Gay & Bisex
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI
di Alvertn
13.03.2018 |
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"Mi asciugo e mi sposto nello spogliatoio..."
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI Sono in una cooperativa che gestisce il soggiorno dei migranti arrivati dall'africa, almeno qui sono quasi tutti di quell'area.
Sona ragazzi dai 20 ai 27 anni, pelle scura, denti bianchissimi che abbagliano quando sorridono e succede spesso. Sono felici di quel poco che hanno e che ricevono.
Bisogna conoscerli per capire.
Hanno storie terrificanti, che riescono a lasciare alle spalle. Ma non le dimenticano.
Soprusi, torture, stupri sia su donne che su uomini e sempre con violenza inaudita.
Cose inimmaginabili, si deve tornare all'epoca dei campi di sterminio nazisti per avvicinarsi alle brutalità da loro subite.
Io gestisco la struttura di accoglienza, coordino il personale della cooperativa e le attività intere ed esterne e la convivenza all’interno della struttura, controllo che vengano rispettate le norme di comportamento. Niente alcool, niente droga, pulizia dei luoghi dove vivono e dormono compresi i cessi, il mio ufficio e la mia camera con bagno, verifico che le pulizie siano almeno dignitose e le rifaccio fare se non sono almeno accettabili.
Ma ormai non succede più, tutto fila liscio e tranquillo. Alcuni lavorano, alcuni fanno volontariato, alcuni sono con società sportive, calcio pallacanestro.
Per il lavoro ed il ruolo che occupo, all’interno della struttura, ho una stanza con bagno annesso, che dà sul locale ufficio che controlla l'ingresso e la sala di socializzazione. Locale che utilizzo solo io
L'ufficio ha anche una porta che apre direttamente all'esterno. Comoda per me, che posso muovermi indisturbato e libero da occhi indiscreti, ed anche per far venire amici a trovarmi.
Chiuso l'ufficio a chiave e abbassate le veneziane sulla vetrata di controlli l'area, e mi posso muovere senza problemi.
Spesso gli amici che invito sono amici di sex. Ci si vede per pompe 69 e scopate, ed il luogo si presta bene, tranquillo indisturbato e comodo ad arrivarci.
Una location comoda, libera da controllori, comoda, calda confortevole, ed a volte si fermavano tutta la notte.
L'unica accortezza è il controllare che non vi sia nessuno fuori nel cortile. L'uscita è defilata, fatti i primi 2 metri anche se ti vedono puoi venire dallo stradone vicino, dal parcheggio ecc.
Quindi solo circospezione all'arrivo e all'uscita.
Tutto procede bene, tranquilli gli ospiti ed io scopo quasi tutte le sere.
Nei miei giri di controllo mi soffermi spesso a controllare i cessi e le docce, ufficialmente controllo il grado di pulizia. Niente puzza di piscio o altro, e nelle docce trovo sempre qualcuno sotto l'acqua, nudo senza la tenda tirata, insaponato allegro e sorridente ogni volta che mi vedono.
Con indifferenza, ricambiando saluti e sorrisi, osservavo con attenzione i corpi magri, lucidi dall'acqua, e i cazzi tutti di bella dimensione. Mi sarebbe piaciuto farmi sbattere da loro, dai loro cazzi. E ogni volta il mio uccello si indurisce e i sogni pindalici volano.
Ma poi non prendo iniziative e tutto trascorre normalmente.
Però a quei bei cazzi ci penso, e molto.
Gli orari di lavoro sono lunghi e strani
Mattina sempre fra le 6 e le 7 a seconda di chi esce per andare al lavoro. Sosta pranzo di un oretta e mezza, la sera dopo le 20, spesso le 21. Quindi molto presente e conosco bene tutti, comprese le loro problematiche e necessità.
