irreale verità, questa fantasia materializzata e riprendo da dove ero rimasto, ora vediamo come riesco a mettere insieme le tessere del puzle per incontrare il maggior numero di clienti. Devo poi tenere presente che per 100 euro, devo dargli tempo per essere soddisfatti, almeno un oretta devo considerarla.
Metto giù una lista con degli orari, Mando mail chiedendo l’incontro per domani e vedere chi non può, così compongo la griglia per gli incontri della serata.
20.30
21.30
22.30
22.30
23.30
24.30,
sono gli orari che prevedo e la griglia da riempire con i personaggi interessati. Sono 6 incontri, direi non pochi, ma io dovrei non dover sborrare e quindi non dovrei avere problemi. Ovvio dei buoni caffè e qualcosa da mangiare per recuperare energia.
Con l’arrivo delle risposte formo le due colonne su un foglio di carta, una colonna stasera ed una per domani. Alcuni segnalano l’orario dell’incontro che fortunatamente non coincide con altri che lo segnalano.
Riempio la griglia per stasera, poi vedo con i primi due quanto tempo occupo per variare poi le tempistiche degli altri. Per ora lascio un’ora di intervallo anche se da quanto leggo tutti vogliono scoparmi e stop. In teoria dovrei finire tutto prima dell’ora, ma stiamo a vedere come è la realtà.
Poi mi viene un pensiero, ma cazzo se sono 6 a 100 cadauno sono 600, un sacco di soldi. O cazzo, a questo non avevo pensato. Vediamo se poi voglio faccio lo sconto a quelli che mi fanno godere bene.
Invio i messaggi per gli appuntamenti sia di stasera che domani e accontento tutti. Poi torno sui tre e decido di inserirli alle 1, 30 di stanotte, con l’eventuale preavviso di anticipare, se tutto va meglio e riduco i tempi.
In breve tutti mi hanno confermato, forse perché sono una novità, ma il risultato è che ho una bella lista. Esco e vado a prendere gel e preservativi, birre bibite analcoliche e snack. Torno a casa e preparo. In camera metto dei tessuti trasparenti colorati sulle luci da renderle ovattate ma non penombra, sistemo sul comodino i preservativi, una scatola e le altre nel cassetto e coì per il lubrificante, una sopra e due dentro. Prendo un rotolo di scotex e una scatola di salviette igieniche. Camera pronta. In bagno preparo una serie di asciugamani da ospite in scatola messi sulla vasca, e degli asciugamani da viso a disposizione.
In sala preparo il vassoio con due bicchieri ed una coppetta per patatine, salatini, olive ecc.
Adesso è tutto pronto, posso provare a fare il prostituto, il mercenario, la troia pagata.
Ceno presto per non avere il cibo sullo stomaco, poi mi metto sul divano con la TV accesa ma mi distendo e riposo. Mi son messo una maglietta di cotone, color polenta, a V aderente, un pantalone ampio e con l’elastico in vita sotto un perizoma femminile comprato dai cinesi. Ovviamente ben lavato per far perdere il colore e la polvere.
Credo di essere “appetibile” così, e non troppo puttana direi.
Mi alzo e controllo, si birra in frigo, snack nelle ciotole, bagno in ordine ma aggiungo un tocco di deodorante dell’aria alla malva, camera con tutto, solo lenzuolo sotto nel letto, quello con gli angoli.
Perfetto
Tutto in ordine direi, se poi ho dimenticato qualcosa si farà al momento.
Controllo l’orologio a muro, segna le 20,27 e suona il campanello quasi nello stesso istante. Apro è indico il piano. Aspetto un paio di minuti e poi apro la porta ed attendo. Arriva un uomo, non alto, sarà 1, 67, non magro ma neanche grasso, diciamo in carne ma non è carne flacida, direi muscoletti. Viso tondo, occhi grandi e iride scura, naso ampio che si affila salendo verso la fronte, bocca carnosa, direi da pompini se non fosse qui per scoparmi. Pantalone grigio e maglia girocollo in tinta. “ciao” “ciao, tutto bene?” “si bene, eccoti i 100, così sei tranquillo e possiamo divertirci.”
“vuoi una birretta?” “no ho una gran voglia di scopare, mi scoppia il cazzo.”
“ok vieni”
Lo porto in camera e mi svesto lasciando il perizoma. Lui si sveste, è di schiena verso me, quasi si vergognasse, un gran bel culo, grande e sodo, peloso e con le chiappe che chiudono. Poi si gira e vedo il suo cazzo, bello maestoso, eretto, duro. 18 cm per 5 più o meno. Lui vede il perizoma “cazzo che bella troia che sei, tienilo che ti scopo spostando il filo interdentale che passa fra le tue chiappe.”
“ok va bene” Mi siedo sul letto e impugno il suo cazzo. E’ veramente duro e pulsa. Lo prendo in bocca per bagnarlo bene, e lui mugola dalla sorpresa e dal piacere, ma lo abbandono presto. Prendo un preservativo e lo metto sul suo cazzone. Passo al gel, lo sprizzo sulle mani e prima passo il preservativo impugnandogli il cazzo e segandolo poco, poi mi piego e sposto il filo per “gellarmi” il culo, si dai mettermi il gel sul buchetto. “se fai fatica ad entrare mettimi altro gel, Grazie”
Lui mi guarda e ride “cazzo ma ho trovato una troia con il culo stretto? L’unica al mondo!” poi mi metto alla pecorina a bordo letto, lui in piedi dietro e regolo l’altezza all’altezza del sua cazzo. Lo posiziona, preme e il gel fa effetto. Entra stretto, ma entra senza problemi per il mio culetto ne per il suo bel cazzo. Mi pompa così per diverso tempo, ansima e gode, si trattine e continua a scoparmi. Esce, mi volta, disteso sul letto, mi posiziona il cuscino piegato a metà sotto la schiena e il culo è alto. Si mette in ginocchio fra le mie gambe e mi entra senza problemi. Scopa ora come un forsennato, gode e continua. Accelera, si contrae, l’asta pulsa e “puttana, troia, bastarda, godo, ti sborro, ti sborrroooooooo” e sento il cazzo che esplode e le pulsazioni dei getti ed il cappuccio con serbatoio che si riempie, si gonfia e accarezza ulteriormente le mie pareti e mi piace e godo di culo con brividi lungo la schiena Si siede sulle sue ginocchia e lentamente il suo cazzo si ammorbidisce e piano esce dal mio culo. Recupera il respiro. Io lo guardo. Occhi chiusi, respiro che torna lento e normale, riapre gli occhi e sospira. “grazie”. Io sorrido a quel grazie e gli porgo il contenitore delle salviette e il rotolo di scotex. Con lo scotex impugna il preservativo e lo sfila, poi si pulisce il cazzo, passa la salvietta e altro scotex. Poi si alza e si riveste. Io resto in perizoma con il filo spostato sulla chiappa, il gel sulle chiappe. Ci salutiamo e va via. Corro in bagno e abbasso il perizoma, mi lavo bene il culo e le chiappe per non avere residui. Poi rimetto e vado a vestirmi come ero prima. Torno in sala e un occhiata sull’orologio. Sono le 21.10, si 40 minuti compreso la risistemazione. Vediamo come va con il secondo e poi eventualmente modifico gli appuntamenti anticipando gli orari e vediamo se qualcuno riesce ad anticipare, così poi vado a dormire prima.
Poi vado a vedere la scatola dove ho messo i 100. E penso, 100 per farmi fare il culo e sentire un bel cazzo dentro, che mondo strano in cui viviamo.
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