Una mattina, circa a metà della mattinata, facendo il giro delle docce trovo un solo ragazzo che si lava, o meglio credevo si lavasse. Ha il cazzo duro e se lo mena insaponandolo. Dapprima non mi ha visto ed io rimango fermi ad ammirare quel corpo, quel cazzo meraviglioso, contrastato dalla schiuma bianca che fa sembrare tutto una favola. Poi si accorge di me, lo noto dall’incrocio con i miei occhi, dal cambio di movimenti, dalla provocatorietà degli stessi.
Subito dopo l’incrocio degli occhi, un attimo fuggente, il ragazzo ha cominciato a ballare e a insaponarsi cazzo palle e culo passandosi le mani e impugnando il cazzo menandolo ancheggiando e passa una mano dietro, girandosi verso di me e infilandosi un dito in culo e sospirando sempre ancheggiando.
La cosa mi fa subito eccitare, ma non posso fare nulla, rischio eccessivo, poi qui non è un campo neutro un territorio mio. Li governano loro, anche se rispettano quanto gli dico. Però cazzo un bel ragazzo, un corpo da sogno un cazzo grande e grossetto.
Fatico ma vado via. Il mio cazzo è duro, infastidito dallo slip che non lo lascia alzare bene, ma duro e tosto.
E’ vero che i ragazzi spesso vengono da me a confidarsi, mi raccontano un po di tutto, dal viaggio con tutte le schifezze viste e subite, a qui. Alcuni che per fare soldi, probabilmente per poi riprendere il viaggio si vendono per euro, non hanno remore o pensieri. Dopo tutto li hanno violentati e abusati per lunghi periodi, quindi darlo o prenderlo per divertimento è una cosa che non desta preoccupazioni, anzi fa felicità. Ma essere io a scombinare … non me la sono sentita.
Però sono stato ad ammirarlo per un lungo periodo di tempo, e sicuramente mi ha osservato in tutto, chissà che pensieri si è fatto.
Completo il giro e non trovo nulla in disordine. Mi fermo a parlare con l’uno o l’altro che incontro e poi torno al mio posto, nel mio ufficio.
Il ritorno mi esplode. La mente rivede come fossi li nuovamente la doccia e la danza del ragazzo. Il cazzo sale come un razzo e mi meraviglio di me. D cazzi e maschi ne ho visti tanti, uno di colore in più o in meno che differenza fa… però devo dire che l’eccitazione che mi ha dato fa questa differenza.
Mando via il pensiero e torno a fare il mio lavoro, programmazioni, incontri relazioni ecc..
Mi telefona un amico chiedendomi se ero libero stasera che veniva a trombarmi, forse solo forse con un altro suo amico. Per stimolarmi mi manda foro intime dell’amico per farmi un idea. Ovviamente foto sono un gran bel cazzo con una lattina di birra affianco e il diametro più o meno corrisponde, la lunghezza anche ma lattina da 33
Già in eccitazione per prima, ora questa proposta che non voglio perdere e accetto, Un grande siii
Appuntamento alle 21 al bar di fronte, per conoscere il nuovo e poi da me.
Preparo la camera, lenzuolo a protezione, luci soffuse pronte, musica di sottofondo tv con filmino porno. Tutto pronto e predisposto per il rientro.
Mi prendo le varie cose, accappatoio e schampo e vado a farmi la doccia, ovvio dove ho visto prima, che sono le docce della struttura. Si pur avendo la doccia nel mio bagnetto preferisco usare quelle comuni per non avere privilegi rispetto agli altri. Arrivo e ho il cuore in gola, sarà ancora li che danza?
Mi spoglio nudo e vado a lavarmi bene, nessuno per ora nel locale. Doccia bella, calda, lavo tutto il corpo, con attenzione il sesso e il culo. Esco e accappatoio. Mentre mi metto intravvedo alcune figure che mi stavano osservando, che non avevo visto ma che si sono dissolte appena ho guardato nella loro direzione. Tutto sommato hanno visto il mio corpo e che mi son lavato, si hanno visto che ho curato cazzo e palle, ma che ho ben lavato il culo e il buco stesso…. Mmmm speriamo che non abbiano visto quella parte. Mi asciugo e mi sposto nello spogliatoio. Nessuno presente. Strano, forse mi son sbagliato, forse un po’ di sapone negli occhi, ma … chi se ne frega
Rivestito torno in ufficio e in bagno. ma … cazzo volevo vedere se era ancora là. E non c’è più Peccato…
Finisco la giornata, mangio una pizza veloce con una buona birretta. Poi due passi in zona e mi porto al bar dell’appuntamento.
Arrivano assieme e dopo la presentazione ci sediamo ad un tavolino.
“sono solo attivo, se ti va ti scopo bocca e culo, niente baci, posso se mi va, farti una sega. Nulla di più”
“Dai che ci penso io a farti sborrare”, prosegue il mio amico” e poi lui scopa bocca e culo ad entrambi, io scopo bocca e culo a te e ti spompino più volte”
I due finiscono la birretta ordinata ed io ho già bevuto il mio caffè caldo.
“quando volete ci spostiamo da me” frase attesa e graditissima dagli altri due. Passo dal piazzale attento che non ci sia nessuno ed infatti nessuna vi è. Apro la porta chiusa a chiave ed entriamo. La porta dell’ufficio che dà all’interno è chiusa e la veneziana giù. Ci spostiamo subito in camera. Attivo le luci soffuse e la musica di sottofondo. Ci spogliamo tutti e tre in un battibaleno e vedo il cazzo del terzo. Esattamente come foto, una lattina da 33 di birra ma con in più la cappella larga che la sovrasta. Un bel cazzo, ma sicuramente un opera difficile poterlo prendere tutto in culo, e forse anche in bocca. Medito questo mentre mi distendo sul letto, a pancia in su e gambe larghe. I tre cazzi sono già operativi, belli duri e pronti alla battaglia
L'amico si fionda sul mio cazzo, lo impugna, lo stringe, lo sega.
Lo lecca sino alle palle, risale e passa la cappella con attenzione ed infine li prende tutto in bocca e inizia a succhiare e pompate.
Il terzi si posiziona vicino alla mia bocca con il suo super cazzo, e lo porta sulle labbra, profuma di sapone intimo, e appena apro la bocca li sbatte dentro affondando son dove passa. Fatico a tenerli e a respirare, ma mi piace. Quando arretra riesco a leccargli un pochino dell'asta e la cappella. Mi piace, un buon sapore ed un cazzo duro e grosso. Chiede di prepararmi il culo al mio amico, che annuisce, abbandona il cazzo per passare a leccarmi il buchetto, prova con la lingua a forzarlo, un pochino avanza. Si succhia il dito medio e poi lo infila dolcemente, sfonda ed entra. Tutto, tutto dentro e gira il dito dentro, prova a allargare, esce e riprova con la lingua, lecca e penetra meglio di prima. Io godo di queste sue attenzioni e divido il piacere con il cazzone in gola.
Si succhia di nuovo le dita, spinge, sono due, almeno due, sforza, sfonda, entra e ruota dentro.
Bello sentire ruotare dentro, mi piace molto e mi eccita.
Esce di nuovo, lecca il buco e lo forza con la lingua che entra quello che può entrare.
Si diverte e gode.
Abbandona, si succhia indice e medio di ambo le mani entra a fatica con 4 dita, allarga e dilata l'ano, ruota dentro e spinge in profondità, poi si ferma si mette a tirare in direzione opposta le dita della mano destra con quelle della sinistra, cambiando posto girando attorno al buco e tirando sempre di più. Mi apre forzatamente. A buco aperto ci sputa dentro, e ruota ancora, un pochino di fastidio ma passa. Mi piace che abusi del mio buco e godo a sentire il sapore degli umori del cazzo che succhio e a volte mi scopa.
"Culo pronto e aperto per il tuo cazzo, puoi impalarlo quando vuoi"
"Grazie passami il gel, ecco"
Abbandona la bocca, mi fa mettere alla pecorina,
Mi posiziono tenendo le gambe larghe sia per abbassare il baricentro, detto culo, sia per dare un accessibilità migliore, che con quel cazzo è necessaria se non voglio che mi rompa il culo.
L'amico si infila sotto di me e si prende di nuovo il mio cazzo in bocca. Io aspetto a prendere il suo, Non prima che il cazzone sia entrato, non vorrei morderlo se mi facesse male.
Appoggia la cappella, una piccola parte è dentro, nel buco allargato, ma la maggior parte è fuori.
Sento che mette il gel, è freddo rispetto ai corpi, lo mette sul suo uccello, ma scivola sino al mio buco, attende che si sia depositato, toglie la cappella ed una parte entra subito, l'altra resta esterna.
Mi passa culo e buco con due dita, grosse anche quelle, distribuendo bene il lubrificante.
Poggia nuovamente la cappella e spinge, preme piano, avanza lentissimo, l'ano si dilata, si apre, accoglie la sua cappella, che entra, che si fa strada, che mi sfonda piacevolmente impalandomi.
Godo anche se sento l'ano e le viscere tese, allargatissime, che avvolgono e comprimono il cazzo che avanza dilatando i tessuti che incontra e facendomelo sentire come, come non mai. Dentro di me, quasi nello stomaco, un corpo dentro che mi riempie, duro e rigido, vibrante e pulsante.
Arriva in fondo, sento le sue palle arrivare ad accarezzare le mie. È fermo aspetta che tutto si adegui a questo uccello, ed io prendo in bocca il cazzo ed inizio a far godere, lecco succhio masturbo pompo. E il mio fare stimola e viene ricambiato nel pompino che mi sta facendo, un 69 perfetto, mentre inizia a scoparmi con ritmi tranquilli.
Ogni tanto esce del tutto, mette nuovo gel, e poi entra deciso e mi comincia a sbattere. Gode parla, impreca, schiaccia, mi scopa.
Io fatico a resistere ai suoi assalti al culo, sbatte le sue palle sulle mie, i colpi mi spostano in avanti, succhio e vengo succhiato.
Bello, bellissimo, il palo cosi grosso, lungo, deciso, dentro di me, colpi decisi, godo di tutto e di loro, delle loro fantasie, di quanto fanno e faccio, e sento che sono ricambiato bene, li sento godere.
Il cazzone in culo pulsa, si agita di più, è quasi pronto, siiii, viene, colpi decisi e prolungati, schizzi lunghi e caldi, sospira, mi da della troia, gode, mi sculaccia, sborra, sborra e sborra ancora.
Io godo di questa scopata e dei colpi e schizzi che mi regala e sborro copiosamente in bocca, e ingoia tutto e mu ricambia venendo anche lui, svuotandosi in me, in bocca e bevo tutto con piacere, gusto e soddisfazione. Poi...
Poi fermi, cazzi in bocca e cazzo in culo. Fermi a goderci questo momento, il piacere puro, il post sborrata.
Piano esce il cazzone dal mio culo, sento che è spaventosamente aperto, dilatato, l'aria fredda entra, si sfila da sotto e si posiziona dietro. Il mio scopatore si sede davanti a me, si abbassa col culo verso me, mi mette il cazzo davanti "succhialo ora troia"
Ed io obbedisco, non aspettavo altro. Ancora sborrato, posso assaporare il sui nettare. Mi piace e be vorrei tanto.
Da dietro mi infila il cazzo l'amico, inizialmente ci balla dentro, ma io contraggo i muscoli anali e piano si richiude avvolgendo il nuovo entrato
Mi scopa con passione, mentre succhio avidamente il palo turgido.
Godo ad essere la troietta dei due, che mi prendono scambiandosi i ruoli, assaporando entrambi in bocca e in culo.
Bellissimo, godo e partecipo attivamente a soddisfare, o meglio a soddisfarci, le loro voglie.
Mi sborrano entrambi assieme, bocca strapiena che perde sborra lateralmente dalle labbra seppur serrate, ma la maggior parte la gusto, la assaggio la bevo, la ingoio con sommo piacere suo ma molto di più mio.
Nel culo sento gli schizzi, il pulsare, la sborra calda che fluisce, il cazzo che vibra dentro di me.
Stupendo.
Restiamo fermi in un irreale momento statuario tutti e tre. Poi entrambi, assieme escono da me, la bocca ed il culetto liberi.
Sentire uscire il cazzo è un'altra bella e piacevole senzazione.
Il terzo, quello con il palo, vuole scoparsi il mio amico, che neanche finita la richiesta è li in posizione alla pecorina con il culo in offerta ..
Gel spalmato ed entra piano, poi inizia a montarlo con decisione, vuole sborrare subito, e forza i colpi, i ritmi, il tempo. L'amico geme di piacere, peggio di me, da troia abbandonata alla lussuria ed al piacere, poi come un soffio di locomotiva a vapore inizia a sborrare e riempire lo sfintere del mio amico che si contorce dal piacere e chiede implora un ancora sempre con meno voce.
Poi fermi a respirare. Bello vederli nella monta, ma stupendo ora nel momento di assaporare rilassandosi il piacere appena passato e goduto.
In bagno io e l'amico in doccia, il terzo sul bidet.
Ci rivestiamo e ci facciamo il bicchiere della staffa, teoricamente l'ultimo, di nuovo al bar di fronte.
Ci salutiamo, permettendoci altri incontri, possibilmente a breve.
Ritorno, entro in ufficio, chiudo a chiave la porta, mi sposto in camera con il sogno di una bella e giusta dormita, dopo tanto sesso, ne ho bisogno.
O cazzo...
Resto senza fiato, ammutolito, sorpreso, .. Non so che altro dire.
Sul letto, nudo, totalmente nudo, disteso con il cazzone in tiro ed in mano, l'amico colorato che avevo visto in doccia, che avevo sognato di farmelo, che ero andato a cercarlo facendo la doccia nei servizi comuni.
"Eccomi qui, pronto per farti finire la serata con sesso. Io cazzo pieno, tu culo aperto. Posso riempire io, poi tu riempi me, poi vediamo ancora finire."
Resto interdetto.
Una visione splendida, un maschio da copertina da sogno da desiderio
Mi arrivano addosso una serie di paranoie. Non devo fare sesso con chi alloggia qui, e se poi corre la voce, e se poi arrivano altri, o se poi vuole privilegi rispetto a tutti?
"Cazzo che bella sorpresa. Come hai fatto a entrare?"
" ho visto luce attraverso vetro, provato ad entrare, porta aperta, mi sono avvicinato piano, eri con due amici. Fatto bella lotta, tanto sesso, io ora tanta voglia, visto voi e voglio anche io. Vuoi?"
O cazzo, ero sicuro di aver chiuso, ma non ho controllato. Che coglione. Ora devo risolvere questo problema, e mi piace un sacco il ragazzo disteso, pelle lucida e scura. Peli ricci neri sul pube, quasi corti, solo un triangolino, niente da altre parti, un sorriso ammagliante, un cazzo da sogno
Lungo ma non grosso o meglio ben proporzionato.
"Senti, importante è che non dici nulla a nessuno, se vuoi fare sesso con me. Ok??"
"Si tutto quello che vuoi, basta tu succhiare me ed io te, poi io scopo te e dopo tu scopi me. Io non dire niente a nessuno. Stare tranquillo."
"Bene se è così allora va bene"
Esco a chiudere la porta, e controlla anche quella per l'esterno. Chiuse.
Torno in camera e mi spoglio
Lui mi guarda con voglia, desiderio, deve avere le palle gonfie e piene, vediamo se tutto si consuma in poco tempo. Normalmente non hanno una grande resistenza, cosi si racconta, anche se i pochi con cui ho fatto sesso erano dei mandrilli, ore di scopate pompini e sborrate.
Mi giro e mi metto sopra di lui, prendo il suo cazzo in mano mentre lui prende il mio subito in bocca.
Solo a prenderlo in mano il cazzo è durissimo, lo lecco, scendo lungo l'asta lunga e scura, sino alle palle. Lui subito allarga le gambe, e muove il bacino verso l'alto. Desidera essere leccato sul culo.
Guardo il buchetto. Pelle nera, buchetto uguale, lo si nota per le "fize" che permettono la dilatazione, tutto liscio, morbido, desiderabile.
Mi tuffo a leccargli il buchetto, prima attorno e sopra, poi con la punta della lingua provo ad aprirlo, a penetrarlo, a scoparlo.
Al movimento della lingua seguono contrazioni dell'ano, be approfittando di una di queste la lingua entra poco ma quanto basta. Sento sospiri e movimenti di Mohamed, ecco il suo nome, come tanti li. Lo slinguazzo, lo scopicchio, lo lecco, poi torno alle palle leccandole bene e risucchiandole in bocca e giocandoci tenendole dentro, poi su lungo l'asta con la lingua e finalmente prendo la cappella in bocca. Umori la bagnano, sapore strano, diverso dai tanti provati, strano ma piacevole e denso. Lo prendo e gusto tutto e inizio a scoparmi quel bellissimo cazzo. La stanchezza è sparita, la voglia aumenta ad ogni istante.
Lui succhia bene il mio cazzo, ma appena ho cominciato a leccargli il culo, dopo aver ben bagnato il mio, ha piantato il sui medio dentro, succhiando il cazzo e scopandomi il culo con il medio.
Mi piace molto, è bellissimo, sono eccitatissimo, e quel dito aumenta il piacere.
Ci divertiamo cosi per una mezzoretta. poi si sfila ed abbandono quel meraviglioso membro, che esce lento seguito dalla mia lingua.
Mi posiziona disteso, pancia in su, un cuscino piegata a meta per tenermi il culo alto. Punta la cappella sull’accesso, e inizia a spingere. Io sogno già quel lungo bel cazzo dentro che mi apre e mi riempie e mi scopa e mi sbatte. Appena entrata la cappella emetto un sospiro di godimento che piace a Mohamed e affonda direttamente tutta la lunga asta dentro, proprio dentro di me, Bellissimo, lo sento tutto, lo sento più di qualunque altro provato sino ad oggi, lo sento dentro e splendidamente avvolto da me. Mi scopa uscendo quasi tutto il cazzo lungo che ha, e poi piantandolo sino in fondo con forza e velocità. Bello godo e lui pure, Parla in arabo e non capisco quel che dice, ma sicuramente gode.
Nella mia posizione posso osservarlo bene, Chiude gli occhi sospita, mi sbatte e sospira, li riapre, mi guarda e sospira, richiude e accelera il ritmo, mi sbatte, vuole sfondarmi o meglio più semplicemente riempirmi di sborra calda.
Mi sborra dentro, mi sborra tanto, mi riempie e gode sospira parla ma non lo capisco. Gode soffia urletti e si svuota bene dentro di me. Riapre gli occhi, ha svuotato tutto dalle sue palle, mi sorride. “Ecco tu ora pieno di me” sorride. Io lo tiro a me e lo bacio passionalmente, tenendolo stretto al mio corpo ed il cazzo piano piano esce dal mio ex culetto, ora sfondatissimo.
Finiti il bacio mi succhia il cazzo e lo riporta ad essere duro. Si siede a cavallo su di me e si infila il cazzo in culo. Mi monta o meglio si monta da solo ed io godo fissandolo negli occhi. E’ una gran troia come me, si stà godendo il mio cazzo con voglia e desiderio. Ed io mi godo questa splendida cavalcata. Tengo duro, lui gode di culo un paio di volte poi non resisto, non ce la faccio più e sborro una quintalata di nettare dentro di lui, sborro e risborro. Bellissimo.
Ci riposiamo distesi uno affianco all’altro. Poi in bagno a farci la doccia assieme riprendendo a palparci e a giocare con i nostri corpi. Ci rivestiamo, lo accompagno alla porta ma lo faccio uscire sul cortile esterno, non si sa mai. “prossima ancora, voglia ancora e ancora.”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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